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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:2000:20001006

20001006 - 06 ottobre

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

AMORE IN ESPANSIONE

“A questo mondo, la vita è impermanente,
la gioventù e la ricchezza sono fugaci,
la moglie e i figli sono transitori.
Solo la Verità e la buona Reputazione sono imperiture”.

Il grande valore della vita umana

Incarnazioni dell’Amore!
Nulla è permanente a questo mondo. Tutto è solamente simile a nuvole passeggere. La vita, i beni materiali, le comodità, la ricchezza, i parenti sono destinati a scomparire col tempo. La vita umana è molto preziosa ed è degna d’essere vissuta. L’uomo, durante il suo soggiorno terreno, è dotato di un corpo e di cinque sensi, e interagisce con i cinque elementi.

Il corpo non è separato dalla mente, ma è per essa come una corazza. Ogni creatura, ogni essere vivente, possiede questa corazza costituita dal corpo; potendo usufruire di esso, l’uomo dovrebbe farne buon uso e dedicarsi ad azioni positive, tanto da render, con ciò, serena la mente. Tuttavia, ritenendo erroneamente che la mente sia imprigionata nel corpo, l’uomo si crea dei vincoli. La mente, al contrario, non è confinata all’interno del corpo; credere che lo sia è indice di ignoranza.

La mente è all’origine del cosmo

La mente è onnipervadente e nulla la può delimitare; essa è sempre libera. Si serve tuttavia del corpo come strumento. Bisogna però cercare di fare buon uso di tale strumento e di indirizzarlo nella giusta direzione.

L’uomo ritiene di essere il corpo, composto dei cinque elementi, ed è incapace di cambiare il proprio jîva tattva (il principio individuale) in Daiva tattva (il Principio divino).

Il corpo è uno strumento

In questo vasto mondo, ogni singolo uomo usa la parola “io”, “io”, “io” per far riferimento al corpo; egli, tuttavia, non è quel corpo. Ho detto che il corpo è solamente una corazza: è uno strumento che si indossa. È una grave ignoranza ritenere di essere quel corpo, quell’”io”.

Come i gioielli preziosi vengono conservati in una cassaforte di ferro sprovvista di valore, così noi abbiamo nascosto le preziose buone qualità in un corpo senza valore.

Il corpo non è puro.
Questo corpo è un ricettacolo di sporcizia
ed è soggetto ad ammalarsi.
Esso non può attraversare l’oceano dell’esistenza terrena.
O mente, non credere mai che esso sia permanente.
Prendi invece rifugio presso i Piedi di loto del Signore!

Voi pensate che il corpo sia la vostra vera realtà e lottate duramente per conservarlo. Pensando: “Io sono il corpo”, l’essere umano sta fronteggiando numerosi problemi e difficoltà per proteggere, nutrire e conservare quel corpo. Dovrebbe invece comprendere il Principio di Verità insito in lui.

I buoni intendimenti, i buoni pensieri sono la sua vera ricchezza. Avendoli però abbandonati, l’uomo si dedica ad azioni basate esclusivamente su obiettivi esterni, impermanenti, effimeri e materiali. A causa di tali azioni, gli attaccamenti aumentano e, di conseguenza, egli perde il suo carattere. A seguito della perdita del carattere, l’uomo dimentica la propria innata Divinità. Il carattere, infatti, è immensamente prezioso.

L’importanza del carattere

Una volta Indra, avendo perso il proprio regno, si recò dal precettore degli Dei, Brihaspati, e gli chiese: “Swami, ho perso il mio regno. Avrò l’opportunità di riconquistarlo? Che strada dovrò seguire per riaverlo?”

Allora Brihaspati disse: “Caro figliolo, in questo momento Prahlâda sta officiando lo yajna (sacrificio, rito propiziatorio – N.d.T.) “Vishvajit”, ed è pronto a dare, come atto di carità, qualunque cosa gli venga richiesta. Dovresti andare da lui, non come sei ora, cioè come Indra: travestiti da povero bramino, vai da lui e pregalo di darti qualcosa come carità”.

Bene. Indra si travestì da bramino come Brihaspati gli aveva consigliato e andò da Prahlâda. Questi stava dando a tutti, come atto di carità, ciò che gli veniva chiesto, e Indra, con le sembianze di un povero bramino, gli si avvicinò. Prahlâda, allora, gli domandò: “Figliolo, che cosa vuoi?”

“Voglio il tuo carattere, Prahlâda!”, rispose Indra.

Prahlâda sorrise, poi si mise a ridere: “A che ti serve il mio carattere? A questo mondo ci sono numerosi problemi e svariati tipi di sofferenze. Chiedi ciò che si dovrebbe chiedere per risolvere cose come queste!”

Indra rispose. “Non ho bisogno di nulla. Come carità, dammi solo il tuo carattere!”

Bene. Volendo soddisfare il desiderio del povero bramino, Prahlâda disse: “Va bene, bramino! Ti faccio dono del mio carattere”.

Immediatamente, dal corpo di Prahlâda fuoriuscì un’entità che risplendeva di un fulgore divino. Questo essere tanto radioso che era comparso entrò dentro il povero bramino.

