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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2008:200807

07 - Luglio 2008

Pensieri del giorno di Sri Sathya Sai Baba

LUGLIO 2008

1.7.08 La scintilla d’amore che c’è in voi deve essere protetta e nutrita; allora ogni essere sarà Dio, ogni azione sarà Divina ed ogni reazione che otterrete dal mondo esterno sarà colma d’amore e dolce di quel nettare. Quando amate il Dio in tutti gli esseri, Egli risponde con amore. Amate Dio anche se la tribolazione può essere ciò che vi tocca, amateLo anche se siete rifiutati e rimproverati perché è soltanto nel crogiolo della sofferenza che il metallo viene purificato e liberato dai difetti. Baba

2.7.08 L’uomo dovrebbe essere padrone del proprio comportamento e non lasciarsi trascinare dall’impulso del momento. Egli deve essere sempre consapevole di ciò che è il suo bene svolgendo i doveri quotidiani in modo da non causare dolore agli altri o a se stesso. Siate calmi, imperturbabili e padroni di voi. Più sviluppate la benevolenza per tutti gli esseri, il dispiacere per i vostri difetti, la paura del peccato e l’amore per Dio, più saldamente sarete radicati nella pace (Shanti). Baba

3.7.08 Allargate il vostro cuore e rendetelo magnanimo come quello di Dio. All’inizio un pallone è sgonfio ma, continuando a soffiarci aria dentro, diventa sempre più grande e ad un certo punto scoppia. Nonostante abbiate cominciato con le idee di “io” e “mio”, se finalmente procedete verso lo stadio in cui comprendete che “tutti sono miei” e “tutti sono uno”, la vostra visione diverrà gradualmente più ampia e vi fonderete in Dio che è onnipresente. Voi dovreste riconoscere la verità del fatto che la vita dell’uomo consiste nel compiere il viaggio dal vello di “io” al quello di “noi”. Baba

4.7.08 L’uomo può scegliere due percorsi: la via esteriore del coinvolgimento, (Pravritti Marga), o quella interiore del distacco, (Nivritti Marga). Quando è coinvolto nel mondo, egli affronta i sei nemici interiori, cioè la concupiscenza, la rabbia, l’avidità, l’attaccamento, l’orgoglio e l’odio; quando è distaccato dal mondo, è aiutato dai sei amici interiori, cioè il controllo dei sensi e quello della mente, la forza d’animo, l’appagamento, la fede e l’equanimità. Il corpo umano viene deificato come tempio di Dio ma i nemici devono venir sfrattati e gli amici ospitati prima che il Divino possa stabilirvisi. Baba

5.7.08 Non vi attaccate a questo corpo evanescente, utilizzatelo come uno strumento. Consideratevi separati dal corpo creato tramite l’associazione dei cinque elementi, sappiate di essere l’Atma indistruttibile. Il corpo è la causa primaria di tutta la sofferenza e l’infelicità; fate che obbedisca al vostro volere. Meditate sulla verità del fatto che corpo ed Atma sono separati; questa pratica è indispensabile per realizzare la verità della propria Divinità. Baba

6.7.08 L’afflizione è il piede e la gioia è la testa, fanno parte della stessa entità; non si può accogliere la gioia e rigettare nel contempo il dolore, non si può avere il dritto senza il rovescio. All’inizio, il diamante non è che un pezzo di roccia grossolano, un ciottolo duro; soltanto dopo esser stato tagliato da un artigiano esperto splende e brilla come una fiamma. Lasciatevi trasformare dal Maestro in modo che tutta la vostra ottusità scompaia e vi manifestiate splendenti come un diamante luminoso. Baba

7.7.08 L’uomo è innamorato della ricchezza, della sposa e dei figli; questi lo intralciano ad ogni passo ed agiscono come ostacoli al progresso spirituale. Naturalmente il denaro è essenziale per sbarcare il lunario e lavorare per esso non si può evitare ma, oltre un certo limite, le ricchezze contaminano la mente e generano arroganza. Esse devono venir usate per scopi buoni, per promuovere la rettitudine (Dharma) ed il benessere, per compiere i propri doveri sulla via Divina. Se le ricchezze vengono usate per realizzare desideri effimeri, non sono mai abbastanza e l’ego scopre modi sempre più nuovi e scellerati per ottenerle e spenderle. Baba

