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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:1993:19930412

19930412 - 12 aprile

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

La Consapevolezza totale è Saggezza

Installate Dio nel cuore per sperimentare la beatitudine

La Carità è l’ornamento vero per le mani.
La Verità è la collana vera e
l’ascolto dei testi sacri è l’ornamento vero per le orecchie.
A cosa servono gli altri ornamenti?

Solamente la Carità è l’ornamento vero per le mani dell’essere umano, quello per il collo è la Verità e, per le orecchie, è la Rettitudine. Non ci sono ornamenti superiori a questi. Un individuo che indossi questi ornamenti non è soltanto la forma effettiva della bellezza, mostra anche degli ideali elevati alla società. Il corpo fatto dei cinque elementi emette odori cattivi ogni momento, non si può dire quando e dove perirà; per questo corpo effimero, temporaneo e transitorio, gli ornamenti fisici non sono quelli veri: i suoi ornamenti veri sono quelli sacri, permanenti e sempre veri.

Fate dei valori umani una parte della vita.

Fin dai tempi antichi, l’essere umano ha tentato modi vari di ottenere la Pace e la sicurezza nella vita ma non è stato capace di raggiungerle a dispetto della ricchezza, dell’educazione, dell’autorità e della pozione importante perché la Pace non si può trovare all’esterno, è presente nel suo involucro vitale (Pranamaya Kosha) e in quello mentale (Manomaya Kosha) per cui egli può trovarla solamente se acquisisce la visione interiore.

Il valore della Verità si trova nelle nostre parole il che significa che noi dobbiamo esprimerla nel parlare. La Rettitudine nasce dal corpo quindi bisogna fare azioni rette col corpo. In modo simile, la Pace scaturisce dalla mente. La Verità, la Rettitudine e la Pace sono la forma effettiva dell’essere umano. Non c’è bisogno di ottenere la Rettitudine da sola, non dovete andare a chiederla agli anziani. Se esprimete all’esterno i vostri sentimenti, quella è verità e deve esser messa in pratica dal corpo il che costituisce la rettitudine. Il corpo dà pace alla mente per mezzo della rettitudine. Questa trinità di verità, rettitudine e pace è molto importante; l’essere umano ha la responsabilità di purificarsi mettendo in pratica queste tre virtù nella vita.

Allora l’Amore cos’è? L’Amore scaturisce dall’involucro mentale (Manomaya Kosha) e dall’involucro della beatitudine (Anandamaya Kosha) dell’essere umano. Il principio dell’Amore che nasce da questi involucri purifica lo strumento interiore (Antakarana) e scorre come corrente sotterranea della Verità, della Rettitudine e della Pace. E la Non-violenza? La Non-violenza scaturisce dall’involucro della beatitudine. La Verità, la Rettitudine, la Pace, l’Amore e la Non-violenza (Satya, Dharma, Shanti, Prema e Ahimsa) sono i cinque principi vitali, i cinque involucri vitali e i cinque elementi ma oggi questi valori sono assenti nell’essere umano. Le parole che escono dalla sua bocca contraddicono i pensieri, le azioni smentiscono le parole; per questo, oggi in lui il principio dell’umanità manca.

Coloro i cui pensieri, le parole e le azioni non sono in armonia sono malvagi.

L’essere umano moderno ha forma umana ma non ha i valori umani; per questo, oggi il mondo è in questa condizione triste. Egli cerca di nascondere i pensieri e i sentimenti; cos’è questo nascondere? E’ effettivamente ostacolare la verità. Egli non solo intralcia la verità ma non la mette neppure in pratica, segue la falsità nella vita, è abituato a guardare film da poco, a fare pettegolezzi meschini e a compiere azioni avvilenti. A causa di queste abitudini, perde la fede nella verità e, anche se acquisisce la fede, non riesce a metterla in pratica.

Cosa sono i Valori Umani? Sono quelli che vi aiutano ad andare dall’individuo (Vyashti) alla società (Samashti) e raggiungere infine lo stato del “Io sono Quello (Soham)”. Considerate attentamente quanta santità c’è nella parola Sathya (Verità): Sath+a+ya. Sath significa vita, a significa cibo e ya indica Surya, il Sole. Il cibo si ottiene dal Sole; finché l’essere umano ha vita, ha bisogno del cibo che è creato dal Sole. Grazie ai suoi raggi, nel mondo ci sono le verdure e i raccolti crescono; il Sole è la causa principale di tutto ciò che coltiviamo, l’essere umano usa il cibo creato dal Sole per sostenere la vita.