Prima che ciò avvenisse, Prahlâda domandò: “Chi sei tu che, dopo esser fuoriuscito da me, stai entrando in questa persona? Come ti chiami?” Allora l’entità rispose: “Io sono il tuo carattere. Tu mi hai dato in carità a questo bramino. Quindi, sto entrando in lui”.

Bene, Prahlâda gli disse di entrare.

Dopo un po’ di tempo, comparve un altro essere radioso. Prahlâda lo vide e gli chiese: “Chi sei?” “Sono il comandante in capo dell’esercito del carattere”, quello rispose. “Dato che il carattere non è in te, non ha più senso che io rimanga qui come comandante. Perciò, andrò a raggiungere il carattere e lo proteggerò come comandante dell’esercito”.

Bene, Prahlâda gli disse di andare.

Dopo qualche altro minuto, una bellissima forma femminile uscì da lui. Anch’essa era in procinto di entrare nel bramino.

Prahlâda chiese: “Ammâ, chi sei?” Ella allora rispose: “Prahlâda, io sono Râjya Lakshmî (la Dea del regno). Senza il carattere e senza il comandante dell’esercito, io non sarò protetta. Quindi, anch’io entrerò in lui”.

Allora Prahlâda pensò: “Il carattere è talmente prezioso! Se non c’è il carattere, anche il regno andrà perso. Anche il comandante che difende il regno lascerà il suo posto. Il carattere è dunque importantissimo”. Da quel giorno, Prahlâda diffuse ciò nel proprio regno.

In base a questo, i giovani devono dedurre che “la vita, nel mondo, è impermanente, la gioventù e la ricchezza sono fugaci, la moglie e i figli sono transitori”.

Quanto durano la gioventù e la ricchezza? Le ricchezze sono come nuvole di passaggio e la gioventù svanisce in un baleno. Salvaguardate, comunque, le vostre buone qualità: questo solo è il vostro importante obiettivo, e fu ciò che Prahlâda insegnò alla gente.

Pertanto, innanzitutto ogni comportamento umano dovrebbe essere corretto; se ciò non avviene, la vera “umanità” svanisce.

Che cosa significa sacralità? Significa non procurare problemi agli altri, non recar danno ad alcuno, compiere azioni che aiutino gli altri a sviluppare sentimenti benevoli, divini.

Dio, la creazione, la società e l’individuo

Voi siete nati nella società; non potete astrarvi da essa neppure per un attimo. Siete fatti per questo, e dovete lottare per il progresso della società. In che consiste il valore della vostra “umanità”? Gli esseri umani sono più preziosi della creazione, e, all’interno di essa, sono simili a una fulgida luce.

Pertanto gli individui sono davvero necessari per votarsi al benessere della creazione e per sviluppare quel benessere. Essi sono veramente indispensabili a quel benessere. Quindi, in srishti (la creazione) c’è samashti (la società, la collettività), e in samashti c’è vyashti (l’individuo). Vyashti (l’individuo) proviene da samashti (la collettività), e questa collettività è un prodotto della creazione. La creazione è sorta da Parameshti (Dio). Di conseguenza, vi è interrelazione e interdipendenza fra Dio, la creazione, la collettività e l’individuo.

Come tutte le membra insieme costituiscono il corpo, così tutti gli svariati tipi di persone presenti nel mondo dovrebbero unirsi e agire all’unisono. Tutti gli individui dovrebbero avere il senso della collettività, aspirando a raggiungere samâjam tattvam (il vero stato, il vero principio sociale). Tutti dovrebbero cooperare al benessere della società: questo è il vero significato della vita umana.

Gli esseri umani non sono solo nati per mangiare, andare in giro, bere, dormire e morire. Nascere come esseri umani implica anelare al benessere della società e a servire la collettività. Anche noi, tramite il servizio, dovremmo anelare al bene di tutti. Essere “individui” non significa essere egoisti. Una volta che si è scartato l’egoismo, bisognerebbe entrare nella società. Samashti, (società) significa samâjam (comunità). Tutta la società dovrebbe essere orientata a entrare nella creazione. Solo quando si sarà entrati nella creazione si potrà avere la visione del Divino.

Lotta in uno stato di schiavitù

Trascurando i propri doveri e le proprie responsabilità, se si rivolge al Signore un’invocazione del tipo: “Dio, Dio, Dio!”, come ci si potrà aspettare di raggiungerLo? È un grave errore. Voi lottate in uno stato di schiavitù, soggiacendo a numerosi vincoli, a svariati problemi, a fallimenti e sofferenze.

Quanto è sacra la natura della vita umana! Quanto è ideale! Quanto è beata! Questa vita umana tanto felice è vincolata solo a causa degli attaccamenti e non si arriva affatto a comprendere che cosa derivi da tali attaccamenti. Anche gli adulti creano, nei giovani, degli attaccamenti; essi stanno provocando nei bambini, che vivono beatamente, una sorta di spaccatura. I giovani sono davvero indispensabili nel mondo odierno. Dovete cercare di comprendere l’attuale realtà del Paese: ovunque si guardi, ci sono solo agitazioni. Ovunque si guardi, ci sono ashânti (assenza di pace) e ingiustizia. In nessun luogo c’è felicità. In che modo potete ottenere la pace se essa non è da nessuna parte?