8.7.08 L’Amore Divino è di natura diversa dall’attaccamento umano, è eterno e costante; fatene il vostro ideale unico. Esso è insito in voi e tutto ciò che occorre fare è manifestarlo nel modo giusto. Se in fondo ad un bicchiere d’acqua c’è dello zucchero, potete indolcire l’acqua rimestando lo zucchero per scioglierlo. In modo simile, il vostro cuore è un bicchiere in fondo al quale c’è la Divinità: prendete il cucchiaio dell’intelletto (Buddhi), rimescolate il cuore con il processo dello sforzo spirituale (Sadhana) e la Divinità che vi risiede permeerà il corpo intero. Baba

9.7.08 Ciò che Dio ama di più sono i fiori che sbocciano sull’albero della vita stessa dell’uomo, nutriti ed allevati dalla sua abilità e sincerità: sono i fiori delle virtù cresciuti nel giardino del cuore. Di questi, la virtù della non violenza è il più importante e concerne molto più che l’astenersi dal far danno agli esseri viventi: bisogna desistere dal causare dolore a qualunque di essi non soltanto con le azioni ma anche con le parole e con i pensieri. Non si deve albergare alcuna idea di danneggiare o umiliare qualcuno. Baba

10.7.08 Il corpo umano vi è stato dato per uno scopo grandioso: quello di realizzare il Signore all’interno. Se avete una automobile dotata di tutti gli accessori ed in buone condizioni di funzionamento, la terrete in garage? Lo scopo principale dell’auto è viaggiare; soltanto per questo vale possederla. Lo stesso con il corpo: procedete, camminate verso la meta, imparate ad usarne le facoltà, i sensi, l’intelletto e la mente per raggiungere il fine. Baba

11.7.08 Voi indossate degli occhiali colorati e vedete tutto attraverso di essi; correggete la vostra visione ed il mondo sarà corretto, riformate voi stessi ed il mondo sarà riformato. Voi create il mondo a vostra scelta, voi vedete i molti perché cercate i molti e non l’Uno. Cercate di includere i molti nell’Uno, prima la famiglia poi la comunità, lo stato, la nazione ed infine il mondo; avanzate in questo modo poco per volta verso una devozione sempre più inclusiva e raggiungete lo stadio dell’universalità nei pensieri, nelle parole e nelle azioni. Questa è la disciplina spirituale (Sadhana) dell’Amore perché l’Amore è espansione. L’individuo deve diventare universale ed espandersi fino alla forma cosmica del Divino (Visvarupa). Baba

12.7.08 Con fede nella onnipresenza del Divino l’uomo dovrebbe impegnarsi in buone azioni, albergare pensieri buoni e dedicare la vita alle pratiche buone; le sue dovrebbero essere parole di verità, gli ornamenti che dovrebbe indossare sono la collana del parlare veritiero, gli orecchini dell’ascoltare gli insegnamenti sacri ed il braccialetto della carità. Il denaro ha la stessa natura del letame che, accumulato da qualche parte, inquina l’aria mentre sparso ampiamente, disseminato nei campi, vi ricompensa con un raccolto eccezionale. Egualmente il denaro, quando viene speso per promuovere opere buone, produce appagamento e felicità in abbondanza. Baba

13.7.08 Allargate la vostra visione, coltivate lo spirito dell’amore; essendo dotati di forma umana, dovete sforzarvi di far crescere in voi stessi i valori umani e di non allontanarvi dalla rettitudine. Colmate la mente con pensieri sublimi ed il cuore con sentimenti divini, considerate tutti come fratelli e sorelle; soltanto allora realizzerete la vostra unità con l’universo. Redimete la vita riverendo i genitori, onorando gli insegnanti e sviluppando una fede amorevole in Dio. Siate consapevoli della Divinità insita in ogni essere; così crescerete in autostima. Riempite la vita di gioia, siate felici e fate felici gli altri: questo piacerà a Dio. Baba

