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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:2000:20001120

20001120 - 20 novembre

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

VOLO VERSO LA DIVINITA’

Amore e Servizio sono due ali per tutti noi.
Come gli uccelli volano nel cielo grazie alla forza delle loro due ali,
così l’uomo deve raggiungere celermente la meta della vita
con l’ausilio delle due ali dell’amore e del servizio.
(Versi Telugu)

Incarnazioni dell’Amore!

Non sembra che comprendiate bene cosa significhi servizio. Gli esseri umani sono nati per praticare servizio altruistico e non l’egoismo. Solo il servizio altruistico può far fiorire l’unità dell’umanità. Soltanto con l’unità, l’uomo può raggiungere la Divinità. Il servizio è quindi essenziale per conseguire tale unità. Molti credono che servizio sia dare aiuto ai derelitti ed ai deboli. No, non è così. Pensare di prestare servizio ad altri è un grave errore. Di fatto, il servizio viene reso a se stessi.

La nascita umana è donata allo scopo di praticare servizio altruistico. Che cosa s’intende per altruistico? Senza egoismo, di là di sé; e che cosa s’intende per sé? Il sé indica la propria identità, vale a dire il senso dell’io.

Mentre in realtà state aiutando e servendo voi stessi, è un grave errore pensare che lo fate per altri. In tutti prevale lo spirito di unità ed è presente il medesimo Principio d’Amore. Sotto questo aspetto non esistono differenze, le quali invece si manifestano in sentimenti e pensieri.

E’ necessario quindi modificare i propri sentimenti, e riconoscere la Verità che il Principio Divino e la natura Divina esistono in tutti ugualmente; occorre inoltre trovare modi e mezzi per effettuare tale trasformazione. L’uomo ha tutto in sé; lo stesso ed unico potere è immanente in tutto sia nel campo morale, etico, spirituale e materiale.

Il lavoro compiuto con le mani, le parole pronunciate con la bocca e l’analisi effettuata con la testa sono eseguiti in conformità ai propri sentimenti. Mani, gambe e testa possono essere diverse, ma l’energia Divina che le anima è sempre la medesima in tutte le differenti membra. Quando percepirete quest’unità, solo allora il servizio reso sarà divino. Le persone stanno diventando egotiste, perché pensano: “Sto svolgendo un grande Servizio!”.

Innanzi tutto servizio vuol dire sopprimere l’ego. Se vi è ego nell’uomo, non si può certo parlare di servizio. Pertanto, prima di tutto, dobbiamo sottomettere l’ego. Qual è la causa dell’ego? L’attaccamento al corpo fa sviluppare l’ego. Se l’attaccamento al corpo si riduce gradualmente, anche l’ego si estingue. Per prima cosa l’ego deve essere distrutto, solo allora si potrà sperimentare il senso d’unità.

Qualsiasi cosa si faccia per un altro, dovremmo pensare: “Sto rendendo servizio a Dio, che è l’incarnazione del suo Sé”. Occorre riconoscere la verità che, sebbene le parti siano differenti, il principio Âtmico è uno. Le membra del corpo sono diverse: queste sono mani, questi sono occhi, questo è un naso, questa è la bocca. Sono tutte parti dello stesso corpo. La diversità si riscontra solo nelle parti individuali. Allora, quando trovano unificazione tali sentimenti di differenza? Essi trovano unificazione nell’umanità, la quale ne è l’ideale esemplificazione; è nella natura umana che si riscontrano aspetti individuali.

Da dove proviene l’individualità? Essa è parte della società. Di che cosa fa parte la società? Essa fa parte dell’umanità, la quale a sua volta fa parte della natura. La natura è una parte dell’Assoluto, di Dio stesso; l’intera natura non è altro che una parte del Corpo di Dio; dovreste quindi guardare a questo vasto mondo con ampie vedute, senza sviluppare sentimenti negativi e riconoscendo la fondamentale verità che un’unica e medesima Divinità è presente in tutti.

Le lampadine possono essere differenti, i colori diversi ed anche il voltaggio può variare. Tuttavia, solo perché il voltaggio ed i colori differiscono e le lampadine sono diverse, non dobbiamo considerarle separate: la corrente in ognuna di esse è la stessa. Analogamente, gli individui possono avere innumerevoli forme, sentimenti e nomi diversi, ma il Principio Âtmico esistente in tutti è UNO ed il medesimo. L’uomo deve, quindi, vivere nella società mantenendo quel sentimento di unicità dell’Âtma; solo così potrà rendere vero servizio.

Non dovete coltivare sentimenti di diversità e pensare che siete differenti da coloro che state servendo; tali sentimenti dualistici danno adito a odio, gelosia nonché ad altre folli attitudini. Le differenze sono la causa principale di desiderio, rabbia e avidità; infatti, tutte le sei qualità negative, quali desiderio, ira, avidità, lussuria, orgoglio e invidia/gelosia sono create dall’uomo stesso e vengono sperimentate con il corpo; mentre l’Amore, la Compassione, la Pazienza e la Tolleranza sorgono dal cuore.

Per permettere a tali sacri sentimenti di emergere, non è necessario praticare rigorose discipline spirituali. La testa rende evidente la diversità nell’unità, mentre il cuore evidenzia l'unità nella diversità. Il cuore simboleggia Nivritti (il sentiero interiore), mentre la mente rappresenta Pravritti (il sentiero esteriore).