Se analizziamo la parola Sathya, vediamo che è composta da tre lettere: Sa, Tha e Ya. Se invertiamo l’ordine di queste lettere, abbiamo Ya, Tha e Sa. Qui, Ya significa Yama (Ahimsa, Sathya, Asteya, Brahmacharya, Aparigraha) che formano la base della disciplina interiore dell’essere umano. Tha indica il tapas (austerità) e Sa significa Sathya Svarupa (Incarnazione della Verità) che è Dio quindi la parola Sathya mostra che l’essere umano può avere la visione di Dio tramite la disciplina interiore e l’austerità. La prima delle cinque restrizioni è Ahimsa. Cosa significa Ahimsa? Significa non ferire o far danno a nessuno con i pensieri, le parole e le azioni quindi la non violenza consiste nella purezza dei pensieri, delle parole e delle azioni (Trikarana Shuddhi). Per questo, non usate parole che offendano alcuno, non usate il corpo per ferire alcuno e non concepite pensieri cattivi come l’odio e la gelosia contro alcuno nella mente. Questa purezza totale di pensieri, parole e azioni è non violenza; non soltanto la purezza, anche l’armonia di tutti e tre. Questa è non violenza vera.

Dio è Puro, Pacifico e Immutabile.

Allora cos’è la Verità? La Verità rimane immutata nei tre periodi del tempo cioè il passato, il presente e il futuro (Trikalabadhyam Sathyam). In modo simile, Dio rimane immutato nei tre periodi. Noi Lo definiamo la forma effettiva di Sat, Cit e Ananda in cui Sat significa essere e Cit significa consapevolezza; l’unione di Sat e Cit è Ananda (beatitudine). Sat è la forma immutabile di Dio; Egli è privo di attributi, non ha attributi di alcun tipo, non ha aberrazione alcuna, la Sua natura è l’immutabilità, può manifestare il cambiamento nelle parole e nelle azioni ma non nel cuore. A volte, Svami può sembrare che rimproveri i ragazzi ma nel Suo cuore non c’è rabbia. Voi interpretate in base ai vostri sentimenti. A colui che ha mente stabile, il Se (l’Atma) appare puro. Come? Quando l’acqua è calma e non c’è vento, voi ci vedete il riflesso del sole molto chiaramente mentre, quando l’acqua è agitata dal vento, anche il riflesso sembra muoversi; in modo simile, Dio appare mobile e mutevole a quelli la cui mente oscilla. Sappiate che Dio non si muove né cambia; il riflesso si muove, non il Sole. Si muove il Sole? No, sembra muoversi per effetto del vento; è l’oscillare della mente che fa vedere il cambiamento nel Dio immutabile. Inoltre, se l’acqua è sporca o fangosa, anche il Sole appare sporco. C’è sporcizia nel Sole? No! In Dio c’è purezza totale, la sporcizia è nel vostro cuore. Essendo il vostro cuore pieno di pensieri cattivi e sentimenti malvagi, voi vedete l’impurità in Dio. Dio è sempre puro, sempre stabile, sempre pacifico. Voi vedete l’impurità o l’instabilità in Dio a causa della vostra mente impura e instabile. Colui che non cambia nei tre periodi del tempo è Dio.

Ora Cit. Cit significa consapevolezza totale. Voi dite “Io ho letto molti testi sacri quindi sono un grande studioso. Il sono un uomo di saggezza”. Cos’è la conoscenza? Cos’è che chiamate saggezza? Voi pensate che la saggezza consista nel conoscere l’essenza dei testi sacri ma essi comunicano soltanto una saggezza minima quindi non si può dire di avere acquisito la saggezza totale avendo letto i Veda, gli Upanishad e i Sutra di Brahma. Così, si ottiene soltanto un pezzettino della saggezza infinita e questo non è saggezza totale, non è consapevolezza piena. Quando conoscerete cos’è la consapevolezza, comprenderete che è conoscenza totale, saggezza completa.

(Svami tiene in mano un fazzoletto e ne mostra soltanto una cocca)

Se tengo in mano così il fazzoletto e vi chiedo cosa sia, voi dite che è un pezzo di stoffa. Voi diventate egoisti perché siete venuti a sapere che si tratta di un pezzo di stoffa*. Questa non è consapevolezza. Cos’è questo? E’ un fazzoletto e, se apro la mano e vi chiedo “Cos’è questo?”, voi dite “E’ un fazzoletto”. Si può dire che conoscere solamente un pezzetto di tutto quel fazzoletto sia conoscenza totale? No.

Cercate di acquisire la saggezza totale.