14.7.08 Per l’uccello che vola in alto mare sulle acque profonde e blu, l’unico luogo ove posarsi è l’albero di una nave che transita da quelle parti; nello stesso modo, Dio è l’unico rifugio per l’uomo sballottato nei mari tempestosi di questo mondo. Per quanto lontano possa volare, l’uccello sa dove trovare riposo e quella conoscenza gli da sicurezza. Il Nome del Signore è come l’albero della nave; ricordatelo sempre, abbinatelo alla Forma e tenete quella Forma davanti all’occhio della mente: questa è la lampada che illumina i recessi del vostro cuore. Abbiate il Nome sulla lingua ed Esso eliminerà l’oscurità interiore come quella esteriore. Baba

15.7.08 La prova che è piovuto è il terreno bagnato. In modo simile, la prova della vera devozione risiede nella pace mentale che l'aspirante è riuscito ad ottenere - la pace che lo protegge dall'attacco dei fallimenti e delle delusioni, la calma della mente non agitata dalla perdita e dal disonore, non perturbata dalla rabbia, dalla gelosia e da altre passioni inferiori. Dovete sapere di essere l'incarnazione di questa pace. Chiunque abbia la determinazione, la discriminazione, la fermezza e la serietà necessarie per raggiungere la meta, la raggiungerà. Baba

16.7.08 Il senso della dualità emerge quando l' 'Io' (Aham) assume una forma ed un nome specifici. Il senso dell'ego (Ahamkara) è il risultato di questa forma mutabile. È solo quando ci si dissocia dal nome e dalla forma che si può scoprire il vero Sé Divino. La schiavitù e il dolore derivano dal fatto che ci si dimentica della propria Divinità intrinseca e ci si identifica con una forma impermanente e soggetta a cambiare. La causa di questa errata identificazione è la mente, che si lascia coinvolgere nel mondo esteriore e nelle impressioni ricevute attraverso i sensi. Una volta che i meccanismi della mente vengono compresi la Realtà dell'Atma, che trascende la mente, viene sperimentata come l'unico Principio onnipresente ed immutabile. Baba

17.7.08 L'uomo è un prigioniero dei suoi sensi fintantoché permane il sentimento dell' 'io' e del 'mio'. Egli si perde nella disperazione e nel dolore perché aspira a ciò che è temporaneo ed inutile. ignorando la voce di Dio che lo mette in guardia e lo guida da dentro, pagando poi la penalità per la sua trasgressione. La vita dev'essere dedicata non al mero bere e mangiare e a cercare di soddisfare i desideri dei sensi. [L'uomo] deve dedicarsi all'acquisizione della Beatitudine che solo Dio può conferirgli. Baba

18.7.08 'Gu' significa oscurità e 'Ru' significa luce. Il Guru (il precettore spirituale) disperde l'oscurità mediante la Luce ed impartisce la Saggezza che sradica l'ignoranza. 'Gu' connota anche colui che trascende i guna, o attributi (Gunaathitha) mentre 'Ru' connota colui che ha trasceso la forma (Rupavarjitha). Non cercate Guru umani, per quanto grande possa essere la loro reputazione, perché essi sono schiavi delle qualità che hanno sviluppato ed hanno ancora bisogno della forma per poter concepire la Realtà. Essendo essi stessi limitati, come possono trasmettervi Ciò che non ha limiti? Pregate il Principio Trascendentale (Parabrahma), cioè il Dio dentro di voi, di rivelarSi. Accettate Quello come Guru e sarete illuminati. Baba

