SathyaSaiWiki - Italia

Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Strumenti Utente

Strumenti Sito


discorsi:1998:19980114

19980114 - 14 gennaio

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sia Baba

FESTA DI SHANKRANTI

Il merito è necessario per qualunque cosa.

Bisognerebbe meritare, prima di desiderare. Il merito è assolutamente necessario, ai fini della Rettitudine. Basandosi su questo punto, l'uomo si incammina sul il Sentiero della Giustizia.

L'uomo dovrebbe guadagnarsi un buon nome ed una buona posizione nella società. E' solo l'attitudine di generosità che vi rende famosi e vi fa guadagnare un buon nome.

Seguendo il sentiero della Verità, l’uomo può raggiungere persino il Paradiso. La virtù è la causa principale della felicità in questo mondo. Perciò, al fine di essere felice, raggiungere il Paradiso ed essere pieno di pace, l'uomo dovrebbe ottenere dei meriti.

Questa festa di Shankranti ha suscitato nei bharatiya grande entusiasmo fin dai tempi antichi.

Ogni festa nasce dalla società, cresce nella società e ne sostiene il benessere perché lo scopo di ogni festa, è promuovere il progresso della società.

Quando la società cambia, anche i festeggiamenti, di conseguenza, cambiano.

La festa che festeggiamo oggi è, per i bharatiya, una delle più sacre.

Questo giorno è regolato dall'influenza del sole. Il movimento del sole entra in una posizione differente ogni mese, perciò il sacro periodo di Shankranti avviene ogni mese perché ogni mese il sole cambia posizione e si muove da una posizione all'altra, cioè da un segno zodiacale al segno zodiacale successivo.

Ma quando il sole si sposta nel segno zodiacale del Capricorno, è il momento più propizio e nobile.

Baba canta:

“Il sole appare sereno e pacifico.
I giorni cominciano ad accorciarsi ed i venti freschi soffiano;
I campi sono maturi di raccolti dorati ed i contadini gioiscono cantando.
I boccioli dei fiori sbocciano come ghirlande
ed i chicchi del nuovo raccolto riempiono le case.
Noi salutiamo con entusiasmo l’arrivo della dolce festa di Shankranti.”

In questo giorno di Shankranti, dopo aver riempito le loro case con i frutti e i grani del loro lavoro manuale, i contadini gioiscono.

Entrando nella nuova posizione del Capricorno, il sole viaggia verso Nord.

Il sole splende nel corpo umano, nella forma di Sahasrara chakra.

Sono due i chakra più importanti:

1) Hrudaya chakra
2) Sahasrara chakra.

Hrudaya chakra (il chakra del cuore) ha otto petali e per questo viene descritto come “il chakra dagli otto petali”.

La Divinità che presiede il chakra dagli otto petali, è Dio stesso, perciò la Bhagavata dichiara che questi otto petali sono le consorti di Dio.

Il Signore di questi otto petali è Dio; Egli, nella forma del sole, splende irrorando di luce e sostenendo la vita.

Senza il sole non esisterebbe il mondo, perché l'intera Creazione è originata dal sole. Per questo possiamo dire che il sole è l'Incarnazione stessa di Dio.

Gli otto petali possono essere paragonati alle otto parti del mondo.

Per ottenere queste otto forme di conseguimenti, la Grazia di Dio è la cosa più necessaria.

Al fine di ottenere queste otto forme di conseguimenti, è necessario che l'uomo faccia uno sforzo per ottenere la Grazia di Dio.

Nei tempi antichi i Saggi e gli Yogi seguivano il principio del cuore dagli otto petali e raggiungendo il Sahasrara, sperimentavano la felicità.

Sahasrara chakra significa “Quello dai mille petali”. Il fiore del Loto del cuore ha otto petali mentre ognuno dei mille petali del Sahasrara ha 16 ombrature, sfumature. Infatti la Bhagavata spiega i 16 Aspetti della Divinità.

Quindi i 1.000 petali si uniscono alle 16 sfumature e si formano 16.000 petali. Per questa ragione, l6.000 sono le Gopikas e gli 8 petali rappresentano le otto consorti di Krishna.

La “GO” di Gopikas, deriva da Rup. Go ha quattro significati:

1 ) Veda; 2) Mucca; 3) il pianeta Terra; 4) la facoltà della parola.

Perciò: chi sono le Gopikas?

E' reso chiaro dal prefisso “go” che Gopikas erano coloro che cantavano i Veda, che si prendevano cura delle mucche e della Madre Terra; esse, inoltre, lodavano ed esaltavano il Signore attraverso la parola.

Perciò: “Sabda Brahma Mayi Chaalaachala Mayì”, le gopikas, descrivevano Dio come il Padrone del Suono e di tutto ciò che è mobile ed immobile.

Così Klim è un Nome del Signore; il secondo Nome è Krishnaya; il terzo è Govindaya; il quarto Gopi Jana Vallabhaya; il quinto è Svaha.

Perciò: KLIM, KRISHNAYA, GOVINDAYA, GOPI JANA VALLABHAYA, SVAHA.Le gopi descrivono Dio in questi 5 modi.

Ora andiamo ad analizzare il significato e l'interpretazione di ogni Nome.

KLIM = TERRA, ed è il primo Nome.
KRISHNAYA = ACQUA, ed è il secondo nome.
GOVINDAYA = FUOCO, il terzo nome.
GOPI JANA VALLABHAYA = ARIA, il quarto Nome.
SVAHA = ETERE, SPAZIO è il quinto Nome.

Questo vuol dire che Dio è l'Incarnazione, la Forma di questi cinque elementi: terra, acqua, fuoco, aria ed etere. Dio ha preso la forma di questi 5 elementi senza i quali il mondo non potrebbe esistere.

I 5 elementi si sono diffusi dappertutto e sono onnipervadenti; non esiste posto, perciò, dove Dio non sia.

Dovremmo realizzare che Dio è presente in ogni atomo, in ogni cellula, in ogni momento. Le gopi la pensavano esattamente così! Esse insegnarono che Dio, nella Sua Forma sottile è presente in ogni cellula, in ogni atomo, in ogni momento della nostra vita.

OGNI CELLULA, OGNI ATOMO, OGNI MOMENTO, RAPPRESENTA LA DIVINITA'!

