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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2008:200802

02 - Febbraio 2008

Pensieri del giorno di Sri Sathya Sai Baba

FEBBRAIO 2008

1.2.08 Non lasciate che la fede vacilli quando l’insuccesso si presenta alla porta; affrontatelo come una nuova sfida e prevalete. La fede non deve essere come il respiro che entra ed esce di continuo, deve essere stabile senza l’alternanza di entrate ed uscite. Se la fede è un fiume costante, la Grazia verrà riversata su di voi con un flusso pieno e continuo. Dio è con voi in tutte le fasi ed in tutte le situazioni; amateLo dal profondo del cuore, prendete rifugio in Lui ed Egli vi proteggerà certamente. Si dice Yad Bhavam Tad Bhavathi che significa Com’è il sentimento così è il risultato. Dio viene in vostro soccorso se avete fede totale in Lui. Baba

2.2.08 Fate tutto il lavoro come un’offerta a Dio, non classificatene una parte come “il mio lavoro” ed un’altra come “il Suo lavoro”: tutto il lavoro è Suo. Esiste soltanto Lui perché questo universo multiforme non è che Dio visto attraverso lo specchio della natura. Tutto esiste in funzione del raggiungimento dell’Altissimo e per essere utilizzato a questo scopo; niente va usato come fine a se stesso, per se stesso. Questo è il modo di vivere giusto per i seguaci di Sai. Baba

3.2.08 Il riconoscimento della propria Divinità innata e la gestione della vita quotidiana in accordo con tale Verità sono le stelle guida per coloro che sono in balia delle correnti e controcorrenti del conflitto e dell’inquietudine. Senza questa Consapevolezza Spirituale (Atma Jnana), la vita diventa una farsa senza significato, una presa in giro; è l’acquisizione di tale Consapevolezza che la rende significativa, gradevole e fruttuosa. Baba

4.2.08 Non c’è disciplina pari al servizio per soffocare l’ego e riempire il cuore di gioia autentica; censurarlo come avvilente o inferiore significa rinunciare a questi benefici. Un’onda di servizio, che percorresse velocemente le nazioni contagiando tutti con il suo entusiasmo, sarebbe in grado di spazzar via i cumuli di odio, di malignità ed avidità che infestano il mondo. Accordate i vostri cuori in modo che vibrino in armonia con le sofferenze dei vostri simili e colmate il mondo d’amore. Baba

5.2.08 Il servizio all’uomo è servizio a Dio; questo è il cammino della devozione (Bhakti) vera. Quale altro mezzo può esserci, per riuscire graditi a Dio, che riuscire graditi ai Suoi figli? L’inno vedico Purusha Sukta descrive il Purusha, o Dio, come avente mille teste, mille occhi e mille piedi, che è come dire che tutti sono Dio. Sebbene ci siano mille teste, non si parla di mille cuori: c’è un cuore solo. Lo stesso sangue circola attraverso tutte le teste, tutti i piedi e tutte le membra. Quando voi usate un arto, usate l’individuo intero; quando servite l’uomo, servite Dio. Baba

6.2.08 E’ l’amore puro che porta alla liberazione; voi dovreste sforzarvi di maturare questo amore universale. Per ottenere la liberazione, la gente intraprende ogni sorta di pratica spirituale ma la corrente nascosta, comune a tutti i tentativi spirituali, è l'amore. La devozione (Bhakti) non consiste semplicemente nel cantare i Bhajan o eseguire dei riti sacri, è una pratica spirituale basata sull’amore; la devozione vera è un flusso diretto di amore altruistico ed incondizionato dal vostro cuore a Dio. Nelle pratiche spirituali, in cui la gente si impegna, c’è una certa quantità di egoismo; offrite a Dio il vostro amore mondato della più piccola traccia di egoismo o desiderio. L’annientamento del desiderio è in verità la liberazione. Baba

7.2.08 Soltanto Dio è la fonte e la base della Beatitudine, la Verità è la base di Dio, la Rettitudine è la base della Verità, l’Amore è la base della Rettitudine, la Fede è la base dell’Amore. Oggi l’uomo non ha fede ed una persona senza fede (Vishvasa) è veramente senza Spirito (Shvasa); un uomo privo di fede è in effetti un cadavere vivente. I nostri saggi e profeti antichi sottolinearono la necessità della fede in Dio; avendola perduta, oggi l’uomo è diventato praticamente cieco. Baba