Voi pensate che se non fate servizio, la società si fermerà e non progredirà, ma essa non dipende da voi! Se non voi, qualcun altro eseguirà quanto è necessario. Tutto fa parte della Creazione di Dio ed Egli governa ogni cosa. In primo luogo, dovete comprendere il significato della parola servizio. In che modo? Riconoscendo chi siete: “Io sono un essere umano, esisto nella società e vivo in essa”. Poiché vivete e lavorate nella società e vi sentite un essere umano, dovete chiedervi: “Che cosa faccio per dar prova di esserne degno?”

Che cosa significa “Mânava”, essere umano? Quando il significato di tale termine verrà ben compreso, non ci sarà assolutamente più spazio per le diversità. Mânava, essere umano, non significa la forma fisica, ma sta per Mânavatva, natura essenziale dell’uomo, ed è la personificazione dei cinque elementi fondamentali; Mânava è sinonimo del Principio Âtmico, poiché l’uomo è la manifestazione dei cinque elementi. Chi controlla i cinque elementi diventa un maestro. Gli antichi saggi riuscivano a controllare perfettamente gli elementi, godendo così di pace e sicurezza.

Poiché l’uomo moderno non ha il controllo dei cinque elementi, soccombe sotto il peso di numerose difficoltà. Non si deve, tuttavia, pensare che ora le cose siano diverse: i cinque elementi possono essere da voi controllati. L’uomo splenderà nella sua essenza di Âtmaswarûpa, Incarnazione del Sé, solo quando riuscirà a padroneggiarne il controllo.

Nell’umanità ci sono quattro differenti livelli:

1. Super Mente o Mente Superiore
2. Mente Trascendente
3. Mente Illuminata
4. Oltre la Mente.

Quando si raggiunge il quarto ed ultimo stadio la vita umana realizza la perfezione. Il terzo livello, Mente Illuminata, è in relazione con la corrente; infatti, l’intero corpo umano contiene corrente ed in realtà non è altro che un grande generatore; pertanto la Mente Illuminata è molto potente. Il livello che la precede è la Mente Trascendente, la quale trascende i cinque elementi. Per raggiungere simile stato trascendentale, bisogna iniziare dal livello della Mente Superiore, che è in relazione con la coscienza del corpo.

Perché parliamo di coscienza? L’Âtma è presente nel corpo umano come Consapevolezza e lo pervade interamente: ciò viene denominato coscienza del corpo. Quando gradualmente si raggiunge lo stato di Mente Trascendente, la coscienza del corpo diventa coscienza di pensiero. La prima funziona unicamente a livello fisico, mentre la seconda può coprire qualsiasi distanza.

Conseguendo il livello di Mente Illuminata, c’è corrente elettrica persino nelle unghie dei piedi ed anche nei capelli. Infatti, se si tagliano le unghie dei piedi si sente una forte scossa elettrica, mentre chi è immerso nell’esteriorità materiale non prova alcuna sensazione.

I saggi del passato avevano unghie lunghe. I giovani d’oggi attribuiscono a ciò molti significati e pensano che a quei tempi non esistessero tagliaunghie. Non è così! Infatti, un’unghia può facilmente tagliarne un’altra.

Nello stato di mente illuminata c’è presenza di corrente e ciò provoca una scossa elettrica. I cuori di quei saggi erano colmi di pensieri sacri, essi pensavano solo a Dio; i loro sentimenti erano divini come pure le loro azioni. Ciò dava origine ad una potente corrente trifase presente in tutto il corpo. C’era corrente persino nei loro capelli, ed anche il solo sfiorarli procurava una scossa elettrica.

La corrente esiste in ogni parte del corpo, anche negli uomini comuni e viene chiamata “elettricità”. L’elettricità presente internamente circola in tutto il corpo, grazie al pompaggio del cuore. Nel corpo ci sono anche i polmoni; i dottori asseriscono che i polmoni purificano il sangue per mezzo dell’ossigeno e lo inviano al cuore, che pompandolo, lo fa circolare.

Non è così! La forza vitale presente nei polmoni diventa corrente per mezzo della vibrazione. Questa corrente può coprire grandi distanze. Se si colloca qui un generatore, esso farà accendere una lampadina ad esso connessa, anche se si trova a 100 miglia di distanza. Analogamente la corrente che si origina dai sentimenti sacri del cuore può coprire qualsiasi distanza. Ecco il potere della mente illuminata.

Ogni volta che il cuore pompa, il sangue circola nel corpo per 12.000 miglia. Com’è possibile misurare ciò? Se si uniscono tutti i vasi sanguigni, grandi e piccoli, presenti nel corpo, essi coprono una lunghezza di 12.000 miglia, perciò il sangue pompato dal cuore percorre tale distanza. Pertanto la corrente che si manifesta nel cuore è in relazione con la Mente Illuminata. Il Potere Âtmico presente in quest’ultimo livello si trasforma in Potere divino.

Il corpo è costituito da Annamaya, l’involucro del cibo; mentre il soffio vitale, la mente e l’intelletto sono forze vitali sottili, sono tali aspetti sottili che sperimentano dolori e gioie, poiché il corpo in sé è inerte.