In accordo con questo, la Bhagavad Gita afferma: “Tutte le mani sono le Sue, tutte le teste sono le Sue, tutti i piedi sono i Suoi, tutti gli occhi sono i Suoi.”

Non può esistere nessun posto, quindi, nessuna cellula, nessun atomo, nessun momento senza Dio! Quando siamo così convinti di questo, il Loto dai mille Petali si risveglia nella nostra testa.

Dobbiamo usare la nostra intelligenza in maniera appropriata.

Gli Yogi dei tempi passati mettevano in pratica attraverso il cuore mentre, oggigiorno, l'uomo ha dimenticato il cuore e vive utilizzando soltanto l'intelligenza.

L'educazione moderna, infatti, si basa solamente sul potere dell'intelligenza, ma questo tipo di intelligenza si dimostra essere inutile.

Le virtù, un buon intelletto, la fedeltà alla Verità, la devozione, la disciplina, fare il proprio dovere: solo ciò che insegna questi valori può essere considerata “Educazione” (Vidya).

Tutti questi valori possono essere manifestati solo dal cuore.

Cosa rappresentano gli otto petali?

Prima di tutto PREMA, l'Amore! 2) Verità; 3) Pazienza; 4) Pace, 5) Sacrificio; 6) Compassione; 7) Bellezza; 8) Beatitudine.

Al fine di godere di Dio sottoforma di questa Beatitudine, dobbiamo sviluppare queste otto qualità degli otto petali.

Dio è l'Incarnazione dell'Amore! Dio è Verità; Dio è l'Incarnazione della Pace. Dio è l'Incarnazione del Sacrificio, Dio è pieno di Compassione; Dio è Bellezza! Infatti è dalla Bellezza che deriva la Beatitudine, mentre il Sacrificio è il principio cardine di tutte queste virtù.

Per questo nei Veda è dichiarato: “Non grazie alla posizione sociale, non grazie alla ricchezza, non grazie ai figli, ne' all'autorità. Solo attraverso il Sacrificio l'Immortalità può essere raggiunta.”

L'uccello Chakura è determinato a bere solo acqua pura; non c'è scarsità d'acqua in quanto ci sono fiumi, pozzi e taniche d'acqua dappertutto, ma esso non desidera bere quell'acqua.

Esso non vuole bere acqua sporca ed inquinata e così esso aspetta di trovare l'acqua pura, pulita che non è stata ancora in contatto con niente. Infatti l'uccello Chakura, beve solo l'incontaminata acqua piovana che scende direttamente dal cielo e che non ha ancora raggiunto il suolo.

Allo stesso modo, avendo la mente fissa solo sul loro Signore dalla pelle color blu scuro (Krishna), quando guardavano le nuvole piene di pioggia, le gopi sentivano che era il loro Krishna che stava arrivando. Esse pensavano che le nuvole blu scuro rappresentassero Krishna. Esse amavano concentrare tutta la loro visione solo sulla Forma Divina.

Così, allo stesso modo, ogni uomo dovrebbe sperimentare, sentire che qualunque cosa vede, sente, fa, ascolta o sperimenta, è qualcosa che viene dal Divino; qualunque lezione avete studiato, qualunque gioco avete giocato, qualunque canzone avete cantato, qualunque discorso avete ascoltato, consideratelo solo divino.

Per questo è detto: “ La vita è un gioco: giocala”.

Infatti, in ogni aspetto della vita è presente il Principio dell'Amore Divino; attraverso questo Amore, possiamo sperimentare la Divinità mentre la vita senza Amore è come un deserto, arido e desolato. Solo una vita piena d'Amore è una vera vita; attraverso questo Amore possiamo ottenere la Verità.

Baba canta:

“Sathyam Eka Padam Swargam”

E’ solo questa Verità che vi conduce in Paradiso; così, attraverso l'Amore, possiamo ottenere la Verità e, con la combinazione di Amore e Verità, possiamo incamminarci sul Sentiero del Dharma (Rettitudine). Dobbiamo esprimere il Dharma attraverso il Sacrificio.

In accordo a questo, nel giorno di Buddha Jayanti, Buddha dichiarò:

“Dharmam Sharanam Gacchami'”(ci abbandoniamo e prendiamo rifugio nel Dharma). Ma da dove arriva il Dharma?

E' infatti anche detto: “Buddham Sharanam Gacchamì”, perché questo nostro intelletto (buddhi) deve essere utilizzato per il beneficio della società.

“Sangam Sharanam Gacchami”. Il Dharma deve essere espresso attraverso l'intelletto che, a sua volta, deve essere utilizzato nella società.

I bharatiya la chiamano “trinità” cioè armonia fra pensiero, parola ed azione; l'unità di queste tre è Divinità.

Lo studio dell’umanità é sull'essere umano.

Nei tempi passati, la gente era solita coltivare ed intensificare il legame con la Divinità.

Essi consideravano il carattere essere la cosa più importante; infatti, se non si ha carattere, non è assolutamente importante quanta ricchezza si possegga, non è importante quanta forza si abbia, perchè senza carattere tutte queste cose sono inutili.

Quando il carattere è perso, automaticamente si è perso anche tutto il resto.

Il santo modo di pensare dei bharatiya di quell'epoca, si basava su questo concetto: “quando il carattere è perso, si è perso anche tutto il resto; se si é persa la salute, si è perso qualcosa; se si é persa la ricchezza, non si è perso niente”.

Ma che cosa succede, invece, ai giorni nostri? Ai giorni nostri si pensa che se si è persa la ricchezza, si è perso tutto; se si è persa la salute si è perso qualcosa; se si è perso il carattere non si è perso niente!!

Questo é l'insegnamento dell'educazione moderna!! Ai giorni nostri la cultura antica è totalmente capovolta!!

Così, nella nostra vita, l'aspetto principale è il carattere, non importa quanta forza fisica si possegga o ciò che si fa: senza carattere tutto ciò è inutile.

Le virtù e le buone qualità sono molto importanti e la nostra aspirazione dovrebbe essere quella di acquisirle.

Nei tempi passati, avendo realizzato questa verità, le Gopikas, nutrirono ed alimentarono le loro buone qualità.