8.2.08 Ognuno deve muovere da dove si trova con il suo passo e secondo il suo sentire ma se ciascuno ha colto un barlume della Realtà Atmica, della sorgente da cui è emerso e della meta con cui si fonderà, prima o poi tutti raggiungeranno lo scopo del viaggio. Una volta che la visione è ricevuta tramite la Grazia Divina, la malia del corpo, dei sensi che lo dominano e del mondo che nutre i sensi, perderà significato ed impallidirà. Allora l’uomo non avrà l’attaccamento al corpo (Deha-bhranti), che ora lo tormenta, ma il desiderio ardente di conoscere ed identificarsi con l’Abitante Divino o Dehi. Baba

9.2.08 Certamente la compagnia dei buoni e dei devoti monderà ed indirizzerà poco a poco verso l’autorealizzazione le persone che tendono ad allontanarsi dalla strada giusta. Dovete fare attenzione a scegliere e mantenere le compagnia opportuna. La compagnia dei devoti (Satsang) che voi frequentate deve essere più pura, più degna di venerazione e più devota di voi stessi, deve essere qualitativamente più elevata e nobile di quella in cui siete ora. Baba

10.2.08 C’è una tecnica con cui si può scoprire lo spirito immortale. Anche se può apparire difficile, ogni passo avanti rende più facile quello dopo ed una mente preparata con la disciplina può scoprire in un lampo la base Divina dell’uomo e della creazione. Per questa meta non ci sono scorciatoie; bisogna abbandonare tutte le tendenze che si sono accumulate fino ad ora e diventare leggeri per il viaggio. Concupiscenza, avidità, rabbia, malvagità, orgoglio, invidia, odio: tutte queste tendenze devono venir eliminate. Ascoltare i Miei discorsi e contare quanti se ne sono ascoltati non è sufficiente; la sola cosa che conta è il mettere in pratica almeno uno dei Miei insegnamenti. Baba

11.2.08 La Grazia di Dio viene concessa ad ogni devoto secondo il livello della sua consapevolezza spirituale. L’oceano è immenso, senza confini, ma la quantità d’acqua che potete attingerne dipende dalla grandezza del recipiente che prendete; se il recipiente che portate è piccolo, potete prendere soltanto l’acqua che esso può contenere. Similmente, se il vostro cuore è ristretto, la Grazia Divina sarà egualmente limitata. Allargate il vostro cuore e ricevete la pienezza della Grazia di Dio. Baba

12.2.08 Quando dovete cucinare, potete avere con voi tutti gli attrezzi e gli ingredienti che vi necessitano ma, se non avete il fuoco nel focolare, non potete cuocere e preparare con essi un pasto mangiabile. Lo stesso nella vita: la Saggezza Spirituale (Jnana) è il fuoco che rende mangiabili, saporiti, sani e piacevoli il mondo materiale e le attività esteriori. Quella gioia è detta Ananda; essa eleva, è illuminante, è costruttiva. La vita terrena (Iha-nivasam) è data per ottenere la redenzione (Para-prapthi) che è come dire che la vita “qui” ha lo scopo di raggiungere “là”. Baba

13.2.08 L’Atma è l’incarnazione della beatitudine, della pace e dell’amore ma, non sapendo che tutto ciò esiste in lui stesso, l’uomo lo cerca all’esterno e si sfinisce in questa ricerca deludente. Gli uccelli che volano lontano dall’albero di una nave devono tornare proprio lì perché non hanno altro posto ove ripiegare le ali stremate e riposare. Tutti gli sforzi per trovare la beatitudine spirituale saranno vani se non accompagnati da questa conoscenza spirituale (Jnana). Baba

14.2.08 La vita è una campagna contro i propri nemici interiori, è una battaglia contro ostacoli, tentazioni, sofferenze ed esitazioni. Questi nemici sono dentro l’uomo per cui il combattimento deve essere incessante e perpetuo. Come il virus che prospera nella corrente sanguigna, i vizi della concupiscenza, dell’avidità, dell’odio, della cattiveria, dell’orgoglio e dell’invidia fiaccano l’energia e la fede dell’uomo e lo rovinano. Baba

15.2.08 I Veda e gli Shastra, ottenuti mediante la penitenza e la fatica dai Saggi e dai Veggenti, che avevano a cuore il benessere dell'umanità e la liberazione dell'uomo, sono i più grandi depositari della beneficenza (Hitha). In essi viene raccomandato che l'uomo tenga sotto controllo l'aspetto esterno e sviluppi quello interno. La Realtà Interiore è il fondamento su cui viene costruita quella esteriore. Essa è come il volante di un'automobile, che dirige le ruote che si trovano all'esterno. Sappiate che la Realtà Fondamentale è Dio. Diventate consapevoli di questo e dimorate costantemente in questa consapevolezza. Quali che siano lo stress e la tempesta non tentennate mai per quanto riguarda questa fede. Baba