Innanzitutto, dovete far sì che la felicità emerga dal vostro interno. Fate in modo che la gioia esca da voi e alimentate i sentimenti sacri. Gli esseri umani sono davvero puri. Finché si è studenti, si hanno tanti sentimenti puri; ma, non appena si entra in contatto con gli attaccamenti, questi sentimenti diventano impuri. Chiedete a chi si lascia coinvolgere da questi vincoli se prova felicità. Non ne prova alcuna. Se egli stesso non riesce a essere felice, in che modo può dare felicità agli altri?

Soddisfazione di sé e unità

Pertanto, per prima cosa, ci vuole la soddisfazione di sé; solo allora si offrirà aiuto a sé stessi e potrà esserci, successivamente, il sacrificio di sé. In che modo è possibile ottenere il sacrificio di sé? Sviluppando la fiducia in sé stessi.

Come vi ho detto l’altro giorno, ovunque è indispensabile l’unità: solo allora, grazie a questa unità, si potrà assolvere qualunque compito. Quando compare questa unità in noi? Essa nasce solo quando sviluppiamo in noi la sacra purezza. Una volta sviluppata la purezza e successivamente l’unità, raggiungeremo il Divino. Se ci sediamo e cominciamo a dire: “Dio! Dio!”, mettendo da parte l’unità, in che modo potremo raggiungere il Divino? È solo un’illusione.

Perciò, studenti, giovani, devoti!

Per prima cosa ognuno deve comprendere che cosa significa “umanità”. Che cos’è questa qualità umana? Si dice che è la Verità, il Dharma, la Pace e l’Amore. Questi valori umani non sono qualcosa che possiamo comprare e portarci via da qualche luogo; essi, infatti, sono nati con noi. È una grande illusione sperare di ottenerli in qualche parte del mondo, dato che essi sono dentro di noi. Non possiamo ottenere nulla nel mondo.

Tutto, al mondo, è una forma della società e i valori umani sono nell’individuo. Solo coltivando le qualità umane potrete sperimentare gioia nella società.

Mettere in pratica i valori umani

Incarnazioni dell’Amore!

I valori umani vanno ben compresi. “Umanità” non significa solo avere un corpo umano; all’interno di esso bisogna sperimentare i valori, poi metterli in pratica. Se essi non vengono messi in pratica, in che modo potranno agire a vostro favore?

Supponiamo che abbiate una scatola di fiammiferi. Dentro la scatola ci sono dei fiammiferi, ma, nonostante ciò, essi non bruceranno nulla. Tiratene fuori uno, sfregatelo sulla scatola e sicuramente comparirà il fuoco. Avete in tasca una scatola di fiammiferi. Finché è in tasca vostra, non danneggerà, non brucerà nessuno. Tiratela fuori dalla tasca, prendete un fiammifero, strofinatelo sulla scatola e apparirà il fuoco.

Allo stesso modo, i fiammiferi dei valori umani sono nella scatola del vostro corpo. Quando cominciate a compiere buone azioni, ad avere buoni pensieri, buone intenzioni e un buon comportamento, attraverso quella scatola di fiammiferi che è il vostro corpo, i buoni sentimenti in voi aumenteranno e risplenderete di fulgida luce.

Voi siete studenti. Non siete semplicemente dei fiammiferi. Voi siete come un lampione di strada. In quale modo esso funziona? La sua luce non solo permette di vedere il palo da cui è sorretto, ma rischiara il cammino di chi gli passa accanto.

Realizzate l’”Umanità” che è dentro di voi

Allo stesso modo, dovete realizzare voi stessi, l’”umanità” in voi. Successivamente, dovreste aiutare gli altri.

A tal riguardo si dice: “Aiuta sempre, non fare mai del male”.

Ora state tradendo voi stessi. In che modo, allora, potete indicare il cammino agli altri? Sarebbe come un cieco che guidasse un altro cieco.

Che ci credano o no, i giovani oggigiorno stanno effettivamente compiendo cose davvero sbagliate e continueranno a farle anche in futuro. Anche gli adulti, i cosiddetti adulti, stanno guidando i giovani verso gli attaccamenti. Questa è solo stupidità e non ha niente a che fare con la saggezza. Incamminatevi sul sentiero sacro! Che situazione c’è nel mondo odierno? Bisognerebbe lottare per allontanare ashânti (l’irrequietudine); occorrerebbe partecipare al tentativo di tenere alla larga il male. Ovunque, manca la pace. Pace, pace, pace: dove mai sarà?

Tenendo in mano la bomba atomica,
l’uomo continua a gridare: “Pace, pace!”
Sebbene abbia raggiunto la luna,
egli non riesce a raggiungere la pace e la felicità.