Vi darò un esempio delle loro buone qualità:

un giorno Uddhava venne da loro portando con sé un messaggio di Krishna. Egli voleva insegnare loro al fine di alleviare il loro dolore, ma quando arrivó per consegnare il messaggio, nessuna gopi lo degnò di uno sguardo. Per quale ragione?

“Perché il nostro sguardo doveva essere solo per Krishna e per nessun altro uomo! - esse dissero - Lo Sguardo di Krishna è sempre così pieno di Compassione, perciò i nostri occhi contemplano solamente il nostro Dio di Compassione. Non abbiamo nessuna intenzione di posare il nostro sguardo su nessun altro!!”

Uddhava rispose: “Non importa se non mi guardate, ma leggete il messaggio che Krishna vi ha mandato”.

Le gopi risposero: “Signore: noi non abbiamo nessuna educazione scolastica; nessuna donna è mai andata a scuola, perciò noi non possediamo queste conoscenze. Ma tutto ciò che vogliamo è realizzare la Divinità e per questo, l'educazione non è necessaria”.

Esse dimostrarono che per realizzare Dio, l'educazione libresca non serve a niente!

Così, di comune accordo, presero il messaggio e lo diedero ad una di loro chiamata Ninja che sapeva leggere un pochino. Ma quando Ninja stava per prenderlo, esclamò: “Io non posso toccare questa lettera!!”

“PERCHE' !?!?” esclamarono tutte.

“Perché a causa della separazione da Krishna, tutto il mio corpo sta bruciando ed ho paura che, toccando la lettera, essa possa prendere fuoco! Così, non la toccherò.”

Così passarono la lettera ad un'altra gopi che poteva leggere un pochino, la quale, però esclamò: “Signor Uddhava! Io so leggere un po', è vero, ma guardando questa meravigliosa calligrafia di Krishna, le lacrime cominciano a scendere dagli occhi ed ho paura che esse possano rovinare la lettera ed io non voglio che questo accada, così, nemmeno io la toccherò!!”

E tutte insieme, aggiunsero: “Manderemo un messaggio a Dio. Così come ci hai portato il messaggio di Dio, così porta a Dio questo nostro messaggio per Lui.”

Così ogni gopi cominciò a dare il suo messaggio per Krishna.

Baba canta:

“Oh Krishna! Se Tu fossi un albero, io sarei il rampicante
che si avvinghia a Te; lasciami essere il rampicante che cresce su di Te!!
Oh Krishna! Se Tu dovessi sbocciare come un fiore,
io mi poserei su di Te come un ape da miele!
Oh Krishna! Se Tu fossi il monte Meru
io sarei la cascata che scende da Te!
Se Tu fossi il cielo infinito,
io sarei una lucente stella che brilla dentro di Te!
Tu sei colui che protegge l’intero Universo.
Se Tu fossi l’oceano,
io sarei un’onda che si produce da Te.”

Le gopi aggiunsero, poi: “Preghiamo Dio che ci conceda ed esaudisca questi desideri. Preghiamo il nostro Signore che ci conceda questa Benedizione! Per favore: diGlielo!”

“Se sei un albero, permettici di essere i rampicanti intorno a Te; se sei il cielo infinito permettici di splendere dentro di Te come brillanti stelle; se Tu sei una cascata, permettici di essere il fiume nel quale Ti immergi; se Tu sei un fiore sbocciato, lasciaci posare su di Te come api da miele che bevono il Tuo Nettare”.

Questo era il dono per il quale pregavano. Esse chiedevano che Krishna esaudisse questa loro richiesta perché non potevano più sopportare l'agonia della separazione da Dio e anelavano all'Unione con Lui!

Questo tipo di determinazione e di emozione deriva dal cuore: questi sono gli otto petali, le consorti di Dio. Solo capendo bene questo Principio degli otto petali, possiamo andare verso il centro Sahasrara, perché non è possibile raggiungere il centro della testa senza avere prima il cuore come base, come fondamenta. Il cuore dagli otto petali è la base.

Durante ognuno dei dodici mesi dell'anno, il sole entra in una posizione diversa e quando esso entra nel segno zodiacale del capricorno, inizia il suo viaggio verso nord che durerà sei mesi. Questo giorno è considerato un giorno sacro poiché il sole si dirige a Nord.

Bhishma fece il voto di morire in questo sacro giorno. Giacendo su un letto di frecce, Bhishma aspettò ben 56 giorni l'arrivo di questo sacro momento.

In questo santo giorno, perciò, dovremmo sviluppare in noi sentimenti divini; dovremmo riempire i nostri cuori con l'Amore di Dio e per Dio.

Dovremmo riempire i nostri cuori con pensieri divini e capire anche bene il cuore umano dagli otto petali i quali contengono i 16 attributi divini.

Le gopi infatti hanno seguito i sentimenti interiori, raggiungendo così l'apice del Sentiero spirituale fondendosi in Dio.

Chiunque servite, pensate che state servendo Dio. Dio non è limitato ad un tempio, non è limitato ad una moschea e nemmeno ad una chiesa!! Perciò, Egli dov'è?

EGLI RISIEDE NEL CUORE UMANO! Dio è Colui che risiede nel cuore dell'essere umano perciò non avete bisogno di cercarlo da qualche altra parte.

Dov'è il Tempio di Dio? Il vostro cuore è il Tempio di Dio ma, sfortunatamente, la gente pensa che Dio sia a Tirupati, a Rameshwara a Badrinath o ad Amaranath e spendono soldi per andare in pellegrinaggio in quei posti!

NESSUNO E' PRONTO AD ACCETTARE E CREDERE CHE DIO E' DENTRO DI LUI!

Non crediamo alla Verità e seguiamo la menzonia. “Sathyam Jana Virodhaya”.

La Verità è contro le false credenze della gente e nessuno crede alla Verità; le cose false attraggono di più: esse vi attirano molto!

Ci sono luoghi nei villaggi che vendono alcolici e la gente si reca là per berli; il latte e lo yogurt sono disponibili proprio davanti alle vostre porte, ma voi non li volete.

I ragazzi vogliono studiare all'estero: NO!

L'EDUCAZIONE CHE NON POTETE TROVARE QUI NON LA POTRETE TROVARE IN NESSUN ALTRA PARTE DEL MONDO!