Quando si raggiunge lo stato di Mente Illuminata, la mente si trasforma e diventa forza vitale sottile, la quale ha tre poteri: Prâna Shakti (forza vitale); Mano Shakti (potere mentale) e Vijñâna Shakti (Potere della Saggezza). Quando questi tre aspetti si fondono, Vijñâna trasforma la mente in Forza vitale. Nessun dottore, ingegnere o scienziato è in grado di capire tutto ciò.

Potete concedere riposo ad ogni parte del corpo, ma non al cuore. Il cuore non riposa mai e continua a battere anche quando voi camminate, dormite, o lavorate. Quale scienziato può capire ciò? Chi ha fatto tale scoperta? Non è tutto qui! Gli occhi sembrano così piccoli, ma hanno 1.300.000 nervi. Centinaia di migliaia di nervi! Qual è il motivo della presenza di così tanti nervi nei nostri occhi? Chi lo ha fatto? Tutto ciò è la creazione di Dio. Esistono così tanti misteri e meraviglie nella Sua Creazione!

Meraviglioso e sacro nei tre mondi.
Il mondo è sacro, con le messi, amici, ospiti delle foreste, gente, abitanti.
Questa è la meraviglia e la gloria di Vishnu.
(Versi Telugu)

Tutto è contenuto nell’uomo. Quando gli occhi sono aperti, potete vedere migliaia di persone; ma se la vista si rivolgesse all’interno, trasformandosi in visione interiore, tutto diverrebbe vuoto. Il potere sta nella visione interiore, non in quella esteriore.

Volete andare al tempio per avere la Visione di Dio, là rappresentato. Tuttavia, quando vi trovate di fronte alla Divinità chiudete gli occhi. Perché recarsi al tempio solo per poi chiudere gli occhi? Eravate determinati ad andare là, ma non appena vi trovate di fronte all’immagine di Dio, chiudete gli occhi. Per quale motivo, qual è il significato interiore? Perché Dio non può essere visto con gli occhi fisici, ma solo con l’occhio della saggezza. Chiudete i vostri occhi fisici e si svilupperà l’occhio della Saggezza! Ecco il motivo per cui durante i canti o la meditazione si tengono gli occhi chiusi. Dovete preservare la forma di Dio salda e sicura dentro di voi. Tutto ciò che vedete nel mondo esteriore è solo un riflesso, una reazione ed una risonanza. Voi dimenticate la Realtà e desiderate solo il suo riflesso nel mondo.

La Mente Illuminata è in relazione con la corrente e ciò corrisponde a Jñâna Shakti, il potere della Saggezza, mentre il corpo è fisico ed è costituito di solo cibo.

La mente, l’intelletto e l’ego costituiscono il corpo sottile; è il corpo sottile che sperimenta piacere e dolore. La mente illuminata costituisce il Corpo Causale. A questo livello di coscienza non esistono forme, nomi, né situazioni, perché la mente illuminata trascende ogni pensiero e sentimento mondano.

Noi agiamo e vediamo finché sopraggiunge lo stato di sonno; da quel momento non facciamo, né vediamo alcunché. Che cosa ne è allora della mente? Quando tutti i pensieri relativi al mondo sono soppressi, si raggiunge il livello di Mente Illuminata; essa crea ogni cosa, viaggia in ogni luogo, esegue tutto. Come è possibile?

Voi siete, di fatto, a Prashânti Nilayam, ma in sogno vi trovate in America. Chi è andato in America? Il vostro corpo è qui, non è vero? La Mente Illuminata viaggia in tutto il mondo, non ha forma, né nome, compie tutto, pur non avendo una natura fisica; infatti, non possiede traccia di aspetti negativi quali: desiderio, ira, avidità, lussuria, orgoglio e invidia. Solo quando riuscirete a controllare i vostri pensieri mondani, la Mente Illuminata comincerà a funzionare. Se volete controllare i pensieri ordinari, dovete conseguire lo stato di Super Mente o Mente Superiore, in cui la mente ordinaria viene trascesa.

Avete un libro e lo leggete. Che cosa è visto durante la lettura? Tutto il contenuto del libro entra nella mente; dopo non avete più bisogno delle pagine. Tutto ciò che viene letto sulla carta entra nella vostra mente. La Mente Superiore è priva di forma, non ha forma definita. Se si vuole raggiungere tale livello, cosa è veramente fondamentale? E’ essenziale sviluppare Amore Superiore, vale a dire Amore non contaminato da alcun desiderio.

Ecco perché spesso dico: “L’Amore è Dio, vivete nell’Amore”. In passato ero solito dire:

Inizia la giornata con Amore,
Trascorri la giornata con Amore,
Riempi la giornata d’Amore,
Termina la giornata con Amore.
Questa è la via che conduce a Dio.

“Inizia la giornata con Amore”. Al mattino alzatevi con un sentimento di Amore puro, non pensate alle vostre attività mondane o che dovete svolgere questo e quello. Purtroppo, oggi nessuno si alza la mattina con un sentimento di puro Amore!

Ieri vi ho spiegato che ciò è dovuto ai sentimenti della madre. Se i genitori si alzano e cominciano a litigare, i figli faranno altrettanto. Se i genitori si lanciano accuse reciprocamente non appena svegli, i figli inizieranno a picchiarsi. Tutto ciò che essi vedono è molto importante. Al momento della nascita il neonato ha sentimenti sacri, è privo di pensieri, non ha alcun desiderio, né ambizione. Tuttavia, man mano che cresce, i desideri aumentano. In tal modo l’uomo s’inabissa in legami e vincoli.

