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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2004:200410

10 - Ottobre 2004

Pensieri del giorno di Sri Sathya Sai Baba

OTTOBRE 2004

1.10.04 Che cos'è la devozione? Essa non è semplicemente l'offrire vari tipi di adorazione o il fare pellegrinaggi. Solo il vero e puro amore fine a se stesso costituisce la devozione. La vera devozione è l'amore che sgorga da un cuore puro non contaminato da motivi egoistici. L'amore non può esistere insieme all'ego ed all'ostentazione. L'amore è l'intimo vincolo di relazione tra il devoto ed il Signore. L'amore è il cammino regale che vi può portare alla più elevata condizione del Divino. Baba

2.10.04 Una beatitudine durevole può essere ottenuta solo se si riescono a superare le prove e le tribolazioni. L'oro non può essere forgiato in un attraente gioiello se prima non lo si sottopone al processo della fusione nel crogiolo e poi alla battitura fino ad ottenere la forma richiesta. Io vi chiamo 'Bangaru' (oro) perché vi considero esseri preziosi, ma è solo attraversando con pazienza le vicissitudini della vita che diventate gioielli attraenti. Non dovete permettere a voi stessi di venire sopraffatti dalle difficoltà. Sviluppate la fiducia in voi stessi ed abbiate una ferma fede in Dio. Con questa fede incrollabile dedicatevi al servizio ai vostri fratelli e conducete vite esemplari. Baba

3.10.04 Ascoltate con attenzione e poi riflettete su ciò che avete udito; mettete quindi in pratica tutto ciò che avete assorbito. Questo è il significato dell'ingiunzione vedica 'Shravanam, Mananam, Nidhidhyaasanam (ascolto, riflessione e pratica)'. Proprio come non ha senso preparare del cibo delizioso se poi non viene consumato e digerito, è inutile ascoltare i Discorsi se poi non mettete in pratica ciò che avete imparato. Solo così è possibile sperimentare la beatitudine derivante dall'apprendimento. Baba

4.10.04 La mente è responsabile sia della schiavitù che della liberazione. Se l'uomo segue i dettami della mente diventa peggiore di un animale ed alla fine rovina la propria vita. La sua vita verrà santificata solo quando egli seguirà i dettami dell'intelletto ('Buddhi'). Chi segue le divagazioni mentali non può ottenere la vera felicità per cui, in prima istanza, l'uomo deve rendere la propria mente stabile e sacra. Prima di intraprendere una qualsiasi attività, egli deve usare la propria discriminazione per determinare se essa sia buona o cattiva, giusta o sbagliata. Baba

5.10.04 Nel dimenticare la propria Divinità, l'uomo commette un grave peccato. Non riconoscendo la propria vera natura, egli considera se stesso un individuo distinto e riempie la propria mente di desideri e di odio. Non dobbiamo vedere nella natura umana qualcosa di debole ed impotente di cui avere pietà. L'uomo è l'incarnazione di 'Sat-Cit-Ananda' (Essenza-Consapevolezza-Beatitudine). Il Divino in lui irradia continuamente Luce e Beatitudine ma, a causa della barriera dei cattivi pensieri, egli è incapace di sperimentare questa Beatitudine. Baba

6.10.04 La pazienza e la capacità di perdonare ('kshama') sono il più grande potere di un essere umano. Solo chi è pieno di 'kshama' è dotato di Amore Sacro. Se si perde questa qualità si diventa demoniaci. Questa virtù non può essere imparata sui libri di testo, né può venire appresa dai precettori; essa può solo essere coltivata nei periodi in cui si devono forzatamente affrontare le difficoltà. Quando ci si deve confrontare con dei problemi non ci si deve alterare né si deve diventare vittime della depressione. Voi siete incarnazioni della forza non della debolezza. Nei periodi di disperazione, coltivate l'attitudine alla tolleranza e siate pronti a perdonare ed a dimenticare. Baba

7.10.04 Le calamità, il pericolo e la morte non possono essere evitati per sempre. Essi sono fattori inevitabili della vita e voi dovete imparare a convivere con essi, coraggiosamente. Questo può essere acquisito solo tramite la preghiera ininterrotta e non con adorazioni saltuarie attuate per paura. Purificate i vostri cuori, i vostri pensieri, i vostri sentimenti, le vostre emozioni, le vostre parole, e rinforzate i vostri impulsi più nobili. Allora nessuna forma di panico vi innervosirà e niente potrà scuotere la vostra equanimità e la vostra pace. Baba