In mano si tiene una bomba atomica. Se si grida: “Pace, pace!” con la bocca, potrà la pace arrivare mai? Non arriverà, non arriverà!

Dentro di voi, avete continuato ad alimentare ogni sorta di sentimenti negativi: ovunque andiate, come potrete trovare la pace?

I vincoli sono solo vincoli; i vincoli sono solo vincoli. Quindi per evitarli, in qualche misura, dovrete distaccarvene.

Entrando nella società, dovreste cominciare a servirla: da ciò ricaverete grande felicità. Perciò, alimentate questa felicità. Sperimentatela e condividetela con gli altri.

L’importanza del sacrificio

Una cosa importante (da sapere) è:

L’immortalità non può essere ottenuta
né con le opere rituali, né con la progenie,
né con le ricchezze, ma solo col sacrificio.

I giovani odierni non hanno alcun senso di sacrificio. In che modo si può ottenere yoga (l’unione con Dio) quando non c’è sacrificio? Sempre di più, di più, di più, di più si deve avere, si deve avere, si deve avere (si vuole accumulare ricchezza – N.d.T).

Che cos’è questa “umanità”? Per quanto si accumuli, non c’è soddisfazione, e anche per quante esperienze si facciano, non si ottiene la pace. Non dovreste provare ad accontentarvi di ciò che avete? Non esiste affatto questo accontentarsi. Coloro che non si accontentano andranno solo incontro alla rovina. L’uomo, oggi, è preda di desideri bassi, meschini.

Ridursi in schiavitù: proprio come nel caso di Bhasmâsura che desiderava avere un dono. Che cosa chiese Bhasmâsura? Egli disse: “Possa ognuno, sulla cui testa poserò la mia mano, ridursi in cenere!” Accadde tuttavia che, in una certa situazione, egli posò la mano sul proprio capo, e quella mano lo ridusse in cenere.

Con le mani, compite atti di carità
Perciò, con le mani bisognerebbe compiere atti di carità,
la Carità è l’ornamento della mano.
Quella è la cosa giusta che deve esser fatta dalla mano.
la Verità è l’ornamento della gola.

Perché Dio vi ha dato la gola? Per esprimere la Verità. Perché vi ha dato le mani? Non per picchiare gli altri o per compiere il male. La carità è l’ornamento della mano. Questa sacra mano dovrebbe servire a intraprendere il sentiero sacro. Solo aiuto si dovrebbe offrire con la mano, evitando invece di danneggiare chiunque.

Quando si fa del male a qualcuno, in cambio si riceverà del male. Si rovinerà quindi non solo sé stessi, ma anche gli altri.

Studenti! Giovani!

Incamminatevi sul sentiero sacro, qualunque esso sia. Si deve ottenere la Pace per il mondo. A quale scopo avete studiato tanto? Tutto questo studio deve essere utilizzato per l’elevazione del mondo. Dovrebbe essere messo a frutto.

Date aiuto agli altri

C’è solo egoismo e interesse personale; solo egoismo e interesse personale. Questa è solo vita demoniaca. No, no! State usando male la vostra istruzione. Lottate per aiutare gli altri! Tanto aiuto si può dare agli altri attraverso questa educazione! Che aiuto state dando? Voi dite: “Stiamo facendo, stiamo facendo”. (Appena terminati gli studi) andate in paesi stranieri. Che cosa andate a fare all’estero? Lavate le tazze (i piatti) negli alberghi.

Ho detto ieri che, invece di andare all’estero a lavare le tazze da caffè, dovreste piuttosto lavarle a casa vostra. È sufficiente. È un segno di rispetto. (Applausi).

Questa è la mia patria!
Questa è la mia cara lingua madre!
Questa è la mia religione!
Se non siete fieri nel dire questo,
siete come cadaveri viventi!

Lo studente che non dà aiuto agli altri è veramente simile a un morto. Sta solo tentando di servire i suoi fini egoistici, ma non partecipa minimamente ad aiutare il prossimo.

Dal I° novembre, servizio ai villaggi

Per tale ragione, dal I° novembre comincerò. Manderò i nostri studenti in ogni singolo villaggio di questo distretto (distretto di Anantapur), dove, a ogni persona, distribuiranno cibo e vestiti, e impartiranno inoltre un po’ di educazione. Il mondo deve essere elevato in questo modo. (Applausi). Non Mi rende felice solo il fatto che battiate le mani. (Risate). Sarò felice se, quanto è stato detto, verrà attuato. (Applausi). Prima, compite il vostro dovere. Si dovrebbe visitare ogni villaggio.

Una volta, sul giornale, Mi capitò di leggere una notizia molto triste. Una madre, una madre indifesa e analfabeta, non era in grado di mantenere i suoi tre figli. Quando essi le chiedevano: “Madre, dacci da mangiare!”, impossibilitata a dar loro anche solo poco cibo, digiunava e si preoccupava, piuttosto, che fossero i suoi figli a mangiare. Alla fine, non fu più in grado di prendersi cura di loro. Che cosa fece in una simile situazione? Non aveva più energia. Perciò, diede del veleno ai suoi figli, poi lo bevve lei stessa. Morirono tutti. Ho letto questa notizia.