16.2.08 Oggi la gente studia i Veda e le altre scritture come se eseguisse un rituale senza poi mettere in pratica nessuna delle loro ingiunzioni. A cosa serve conoscere come i Veda e le Upanishad hanno descritto il Divino se questa conoscenza non si manifesta nel modo di vivere? Tali persone sono come i ciechi che odono dell’esistenza del mondo ma non possono vederlo. Le scritture intendono fornire una guida per la vita pratica e non essere semplicemente imparate a memoria. Baba

17.2.08 Oggi l’uomo Aspira ad ottenere la liberazione (Mukti). Che cos’è la liberazione? Non è il raggiungimento di una residenza celeste, significa libertà dalla sofferenza. Bisogna ottenere la liberazione a tre livelli: corpo, mente ed anima. Ad esempio, uno che ha fame mangia del cibo e la fame è saziata; questo è un tipo di liberazione. Supponiamo che uno soffra per una malattia e guarisca prendendo delle medicine; anche questo è un tipo di liberazione. Tutto ciò è in relazione con il corpo. A livello mentale, liberazione significa controllo delle bizzarrie della mente ma la liberazione vera consiste nella comprensione del fatto che il Principio dell’Atma non viene né va. Questo è chiamato “Nirvana”. Baba

18.2.08 Solamente l’amore può rivelare la Divinità latente in tutti. L’Amore è Dio, vivete nell’Amore. L’Amore vive di dare e perdonare; l’ego vive di prendere e dimenticare. L’Amore è altruismo; non sprecate la vita perseguendo gli interessi meschini dell’ego. Amore! Amore! Divenite ciò che siete veramente: le incarnazioni dell’Amore. Non importa come gli altri vi trattano o quello che pensano di voi, non vi preoccupate. Il vostro cuore che brilla d’Amore è l’Amore di Dio. Voi dovreste rammentare sempre a voi stessi “Io sono Dio”. Il giorno in cui vi vedete come Dio, diventate Dio. Baba

19.2.08 Non esiste alcun essere vivente privo della scintilla dell’amore; anche un pazzo ama intensamente qualcosa o qualcuno. Voi dovete però riconoscere questo amore come nient’altro che un riflesso del Premasvarupa (incarnazione dell’Amore) del Dio che risiede nel vostro cuore, che è la vostra realtà. Senza quella sorgente d’Amore che sgorga dal cuore non sarete mai indotti all’amore. Riconoscete quella fonte, affidatevi ad essa sempre di più, avvolgetene il mondo intero eliminando tutte le tracce di egoismo. Non aspettatevi niente in cambio da coloro a cui la offrite. Baba

20.2.08 Fare dei vostri giorni sulla terra un letto di rose invece di un letto di spine è in vostro potere: riconoscete il residente Sai in ogni cuore e tutto sarà facile e tranquillo; Sai sarà la sorgente d’Amore nel vostro cuore e nei cuori di tutti coloro con cui venite in contatto. Sappiate che Sai è Onnipresente e che risiede in ogni essere vivente; adorate ognuno come adorate Sai. Baba

21.2.08 Dio non è l’artefice di ricompense o punizioni; Egli soltanto riflette, risuona e reagisce, è il Testimone eterno ed imperturbabile. Voi stessi decidete il vostro destino: fate il bene e siate buoni e riceverete di ritorno il bene, siate cattivi e fate azioni cattive e riceverete risultati cattivi; non ringraziate o rimproverate Dio. Che la creazione, la protezione e la distruzione abbiano luogo non è neppure Sua Volontà; esse seguono la stessa legge, la legge naturale dell’universo dominato dall’illusione (Maya). Ad esempio: noi possiamo usare la corrente elettrica per dare energia ai ventilatori ad ottenere una brezza fresca, per ottenere luce dalle lampade, per amplificare la voce umana, per fare molte copie di un foglio stampato, etc. In tutti questi casi, essa crea ma, se prendete in mano i fili scoperti che portano la corrente, venite uccisi. La corrente crea, protegge e distrugge: tutto dipende da come la si utilizza. Baba

22.2.08 La vita deve essere un processo continuo di riparazione e ricostruzione, di eliminazione della malvagità e sviluppo della bontà. Il riso grezzo va sbucciato per renderlo mangiabile, il cotone va trasformato in filato perché divenga indossabile, le pepite d’oro devono venir scaldate nel crogiolo per rimuoverne le impurità; anche l’uomo deve purificare i suoi impulsi, le emozioni ed i desideri, deve coltivare i pensieri, le parole e le azioni buone in modo da poter progredire spiritualmente. Baba

