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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:1998:19980419

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Linea 9: Linea 9:
    
  
-In questo paese di Bhârat nacque Sâvitrî, che affrontò Yama,\\ +In questo paese di Bhârat nacque Sâvitrî, che affrontò Yama, il Dio della morte, e riportò in vita il suo defunto sposo.\\ 
-il Dio della morte, e riportò in vita il suo defunto sposo.\\ +Chandramatî, grazie al suo senso di verità, estinse un vasto fuoco nella foresta; anch’ella appartiene a questo paese.\\ 
-Chandramatî, grazie al suo senso di verità,\\ +Sîtâ, la divina figlia della Madre Terra, dimostrò la sua purezza uscendo indenne da un fuoco divorante.\\ 
-estinse un vasto fuoco nella foresta;\\ +Damayantî, un’altra nobile anima di questo paese,poté aver la meglio su tutti i maligni con il potere della sua modestia.\\
-anch’ella appartiene a questo paese.\\ +
-Sîtâ, la divina figlia della Madre Terra,\\ +
-dimostrò la sua purezza uscendo indenne da un fuoco divorante.\\ +
-Damayantî, un’altra nobile anima di questo paese,\\ +
-poté aver la meglio su tutti i maligni con il potere della sua modestia.\\+
 Questo paese di Bhârat è la sacra terra di ogni castità, di ogni santità. Questo paese di Bhârat è la sacra terra di ogni castità, di ogni santità.
  
Linea 48: Linea 43:
 Angavati si riferisce a un particolare nome e a una forma precisa. Per esempio, gli attributi e i simboli che vengono assegnati al Signore Îshvara sono il tridente, i tre occhi, ecc. Vishnu è rappresentato come detentore dei simboli dei chakra, della conchiglia, dell’arco, della mazza e del fiore di loto. Tutte le statue che Lo rappresentano dimostrano ciò. Angavati si riferisce a un particolare nome e a una forma precisa. Per esempio, gli attributi e i simboli che vengono assegnati al Signore Îshvara sono il tridente, i tre occhi, ecc. Vishnu è rappresentato come detentore dei simboli dei chakra, della conchiglia, dell’arco, della mazza e del fiore di loto. Tutte le statue che Lo rappresentano dimostrano ciò.
  
-Sarasvatî è rappresentata con una vînâ1. Ella è onnipotente e indica il principio della Divinità tenendo fra le mani la vînâ, meraviglioso strumento, e suonando una musica melodiosa, il suono (nâda) di Brahman.+Sarasvatî è rappresentata con una vînâ. Ella è onnipotente e indica il principio della Divinità tenendo fra le mani la vînâ, meraviglioso strumento, e suonando una musica melodiosa, il suono (nâda) di Brahman.
  
 Ganapati è rappresentato con la testa d’elefante, il pancione e diversi simboli nelle mani. Egli è venerato da tutti. In ogni occasione propizia e prima di cominciare un’attività, si invoca Ganapati, poi si indirizzano le adorazioni alle altre divinità. Ganapati è rappresentato con la testa d’elefante, il pancione e diversi simboli nelle mani. Egli è venerato da tutti. In ogni occasione propizia e prima di cominciare un’attività, si invoca Ganapati, poi si indirizzano le adorazioni alle altre divinità.
Linea 227: Linea 222:
 Il termine Purusha, dunque, non è circoscritto agli uomini, sulla base di caratteristiche esteriori. Il termine Purusha, dunque, non è circoscritto agli uomini, sulla base di caratteristiche esteriori.
  
-Quindi, il vero Purusha è l’essere umano che è colmo di divinità. Questo ideale di divinità dovrebbe essere dimostrato dalle donne. Ognuna dovrebbe compiere il proprio dovere, conoscere chiaramente le proprie responsabilità. Questo è ciò che si chiama Dharma. Il Dharma2 non è il giusto codice di condotta per le diverse situazioni della vita umana. Il Dharma è il Principio Atmico.+Quindi, il vero Purusha è l’essere umano che è colmo di divinità. Questo ideale di divinità dovrebbe essere dimostrato dalle donne. Ognuna dovrebbe compiere il proprio dovere, conoscere chiaramente le proprie responsabilità. Questo è ciò che si chiama Dharma. Il Dharma non è il giusto codice di condotta per le diverse situazioni della vita umana. Il Dharma è il Principio Atmico.
  
 A questo proposito, la Bhagavad Gîtâ afferma: A questo proposito, la Bhagavad Gîtâ afferma:
Linea 290: Linea 285:
 A chiunque rendiate omaggio, è come se lo rendeste a Dio. Se vi prostrate ai piedi di qualcuno, ciò equivale a farlo ai piedi di Dio. È vero anche il contrario: respingere o accusare qualcuno equivale a respingere o accusare Dio. A chiunque rendiate omaggio, è come se lo rendeste a Dio. Se vi prostrate ai piedi di qualcuno, ciò equivale a farlo ai piedi di Dio. È vero anche il contrario: respingere o accusare qualcuno equivale a respingere o accusare Dio.
  
-I fanatici e i fondamentalisti3 sono davvero meschini e di mente ristretta nel limitare Dio a un Nome e a una Forma come quella di Râma o Krishna. In verità,+I fanatici e i fondamentalisti sono davvero meschini e di mente ristretta nel limitare Dio a un Nome e a una Forma come quella di Râma o Krishna. In verità,
  
 Dio ha mille teste e mille piedi. Egli ha un’infinità di mani e di gambe Dio ha mille teste e mille piedi. Egli ha un’infinità di mani e di gambe
Linea 298: Linea 293:
 Non limitiamo Dio a un solo Nome. Tutti i Nomi Gli appartengono, tutte le Forme sono le Sue. Non limitiamo Dio a un solo Nome. Tutti i Nomi Gli appartengono, tutte le Forme sono le Sue.
  
-Coloro che recitano i 1008 Nomi di Dio4 offrono un fiore ad ogni ripetizione e ciò davanti alla stessa rappresentazione divina. Tutti quei Nomi sono stati elaborati dai teologi per esprimere la stessa e unica Divinità.+Coloro che recitano i 1008 Nomi di Dio offrono un fiore ad ogni ripetizione e ciò davanti alla stessa rappresentazione divina. Tutti quei Nomi sono stati elaborati dai teologi per esprimere la stessa e unica Divinità.
  
 Come il corpo ha più membra, così l’unico Dio ha numerosi Nomi; ma è Uno. Lo si può chiamare Râma, Krishna, Gesù, Allah, ecc. È sempre lo stesso Dio che viene invocato. Come il corpo ha più membra, così l’unico Dio ha numerosi Nomi; ma è Uno. Lo si può chiamare Râma, Krishna, Gesù, Allah, ecc. È sempre lo stesso Dio che viene invocato.
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