Ciò che non è presente in Bharata, non è presente in nessun altro luogo! Ecco perché Bharata é il centro principale di tutte le educazioni. Qui potete ottenere educazione su qualunque materia. Dobbiamo però studiare per ottenere redenzione e liberazione.

Se la vostra vita non è libera, a che cosa vi serve un’educazione?

Baba canta:

“A cosa serve l’educazione?
Chi è in grado di farvi scappare dal vostro destino?
Nel momento in cui i pensieri entrano nella vostra mente,
diventate perversi e vi indirizzate verso il sentiero sbagliato.”

Se la nostra mente non funziona adeguatamente, a cosa serve la conoscenza? Dobbiamo acquisire la Conoscenza del Sé. Per questo scopo la sicurezza in sé stessi è essenziale. Se ottenete la conoscenza senza la fiducia in voi stessi, l'educazione vi farà avere solo dei soldi.

Coloro che vanno all'estero si sentono inevitabilmente fare una domanda dagli stranieri: “Perché sei venuto qui lasciando il tuo paese? Non certo per amore del lavoro, ma solo per fare soldi, solo per amore dei soldi. Stai zitto e non parlare più!”

Essi vi diranno così! Questo è il fallimento dell'educazione moderna!

All'estero potrete anche guadagnare 10.000 rupie al mese che, per lo stesso lavoro, equivalgono a 10 rupie qui in India; ma di queste 10.000 rupie poi dovete 5.000 rupie per pagare l'affitto della casa, 3.000 rupie per i trasporti ed i viaggi e 2.000 rupie sono a stento sufficienti per la vita di tutti i giorni. A queste condizioni, a cosa serve guadagnare 10.000 rupie al mese? Invece di guadagnare 10.000 rupie all'estero è sufficiente che voi guadagnate 10 rupie, ma nella vostra terra! Da qui il detto:

“Una piccola terra, ma fertile, è sufficiente”.

Baba canta:

“Perchè 10 acri di terra sterile ed inservibile?
Una piccola terra fertile è sufficiente.
E’ sufficiente un cucchiaino pieno di latte di mucca,
piuttosto che barili e barili di latte di asina”

PERCHE' PREFERIRE BARILI DI LATTE DI ASINA?

Non è bene pensarla a questo modo! Dovremmo pensare alla qualità delle cose: perché concentrarsi sulla quantità?

Molti genitori, con i loro figli, vogliono andare all'estero a fare soldi ma le virtù ed il carattere, che potete coltivare in questo paese, non li troverete in nessun altro posto! Infatti:

COLORO CHE VANNO ALL'ESTERO, NON HANNO PROPRIO NESSUNA BUONA QUALITA'!

Il carattere è importante ed è qualcosa che potete trovare qui, in questo paese. Le virtù sono importanti. La divina e nobile condotta, è qualcosa che potete trovare solo in questa terra di Bharata!

E' solo il desiderio pazzo che vi fa correre dietro ad altro! Voi siete rapiti da dei miraggi che non potranno mai soddisfare la vostra sete!

Le gopi hanno spiegato i loro sentimenti divini nella Bhagavata (Sacra Scrittura). Anche Narada insegnò principalmente questo Principio!

Chi è Narada? E' colui che causa discordia? No, No!

Tutti coloro che mostrano Narayana (Dio) a Nara (l'uomo), sono Narada.

Narada è colui che ha spiegato l'unità fra Nara (uomo), Narada e Narayana (Dio). Egli possiede la Saggezza e Conoscenza suprema. Egli insegnò in molti modi diversi e portò un grosso cambiamento nelle menti della gente, trasformandole con pensieri puri e buoni.

Narada non si abbassò mai e non limitò mai se stesso con pensieri meschini e litigi.

Coloro che non capiscono il significato immanente, parlano di questi argomenti in maniera distorta, rendendoli profani.

NA - RADA significa Incarnazione di Saggezza; egli è colui che ha trasmesso gli Insegnamenti sacri all'umanità ed è il ponte fra l'uomo (nara) e Dio (Narayana). Infatti egli credeva fermamente che il mondo e l'umanità non sono niente altro che la Manifestazione stessa di Dio ed ha insegnato al mondo questo Principio.

Narada è colui che ha insegnato che “L'Unità è Divinità”. Egli dimostrò l'Unità nella diversità. Ma la Conoscenza sacra non è capita dall'uomo moderno!

Ci sono molte persone intelligenti, ma che vedono la molteplicità nell'Unità e persone virtuose che vedono Unità nella diversità sono rare! Perciò dobbiamo considerare la pluralità come Unità.

Bhagavan vi ha spiegato questo molte volte.

Questa è la mano, questa la gamba, questa la testa, questo lo stomaco; sono tutte parti separate del corpo. Il corpo è composto da tutte queste parti.

Che cos'è un corpo? Il corpo é la combinazione di tutte queste parti. Dov'è il corpo? Il corpo compone la società.

A cosa serve la società? Lo scopo della società è quello di raggiungere l'Unità, questa è la base della natura e la natura è il corpo di Dio stesso. La natura è parte di Dio ed il corpo è parte della Natura. Le varie parti del nostro corpo sono presenti lì. Così, dobbiamo chiaramente capire la relazione intima fra le diverse parti del corpo umano ed il corpo di Dio! Senza corpo non ci puó essere la natura, perciò dovremmo proteggere questo corpo con il Dharma.

Cos'è il Dharma? Il Dharma è l'armonia fra pensiero, parola ed azione.

Colui che segue, osserva e sperimenta l'Unità e gode del contatto con Dio, ha veramente redento la sua vita!

Cos'è Sakshatkaram, la Manifestazione? E' Dio in qualche forma particolare? NO! Tutte le forme sono Sue, tutti i nomi sono Suoi; Dio non ha forme separate.

Dio è: Nirgunam, Niranjanam, Sanatanam, Nikitanam, Nitya, Suddha, Buddha. Mukta, Nirmala Swarupinam! (senza forma, puro, eterno, senza attributi, sempre esistente, pieno di saggezza, sempre libero…… ).

Tutte le forme sono Sue, tutti i posti sono Suoi, tutti i momenti sono Suoi.

