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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:1996:19960411

19960411 - 11 aprile

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

L'Intelligenza al servizio di Dio

Incarnazioni d'Amore,

nel campo spirituale, coloro che vogliono avere gioia e che sono veri aspiranti devono osservare quattro discipline. La prima consiste nel rifuggire dalle cattive compagnie, che sono non solo le persone, ma anche i cattivi pensieri. La sofferenza umana è causata dalle cattive compagnie e dai pensieri negativi che agitano la mente.

Che cos'è la cattiva compagnia? E' quella costituita da qualità non umane: egoismo, forte gelosia, avidità, ecc. Queste qualità negative vi condurranno lontano dal Divino. Perdiamo i nostri buoni pensieri e sentimenti a causa delle compagnie malvagie. “Chi va con lo zoppo impara a zoppicare!”. Un virtuoso perde ogni virtù se frequenta dei viziosi. Un cuore sacro diventa impuro. Rifuggite quindi dalle cattive compagnie. Non frequentate mai coloro che non hanno il senso della Divinità. Dio è il fondamento dell'intero universo. Noi dimentichiamo la via fondamentale per giungere al Divino ed inseguiamo le cose transitorie.

La vita ed il tempo hanno un valore inestimabile. Il tempo è Dio e la vita scorre come un fiume. Essa si scioglie come un blocco di ghiaccio. L'uomo vive senza rendersi conto delle sue responsabilità e dei suoi doveri. E' forse questo lo scopo della vita? Proteggete il corpo, perché esso serve a farvi riconoscere la Divinità interiore. Il corpo è uno strumento che serve a conoscere il contenuto spirituale. Senza di esso è impossibile arrivare a Dio.

Nel sacro poema del Mahabharata, c'è un personaggio chiamato Karna. Egli era un uomo caritatevole, ma stando con i malvagi Kaurava diventò come loro. Prima era nobile, molto erudito, potente; in seguito perse tutte le sue forze per la compagnia dei malvagi. Soltanto dalle azioni di una persona potete veramente stabilire se è malvagia o buona. La vera spiritualità consiste nel rimuovere le caratteristiche animalesche e nel cercare di manifestare le qualità divine. Fra tutti gli esseri umani, l'uomo è il più nobile. Se egli ha in comune con l'animale il sonno, il cibo, la paura e la procreazione, è tuttavia l'unico a possedere la qualità particolare di saper discernere il permanente dall'effimero.

L'uomo ha la mente, cosa di cui l'animale è sprovvisto, e possiede soprattutto la saggezza, senza la quale non sarebbe diverso dall'animale. L'essere umano è dotato di mente, perciò è chiamato manashi (colui che ha la mente). I pensieri vengono dalla mente, l'intelletto ha origine dai pensieri. Il comportamento nasce dai pensieri. Chi è sulla strada sbagliata, avrà cattivi pensieri. E' proprio a causa di quei pensieri e di quelle debolezze che non riusciamo a riconoscere la Divinità. Pertanto, allontanatevi dai non credenti o da chi è contro Dio o soffrirete. Nella bocca del serpente c'è veleno, ma un uomo malvagio è più velenoso. Il serpente morde una volta, ma il malvagio ferisce in continuazione.

Non esitate a compiere buone azioni. Una volta Karna stava per lavarsi la testa. Egli teneva l'olio per il lavaggio in una coppa d'oro. Karna non rifiutava mai niente a nessuno. Giunse un bramino e lo informò che suo figlio stava per sposarsi. Egli, allora, gli regalò subito la coppa d'oro. Di solito, la mente è incerta nel prendere simili decisioni, ma non era così per la grandezza d'animo di Karna. Una persona potrebbe avere il desiderio di donare una banconota da 10 rupie, ma mentre va a prenderla cambia idea e alla fine ne da solo due. Ciò è dovuto soltanto ad attaccamento. Questa è la differenza tra fare la carità in modo spontaneo e disinteressato e farla in modo premeditato. Fate sempre il bene immediatamente. Questa si chiama buona compagnia. Vyasa ne espresse l'essenza nei diciotto Purana.

Noi reputiamo l'aiuto al prossimo come paraupakara, parola di tre sillabe. para-upa-kara. Essa significa “sentirsi spiritualmente vicino”, “sentire la vicinanza dell'Atma”. Lo spirito che pervade gli esseri è uno: chi ha questo sentimento spirituale si sente vicino a tutti. Dal punto di vista terreno è carità ma da quello spirituale è vicinanza a Dio. L'essenza dei due porta alla devozione. Aiutate gli altri. Giorno e notte pensate solo allo Spirito, così la semplice azione si trasformerà in buona azione. Le persone si danno dei limiti, pensando di essere avvocati, uomini d'affari, ecc., ma voi siete solo l'Atma. Agite come yogi; fondersi con gli altri è yoga, unione col Divino. Noi, però, nel sanctum sanctorum ci comportiamo in un modo, nella sala da pranzo in un altro, ecc.