Chi! (Espressione di disgusto - N.d.T.). Gli Indiani sono tanto crudeli? Sono tanto malvagi? Sono tanto privi di compassione e carità? È davvero un grave errore per gli Indiani, che sono l’incarnazione dell’amore, venire a sapere una simile notizia, assistere a un fatto del genere (e non muovere un dito)! Perciò, (i nostri studenti devono andare da) ogni singolo essere umano, andare in giro, strada dopo strada e villaggio dopo villaggio.

Nutrite lo stomaco di quelli che non hanno minimamente da magiare e da bere; date loro, per il corpo, dei vestiti e insegnate loro un po’ di educazione. Bisognerebbe insegnarla anche alle madri.

“O madre! Non dovresti commettere nulla del genere!” (Ciò che ha fatto la madre che si è suicidata - N.d.T.). Se proprio la madre agisce in modo tanto crudele, chi mai potrà aiutarli? Questo bisognerebbe insegnare loro.

Progetti in corso

Perciò, tenendo presente il Mio obiettivo, ho fatto costruire istituti educativi, ove l’istruzione ai ragazzi viene impartita gratuitamente, e abbiamo fatto edificare degli ospedali. Ora, è in costruzione a Bangalore un ospedale ancora più grande. In questo ospedale verranno curate malattie altrimenti incurabili. Non verrà richiesto denaro. Anche qui tutto sarà gratuito. Poi, l’acqua.

Per il cuore è necessaria la salute; per la testa, l’educazione; per il corpo, l’acqua: IO ho provveduto affinché ci fossero queste tre cose.

Migliorare le condizioni dei bambini poveri

Ora, comunque, abbiamo nuovi progetti. Ci occuperemo dei bambini (poveri), li proteggeremo, li nutriremo, daremo loro dei vestiti, e li restituiremo alla società come persone dignitose, dando loro anche l’opportunità di un’educazione. Svilupperemo dunque questo gradualmente.

Ci prenderemo cura di 1000 famiglie bisognose, destinando a ognuna 100.000 rupie che saranno investite in un deposito vincolato, i cui interessi maturati permetteranno (a quelle famiglie bisognose) di dare cibo e vestiario ai loro bambini; sarà inoltre detto loro (alle famiglie) che i loro figli, attraverso i nostri studenti, potranno ricevere un’educazione. (Applausi).

Anche se sono dei poveretti senza un soldo, essi pure fanno parte dell’umanità, e voi dovete considerarli come vostri fratelli. Bisogna sviluppare la qualità dell’amore. Bisogna alimentare la Divinità, e anche il nobile sentimento secondo cui “tutti sono fratelli e sorelle”.

Quindi, da I° novembre 2000, inizieremo (questo progetto).

Con alcuni camion carichi di sari, dhothî, calzoncini e camicie per bambini, si andrà di villaggio in villaggio; dopo aver imballato qui cibo e vestiti, si andrà di villaggio in villaggio, ci si porterà anche dietro dei giovani, e si provvederà alla distribuzione. Questo è il giusto obiettivo di una vita umana autentica. Essi non avranno più problemi per il resto della loro vita.

Non solo. La Mia Volontà è solida come un diamante. È sempre orientata ad aiutare gli altri, e in Me non c'è traccia d’egoismo, ovunque si cerchi di vederlo.

Inoltre, saranno costruite anche delle piccole case per quella povera gente. (Applausi). Ci saranno una stanza per i genitori, una per i figli, una cucina, un bagno, una sala da pranzo. In questo modo, si allestiranno delle case in cui essi staranno tutti assieme. Si costruiranno dunque delle casette in cui vivere e in cui allevare i bambini, e si cercherà di dar loro un contributo educativo tramite i nostri studenti.

Anche quei piccoli bambini sono vostri fratelli e sorelle; dovete pensare seriamente a migliorare la loro condizione.

Non dovreste andare all’estero al solo scopo di accumulare denaro. In verità, se ve ne andate (per questo) diventerete mendicanti. Avete studiato qui senza spendere nulla. Se ve ne andate all’estero e guadagnate ciò che desiderate, che risultato ne sortirà?

Avete già abbastanza; dunque, dovreste cominciare ad aiutare gli altri. IO Mi prenderò cura di voi: non dovrete affatto preoccuparvi di mangiare e bere. Non dovrete assolutamente dubitare di questo. Dio non permetterà mai che sia fatto del male a coloro che si prestano ad aiutare gli altri.

Espansione dell’amore

Cercate di sviluppare una mente aperta; allontanate le ristrettezze mentali. Se avrete una mente aperta, allora non ci sarà in voi contrazione dell’amore, ma espansione. Solo quando ci sarà espansione dell’amore, vivrete da esseri umani. Non marcite in sentimenti ristretti e meschini, del tipo: “Io, mia moglie, i miei figli, le mie cose”.

Che felicità si ottiene dai desideri? Anche gli uccelli e le bestie sperimentano i desideri bassi e meschini che sperimentate voi. Vi riducete in schiavitù solo a causa dei desideri?