Quando svilupperemo questo sentimento nei nostri cuori, tutto si trasformerà in Unità!

Il sole, ogni mese, passa da una posizione all'altra attraversando ogni segno dello zodiaco; per 6 mesi si dirige verso Sud ma, da oggi, esso inizia il suo percorso verso Nord.

LA DIREZIONE VERSO NORD SIMBOLIZZA IL LIVELLO NOBILE.

Al Nord troviamo l'Himalaya, che è la Dimora di Ishwara (Shiva).

HIMA - ALAYA significa HIMACHALA, cioè “la montagna che non si muove”.

Che cos'è Hima? Hima é il ghiaccio, ed il ghiaccio è puro, sacro. Egli possiede gli attributi della freddezza (determinazione, fermezza) e della purezza, come sono gli attributi della Pace. Allo stesso modo nei vostri cuori dovrebbero dimorare sentimenti puri, stabili e sacri. Un cuore pieno d'Amore, un cuore puro, pulito, fermo e saldo è HIMACHALA!

Per questo motivo non avete bisogno di intraprendere un così lungo viaggio fino all'Himalaya, ma volgete lo sguardo del vostro intelletto verso il vostro cuore: questo è il vero viaggio sull'Himalaya!! Là, nel vostro cuore, troverete Ishwara, perché Egli risiede nei vostri cuori.

Ishwara, Dio, è presente in ogni essere ed in ogni creatura.

Dimenticando che Dio risiede nei nostri stessi cuori pensando che Egli sia all'estero, in qualche terra straniera o in qualche statua immobile installata in qualche tempio, speriamo di trovare Dio fuori di noi.

Ciò che è immobile è presente in ciò che è mobile e ciò che è mobile è presente in ciò che è immobile. Infatti, nello stato di veglia il corpo è mobile, in movimento e questo grazie alla forza della vita che è presente in ogni cellula; quando dormiamo, invece, il corpo è immobile nel letto ma la forza della vita si muove in noi dirigendosi da ogni parte. Perciò possiamo dire che nell'assenza di movimento, c'è del movimento.

Da questo possiamo affermare che i1 Principio “non - mobile” del Sé, è presente in ogni corpo mortale.

In questo corpo mobile, risiede una mente oscillante, titubante ed anch'essa sempre in movimento; per questo viene detto che il mobile è presente nell'immobile e viceversa.

Basandosi su questo principio nella Bhagavad Gita è dichiarato: “Io sono il campo e Colui che conosce il campo.”

Questo vuol dire che: il corpo è Dio e Colui che conosce il corpo e che risiede all'interno di esso, è ancora Dio.

Per questo motivo, non trascurate mai il corpo!

E assicuratevi di compiere attività sacre con quel corpo; intraprendete azioni sante ed offrite le vostre azioni a Dio al fine di compiacerLo. Assicuratevi di non portate mai un cattivo nome all'interno della società nella quale vivete. Siete membri della società, perciò il buon nome della società dipende dal comportamento dei membri che ne fanno parte.

Per avere una buona società, l'individuo deve essere perfetto perché la società ha le sue radici nell'individuo: se l'individuo è buono, l'intera società prenderà quei connotati.

Se vogliamo cambiare la società è inutile che andiamo in giro a tenere conferenze e discorsi:

PRIMA DI TUTTO CAMBIATE VOI STESSI!!!

Perché quando il singolo individuo cambia, porta automaticamente un cambiamento all'interno della società!! Quando l'uomo è buono, la comunità é buona.

Se voi stessi non avete attuato delle trasformazioni all’interno di voi ma, nonostante ciò, cercate di portare dei cambiamenti per una società migliore, io vi dico che questo non vi sarà mai possibile; prima di tutto migliorate voi stessi, diventando buoni e rendendo il vostro cuore santo, solo poi potrete dedicarvi alla società, non prima!!

Solo allora avrete quel diritto e quel merito!

Questo è ciò che si intende con: “Dakshyam Eka Padam Dharmam”.

Che cosa intendiamo con DAKSHYAM? Significa che dovete essere retti per avere dei diritti: solo allora realizzerete il Dharma.

Harishchandra praticò Dharma e Dana (Rettitudine e Misericordia) e questo gli dava dei diritti. Egli sacrificò il suo regno, sacrificò sua moglie e suo figlio. Da re, andò a lavorare nei campi crematori e sperimentò indicibili difficoltà. Ma non crollò mai e la sua fede rimase salda!! Anche voi dovreste diventare dei simili praticanti del Dharma!

E' detto: ''Ci può essere peccatore più grande di colui che non mantiene la sua parola?“

Se non mantenete le promesse date, non state seguendo il Dharma; non c'è peccato più grande di quello. Otterrete dei diritti, dei meriti, solo se manterrete le promesse fatte.

E' proprio grazie a questa attitudine che il nome di Satya Harishchandra è diventato famoso ed immortale! Perció:

NON PARLATE SOLO PER PASSARE IL TEMPO!

Non mancate mai le promesse fatte: le promesse date devono durare per tutta la vita. Dovreste liberare voi stessi e aiutare gli altri a liberarsi.

LIBERATEVI!!

Dovete sperimentare questo Risveglio, questa Consapevolezza in ogni cellula, in ogni parte del vostro corpo, in ogni momento e realizzare Dio: solo allora vivrete la vita nel vero senso del termine e ne capirete il suo scopo.

Studenti!

In questi giorni avete organizzato molti giochi, ma dovete chiedervi qual è il risultato di questi giochi. Vi sono stati dati dei premi, ma quale premio è veramente importante per voi?

Non dovreste assolutamente accettare premi dati da questa o quella persona.

ESSERE SODDISFATTI DI SE' STESSI: ECCO IL MIGLIOR PREMIO!

Dovreste dire: “Ho fatto il mio dovere, ho assolto al mio compito ed il dovere è Dio, il lavoro è Adorazione”.

I direttori delle scuole mi hanno pregato di distribuirvi i premi ma io non ho accettato. Infatti se con una sola mente, l'uomo è capace di creare così tanti problemi, che cosa ne sarà di voi se io vi do molte menti? MATI è la mente e con una sola mente siete già abbastanza scimmie; cosa vi succederà se io vi do BHAU MATI? (molte menti)

Siete già abbastanza agitati con una sola scimmia!