La mente deve essere colmata di Amore per Dio; ciò deve essere messo in pratica, tralasciando e dimenticando ogni ulteriore pensiero.

La conoscenza è, in verità, migliore della pratica.
La meditazione supera la conoscenza.
La rinuncia al frutto dell’azione supera la meditazione.
Con la rinuncia si ottiene l’Immortalità.
(Versi Sanscriti tratti dalla Bhagavad Gîtâ 12.12)

Per qualsiasi cosa bisogna fare pratica. Pratica per camminare, per parlare, per mangiare; ogni cosa richiede pratica. Pratica per scrivere, per leggere. Tutto è pratica. Dovete iniziare il cammino spirituale con Amore e tale Amore deve essere coltivato giorno dopo giorno. Oggi affermate: “Amo 10 persone”; domani amatene 20! Se fate pratica in tal modo, amando tutti, sorgerà in voi il sentimento di EkÂtma, l’unico Sé, e la famiglia individuale si trasformerà in universale.

Dovete iniziare così ed, in seguito, conseguire lo stato di Mente Trascendente. I pensieri rivolti esternamente devono essere controllati e rivolti all’interno. Dalla Mente Trascendente gradualmente si passa allo stato di Mente Illuminata, in cui non ci saranno né pensieri, né azioni.

Come la corrente fonde il ferro, così la Mente Illuminata ridurrà in cenere sia il bene sia il male. In senso spirituale, è chiamato stato di Samâdhi, che significa Samâ - dhi (Samâ, equilibrio, equanimità; Dhi, intelletto). Lo stato di Samâdhi fonde il bene ed il male in un’unica cosa, sviluppando il sentimento di EkÂtma - un solo Sé.

Che cosa dobbiamo fare per realizzare ciò? Rendere servizio a tutti con Amore. Qualsiasi cosa svolgiate, vivete nel sentimento che sia fatta per Dio.

“Io sono un uomo importante, quello è un pover’uomo: come posso rendergli servizio?” Non date spazio a simili sentimenti di differenza. “Io sono ricco; lui è povero”. Chi è ricco e chi è povero? Colui che è pieno di desideri è l’uomo più povero. Colui che è contento di ciò che ha, è l’uomo più ricco. Che cosa rende un uomo ricco e l’altro povero? Colui che si sa accontentare è un uomo ricco, ma colui che continua ad incrementare i suoi desideri è l’uomo più povero. Questi desideri, perciò, devono essere progressivamente ridotti.

Meno bagaglio, più comodità, rendono il viaggio un piacere.

Dovete ridurre il bagaglio nel lungo viaggio di questa vita divina. Il termine Samâ - dhi deriva da questo. Più si riduce il desiderio, più aumenta la forza di volontà.

Tutto muore, ma non vi è morte per la mente; essa non muore ed è la causa principale di ogni cosa. Mantenendo la mente libera dal desiderio, si trasformerà in Âtma.

Se è traboccante di desideri, non la si può chiamare mente; per di più voi non la usate in modo appropriato. La mente deve sviluppare sempre più sentimenti nobili e puri; dovete avere solo pensieri puri, sacri ed altruistici. Soltanto così si raggiungerà lo stato di Mente illuminata.

Dopo di ciò, essa si evolverà nello stato di “Oltre la Mente”, che è di là della mente, sta “oltre”. I Veda hanno definito questo stato Amanaska, ritiro o distruzione della mente; Amanaska vuol dire assenza di mente, che non ha mente. Dovete quindi raggiungere tale livello di “non mente”.

Che cosa esiste nello stato di “non mente”? Solo l’Âtma. Che cosa significa Âtma? Consapevolezza; ma di quale Consapevolezza si tratta? E’ la Consapevolezza Superiore, non è la Consapevolezza Divina; quest’ultima si raggiunge praticando la disciplina spirituale. Lo stato “Oltre la Mente” è Consapevolezza Superiore, che trascende ogni limitazione.

Voi potete raggiungere qualsiasi altezza, poiché l’uomo ne possiede il potere. Praticando la disciplina spirituale, si può ottenere tutto. Con la pratica ogni compito può essere conseguito.

Una minuscola formica, che cammini incessantemente, può coprire qualsiasi distanza. L’aquila “Garuda” (il mitico uccello veicolo di Vishnu), che possiede grandi ali, se non ha la volontà di volare, rimarrà esattamente dov’è, senza spostarsi neppure di un centimetro. Un uccello non può volare senza ali. Amore e Servizio sono per l’uomo come due ali. Utilizzandole, egli può percorrere qualsiasi distanza, come con un aeroplano; può raggiungere qualsiasi altezza, anche la più sublime.

Sviluppando Amore altruistico e compiendo Servizio disinteressato, potrete raggiungere altezze supreme. Sin dai tempi antichi, molte anime nobili compirono tale servizio, raggiungendo lo stato divino! Purtroppo oggi, non si è neppure capaci di stare seduti neanche un minuto. A quell’epoca, invece, quando si sedevano, non muovevano più il corpo per giorni interi! Oggi si ritiene che il corpo si muova a causa del sangue e dei nervi; ma nel momento in cui si raggiungerà il livello di Mente Illuminata, persino il sangue cesserà di scorrere.