Chi, chi, chi! (Espressione di disgusto - N.d.T.)

È una grave disgrazia che dei giovani che ricevono un’educazione entrino in questo meccanismo perverso. Senza saperlo, essi imboccano la strada dell’empietà, comportandosi peggio degli animali. Comunque voi, che ascoltate e riascoltate (queste cose), non diventate voi pure come animali. Ovunque andiate, dite a voi stessi: “Io sono un essere umano, non un animale! Io non sono un animale; sono un essere umano!” Pensate dunque in questo modo, e formatevi un cuore da esseri umani. Allontanate le qualità animali, altrimenti, se anche voi sperimenterete quella “felicità”, non sarete affatto più grandi degli animali.

Gli animali non studiano, non ricevono un’educazione, non prendono la laurea e non lottano per la ricchezza; a tempo debito, mangiano e svolgono le loro funzioni col corpo. Anche noi possiamo sostentarci se lavoriamo sodo. Dobbiamo lavorare di buona lena. Che tipo di lavoro (dobbiamo compiere)? Dobbiamo cercare di dare una mano a tutti i bambini dei villaggi. Bisogna impartir loro un po’ d’educazione, insegnar loro le virtù e far sì che il loro comportamento venga corretto nel modo giusto. Se ci si comporta così, la sacra India brillerà nuovamente come una nazione esemplare. In ogni singola cosa, quindi, dovreste diventare esemplari. Spero che entrerete in tale attività, sostenendo nel giusto modo i valori umani. (Tuttavia,)

Si potrà mai cancellare il corso del destino anche se ci si medita su per mille anni?

(Coloro che sono destinati ad andarsene) se ne andranno. Comunque, per quanto possibile, i nostri studenti non se ne andranno. Almeno tre quarti (di essi) rimarranno e prenderanno parte a questo servizio.

Avendo ricevuto un’educazione, abbiate una stagione e una ragione

Non cadete vittima dei desideri; non soggiacete ai pensieri negativi; non siate preda delle cattive abitudini; non frequentate le cattive compagnie. Entrate nel satsang (la compagnia dei buoni), comportatevi bene e dimostratevi, camminando sul retto cammino, persone ideali.

Voi avete ricevuto un’educazione. Avete una stagione e una ragione. Non comportatevi come gli animali che non hanno una stagione e una ragione! “Non devo mentire” (dovreste ripetervi). Non commettete ingiustizie e non comportatevi scorrettamente. Allora voi, studenti del Sathya Sai Institute, diventerete i propulsori di ideali buoni e sacri.

Io non vi chiedo nulla; (solamente che) ovunque andiate, vi facciate un buon nome. Comportatevi bene; compite azioni positive. Qualunque cosa gli altri pensino, non abbandonate i vostri buoni sentimenti. Qualsiasi cosa (cattiva) vi venga detta, rispondete: “Sto udendo quello che dici, ma non imboccherò la strada sbagliata. Io sono sul retto cammino: sono un essere umano, non un animale. Devo quindi vivere da essere umano”.

Che cosa si intende per “essere umano”? Chi ha fede è un essere umano. Chi ha qualità sacre è un essere umano. Chi accetta gli ideali sacri è un essere umano. Chi offre un esempio sacro è un essere umano. Chi non reca danno ad alcuno è un essere umano. Per tale ragione, che cosa deve darvi lo studio?

L’educazione è quella che insegna le buone qualità,
i buoni pensieri, la verità, la devozione,
la disciplina e il senso del dovere.

Gli studenti devono imparare (queste cose). Avendole apprese, se andate per il mondo e perdete tutta questa sacralità, a che sarà servito il vostro studio?

Tutto ciò che avete studiato deve rimanere impresso nel cuore. Tutto ciò che si è impresso, dovrebbe essere meditato costantemente. Dovete essere felici se vi trovate in satsang (buona compagnia). Se qualcuno soffre, non dovreste essere affatto felici; dovete offrire il vostro aiuto per allontanare quella sofferenza. Deve esser fatto qualcosa a livello fisico, mentale o finanziario.

Tutti questi sono gli ideali di Swami. Voi siete ragazzi che stanno seguendo Swami; (quindi) dovete tenere un comportamento all’altezza di questi ideali. Manderò, com’è giusto, anche degli insegnanti con voi. Essendo essi in vacanza, che potranno fare? Andranno fuori anche loro. Devono amare e occuparsi dei bambini del villaggio nello stesso modo in cui si prendono cura dei propri bambini.

L’Amore è davvero importante

Quindi, l’amore è la cosa più importante di tutte. Se c’è amore, possiamo svolgere nella felicità qualunque lavoro. Sviluppate l’amore. Che tipo d’amore? L’amore senza egoismo, l’amore privo di interesse personale. Avrete allora ottenuto l’amore autentico. Questo amore è quello che nasce dal cuore, non qualcosa che si compra fuori. Esso arriva fluendo lentamente, e continua a fluire, a fluire (dall’interno). Dobbiamo diffondere questo nostro principio dell’amore in tutto il mondo.