8.10.04 Avrete certamente visto un uccello posato su un ramo che ondeggia al vento. L'uccello non ha paura perché ripone più fiducia nelle proprie ali che nel ramo e sa che, ad ogni istante, può alzarsi in volo e lasciare quell'insicuro sostegno. Il ramo è il mondo ('Prakriti') e le ali sono la Grazia del Signore ('Anugraha'). Fate affidamento sulla Grazia del Signore e non vi troverete in alcun pericolo ma, se vi affidate a 'Prakriti' e contate solo sulla sua protezione, siete destinati a cadere. Baba

9.10.04 Mediante le pratiche spirituali abbandonate l'attaccamento all'individualità ed ai piaceri dei sensi. Date il benvenuto all'aspirazione di espandere il cuore nell'Universale. Non permettete che le vostre menti vengano ottenebrate dai desideri elementari, transitori attacchi di fame e di sete che, per essere sedati, non hanno bisogno che di qualche morso o boccone. Aspirate ad insediare la vostra Anima [sul trono] di indiscusso Monarca dell'Universo. Se vi fondete con l'Universale celebrate il vostro trionfo sugli avversari interiori che hanno ostacolato la vostra marcia verso la vittoria. Acquisite Me come vostro Auriga ed Io vi condurrò a quella meta. Guadagnate questa Grazia infallibile con la vostra sincerità, con la vostra semplicità e con la vostra pratica spirituale ('sadhana'). Baba

10.10.04 Siate sempre immersi nella ricerca della Verità. Non sprecate il vostro tempo nella moltiplicazione e nella soddisfazione delle voglie e dei desideri. Saziare una voglia dà origine ad ulteriori desideri. La mente cerca di acquisire sempre più oggetti. Non date retta alle divagazioni della mente. Ritiratevi, anche con la forza, dagli attacchi dei sensi. Per le vostre pratiche spirituali scegliete un luogo ed un orario ben definiti e non variateli. L'Atma stesso sosterrà gli aspiranti spirituali ('sadhaka') e darà loro forza e costanza. Baba

11.10.04 Lo studio delle scritture serve a poco se dal cuore non fluisce spontaneamente il sincero amore per Dio. E' solo per mezzo di tale amore che il Divino può venire realizzato. L'amore ed il sacrificio sono le due più nobili qualità nella vita ed è sulla base di queste qualità che i nostri antichi affrontarono i problemi della società in modo che l'individuo, la famiglia, la comunità e la nazione potessero procedere lungo la via del Dharma (rettitudine). Baba

12.10.04 Noi dovremmo abbandonare tutte le distinzioni basate sulla propria nascita e posizione nella vita e cantare il Nome di Dio con amore intenso e devozione. Prima il Nome dovrebbe sciogliere il cuore del devoto; solo allora esso può sciogliere il cuore di Dio ed attrarre la Sua Grazia su di lui. Dio non fa caso a quanto a lungo ed in quali modi avete seguito la Sadana (pratica spirituale). Ciò che vuole è amore con tutto il cuore, sincero ed intenso per Lui. Baba

13.10.04 Non si dovrebbe mai dubitare della propria capacità di svolgere un particolare compito. Se si ha fede in se stessi si può portare a termine qualsiasi cosa. Il Vedanta (Filosofia Vedica) dichiara che una persona, che dubiti di se stessa, non può mai realizzare l'Atma ( il Se, l'Assoluto). Se uno dice a se stesso di non avere una particolare capacità o qualità, questo influirà psicologicamente su di lui, o lei, in modo negativo. Sviluppate il coraggio di poter portare a termine qualunque compito, di esser capaci di farlo. Il vero devoto è quello che si sforza di sviluppare la fiducia nel Se. Qualunque cosa si intraprenda, lo si dovrebbe fare con sentimento sacro e divino. Baba

14.10.04 L'Amore Divino non scende dal cielo né cresce dalla terra. Esso non nasce e non muore, è omnipervadente e sorge dal cuore quando i legami dell'ignoranza sono spezzati. Si può descrivere in vari modi lo stato mentale dei devoti pieni di amore per il Signore ma non la natura dell'Amore Divino; esso è una gemma inestimabile che si può ottenere solo da Dio che è la vera e propria incarnazione dell'Amore. Baba

15.10.04 La libertà è l'indipendenza dai fattori esterni. Chi ha bisogno dell'aiuto di un'altra persona, cosa o condizione è per questo uno schiavo. La libertà perfetta non è data ad alcuno sulla terra perché il vero e proprio significato della vita mortale risiede nella relazione con l'altro e nella dipendenza da lui. Minore è il numero delle esigenze, maggiore è la libertà per cui la libertà perfetta è l'assoluta assenza di desideri. Baba