19.7.08 Dovete credere fermamente che il corpo è la residenza di Dio, che il cibo che mangiate è l'offerta che fate alla vostra Divinità, che quando fate un bagno state facendo il bagno cerimoniale dello Spirito Divino in voi, che la terra su cui camminate è il Suo dominio, che la gioia che traete è il Suo dono e che il dolore che sperimentate è la Sua lezione, intesa a farvi percorrere più attentamente il sentiero. Ricordatevi di Lui ad ogni istante. Molti pensano a Dio solo quando sono sopraffatti dal dolore. Naturalmente anche questo va bene, è sempre meglio che cercare l'aiuto di coloro che sono soggetti alla sofferenza quanto voi, ma è infinitamente meglio pensare a Dio sempre: nel dolore e nella gioia, nella pace e nell'ansia. La prova della pioggia è l'umidità del terreno; la prova della devozione (Bhakthi) è l'equanimità (Shanti) posseduta dal devoto, quell' equanimità che lo protegge dagli attacchi del successo e del fallimento, della fama e del disonore, del guadagno e della perdita. Baba

20.7.08 La mente deve diventare la serva dell'intelletto e non la schiava dei sensi. Essa deve discriminare e distaccarsi dall'identificazione con il corpo. Il nocciolo di un tamarindo maturo non è attaccato alla buccia esterna; analogamente, la mente dev'essere distaccata da questa buccia chiamata corpo. Se battete un tamarindo acerbo con un sasso danneggerete la polpa interna. Se invece battete un frutto maturo sarà la scorza dura a staccarsi e cadere e la polpa od il seme non ne resteranno danneggiati. L'aspirante spirituale maturo non sente i colpi del fato o della fortuna; solo quello acerbo viene ferito da essi. Baba

21.7.08 L'attaccamento causa sofferenza mentre il distacco ha come risultato la gioia, ma non è facile distaccarsi dall'attività perché la mente si attacca ad una cosa o ad un'altra. Fate sì che essa resti ancorata a Dio, fatele compiere tutte le azioni per Dio e abbandonate a Lui il successo ed il fallimento, la perdita ed il profitto, l'esaltazione e la depressione. Questo è il segreto della Pace (Shanti) e della contentezza. Baba

22.7.08 Chi si considera libero lo è davvero e chi si considera limitato resta tale. Pensate costantemente di essere eterni, illimitati, Coscienza-Beatitudine e sarete liberi e felici. Fino a quando rimarrete intrappolati nella coscienza del corpo sarete come un leone che vaga senza scopo in una caverna umida. Non sentitevi soddisfatti nel dire 'Io sono il corpo'. Ruggite dicendo: “Io sono l'Assoluto Universale, io sono tutto ciò che esiste, che è esistito ed esisterà”. Meschinità, ego, tempo e spazio: tutto lascerà il vostro cuore e realizzerete la vostra stessa Divinità. Baba

23.7.08 La pratica spirituale migliore consiste nel comportarsi come quando si riceve un pacco di libri per posta: per prenderli, si scarta il pacco e si butta il materiale d’imballaggio. Ora prendete la più profonda e significativa preghiera “Io voglio la Pace”, liberatela dall’io (l’ego) e dal voglio (il desiderio) e raggiungete la Pace (Shanti). Come potete ottenere la Pace se siete oppressi dall’egoismo e dal desiderio? Gettate via l’involucro esterno ed entrate in possesso del contenuto prezioso che resta. Baba

24.7.08 Nell’uso comune, la parola Dharma, che ha in effetti una varietà infinita di significati, viene riferita agli atti di carità, al fare azioni buone, all’andare in pellegrinaggio ed assolvere i propri doveri; tutto questo però si riferisce soltanto ad attività esteriori. Il Dharma è eterno, è lo stesso per tutti dovunque ed esprime il significato dell’Atma (Spirito) interiore. Il luogo di nascita del Dharma è il cuore: ciò che emana dal cuore come idea pura, quando tradotto in azione, è Dharma. Il Dharma vero di ogni essere umano è fare ogni sforzo per realizzare il Divino. Il Dharma deve condurre alla autorealizzazione. Baba