La gente pensa: “Se la circolazione del sangue si ferma, il corpo intero si deteriora!”. Ma al suo posto subentrerà il Super Sangue, che farà funzionare ogni cosa. Tutto ciò che da esso deriva, è di qualità superiore. Infatti, nei Veda si dichiara:

Dio pervade il corpo come Essenza

Anche le Upanishad dichiarano lo stesso: Raso Vai Saha. Da Rasa (essenza) esce solo Rasa (dolcezza) e non Nirasa (debolezza). Qualsiasi cosa venga fatta, vista, sperimentata, è la forma di Rasa, essenza. Quale sciocco cercherà lo zucchero nello sciroppo? Lo sciroppo è pregno solo di zucchero, altrimenti non può essere sciroppo! Come lo zucchero è presente in ogni goccia di sciroppo, così il Super Potere (la Divinità) pervade ogni cosa ed ogni cellula del corpo umano.

Noi crediamo che l’uomo sia debole e impotente; solo l’uomo ignorante pensa così. Chi riconosce che ha tutto in sé, sperimenterà illimitata Beatitudine.

Oggigiorno tutti leggono libri. Da dove provengono le sillabe scritte in quei libri? Voi pensate di aver imparato a leggere e di averle apprese dai libri. No, no! Tutto ciò è unicamente il riflesso dell’essere interiore; la reazione dell’essere interiore; la risonanza dell’essere interiore. E’ l’essere interiore che compie ogni cosa!

Siete in grado di parlare perché ci avete pensato dentro di voi, non è vero? Le parole sono la risonanza; il cuore è il vero suono. La risonanza deriva dal suono originale. Nel sentiero della spiritualità ci sono molti segreti sottili.

Si perde tanto tempo e s’intraprendono numerose discipline spirituali. Non c’è n’è bisogno. E’ opportuna la pratica solo per un certo tempo, come il sedersi in meditazione; ma una volta riconosciuta la Verità fondamentale, non c’è più bisogno di meditazione, di japa (ripetizione del Nome di Dio), di yoga o di austerità.

Né con penitenze, né con abluzioni in acque sacre,
né studiando le scritture, né ripetendo il Nome di Dio
si può attraversare l’oceano delle nascite e morti,
ma solo con il servizio ai virtuosi.
(Versi Sanscriti)

Dovete seguire la Via del Servizio; nessuna pratica vi eleverà, soltanto il servizio. Servite tutti. Mediante il servizio riceverete energia da colui che servite. Come accade ciò? Nell’uomo è presente la forza magnetica di attrazione. Questo magnetismo farà fluire energia verso di voi.

Il vostro potere magnetico di attrazione aumenterà in rapporto alla purezza del vostro cuore, alla sua santità e trasparenza. Tutti i poteri della terra sono presenti nell’uomo. In voi c’è il potere dell’elettricità, il potere magnetico. E non solo questo. C’è anche il potere del laser. Tutti questi poteri sono presenti nell’uomo.

L’uomo possiede immensi poteri, perché si sente allora così debole? “Swami, sono incapace di meditare. La mente non sta ferma nemmeno per un attimo!”. Per fermare la mente non è la meditazione di cui avete bisogno. Voi controllate il corpo, ma state controllando la mente?

Per prima cosa dovete controllare la mente. In che modo si può controllarla? Si può controllarla con l’Amore. Quando c’è Amore, l’ira non si presenterà in alcun caso, non sorgerà alcun odio, non sarete assaliti da alcun dubbio. Con l’Amore sarete in grado di amare anche chi vi odia. Non c’è né amico, né nemico: entrambi diventano UNO. SOLO UNO, SOLO UNO. La vita così è colma di Beatitudine ed è una vita felice! La beatitudine si realizza nel quinto involucro:

1) Annamaya kosha - involucro esterno fatto di cibo (il fisico);
2) Prânomaya kosha - involucro di energia composto dai cinque soffi vitali;
3) Manomaya kosha - involucro mentale costituito dal pensiero;
4) Vijñânamaya kosha - involucro della saggezza costituito dall’intelligenza;
5) Ânandamaya kosha - involucro più interno costituito dalla Beatitudine.

L’uomo moderno, tuttavia, si eleva dall’involucro fisico sino al mentale. Dopo di che non ha né biglietto, né veicolo per proseguire il viaggio. Per quale motivo? Egli non lo sa. Fino a quel punto egli conosce la strada e possiede il permesso di viaggiare, ma gli è difficile procedere oltre Manomaya kosha e giungere all’involucro della saggezza (Vijñânamaya kosha).

Voi credete che Vijñana (saggezza) significhi “conoscenza scientifica”. Esiste un’enorme differenza fra scienza e Saggezza! La scienza si sviluppa solo attraverso il potere della mente e della capacità psichica, mentre la Saggezza trascende ogni cosa. Essa scaturisce dal potere dell’Âtma. Per questo si dice:

La Saggezza è Brahmâ.
(Versi Sanscriti)

E’ al livello di Saggezza che Dio si manifesterà. Il Servizio sta, quindi, alla base di tutto.

Un giorno i Pândava stavano compiendo l’offerta rituale Rajasuya Yâga. Krishna arrivò e chiese a Dharmaraja: “Cognato! Sono stati fatti tutti i preparativi?”