Solamente Dio ha la saggezza totale, nessun altro. È qualcosa di simile allo spazio infinito o al cielo; qual sono le caratteristiche dell’oceano immenso e del cielo infinito? Il cielo è infinito e l’oceano è insondabile. Qual è il loro colore? Il loro colore è blu. Uno è infinito e l’altro è insondabile, per questo sembrano blu; così si dice che Dio abbia la pelle blu. Cosa si intende per blu? Se Egli fosse blu alla nascita, Lo si metterebbe in mostra. Non è questo che si intende per “di colore blu”. Le capacità e potenzialità di Dio non si possono comprendere, nessuno può immaginare la Sua profondità per cui le parole e la mente cadono nella futilità nel cercare di comprenderLo. Dio è oltre le parole che cercano di descriverLo, oltre la mente che vorrebbe comprenderLo.

L’unione di Sat e Cit è Ananda.

Dio è eterno e dotato di saggezza totale. Se uniamo le due qualità divine dell’eternità e della saggezza, otteniamo la beatitudine permanente. Cosa si intende per beatitudine permanente? Vuol dire che essa rimane com’è, non diminuisce mai. Per avere tale beatitudine, dobbiamo installare nel cuore Dio che è la forma effettiva di Sat. Allora avremo pensieri pieni di beatitudine. La consapevolezza della Forma Divina di Dio è Cit e, se uniamo queste due, la beatitudine si manifesta del tutto naturalmente. Come? Sat è lo zucchero la cui caratteristica è la dolcezza; chiunque lo assaggi, lo trova dolce. Una persona affetta dalla malaria può non poter riconoscerne la dolcezza ma ogni persona sana ne sarà testimone. Mischiate lo zucchero con qualunque cosa e quella preparazione avrà sapore dolce; se lo mischiate con la farina di riso, o con un’altra farina qualunque, la farà diventare dolce. La farina non è dolce ma l’unione con lo zucchero la fa diventare tale. L’amore presente in ognuno è dolce come lo zucchero; da dove si ricava l’amore? Esso viene da Dio, è la reazione, il riflesso e l’eco di Dio in tutti. La caratteristica naturale dell’amore è la dolcezza; questo è Sat. Per quanto facciate, non cambierà; la sua dolcezza rimane com’è. Quello è Sat.

Il prossimo è Cit. Cosa intendiamo per Cit? Sebbene non abbia sapore in se stesso, prende quello con cui viene mischiato. E’ come l’acqua: se la mischiate col sale diventa salata, se la mischiate con lo zucchero diventa dolce, se le aggiungete qualcosa di amaro deve diventare amara. L’acqua non ha sapore per conto suo, l’acqua rimane sempre acqua; il suo sapore cambia a seconda della sostanza con cui è mischiata. Se unite Cit con i sentimenti terreni, perdete la pace e affronterete problemi e difficoltà, subirete delle perdite. No, no, non associate mai Cit con la secolarità, unitela a Sat e soltanto allora sperimenterete Ananda (Beatitudine). Qui c’è lo zucchero e qui c’è l’acqua; lo zucchero è zucchero e l’acqua è acqua ma se li mischiate non avete più né zucchero né acqua, avete lo sciroppo. In modo simile, se Sat e Cit vengono mischiati, diventano Ananda. Questa è la caratteristica del Divino, Sat-Cit-Ananda. Come si ottiene questa beatitudine? Si ottiene combinando Sat e Cit. Essa non è contentezza terrena, è Beatitudine Divina. Allora tutto nella vita diventa Beatitudine Divina. Dio ha quindi queste tre caratteristiche permanenti: Sat, Cit e Ananda.

L’essere umano è il depositario di tutte le virtù.

Queste caratteristiche divine sono immutabili ed eterne. Soltanto il nome e la forma vanno soggetti al cambiamento; chi vi ha dato la forma? Ve l’hanno data i genitori. Chi vi ha dato il nome? I vostri genitori vi hanno dato un nome ma esso non è il nome che avevate alla nascita, vi è stato dato dopo. Dio ha creato l’argilla e l’acqua; il vasaio le ha mischiate e ha fatto vasi di forme e nomi vari. In modo simile, i genitori vi hanno dato la forma ma questa riceve Cit Shakti (la consapevolezza) da Dio. La consapevolezza in voi è divina. I vasi possono rompersi e i nomi e le forme possono cambiare, non sono permanenti. Il corpo può perire ma la Consapevolezza Divina in esso è imperitura. I nomi e le forme non sono permanenti, Dio lo è e il Suo Nome è Satcitananda. Come si può ottenere Satcitananda? La si può ottenere solamente si si conosce il proprio valore e si segue la via giusta. Le parole devono esprimere onestamente i sentimenti, non copriteli per ingannare qualcuno; se li nascondete, imputridiscono quindi devono essere espressi con le parole e ciò che si esprime deve essere messo in pratica. Questa è verità, rettitudine e pace. La pace si trova nella mente, la rettitudine si riferisce al corpo e la verità è legata al parlare. La verità è il respiro effettivo dell’essere umano, è la fonte della luce e deve illuminare il cuore come la luminosità del Sole. A volte, delle nuvole possono frammettersi ma non dovete cambiare la vostra visione a causa di queste nuvole dell’illusione. Il Sole brilla intensamente, non lo vedete a causa delle nuvole spesse che ci sono nel mezzo; se non potete vederlo, potete negare la sua esistenza? Queste nuvole sono passeggere, non permanenti; quando se ne vanno, potete vedere il sole di nuovo. Il cuore è il cielo, l’Atma è il sole, i vostri sentimenti e pensieri sono le nuvole; a volte, le nuvole sono molto spesse per cui non potete vedere il sole e pensate che esso non ci sia. Aspettate un po’, non abbiate fretta; se vi affrettate, tutto il vostro futuro si riempie di oscurità quindi siate pazienti, non avventati.