C'è un detto che dice: “BRAHMACHARI SHATA MARKATAHA: il Brahmachari ha il temperamento di cento scimmie”, mentre questa mente, invece, ha il temperamento di 3 milioni di scimmie! Perciò non ho nessuna intenzione di darvi questo tipo di premio!

Che tipo di premio dovrebbe essere dato?

“Siete buoni, siete buoni, siete buoni”: questo tipo di approvazione dovrebbe arrivare da me.

Coloro che desideravano il premio era per poter fare Padanamaskar; essi prendevano il premio come un pretesto per poter fare Padanamaskar. Ma, poiché i premi non sarebbero stati distribuiti, ieri ho dato a tutti il regalo di poter fare Padanamaskar!

E’ solo grazie al Sacrificio, che questa benedetta opportunità vi è stata data; è solo attraverso il Sacrificio che l'Immortalità può essere raggiunta.

Così, prima di tutto, sviluppate la soddisfazione di voi stessi.

Ma prima della soddisfazione di voi stessi che cosa viene? Viene la fiducia in sè stessi, perché questa è la base di tutto.

Dovete avere questa forza dentro di voi! Potrete sviluppare la soddisfazione di voi stessi solo se prima avrete la fiducia.

Voi avete costruito una magnifica casa, ma come potrà reggere senza fondamenta? La fiducia in sé stessi sono le fondamenta; la soddisfazione di sé sono le pareti; il sacrificio di sé è il tetto; la realizzazione del Sé è la vita.

Allo stesso modo, solo quando ci sono le fondamenta, le pareti e il tetto, l'uomo può andare a vivere nella casa.

Perciò: sviluppate la sicurezza in voi stessi e siate soddisfatti di voi; in questa maniera, piano piano, gradualmente, dentro di voi comincerà a crescere il sacrificio che sta alla base della realizzazione del sé.

Studenti!

Dovreste riempire i vostri cuori con questi sacri sentimenti! Entrando a far parte della società, dovreste andare per ogni strada, bussare ad ogni porta e condividere questi Princìpi spirituali.

Oggigiorno, nel mondo, c'è moltissima agitazione. Ovunque guardate trovate mancanza di pace; ovunque guardate, trovate paura. Per eliminare l'agitazione e la paura, bisogna sviluppare devozione a Dio. Purtroppo, nel mondo d’oggi, non c'è la minima traccia ne' di Rettitudine ne' di Spiritualità.

La gente lotta per ottenere cose materiali e mondane; essi lottano per avere fama e posizione sociale; essi lottano per possedere soldi

QUESTO E' MOLTO MALE!

“I soldi vengono e vanno; la moralità viene e cresce” (money comes and goes; morality comes and grows). Dovreste, perciò, alimentare la moralità dentro di voi.

Fate il vostro lavoro, fate il vostro dovere. Mentre fate il vostro lavoro, dovreste anche andare all'interno dei villaggi e servire, senza per questo, però, pensare che state servendo gli abitanti dei villaggi ma che state servendo Dio stesso che ha preso la forma di quelle persone.

La visione che “quello è un uomo” dovrebbe abbandonarvi e dovreste realizzare che “Egli è Dio, Egli è Dio”. Non considerate nessuno separato, perché tutti sono l'Incarnazione di Dio.

Infatti non esiste nessuna creatura vivente che non abbia Dio dentro si sé.

Alcuni potrebbero non essere d'accordo e mettervi in discussione, ma voi non abbandonate mai la vostra verità!

Esistono persone senza fede in Dio ma quando sono provati da qualche difficoltà, però, esclamano: “Mio Dio!”.

Un piccolo esempio:

Una volta Nehru andò a Mathura a visitare il tempio di Menakshi. Quando entrò nel tempio, egli poté vedere la preziosa gemma attorno al collo della Divinità. Egli chiese, allora: “Qual è il prezzo della gemma?”. Egli guardandola, ne aveva infatti visto solo il valore mentre i devoti intorno, guardando Menakshi, ne vedevano solo la Divinità perché guardavano con la Visione divina, mentre Nehru guardava dal punto di vista terreno.

I devoti risposero: “costerà circa 200.000 rupie”. “Oh, Dio!!” esclamò Nehru.

Da dove arriva questa esclamazione “Oh, Dio”? Dio è dentro di voi e Lo potete trovare anche nello stupore!

Se qualcuno cade, esclama:

“Oh Dio!”

Da questo si può dire che VOI ESPRIMETE LA DIVINITA' ANCHE SENZA SAPERLO!!

La Divinità è presente in ogni uomo ed alla fine, senza rendervi conto, La esprimete in ogni momento. Tutto è un riflesso dell'umanità.

Un piccolo esempio:

I Pandava rimasero in esilio nella foresta per 12 anni. Un giorno Krishna si recò nella foresta per informarsi della loro sorte e così trascorse anch'Egli la notte nella foresta insieme a loro; Egli vide che ognuno di loro, a turno, montava di guardia per un'ora. Prima fu il turno di Bhima, poi quello di Arjuna, poi Dharmaraja…….

Allora Krishna chiese: “Dharmaraja, puoi regalarmi questa opportunità di servire? Anch'io questa notte monterò il turno di guardia per un'ora.”

Dharmaraja rispose: “Si Swami, fallo, fallo. Tu che sei il protettore del mondo intero, questa notte proteggerai anche noi Pandava, Puoi fare il tuo dovere.”

Accadde che ogni ora in cui i Pandava facevano la guardia, un grande fantasma appariva e cresceva, cresceva sempre più; essi cercarono di ucciderlo, ma senza riuscirci.

Quando venne il turno di Krishna, Dharmaraja lo informò: “Swami, c'è un grande demone che cresce sempre più e che cerca di attaccare perciò, ti prego, non andare a fare la guardia!!”

Krishna rispose: “Dharmaraja! Se tu sai che io sono Dio dimmi che cosa pensi che mi possa fare un demone, anche se grande? Perché dubiti in questo modo? E' una tua debolezza. Io andrò lo stesso!”.