Egli replicò: “Ho preparato tutto. Ho anche assegnato i lavori che ognuno dovrà svolgere nei vari momenti della cerimonia”.

Krishna chiese: “Quale servizio mi hai assegnato?”

(L’interprete traduce in inglese “Quale compito mi hai assegnato?”. Swami corregge in inglese: “Non compito! Sevâ, servizio. Il compito è qualcosa che si trova nella dualità. Il compito è duale, perché la mente è duale. Il Servizio, al contrario, è basato sull’unità dello Spirito - EkÂtma. Una sola mente, un solo Spirito”).

Dunque: “Che servizio dovrei fare?” - chiese Krishna.

Dharmaraja rispose: “Swami! Che Servizio Ti si può assegnare? Tu devi stare seduto ed accettare il nostro Servizio”.

“Non è Mia abitudine ricevere Servizio da nessuno; non ho bisogno di essere servito. Sarò Io a servire tutti” - affermò Krishna.

Questo significa che l’umanità è sostenuta da Dio, che viene in forma umana per servire tutti.

IO SONO IL SERVITORE, NON IL PADRONE!

Dovete capire bene questa Verità. Ovunque voi siate seduti, sono IO a camminare verso di voi; non vi chiamo per dirvi: “Vieni, vieni da Me”.

IO SONO IL SERVITORE, IL SERVITORE, IL SERVITORE!

E non è tutto qui. Dio sta sulla soglia della vostra stanza della meditazione, pronto a concedervi qualsiasi cosa Gli sia richiesta. Perciò, per esaudire i desideri dei devoti, Dio è sempre al loro fianco, con loro, in loro ed intorno a loro. Sempre con voi, in voi, intorno a voi!

Anche Dio desidera fare del Servizio. A cosa serve il Suo Servizio? Ad ispirare gli uomini a servire, affinché a loro volta servano nello stesso modo. Ecco quello che Io sto facendo.

Alla fine Dharmaraja chiese: “Krishna! Che Servizio vuoi fare?”

Krishna osservò: “Dharmaraja! Quando tutti avranno finito di mangiare, affidami l’incarico di raccogliere le foglie. Chi altrimenti raccoglierà le foglie vuote, su cui è stato servito il cibo? La felicità, la gioia, i problemi ed i dolori sperimentati con il corpo, sono come i cibi dolci e piccanti serviti sulla foglia. Dopo aver mangiato il cibo, la foglia vuota viene buttata via. Nessuno, perciò, accetterà di svolgere il servizio della raccolta delle foglie”.

La natura di Dio è dentro di noi. L’uomo, nel corso della sua vita, cucina dei dolci: Jilabi, Gulab Jaman, Burfi, Pal Kova. Dopo la cottura, li mette in una tenera foglia di banano e poi, prima di mangiare, recita la formula di offerta:

“Brahmâ Arpanam. Brahma Havir,
Brahmâ Gnou, Brahmanâ Hutam,
Brahmaiva Tena Gantavyam,
Brahma-Karma Samâdhinâ”.

Brahman è l’atto di offrire; Brahman è la cosa offerta,
dal Brahman viene versata sul fuoco del sacrificio che è Brahman;
Brahman è la meta verso cui procede
chi realizza che l’azione stessa è Brahman.
(Versi Sanscriti – Bhagavadgîtâ, 4.24)

L’uomo quindi prega: “Sto pregando Dio, sto offrendo il cibo a Dio”. Dopo quest’atto d’offerta, Dio risponde immediatamente, ma l’uomo, il folle, non ascolta:

Aham Vaishvânaro Bhûtvâ
Prâninâm Dehamâshritah
Prânâpâna Samâyuktah
Pachâmyannam Chatur Vidham

Divenuto il fuoco della digestione,
risiedo nel corpo degli esseri viventi;
e unendomi al loro respiro vitale Prâna e Apâna,
Io digerisco i quattro tipi di cibo.
(Versi Sanscriti – Bhagavadgîtâ, 15.14)

Dio vi dice “Sono IO colui che mangia”, sia che voi Gli offriate il cibo oppure no. Purtroppo l’uomo oggi non usa dedicare il cibo come offerta. Preparando del cibo dolce e prelibato sulla foglia, egli lo offre soprattutto ai demoni! Quali demoni? Desiderio, rabbia, avidità, lussuria, orgoglio ed invidia. Questi si mangiano tutto il cibo, e a Dio sono offerti gli avanzi alterati rimasti sulla foglia.

Prima di tutto dobbiamo presentare l’offerta a Dio. Chi è Dio ora? Aham Vaishvânaro Bhûtvâ: Io sono il fuoco della digestione. Egli è in voi nella forma di Vaishvânaro.

Indipendentemente dalla disciplina spirituale praticata, servite tutti, ma abbandonate l’idea: “Sto servendo un altro”. Al contrario, pensate: “Sto servendo Dio”. Fatelo con tutto il cuore.