16.10.04 Brahman ( la Divinità) non può essere visto con gli occhi perché è Brahman che rende gli occhi capaci di vedere e le orecchie capaci di udire. Esso può venire conosciuto solo attraverso il tapas (penitenza nella forma di pensiero concentrato ed intenso desiderio in una mente purificata). Nessun altro mezzo può aiutare. Ogni cosa dell'universo origina da Brahman, esiste in Brahaman, si palesa attraverso Brahaman e si fonde in Brahaman. Scopritelo voi stessi attraverso il tapas. Baba

17.10.04 Il vero significato della parola “cultura” si trova nell'abbandonare i pensieri maligni e le cattive azioni e nel coltivare i pensieri sacri e le azioni nobili. La cultura si manifesta come disciplina e deve essere evidente in ogni aspetto della vita. Si deve vivere una vita ricca di significato; facendo così si può raggiungere la Divinità. In caso contrario l'esistenza è resa incivile e distruttiva. I sensi e la mente devono venire controllati e regolati in modo da poter vincere la battaglia della vita. Il controllo di se è il controllo dei sensi e della mente. Baba

18.10.04 Chiunque sia nato nel mondo ha un nome ed una forma, ma la Divinità interiore non ha nome né forma. L'individuo con nome e forma è pieno di egoismo e possessività. Queste qualità sono la causa del suo piacere e della sua pena, della felicità e dell'afflizione per cui ognuno deve sforzarsi di dominare queste due tendenze. La conoscenza del Sé Supremo è accompagnata dalla totale libertà dall'Ahamkara (egoismo). Coloro, che non hanno in se traccia di ego, sono totalmente liberi dalle conseguenze delle azioni indipendentemente dalle azioni che compiono. Baba

19.10.04 Per liberarsi delle qualità demoniache l'essere umano deve impegnarsi nell'indagine: “Chi sono io?” La conoscenza appresa dai libri non è di alcun aiuto in questa indagine. L'Atmananda (Beatitudine del Sé) può venire realizzata solo riconoscendo che lo stesso spirito alberga in tutti gli esseri. Recitare gli inni delle scritture non libererà l'essere umano dalla sua afflizione; la trasformazione deve avvenire all'interno. Baba

20.10.04 Nonostante Dio sia sceso in forma umana per aiutare l'umanità, è veramente tragico che le persone non si adoperino per trarre beneficio da Lui. Esse non hanno il buon senso di seguire gli ideali dell'Avatar (Incarnazione Divina). Non si può star seduti ad aspettare che l'Avatar conceda pace e gioia a lui o a lei; Egli viene a consigliare, a guidare, a risvegliare, a tracciare il cammino e riversare la luce dell'Amore sull'umanità ma l'essere umano deve ascoltare, imparare ed ubbidire con speranza e fede. Baba

21.10.04 Se l'occhio non vi aiuta a visualizzare Dio in ogni cosa che vedete, è molto meglio essere ciechi. Se le vostre orecchie vi trascinano verso cacofonie indecenti è molto meglio essere sordi. I sensi non dovrebbero venire incoraggiati ad immergervi nel sudiciume sensuale; essi devono servire i vostri veri interessi e sublimare le vostre brame, devono aiutarvi ad indugiare su Dio. Tutti i nostri pensieri vengono influenzati da cosa vediamo, udiamo od odoriamo. Noi dobbiamo cercare di controllare gli organi di senso, specialmente le orecchie e gli occhi. Baba

22.10.04 Il supremo intento dell'educazione è quello di rendere l'essere umano consapevole del “Universale Immanente Impersonale”. Questa è la Verità clamorosamente proclamata nei Veda. L'aspetto sempre cangiante della Natura può essere un piacevole soggetto di studio, ma la scienza del Principio Trascendente, che permea l'universo ed è immutabile, eterno, sempre pieno di pace e gioia, ultimo rifugio di tutti per tutti i tempi, è la più alta conoscenza che l'essere umano deve raggiungere. Baba

23.10.04 La gioia ed il piacere ottenuti con il karma (le azioni) sono solo temporanei; ciononostante non si può, né si deve, desistere dall'azione. Allora come si deve agire? Si dovrebbe praticare il distacco e l'abbandono dei desideri riguardo ai risultati del karma o azione. Questo è come dire che uno dovrebbe trattare tutte le azioni come atti sacrificali fatti per la Gloria di Dio e non a fini egoistici, per guadagnare meriti duraturi e non benefici temporanei. Il Nishkama Karma (azione senza desiderio), di cui parla la Bhagavad Gita, è il vero atto sacrificale. Il karma operato con questo spirito non porterà né avidità né dolore; esso vi riempirà con un senso di gioia ed appagamento. Baba