25.7.08 Quando sapete che siete una scintilla del Divino e che anche ogni cosa intorno a voi è una scintilla dello stesso Principio, voi considerate tutti con rispetto profondo ed amore vero, il vostro cuore è colmo di gioia suprema e le rivendicazioni dell’ego sono rese inefficaci. L’uomo cerca la gioia in luoghi lontani e la pace in angoli solitari ma la sorgente della gioia è nel suo cuore e il paradiso della pace è dentro di lui. Anche quando cammina sulla luna, egli deve portare con sé le sue paure, le ansietà, i pregiudizi e le avversioni; abbiate fede in Dio e nella correttezza del vivere morale ed allora potrete avere pace e gioia qualunque sia la situazione che la fortuna vi conceda. Baba

26.7.08 Ciò che serve oggi all’uomo non è un’ideologia (Siddhantam), è del controllo dei sensi che ha bisogno; senza controllare i sensi, egli non può divenire spirituale. Questo fu proclamato dal Santo Thyagaraja nel canto in cui disse che senza la pace dello spirito nessuno può essere felice, né l’erudito né il principiante. L’uomo può sperimentare la pace soltanto tramite il controllo dei sensi. Baba

27.7.08 La disciplina spirituale (Sadhana) determina il carattere della persona e questo, a sua volta, è causa del destino. Il carattere si coltiva facendo azioni buone. Le azioni sono basate sulle intenzioni e sui pensieri. Ogniqualvolta un pensiero si affaccia alla mente, bisogna esaminare se è buono o cattivo, se sarà di beneficio o di danno alla società; le azioni dovrebbero essere fondate su un’indagine simile. Incolpare qualcuno della propria sfortuna è sbagliato; responsabili della situazione sono i nostri pensieri ed azioni. Se uno alberga pensieri puri e fa tutte le azioni con fede sicura in Dio, sarà oggetto della Sua Grazia. Baba

28.7.08 Questo mondo è la giungla in cui vagate; la paura è il leone che vi spinge sull’albero delle attività secolari (samsara), l’apprensione è l’orso che vi spaventa e segue ogni vostro passo nel mondo cosicché voi scivolate giù nell’attaccamento e nelle azioni che legano tramite le radici gemelle della speranza e della disperazione. Giorno e notte sono i ratti che rosicchiano il vostro tempo di vita. Intanto voi cercate di strappare un po’ di gioia dalle dolci gocce dell’egoismo e del senso dell’io. Scoprendo alfine che le gocce non vi soddisfano veramente, gridate nell’agonia della rinuncia invocando il Guru; il Guru appare da dentro o da fuori e vi salva dalla paura e dall’ansietà. Baba

29.7.08 Ci sono due forme di Amore: una vi lega a Dio, l’altra vi lega al mondo. La mente è responsabile di ambedue le condizioni. La mente può esser paragonata ad una serratura: se girate la chiave verso destra, la serratura si apre; se la girate verso sinistra, si chiude. Il cuore è la chiave della serratura della mente: se girate la chiave verso il mondo, avete attaccamento e legame; se la girate verso Dio, ottenete la liberazione. Per questo è stato detto che la mente è la causa della schiavitù o della liberazione umana: quando è colma di saggezza, fa dell’uomo un santo; quando è associata all’ignoranza, diventa un rappresentante della morte. Baba

30.7.08 C’è la tendenza ad interpretare la rinuncia come un semplice abbandono degli attaccamenti alle cose del mondo; veramente rinunciare significa raggiungere l’equanimità perfetta. La gente può criticarvi o lodarvi: prendetelo con un senso di equanimità. Uno può cercare di nuocervi mentre un altro può adoperarsi per il vostro bene: trattate ambedue le situazioni con equanimità. In un affare potete perdere mentre in un altro potete fare un profitto: considerateli nello stesso modo. L’equanimità è il segno caratteristico del successo spirituale. Baba

31.7.08 Quando un fiume raggiunge l’oceano diventa uno con esso e cessa di esistere come tale. Prima di allora, il fiume è limitato dalle sponde ed ha una forma distinta ma, quando si fonde con l’oceano, perde la forma, il nome e le tendenze. Similmente, quando un uomo si fonde con l’Io Infinito rimane soltanto quest’ultimo e l’entità umana limitata scompare. Baba

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