L’oro di una moneta in sé non ha forma: è solo oro. La moneta può essere fusa per farne un anello, una catena, una collana. Chi gli dà forma? Siamo noi a dargliene una. L’oro, in sé, non ne ha. Similmente noi creiamo una forma a chi per sua natura non ne ha; ciò è dovuto alla nostra immaginazione. Dio non possiede assolutamente né attributi, né forma. Per questo è detto:

Senza attributi, incontaminato, eterno, rifugio supremo,
permanente, puro, illuminato, libero, immacolato.
(Versi Sanscriti)

Tuttavia, per vostra soddisfazione, ci deve essere una Forma ed è l’Avatâr, il quale s’incarna per insegnare. Dio è il creatore, protettore e distruttore. Si ritiene comunemente che ci sia un Ministro della nascita (Brahmâ), un Ministro della morte (Shiva) ed un Ministro della protezione (Vishnu), tuttavia anch’essi sono governati da Dio. Pertanto, quando si fanno offerte a Dio, è come offrirle a tutte le divinità.

Considerate tutto il servizio reso, come un’offerta a Dio. In tal modo assumerà la Forma stessa di Dio e verrà santificato. A chiunque facciate Servizio, pensate di fare Servizio a Dio.

Dio risiede in tutti gli esseri viventi.

Dio, privo di forma ed attributi, è visualizzato nelle forme di tutti gli esseri viventi. Egli è la Realtà, mentre le forme sono i suoi riflessi. L’una è Paroksha (esperienza indiretta, perché invisibile ed impercettibile), l’altra è Pratyaksha (esperienza diretta, perché conoscibile con gli organi di senso). L’una è oggetto, l’altra è riflesso. L’una è azione, l’altra è reazione. In realtà c’è solo l’Uno, senza il secondo. Anche se sembrano due, ciò che viene visto è solo apparenza.

In un film si possono vedere proiettate sullo schermo terremoti e montagne in fiamme. Si brucerà forse anche lo schermo? No. Si vedono scorrere grandi fiumi ed infrangersi alte onde; lo schermo verrà bagnato da tutto ciò? Analogamente, la molteplicità appare solo alla visione esteriore, mentre la Mente illuminata vede solo unità. Tal unità è il Potere Divino. Esso è in tutti, non esiste individuo che ne sia privo. Voi cercate Dio in vari luoghi, poiché siete incapaci di riconoscere questa verità. Per poterla comprendere dovete amare tutti: essi sono voi e voi siete uno con loro; in tal modo potrete visualizzare la molteplicità nell’unità e l’unità nella diversità.

Incarnazioni del Divino Amore!

Voi tutti siete incarnazioni di Amore, siete colmi di Amore. L’Amore presente in tutti voi è Amore Divino. Il Signore ha dichiarato:

Tutti gli esseri nella creazione
sono manifestazioni di un frammento di Me Stesso.
(Versi Sanscriti)

Voi siete una scintilla del Divino; i corpi sono differenti, ma tutto insieme è UNO. Pertanto iniziando da oggi, a chiunque rendiate servizio, consideratelo reso a Dio. Siate pronti ad eseguire qualunque tipo di servizio, senza lasciarvi fuorviare dai corpi di chi servite e senza analizzarne le circostanze; dovete considerare tutti uno e tutti uguali.

“È grazie alla divinità, presente in tutti noi, che sono in grado di vedere le cose in questo modo. Tutto ciò che vedo è il riflesso di me stesso, è la mia reazione, è la risonanza di me stesso.” Dovete sviluppare sempre più tale sentimento d’unità; solo così potrete raggiungere lo stato di Mente Illuminata.

Iniziamo con la Mente Superiore. A questo livello voi pensate di essere diversi dagli altri. Ciò è dualismo, che non è mai vero; infatti si dice:

Un uomo con la mente duale è mezzo cieco.

Voi state procedendo con tale natura mezza cieca. Cominciate così ma, gradualmente, dovete progredire verso la Mente Trascendente, a questo livello comprenderete la vostra vera natura. Assaporato il gusto, non ve ne dimenticherete più e perverrete allo stato di Mente Illuminata. Una volta raggiunta tale illuminazione, realizzerete la totale unità e conseguirete lo stato di “Oltre la Mente”. Questa è la sola vera meta, è tutto. Ogni sforzo ed ogni disciplina spirituale mirano a tale obiettivo. Non sono, tuttavia, le pratiche eseguite con il corpo ad essere importanti: sono solo esercizi fisici e tutti i bambini li sanno fare. Essi migliorano il corpo, ma non la mente. Ciò di cui avete bisogno è migliorare la mente, quello che conta è purezza della mente. In tal modo realizzerete lo stato di mente illuminata.

Non pensate che il servizio sia qualcosa di puramente materiale, reso ad individui a livello fisico. Non dovete intrattenere simili sentimenti. Ovunque rendiate servizio, ricordate le parole di Swami ed agite. Nell’uomo che servite, Dio è presente; Egli soltanto recita in quel ruolo e voi dovete essere una parte di quella recita. Sia che si faccia meditazione, si ripeta il Nome di Dio, o si compia un servizio, in tutto si deve avere tale spirito di unità.

Infatti, le Upanishad dichiarano:

Né con penitenze, né con abluzioni in acque sacre,
né studiando le scritture, né ripetendo il Nome di Dio
si può attraversare l’oceano delle nascite e morti,
ma solo con il servizio ai virtuosi.
(Versi Sanscriti)

Quando ripetiamo il Nome di Dio, le mani sgranano il rosario, ma intanto chiacchieriamo con il vicino! Tuttavia, all’inizio, recitare il rosario va bene.

