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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:1962:19621002

19621002 - 02 ottobre

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Illusione e Realtà

[1] Quando ascoltate i discorsi di questi insigni eruditi, uomini saggi che sono diventati come frutti maturi colmi della dolce essenza dei Veda, vi scordate dei disagi, della pioggia, della calura, della mancanza di sonno e della fame che forse vi disturbano; posso percepire i vostri sentimenti. Questo dimostra che i Veda sono una riserva di gioia. E per voi la gioia è ancor maggiore perché ascoltate questi discorsi tenendo Me nelle vostre menti per tutto il tempo, paragonate le Mie parole ed azioni con le descrizioni che questi uomini fanno delle parole ed azioni del Dio dei Veda e scoprite che sono uguali. La causa di questa vostra gioia interiore non sono i discorsi, non sono neanche Io, credetemi, ma siete voi stessi. Le prove e le tesi che questi pandit citano a proposito della purezza dei riti e dell’istituzione di un sereno ordine sociale che ne è il frutto, sono già presenti in voi, sono per voi. Quei messaggi che sussurrano parole di monito e d’incoraggiamento sono già nel vostro orecchio interiore; sta a voi osservare un attimo di silenzio per poterli ascoltare e trarne beneficio. Tutti voi siete nati per un fine: morire, vale a dire uccidere l’«io». Se muore l’illusione, voi diventate il Brahman, o meglio diventate consapevoli d’essere il Brahman. Tutta la letteratura sacra, l’impegno, i riti e gli insegnamenti servono solo a mettervi davanti uno specchio in modo che possiate vedervi.

[2] Ora, questo processo può essere effettuato con l’azione (karma), con il culto (upāsana) o con la conoscenza spirituale (jñāna). I Veda contengono gli insegnamenti basilari inerenti a queste tre vie, validi per tutta l’umanità. Essi, infatti, sono suddivisi in tre sezioni: karma-kānda (azioni rituali), upāsana-kānda (adorazione o culto) e jñāna-kānda (conoscenza sacra). Certamente, la devozione o il culto vi condurranno, attraverso il karma che li sublima e santifica, alla Suprema Conoscenza (jñāna). È sufficiente che compriate un biglietto ferroviario e vi sediate nel ‘vagone diretto’; esso vi porterà attraverso tante stazioni fino alla lontana destinazione. Il karma di acquistare il biglietto e sedersi in carrozza, e la devozione, ovvero l’intenso desiderio di raggiungere la meta senza necessità di scendere alle stazioni intermedie, vi condurranno attraverso una miriade di raccordi e stazioni, esattamente là dove desiderate arrivare. Nel firmamento del cuore, la mente e l’intelletto devono rifulgere come la Luna ed il Sole; il karma è come le nuvole passeggere, non preoccupatevene. Alcune nuvole sono inevitabili, ma si sposteranno presto e svaniranno. Così è anche il karma. Queste nuvole, però, non scompariranno se vi limitate ad urlare contro di esse. Solo la disciplina può allontanarle; vale a dire che bisogna impegnarsi nel karma [nell’azione] per liberare la mente dalle conseguenze del karma [delle azioni passate].

[3] I Veda sono infiniti, i Veda sono il cielo che avvolge tutti ed è sconfinato. I testi spirituali sono come palazzi costruiti sotto quel cielo, ognuno col suo particolare tetto, uno piccolo, uno grande, ma tutti edificati per offrire riparo e conforto. Il medesimo nettare si trova sia nei Veda sia nei testi sacri, però i primi sono il bacino idrico da cui i secondi attingono e riempiono i loro serbatoi. Considerate un’immagine di pietra. La testa, il naso, i piedi, le caviglie, le ginocchia, la corona, i gioielli incastonati nella corona sono tutti di pietra. L’abito che l’immagine indossa è anch’esso di pietra, così come il sorriso. Analogamente, l’intero Creato è Dio, una Sostanza, una Energia ed una Mente. Gli studiosi vedici qui presenti hanno tenuto i loro discorsi a grande velocità pensando che eravate ansiosi di ascoltare anche Me; ma questo è stato un peccato per voi, perché raramente si possono ascoltare uomini di tale esperienza e talento. Tuttavia concluderò ora perché da troppo tempo siete seduti senza interruzione.

Prashānti Nilayam, 02.10.1962

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da DISCORSI 1961 1962 (Sathya Sai Speaks-Vol.II) ed.Mother Sai Publications
discorsi/1962/19621002.txt · Ultima modifica: 2016/02/23 15:18 da 127.0.0.1