Così Krishna montò il suo turno di guardia che era dalle 2 alle 3 del mattino; alle 3 Arjuna venne a darGli il cambio e trovò Krishna seduto con un grande sorriso sul Volto.

Del demone non c'era più nessuna traccia: non c'era nessun fantasma!

Così Arjuna chiese: “Krishna, hai forse ucciso quel demone?”

“No. Non era necessario, per me, uccidere nessun demone”.

Il fatto è che non c'era nessun demone, nessuno spirito maligno!

Quelli sono solo incarnazioni delle nostre azioni, reazioni e proiezioni! Così la nostra rabbia prende la forma di un demone; la nostra paura, la nostra rabbia, il nostro odio, le crudeltà, le nostre antipatie prendono proprio quelle forme demoniache.

La vostra stessa rabbia si manifesta di fronte a voi sottoforma di spirito maligno!

Più siete arrabbiati e cercate di uccidere il sentimento della rabbia, più essa crescerà e crescerà sempre più! Dovete ripetervi: “Io non ho odio verso la rabbia che provo, non ho avversione verso di essa; tutto e tutti sono una scintilla del Divino. Perciò non c'è odio in me”.

Cercate di capire che il demone che sta di fronte a voi, non é niente altro che il vostro stesso odio; il vostro nemico è il vostro odio!

Nessuno di voi ha nemici; non c'è nessuno da odiare! Infatti i vostri più grandi nemici sono le vostre stesse qualità.

E' la vostra rabbia che si manifesta fuori di voi perciò, senza odio e avversione, sviluppate Amore dentro di voi e trasformatevi nell'Incarnazione stessa dell'Amore, ciò che voi, infatti, siete in realtà.

Così, gli studenti non dovrebbero mai provare odio, avversione, gelosia o rabbia verso qualcuno; se questo vi succede, siete solo voi a rimetterci.

La vostra rabbia è il vostro nemico.

E' detto: “La felicità che provate, è il vostro Paradiso; il dispiacere che provate, è il vostro Inferno”. Se voi siete sempre felici e pieni di gioia, sperimenterete sempre la Beatitudine; se siete pieni di Pace, sperimenterete ogni cosa come Pace. Se invece provate odio, odio verso tutti, quest'odio crescerà sempre più dentro di voi, perché lo avete alimentato.

Fu questa la lezione di Verità che quella volta Krishna insegnò ai Pandava e, da quella volta, i Pandava sradicarono totalmente il sentimento dell'odio dai loro cuori, diventando vittoriosi. Poiché sradicarono alla radice l'odio che provavano, alla fine trionfarono vittoriosi.

Perciò: Yatra Dharmo Tatro Jayaha, dove c'é Dharma, c'è la Vittoria.

Dove ci sono Krishna ed il Dharma associati, la vittoria è assicurata.

Anche nell'ultimo versetto della Bhagavad Gita è detto:

Dove c'è Krishna, il Signore dello yoga,
dove c'è Arjuna con arco e frecce;
dove sono entrambi, Krishna e Arjuna insieme,
là troverai la vittoria, la prosperità, la ricchezza, la salvezza,
la protezione, una fede ferma e l'amore.

Perciò, prima di tutto seguite il vostro Dharma! (dovere).

La Bhagavad gita è composta da centinaia di versetti. Qual è il primo?

(Swami recita:)

Dharma - kshetre, kuru - kshetre
samaveta yuyutsavah;
mamaksh pandavashcaiva
kim akurvata, Sanjaya.

Nel primo versetto, la prima parola è DHARMA; nell'ultimo versetto, l'ultima parola è MAMA, che significa “mio”. Perciò: MAMA DHARMA, il mio Dharma.

Queste due parole sono l'essenza della Bhagavad Gita! Praticate il vostro Dharma ed avrete messo in pratica l’Insegnamento della Bhagavad Gita perché, dall’unione della prima parola con l'ultima, si ottiene la “forma” della Gita stessa.

Non è necessario che voi impariate a memoria tutti i versetti; non è necessario che vi facciate venire il mal di gola a causa della ripetizione del Testo: semplicemente seguite queste due Parole.

Questo vuol dire che se siete dei capofamiglia, seguite i doveri del capofamiglia; se siete un Brahmachari, seguite il Dharma dei Brahmachari; se siete degli asceti che hanno scelto di ritirarsi in solitudine, seguite i doveri dell'isolamento.

Infatti, non c'è niente di più grandioso di colui che segue il proprio Dharma!!

Il Dharma del cuore è lo stesso per tutti.

Riempiendo il vostro cuore d'Amore dovreste sempre premurarvi che questo Amore non se ne vada dal vostro cuore; non rimanetene mai senza! Quando l'Amore riempie i vostri cuori potete ottenere qualunque cosa!

INIZIATE LA GIORNATA CON AMORE,
TRASCORRETE LA GIORNATA CON AMORE,
RIEMPITE LA GIORNATA CON L'AMORE,
TERMINATE LA GIORNATA CON AMORE:
QUESTA E’ LA VIA CHE CONDUCE A DIO.

Dovremmo condurre le nostre vite in questo modo.

Adesso distribuirò una coppa d'argento ad ogni istituto: consideratela essere la “coppa del cuore”, un premio individuale ad ognuno di voi. Dovreste gioire senza pensare che sto dando queste coppe all'istituto in generale, ma dovreste pensare: “Swami l'ha data a me! L'ha data a me!!”. Poiché ogni individuo ha partecipato, è giusto che si senta premiato e che condivida il premio.

Dovremmo sviluppare Amore Universale, non amore individuale.

L'amore individuale è una cosa meschina mentre l'Amore Universale è vasto ed infinito e, al giorno d'oggi, è necessario sviluppare Amore Universale.

Io, tu, voi, essi: tutti insieme siamo Uno; ci deve essere questa Unità.

Infatti “Io” e “Voi” formiamo “Noi” e questo accresce lo Spirito, perché: Noi + Noi = Uno.

Il mondo, oggigiorno, è frazionato in moltissimi pezzi da ogni tipo di differenze, molteplicità e pluralità e questo causa moltissima agitazione e mancanza di Pace.

I nostri studenti dovrebbero entrare nel mondo e cercare di cambiare le diversità in Unità. Questo è il vostro scopo!