Solo il Servizio ai virtuosi.

Servizio, il servizio è importante; non necessariamente deve essere fatto con le mani o in qualche luogo sperduto del mondo. Parlate in modo dolce ed amabile, aiutate gli altri con buone parole: questo è servizio. Non pronunciate parole dure; offrite cibo, dite buone parole e donate gioia: questo è servizio.

Molte persone, alcune ricche, pensano: “In che modo possiamo servire? Non abbiamo proprio alcuna opportunità!”. E così si rattristano. Non è necessario recarsi fisicamente nella società per fare servizio. Fate servizio sorridendo e parlando gioiosamente; contribuite a rendere gli altri felici, aiutandoli così, è vero servizio.

A volta, con le mani, potete donare soldi e sostenere qualcuno. Anche questo è servizio. Non è necessario quindi rendere servizio alla società spazzando le strade, visitando gli ammalati, consolandoli. Coloro che hanno la possibilità di farlo, lo facciano. Possono servire nel modo in cui sono capaci di farlo.

L’altro giorno sono venute le ragazze del collegio di Anantapur, pregandomi: “Swami! Tutti i ragazzi vanno di villaggio in villaggio per distribuire cibo ai poveri. Noi incartiamo il cibo; tuttavia, quando i ragazzi se ne vanno, a noi non resta più niente da fare. Swami, anche noi vogliamo fare qualche lavoro”.

Ho risposto loro: “Andate in quei villaggi. I templi sono molto vecchi ed in rovina. Puliteli ed imbiancateli. Fate questo lavoro”.

Il corpo è il tempio di Dio.

Dio, il Supremo, dimora nel tempio del corpo umano
Nella forma dell’anima individuale.
(Versi Sanscriti)

Pertanto, non pensate di imbiancare un tempio. Se imbiancate un tempio con la calce, pensate che state imbiancando il tempio del vostro corpo con la vernice dell’Amore. Ciò è sufficiente, questo è servizio.

Prestate attenzione alle vostre parole; parlate gentilmente e dolcemente; non parlate con durezza.

NON POSSIAMO SEMPRE ACCONDISCENDERE,
MA POSSIAMO SEMPRE PARLARE CON GENTILEZZA.

Se qualcuno vi chiede qualcosa gentilmente, non dovete rispondergli in tono duro. Questo non è servizio, al contrario è un’offesa. Non si devono pronunciare parole aspre e non si deve ferire il cuore di nessuno con la durezza. Se il corpo è ferito, può essere medicato e si possono somministrare medicine per guarirlo, ma non è possibile medicare un cuore ferito dalle parole. Per questa ragione, anche se IO apparentemente sembro arrabbiato, dimostro solo Amore, Amore, Amore. Tutto è soltanto Amore; parlate con Amore. Se lo coltivate, esso crescerà in voi.

Come prima cosa dovete coltivare amore per Prakriti, natura; in seguito esso si trasformerà in Amore Divino. Solo quando l’Amore Divino si sarà manifestato, vi trasformerete in Persone Divine. Tutto ciò che esiste nel mondo è solo UNO; dovete sforzarvi di realizzare tale unità.

Molti credono che il servizio riguardi solo le cose fatte con le mani; ma ciò non è del tutto vero. Si può servire con buone parole, con la mente e con i sentimenti. Infatti, il servizio va reso con il corpo, la mente e lo Spirito.

Il servizio può certamente essere eseguito anche con le mani. Per esempio, se vicino a voi c’è un bambino che piange, potete cullarlo e calmarlo. Oppure se avete una caramella, dategliela. Che grande Servizio è questo!

Noi crediamo che questo sia solo un piccolo aiuto, invece è Amore; può essere considerato un gesto insignificante, ma è di grandissimo aiuto.

Voi chiamate SEVA DAL coloro che compiono Servizio. Esistono diverse specie di DAL (petali); gradualmente i petali sfioriscono e cadono. Dopo la loro caduta rimane solo la cosa fondamentale: i semi che gettano le basi per la futura vita.

Tutti i petali dei desideri materiali devono cadere, in modo che i semi dei proponimenti morali e dei buoni pensieri possano crescere. Per questo dobbiamo coltivare propositi irreprensibili, perché solo così compiremo rette azioni. Solo quando v’impegnerete in sacre attività, avrete la compagnia dei virtuosi e tutte le vostre azioni saranno buone. Tali azioni dovrebbero essere fatte con Amore. Con Amore, Amore! Tutto è Amore, Amore! La vita dell’uomo è solo Amore. Egli nasce con Amore e muore nell’Amore. Tutto deve riempirsi di Amore. La vita è colma d’Amore; l’Amore è la base della vita umana; l’Amore è la condotta della vita.

Purtroppo voi dimenticate tale Amore vero e vi lasciate trascinare via dall’amore fisico, materiale e secolare; ma esso non è vero Amore! Vi spiegherò tutto questo in dettaglio nei rimanenti giorni della conferenza.

Swami ha concluso il Suo Discorso con il Bhajan: “Prema Mudita Mana Se Kaho…..”

Prashânti Nilayam, 20 Novembre 2000

Discorso inaugurale della Settima Conferenza Mondiale delle Organizzazioni di Volontariato “Śrî Sathya Sai Sevâ”

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