Notando il nostro amore, anche la persona malvagia (penserà): “Cha! (Espressione di disgusto). Pur essendo nato come essere umano, sto soggiacendo a questo genere di situazione!” Anche i malvagi potrebbero cambiare. Quindi, prima di tutto diventate buoni e cercate di far diventare buoni anche gli altri.

Studenti! Incarnazioni dell’Amore!

Una cosa importante è: a che cosa aspirate? E come pensate dovrebbe essere il futuro? Ecco qui, santificare il vostro cammino è il giusto modo in cui vivere in futuro. Non affannatevi per cose come la ricchezza, l’oro, le cose materiali e i comfort.

Tutto si lascia

Non ci sono forse stati tanti ricchi al mondo? E ci sono state persone molto, molto importanti. Dove sono oggi? Tutti se ne sono andati a mani vuote. Non dovremmo comunque sprecare il nostro destino. Per non sprecare la nostra ricchezza, dovremmo utilizzarla in modo giusto.

L’imperatore Nala, che regnò su un vasto regno,
alla sua morte poté portare con sé qualche proprietà?
Il re Mândhâta, che diede lustro al Krita Yuga,
portò qualche ricchezza con sé quando lasciò la terra?
Persino il Signore Râma, che fece costruire
un ponte sull’oceano, è forse sulla terra oggi?
Tanti re, tanti re hanno regnato sul pianeta,
ma nessuno poté portare con sé alcuna ricchezza.
O cuore del Dharma (Dharmaja), ti caricherai
forse sulla testa il regno e la famiglia quando lascerai il mondo?

Vi caricherete la famiglia sulla testa quando ve ne andrete? No. (Chi può sapere) quando ognuno se ne andrà? Ciascuno se ne andrà senza portarsi dietro alcun parente. Ogni legame è destinato a svanire.

La vita, nel mondo, è impermanente;
la gioventù e la ricchezza sono fugaci.

Tutto ciò è destinato a non durare.

La Verità e l’Amore:
solo questi due sono duraturi.

Prendete questo Amore e portatelo con voi. Esso è con voi, accanto a voi, dentro di voi, e vi proteggerà in tutti i modi.

L’Amore non nutre odio. L’Amore ha un grande valore. Perché sciupare un siffatto Amore tanto prezioso? Quando l’amore diventa egoistico vi tramuta in animali. Ci sono degli adulti che, a casa propria, sono come animali e fanno diventare tali anche i propri figli. Essi sono come animali e altrettanto diventeranno, a propria volta, i loro figli. No, no! Non bisogna fare sforzi per diventare come animali. Non occorre studiare per diventare come loro. Prendere la laurea dovrebbe far diventare “esseri umani”: a questo dovrebbe servire lo studio.

Apprendere la Conoscenza Immortale
Perciò, pur con tanta istruzione
anche se si è fatto tanta cultura
ed è diventato altamente discriminativo,
uno stolto non conoscerà il suo vero Sé.
Nonostante tanto studio, egli non sarà in grado
di rinunciare alle sue qualità meschine.
La moderna educazione conduce solo alle discussioni,
ma non porterà mai alla completa saggezza.
Oggi si studia, si studia, si studia, per arrivare poi alla morte.

Studenti! Si deve apprendere quella conoscenza
che conduce all’immortalità!

Questa è la vera Beatitudine. La Beatitudine non muore mai; l’Amore non muore mai. Tutto il resto muore. L’Amore risplenderà per sempre: l’Amore è sempre vero, eterno, immacolato, altruistico, nettareo, immortale. Qual è il nome dell’uomo (datogli dalle Scritture)?

Ascoltate, o voi tutti, figli dell’immortalità!

Figliolo! Tu sei figlio dell’immortalità. Essendo quindi nato come figlio dell’immortalità, perché dovresti far ricorso a cose false? In tal caso, tutto il tuo studio sarebbe solo inutile.

Che cos’è l’educazione? È ciò che dovrebbe condurre all’elevazione. Quindi questa (la semplice istruzione) non è educazione.

Edu-care (“Care”in lingua inglese significa “curarsi”, “prendersi cura”di qualcosa - N.d.T.).

Edu-care è ciò che bisognerebbe tirar fuori da dentro. L’educazione (la semplice istruzione, che, da sola, non eleva l’uomo - N.d.T.) è solo studio artificiale. Questo tipo di preparazione, di intelligenza è solo conoscenza legata ai libri, ed è una conoscenza superficiale.

Bisognerebbe invece acquisire la conoscenza pratica. Il mondo potrà essere elevato solo con la conoscenza pratica.

L’ego è molto negativo

Incarnazioni dell’Amore!

FateMi veramente sentire che siete incarnazioni d’amore. Riempitevi d’amore e non date spazio all’odio, non date spazio alla gelosia. L’ego, poi, dovreste spingerlo da parte. L’ego è molto negativo: esso distrugge la vera “umanità”. Non date quindi assolutamente spazio all’ego.