23.2.08 Le scritture sacre di Bharat proclamano ad alta voce che l’individuo è artefice del suo destino. Dopo la morte, la persona ottiene la forma che brama al presente, mentre è in questa vita, per cui è chiaro che le conseguenze delle proprie azioni (Karma) determinano la nascita, la ricchezza, il carattere, l’attitudine ed il livello di intelligenza. Le gioie ed i dolori di questa vita sono i frutti guadagnati durante la precedente; deduzione inevitabile è quindi che la prossima vita dell’individuo sarà in armonia con le attività suggerite dal livello del Karma di questa vita. Baba

24.2.08 State sempre insieme ai devoti di Dio; tramite questa buona compagnia (Satsang), la discriminazione (Viveka) ed il distacco (Vairagya) vi verranno instillati. Queste qualità rinforzeranno lo spirito e vi doneranno la pace interiore. E’ sufficiente che la mente venga sottomessa dopodiché non è necessario conquistare i sensi esterni. Se la mente non ha attaccamento verso gli oggetti dei sensi, i sensi stessi non hanno niente a cui attaccarsi e diventano impotenti, le simpatie ed antipatie muoiono per mancanza di nutrimento ed i legami con il mondo oggettivo vengono recisi anche se i sensi possono ancora esserne influenzati. Come può una qualunque cosa del mondo portare gioia o dolore a colui che è stato benedetto con la consapevolezza dell’Atma? Baba

25.2.08 Il primo passo verso la conoscenza diretta di Dio è la pratica spirituale; il primo passo nella pratica spirituale è il servizio al Guru fatto con fede ed affidamento totali. Nello stesso tempo, la responsabilità del Guru è quella di istruire il discepolo sulla natura di Dio continuamente e con metodi semplici. Quando il discepolo la comprende, questa istruzione diventa conoscenza indiretta e può venir trasformata in conoscenza diretta riflettendovi di continuo e rimuginandola nella mente senza sosta. Baba

26.2.08 L’uomo raggiunge la purezza della coscienza per mezzo dell’attività; in effetti, egli deve darle il benvenuto puntando a questo scopo. E perché sforzarsi per ottenere una coscienza pura? Potete vedere il fondo di un secchio se questo viene riempito con acqua inquinata e fangosa? Similmente, nel cuore dell’uomo, giù nel profondo della sua coscienza, c’è l’Atma ma la si può scoprire soltanto quando la coscienza è chiarificata. Le vostre immaginazioni, le vostre illazioni, i vostri giudizi e pregiudizi, le vostre passioni, le emozioni ed i desideri egoistici infangano la coscienza e la rendono opaca; come potete quindi diventare consapevoli dell’Atma che ne è proprio alla base? Tramite il servizio disinteressato, fatto senza alcun desiderio di placare il proprio ego e con il solo benessere degli altri come scopo, è possibile chiarificare la coscienza ed ottenere che l’Atma si riveli. Baba

27.2.08 Ognuno dei cinque elementi ha il potere di coinvolgere ed attrarre uno dei cinque sensi. Come suono, l’etere ammalia la mente attraverso le orecchie. L’aria, come tatto, attira la mente a se attraverso la pelle. Il fuoco, come forma, manovra la mente a suo favore attraverso l’occhio. L’acqua, come gusto, fa schiava la mente tramite la lingua. La terra, nella forma di profumo, la inebria attraverso il naso. I sensi interagiscono con il mondo esteriore e producono esperienze che causano gioia o dolore; identificandosi erroneamente con essi, l’uomo soffre nelle spire dell’attaccamento e non comprende di non essere né il corpo né i sensi ma proprio la Divinità (Brahman).Baba

28.2.08 Le virtù sono più importanti della bellezza fisica. Osservando il bene ed il male nel mondo, si dovrebbe sviluppare la discriminazione per scegliere il primo. Bisogna impegnarsi al massimo nel coltivare le virtù e, fin dai primi anni, assorbire le qualità buone e sviluppare un buon carattere. Dovunque uno vada, il carattere ha la massima importanza. Sono le virtù che conferiscono grandezza a chiunque. Se ognuno sviluppa un buon carattere, tutto il paese diventa buono. Baba

29.2.08 Il cosmo non esiste, è un’illusione, non è, non è stato né sarà mai. La creazione del cosmo, la sua dissoluzione, questi miliardi di individui che emergono e tornano a fondersi, tutto questo non è che un sogno. Non c’è una singola anima individuale separata (Jivatma), come possono essercene miliardi? C’è soltanto un Assoluto Pieno Indivisibile. Nello stesso modo in cui l’unico Sole si riflette come miliardi di soli in miliardi di laghi ed altri specchi d’acqua, i Jivatma non sono che riflessi dell’Uno nelle menti su cui risplende. Baba

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