QUESTO E' IL PREMIO CHE VOI DOVETE DARE A ME!!

Poiché voi tutti siete la Mia Proprietà! Ed io sono la vostra! ! Voi spartite con me ed Io, in cambio, spartisco con voi: questo è il vero cammino della Devozione!

Bhakti (devozione) non significa fare rituali, recitare rosari o cantare Bhajan; voi dovreste guadagnarvi il diritto di dire: “DIO E' MIO! DIO MI APPARTIENE!!”.

Quando voi dite: “Dio è mio” io rispondo: “TU SEI MIO!!” perché tutto vi torna indietro sottoforma di reazione, riflesso ed eco. Perciò io vi risponderó: “TU SEI MIO!!”

Consideratemi vostro e naturalmente voi sarete miei!!

Voi non sapete cosa è successo durante la partita di cricket.

Uno dei giocatori più famosi ha dichiarato: “Io non sto facendo niente. Sono solo venuti qui e, tutto il lavoro che arriva, lo considero come il lavoro di Swami. Poiché ho fatto il lavoro di Swami, Swami ha iniziato a fare il mio lavoro. Io non mi attribuisco i meriti di ciò che faccio ed ho ricevuto qui dei telegrammi che dicevano “Il tuo lavoro è stato un grande successo.”

Questo giocatore venne da Me mentre ero seduto sulla sedia e mi disse: “Swami! Poiché io ho fatto il Tuo lavoro, Tu hai fatto il mio.”

Fate perciò il vostro lavoro considerandolo il lavoro di Swami: allora io farò il vostro lavoro! Considerate ogni azione essere divina, essere un'azione di Dio, perché ogni azione proviene dalla forza di vita che risiede all'interno di voi; tutto è reazione, riflesso ed eco.

Tutto questo proviene da Dio ed è Vibrazione divina. E’questa Vibrazione divina che è alla base delle vostre vite.

Baba conclude cantando:

“Sai Bhajana Bina Sukha Shanti Nahi”

Studenti!

Dopo aver terminato i vostri studi e dopo essere tornati nelle vostre case, dovreste andare nei villaggi e fare servizio là. Qualunque cosa abbiate studiato, qualunque materia abbiate appreso, dovreste fare ogni sforzo possibile per mettere in pratica gli Insegnamenti di Swami e tutto ciò che avete imparato da me.

Perciò andate in ogni villaggio, condividete gli Insegnamenti divini con ognuno e metteteli in pratica voi stessi, perché dovreste voi stessi praticare ed insegnare agli altri a farlo.

Questo è il vero Seva (servizio)

“PALLA SEVANE, PARAMATMA SEVA: il servizio nei villaggi, é servizio reso a Dio.”

Perciò andate in ogni villaggio e offrite il vostro servizio aiutando in ogni maniera possibile.

Siate convinti che ogni “Grama seva” è “Rama seva”.

Rama e gli abitanti dei villaggi, infatti, non sono differenti. Rama è la Forma cosmica e, se voi serviste la Forma cosmica, come sarebbe bello!!!

Gli abitanti dei villaggi sono l'Incarnazione stessa di Rama.

Dio è infinito, Dio è senza fine; se voi credete che un così immenso ed infinito Dio sia solo una piccola figura che adorate, voi state insultando Dio!

Se voi limitate Dio in un involucro (cornice) alto tre pollici (inches) e così Lo adorate, che menti meschine siete!!

DIO E' INFINITO!!

L'intero Universo è la Sua Forma; solo se cominciate a realizzare questa Verità, diventerete dei veri devoti.

Qual è lo scopo di limitare l'Illimitato in una piccola Forma? Quella Forma non è importante!!

Non potete limitare l'Infinito in un porta ritratti!! Dovreste sempre puntare alla Forma infinita.

Dio, il Quale è infinito, dovrebbe sempre essere adorato nelle Sua Forma infinita.

Quando incontrate qualcuno, salutatelo dicendo Om, dicendo Ram, ma non fate Namaskar! Quello è solo ego. Dovremmo sradicare questo ego con Ram, Om: dite così.

Quando si parla al telefono alcuni dicono “Pronto”, ma alcuni scervellati dicono “Ciao tesoro, ciao amore. Ti amo, Ti amo.”

Non dovremmo usare certe espressioni così pazze!

Dite Om o altri simili Nomi di Dio e lasciate che gli altri pensino pure ciò che vogliono: che cosa avete da perdere per ciò che pensano gli altri? Non soffrite dell'opinione degli altri, non risentitene ma sviluppate la sicurezza in voi stessi: questa è la sola vera sicurezza, questo è il vero merito.

Ci sono qui molte persone, molti giovani di Hyderabad e Vaizak che stanno facendo servizio nei villaggi. Essi hanno iniziato a servire villaggio dopo villaggio.

Se però vogliono attuare qualche cambiamento, devono prima uccidere l'ego, al fine di entrare nei villaggi pieni di umiltà e rispetto.

Non dovreste mai dire: “Siamo arrivati NOI a servire i villaggi”, ma dire “Questo è il mio dovere perché questo è il MIO villaggio”.

Non dovreste mai dire “questo è il VOSTRO villaggio”, ma dire “questo è il MIO villaggio”. Abbiate questa identificazione personale e servite.

Appena avete finito i vostri studi, non cercate subito un impiego o di andare all'estero; voi siete nati in India, siete cresciuti in India, avete studiato in India, avete mangiato il cibo indiano e respirato l'aria dell'India! Dovreste perciò rendere beneficio alla vostra Madre Terra.

La madre e la Madre Terra sono più grandi dello stesso Paradiso, perciò: servite la vostra Madre Terra! Siete nati dalla Madre Terra, siete cresciuti nella vostra Madre Terra, avete mangiato il cibo offerto dalla vostra madre Terra, avete bevuto l'acqua della vostra Madre Terra ed ora volete servire una matrigna! Questo è molto male!!

Questa è schiavitù, schiavitù, schiavitù! Mentre voi siete i padroni!! Dominate la vostra mente, diventandone, così, i padroni.

A questo punto Swami inizia la distribuzione delle coppe d'argento.

discorsi/1998/19980114.txt · Ultima modifica: 2016/02/23 15:42 da 127.0.0.1