24.10.04 Il giusto atteggiamento di un devoto dovrebbe essere quello di totale abbandono. Come ha dichiarato un devoto: “Io Ti offro il cuore che Tu mi desti. Io non ho niente che possa chiamare mio perché tutto Ti appartiene. Io Ti offro ciò che è Tuo, che altro posso fare?” Fino a che questo spirito di abbandono non è sviluppato, l'essere umano dovrà rinascere ancora ed ancora. Si dovrebbe offrire il proprio cuore al Divino e non accontentarsi di offrire solo fiori e frutti. Baba

25.10.04 Ogni oggetto ha una “Svarupa” (forma) ed una “Svabhava” (essenza). L'essere umano è completamente inconsapevole della sua vera natura che è amore e compassione. Egli è talmente immerso nell'egoismo che intraprende ogni attività solo per favorire i propri interessi ed accumulare averi per sé. Perfino l'amore, che dimostra verso gli altri, reca il motivo egoistico di guadagnare qualcosa da loro e non quello del loro vantaggio. Baba

26.10.04 Nel campo spirituale, lo spuntare dell'intenso interesse rappresenta lo stato del principiante ma il solo interesse non basta: per realizzare l'obiettivo spirituale devono venire fatti degli sforzi. L'aspirante deve riconoscere le verità fondamentali della ricerca spirituale e tali verità vanno messe in pratica. Solo allora si può ottenere il frutto della conoscenza nella forma della realizzazione del Divino. La ricerca della conoscenza suprema implica la devozione e la felicità perfetta è la sua ricompensa. Baba

27.10.04 Ciò che ha valore in questo mondo non è la nostra posizione, l'istruzione o il sapere ma la nostra condotta ed il nostro comportamento basati sui valori spirituali. Condotta e comportamento determinano il risultato che otteniamo. La nostra condotta deve essere modellata da ideali nobili ed elevati; dovremmo abbandonare tutto ciò che è mentalmente ristretto e futile ed ampliare la nostra prospettiva. La vera educazione è amore e nient'altro che amore. Senza amore la vita non merita di essere vissuta. Baba

28.10.04 Oggi la spiritualità è associata con attività come l'ascoltare discorsi religiosi, recitare degli inni, sgranare il rosario e cantare i bhajan, ma questa non è vera spiritualità. La spiritualità consiste di due processi: liberarsi delle qualità animali ed assorbire le qualità umane e quindi progredire dall'umanità verso la Divinità. Moksha (liberazione) non è relativa ad alcun posto o località particolari né è qualcosa che si può ottenere da un precettore o da qualsiasi altra persona: realizzare il proprio vero Sé è liberazione. Baba

29.10.04 Oggi l'umanità è torturata da innumerevoli preoccupazioni e problemi; nessun governo o esperto può risolverli. Solo Dio può salvare il genere umano. Gli esseri umani devono incrementare la fede nel Sé e con ciò ottenere la Grazia del Divino. L'umanità, come un intero, ha bisogno della Grazia di Dio; per riceverla, ogni essere umano deve colmare il suo cuore d'amore e fare servizio agli altri redimendo così la sua vita. Baba

30.10.04 E' il corpo che trae gioia dall'osservare un esempio di bellezza o è l'Atma (Anima)? Che cos'è che gusta il buon cibo che viene mangiato, il corpo o lo spirito? Che cos'è che gode di un profumo o è commosso da una bellissima musica? Indagando si scoprirà che è l'Atma che gode e non il corpo fisico. Il corpo, da solo, è ottuso ed è incapace di sperimentare la gioia. Bisogna comprendere che lo spirito trascende la mente e l'intelletto e pervade il cosmo intero. Lo spirito è la base per la conoscenza del mondo esteriore e per l'esperienza di quello interiore. Baba

31.10.04 L'essere umano è l'incarnazione di Sat-Cit-Ananda (Essenza-Conoscenza- Beatitudine) ma è incapace di riconoscere la sua vera identità perché l'egoismo e la possessività, l'ostentazione e l'orgoglio avviluppano la sua vera forma di Sat-Cit-Ananda. Quando egli saprà liberarsi dall'attaccamento e dall'odio, dall'egoismo e dall'avidità, riconoscerà la sua natura divina. Il Divino dentro di lui è coperto da queste tendenze come la cenere copre un tizzone incandescente: quando la cenere viene soffiata via il fuoco si rivela. Baba

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