Alcuni possono avvicinarsi molto a Dio, altri forse no. Sono fortunati quelli che lo possono. Cercate di avere questa fortuna! Questo insegnano le Upanishad. Upa significa “vicino a”, ni “sotto” e shad “sedersi”. Pensiamo che un poeta sia un erudito. No, non è così. Chi conosce il passato, il presente ed il futuro è un erudito. Dalla Verità Egli, (Dio) creò ogni cosa. La Verità pura e senza macchia; quindi la poesia è nata dalla Verità. Sathyam (la Verità), Jnanam (la Saggezza), Anantham (l'infinito) sono Verità. Dio ha creato tutto il vocabolario. Egli è il suono, la luce, l'eternità, lo spirito, l'illusione e la prosperità. Egli creò il suono, dal suono nacque la parola. La sillaba Om è formata da due lettere, ma, scomposta nei suoi elementi costitutivi, diventa Aum, la parola Dio ne ha tre. Perciò, Aum è Dio stesso. Dicendo Aum usiamo la gola, la lingua e le labbra. Ciò che esce da queste tre parti del corpo si unifica.

Dio, quindi, è la base di tutto. Egli è il Poeta (Kavi) dei Purana. Dentro il corpo umano si trova il Purusha che è dovunque. Se vi chiedete dov'è Dio, la risposta è che Egli si trova nel cuore. Egli è l'Atma. E' nella colonna vertebrale tra la nona e la dodicesima vertebra. La luce del sushumnâ nâdî si avverte in tutto il corpo. Il cuore e l'interruttore, ma la corrente si trova nella colonna vertebrale. In una notte buia, se ci sono dei lampi, le nuvole s'illuminano. I lampi producono luce. I nervi del sushumnâ si muovono come fulmini, permettendo al corpo d'agire. Esso, lentamente, emette un suono: “Tuc…tuc…tuc…”. E' l'elettricità che esce ad esser la causa della mobilità.

La conseguenza di un atto si chiama anushaya. Se, ad esempio, una persona commette un reato, va in prigione. Solo il corpo però viene imprigionato, mentre la mente resta libera di vagabondare. Ma Dio può comandare la mente; solo Dio può catturare la mente che è causa di tutti i pensieri. Ci si dovrebbe ritirare dalla mente, secondo il linguaggio vedico. Per prima cosa, quindi, bisogna tenerla a freno, poiché essa sfugge facilmente al controllo. Tutto il mondo è dominato da Dio: non dimenticate mai Dio! Dovreste avvicinarvi a Lui il più possibile; se questo non avviene, sarà solo colpa del vostro destino.

Questa è la lezione che si può apprendere dalla follia di Karna. Arjuna, invece, era stato in compagnia di Krishna. Karna era molto più in gamba e perspicace di Arjuna, ma la cattiva compagnia dei Kaurava, lo condusse alla rovina. Egli perciò perse, mentre Arjuna vinse. Sat, l'Essere, è la natura di Dio. Quando abbiamo la devozione , il sentimento sacro, tutti i pensieri negativi scompaiono. Questa è vera vita. Solo grazie a Dio potete ottenere gioia e benessere. Neanche l'oro può dare quel tipo di felicità. Ciò che serve è stare vicino a Dio. Non perdete questa opportunità! Essa vi condurrà alla Liberazione. Custodite questa opportunità d'oro nel vostro cuore.

L'Amore è Dio, vivete nell'amore. Con l'amore, si ottiene tutto. Chi non ha amore è simile ad un mendicante. Sviluppate quindi l'amore. In che modo? Man mano che l'amore cresce, l'attaccamento fisico diminuisce. Guardate i bambini che giocano sull'altalena: uno si siede ad un'estremità, l'altro in quella opposta. Uno sale e l'altro scende. La parte centrale dell'altalena è quella che cerca l'equilibrio.

Anche noi, al centro del nostro essere, abbiamo l'equilibrio, che è rappresentato da Dio. Se andrete dove si trova Dio, troverete l'equilibrio. L'equilibrio è molto importante nella vita, non perdetelo mai. Se usate male l'intelligenza , perderete l'equilibrio. Si può essere molto intelligenti, ma mai fare cattivo uso di questa dote. Solo se la impieghiamo in azioni meritevoli otterremo il giusto equilibrio. Invece, la conoscenza guidata dai cattivi pensieri uccide. Una volta dite “sì”, l'altra “no”; un uomo senza equilibrio è come un folle.

Supponete di aver comprato un'arancia. Sebbene abbiate pagato 5 rupie, non potete mangiare la scorza. Questa è discriminazione. “O uomo stolto, canta il Nome di Dio! Nessuno potrà salvarti alla fine. Dovrai nascere e morire ripetutamente. E' questo lo scopo della vita? Dovremmo nascere una sola volta e redimere la nostra vita”. E' un segno d'ignoranza vedere le cose vecchie. Il quotidiano di oggi si legge solo in giornata, è inutile rileggerlo il giorno dopo.

Lo Spirito (Atma) è come il quotidiano: va subito preso in considerazione. Sarete in paradiso eterno; dovete progredire ed essere promossi. Questo è lo scopo della vita. Puntate in alto, non guardate mai giù! Guardando in alto, ci si riempie di pensieri nobili. Nella vita siate sempre ottimisti, mai pessimisti. L'ottimista è simile a chi prende l'aereoplano e raggiunge grandi altezze, mentre il pessimista è come chi si getta giù col paracadute.

Desiderate solo la Verità e Dio; tutti gli altri desideri non fanno altro che scatenarne un'ulteriore infinità. Non ascoltate mai chi parla contro Dio. Scappate da costoro. Questa è la base della vita spirituale. Soltanto allora potrete raggiungere grandi altezze. Dovunque andiate, ricordate che Dio è nel vostro cuore. Con tale pensiero, dovreste continuare a compiere il vostro dovere.

Kodaikanal, Sai Shruti, 11 Aprile 1996

Tratto da: Mother Sai n. 4/96

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