A che cosa dovreste afferrarvi? A che cosa dovreste dare spazio? Dov’è il posto per l’ego? Non c’è. State egoisticamente pensando: “Io sono un grand’uomo”? Ebbene, c’è sempre qualcuno più grande di voi. L’ego, quindi, è completamente inutile.

La vostra vera natura, dunque, è di “incarnazioni d’Amore”. Questo è un nome eterno. Dovreste sostenere un simile nome, conformarvi a esso. Solo se trascorrerete quindi una vita simile, per la cui attuazione avete studiato nel college di Swami e Swami vi ha mantenuto agli studi, farete la Mia felicità!

Quanti parteciperanno a questo servizio? Quanti vi prenderanno parte dal I novembre? (Tutti gli studenti alzano la mano fra gli applausi del pubblico presente - N.d.T.). Molto bene, molto bene, molto bene, molto bene, molto bene! Rendetelo sacro! Anche ora il Mio stomaco è molto pieno (Swami intende dire che è molto felice – N.d.T.) Io sono sempre felice. Tuttavia, a causa di ciò, Mi sento ancor più felice! (Scroscianti applausi).

Perciò in questa festa di Navarâtrî, sviluppate i nove tipi di devozione.
Quali sono questi nove tipi di devozione?

Shravanam (l’ascolto delle glorie del Signore);
Kîrtanam (il canto delle Sue lodi);
Vishnu Smaranam (soffermarsi mentalmente su di Lui);
Pâdasevanam (il servizio ai Suoi Piedi di loto);
Vandanam (l’atteggiamento di riverenza verso tutta la vita e la natura, vedendo il Signore ovunque);
Arcanam (l’adorazione);
Dâsyam (devoto servizio a tutti);
Sneham (il sentimento di amicizia col Signore);
Âtmanivedanam (resa di sé al Signore);

Questi sono i nove percorsi autentici. Intraprendete questi sentieri, e sviluppate un nuovo samskâra (affinamento del carattere). Dovete lottare per il miglioramento della società. Desidero solo questo.

Quanti di voi leggono i quotidiani? Siete felici (di leggere certe notizie)? No. Tanta gente soffre a causa di tanti problemi. Perciò, per quanto vi è possibile e finché vi rimane forza, allontanate (dalla gente) questi problemi. Redimete voi stessi e gli altri: allora il Paese otterrà un’ottima reputazione.

Entrate uniti nella società

Non entrate (nella società) individualmente. Dovete pensare: “I problemi del Paese sono i miei stessi problemi!” Non entrate quindi individualmente nella società. Andateci tutti uniti. “Noi, noi, noi!” Dobbiamo pensare: “Noi, noi, noi!” Non usate mai l’«io». Tutti sono fratelli e sorelle. Voi tutti dite che Swami è “madre” e “padre”. Allora, se Swami è madre e padre, voi chi siete? Siete i figli. Quindi, tutti i figli sono fratelli e sorelle. Anche le persone fuori devono essere considerate fratelli e sorelle.

Comunque, non c’è bisogno che dividiamo la nostra proprietà. Tenetevi la vostra proprietà, ma agite come fratelli. Se si presenta la necessità, però, siate pronti a distribuire la proprietà: questo è vero sacrificio.

Siate decisi a sacrificarvi santamente in questo modo, offrite la mano dell’amore, offrite il giusto tipo d’aiuto per la verità, facendo sâdhanâ (lavorando) con determinazione.

La distribuzione dei vestiti

Studenti!

Oggi è un giorno molto felice. Voi siete tutti pronti. Andate da tutti, di villaggio in villaggio, dagli anziani, da tutta la gente povera, e date vestiario. Non parlate di dâna (carità). Sentite di dare a loro nello stesso modo in cui, a casa vostra, date a vostra madre e vostro padre. Sari alle donne, dhothî agli uomini, pantaloncini e camicie ai bambini, abiti alle bambine: distribuite tutto questo, poi tornate. Sarete anche molto contenti di assistere alla scena. Non va bene che indossiate sempre abiti molto costosi: date abiti preziosi anche ai vostri fratelli e sorelle. Anch’essi devono avere dei bei vestiti e rendervi felici (indossandoli).

In questo modo, sarete felici; ma se essi vestissero abiti laceri e sporchi, e voi abiti lussuosi, sarebbe una vergogna, non è vero?

Dovete alimentare in questo modo i valori umani. Sviluppate il senso di uguaglianza. Vivete insieme: solo allora la società prospererà. Anche molti di coloro che sono al governo, stanno facendo tanto, ma il governo agisce da governo (a modo suo). Il nostro non è il governo. Nostri sono la fiducia in sé stessi, la soddisfazione di sé, il sacrificio di sé, la realizzazione del Sé! Tutto ruota attorno allo spirito del Sé.

Per tale ragione, cominciate tutto ciò (le attività di servizio) dal I° novembre.

(Swami conclude il Discorso con il bhajan: “Bhajana binâ sukha shânti nahi”)

Prashânti Nilayam, Sai Kulwant Hall, 6 ottobre 2000

Festività di Dasara

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