La fretta causa lo spreco e lo spreco genera preoccupazione quindi non abbiate fretta.

Non siate mai precipitosi, aspettate pazientemente e pacificamente; non cambiate obbiettivo, rimanete mirati e concentrati. Sviluppate la forza vitale e il potere della meditazione; allora avrete una visione nitida. Concentratevi sull’Atma; appena le nuvole dell’illusione vanno via, potete vedere il sole dell’Atma. Non abbattetevi né perdete concentrazione soltanto perché sono apparse delle nuvole. Sperimentate ogni cosa della creazione con sentimenti divini senza cambiare modo di vedere; solamente così avrete pace e sicurezza. I valori della Verità, della Rettitudine, dell’Amore e della Pace non si trovano da qualche parte, sono presenti dentro di voi nell’involucro del cibo (Annamaya Kosha), in quello vitale (Pranamaya Kosha), nell’involucro mentale (Manomaya Kosha), in quello della saggezza (Vijnanamaya Kosha) e nell’involucro della Beatitudine (Anandamaya Kosha).

Shanti (Pace) scaturisce dal Pranamaya e dal Manomaya Kosha. Sathya (Verità) viene dal Vijnanamaya Kosha e il Dharma deriva dall’Annamaya Kosha. L’amore si sperimenta tramite Manomaya e Anandamaya Kosha e Ahimsa (non violenza) sorge dall’Anandamaya Kosha. L’essere umano ha tre tipi di corpi: quello grossolano, quello sottile e quello causale (Sthula, Sukshama e Karana). Il corpo fisico è grossolano, è formato dall’Annamaya Kosha. Il corpo è come il pneumatico di un camion: se lo pompate, sarà gonfio. Se mangiate molto, il vostro peso salirà mentre calerà se riducete il cibo; voi potreste avere dei dubbi su come questo corpo inerte cresca, potreste dire che non è inerte perché ha la capacità di ingrandire ma questo non sarebbe corretto. Ecco un esempio: voi spazzate la casa ogni giorno. Se accumulate la polvere in una buca, dopo un mese ne avrete fatto un mucchio che è cresciuto perché ce la mettete ogni giorno; anche il corpo è una buca che colmate con idli, sambar e ogni altro tipo di cibo. Esso cresce di peso per il troppo cibo, non a causa del potere della consapevolezza (Chaitanya Shakti). Quindi lo Sthula Deha (corpo grossolano) è formato dall’Annamaya Kosha. Poi c’è il Sukshma Deha (corpo sottile) che è formato da Pranamaya, Manomaya e Vijnanamaya Kosha. Che cos’è il Karana Deha (corpo causale)? Esso è formato dall’Anandamaya Kosha ed è il testimone di tutto.

La verità, la rettitudine, la pace, l’amore e la non-violenza non si possono importare o esportare, sono dentro di voi. Se fate uno sforzo sincero, essi possono manifestarsi nella vostra vita da soli. Nel mondo non c’è niente che non sia presente nell’essere umano; tutto è dentro di lui, anche la Divinità, ma egli deve acquisire la consapevolezza della Sua presenza in lui in molte forme: nel corpo grossolano, in quello sottile e in quello causale. Questa è la Consapevolezza Costante Integrata che è immutabile; tale consapevolezza è Cit, è nelle nostre parole, nelle azioni, nei sentimenti e in ogni parte del corpo. Senza consapevolezza, non si può vivere neppure per un momento; Essa è la forma effettiva di Dio. Se comprendete e analizzate questi principi spirituali e li mettete in pratica, otterrete la Beatitudine Divina.

Discorso di Bhagavan nella Sai Sruthi a Kodaikanal il 12 Aprile 1993.
Dal Sanathana Sarathi di Dicembre 2016.

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