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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2009:200909

09 - Settembre 2009

Pensieri del giorno di Sri Sathya Sai Baba

SETTEMBRE 2009

1.9.09 Non esiste alcun essere privo di una traccia d’amore. L’amore porta alla Beatitudine Suprema (Ananda) pura e durevole. Molti cercano questa Beatitudine nelle relazioni con altri individui, altri provano ad ottenerla accumulando fama, potere e ricchezze e pochi cercano di raggiungerla tramite la rinuncia ai possedimenti materiali e ai desideri dei piaceri del mondo. Soltanto il distacco può portare alla Beatitudine. Le Upanishad proclamano che solamente il sacrificio (Tyaga) può concedere la Beatitudine dell’Immortalità (Amritatva); bisogna abbandonare tutti gli attaccamenti e le affezioni e, nel cuore così liberato, installare Dio e la Sua Gloria. Questo è l’unico mezzo per guadagnarsi la Beatitudine eterna che non diminuisce. Baba

2.9.09 La Grazia di Dio non si può ottenere con la ginnastica della ragione, con le contorsioni dello yoga o le negazioni dello scetticismo: soltanto l’amore la può conquistare, l’amore che non ha bisogno di ricompensa, l’amore che non conosce patteggiamento, l’amore che si restituisce con gioia a Colui che ama tutti e l’amore che non vacilla. Solamente l’amore può superare tutti gli ostacoli per quanto numerosi e possenti siano. Non c’è alcuna forza più efficace della purezza, nessuna beatitudine più appagante dell’amore, nessuna gioia più ristoratrice della devozione e nessun trionfo più lodevole dell’abbandono. Baba

3.9.09 La devozione a Dio è veramente una forma di disciplina atta a raggiungere la meta e il ricercatore non dovrebbe smettere di acquisirne né tenere in grande considerazione l’amore che ha per Dio ma, preferibilmente, l’Amore e la Grazia che Egli gli concede. Bisogna essere sempre desiderosi di scoprire quale comportamento e quali azioni siano più gradite a Dio; indagate su questo, desiderate questo e fate le cose che garantiscono questo obiettivo. Qualunque cosa il devoto intraprenda, pianifichi o osservi, dovrebbe far scendere la Grazia di Dio; egli dovrebbe esaminare ogni suo pensiero e sentimento in relazione alle preferenze che il Signore ha manifestato. Baba

4.9.09 Il cibo è un fattore importante che determina lo stato della mente: la vigilanza e la pigrizia, l’agitazione e la calma, l’acume e l’ottusità. Quando viene nutrita con cibo ragiasico che induce passioni ed emozioni, attività e avventura, la mente galoppa nel mondo con l’impeto del desiderio e porta l’uomo sempre più nel profondo della palude della sofferenza! Quando la si nutre con cibo tamasico che intorpidisce e induce pigrizia, essa diventa insensibile, inerte e inutile all’elevazione dell’uomo. Ogni attività dell’essere umano dipende dall’energia che esso estrae dal cibo che ingerisce; il successo della disciplina spirituale intrapresa dipende dalla quantità e qualità di ciò che l’aspirante spirituale assume. Baba

5.9.09 Voi dovete essere preparati ad affrontare qualunque sfida della vita con coraggio. Il coraggio è la chiave del successo. La vita è destinata ad offrire ogni tipo di difficoltà ma voi non dovete averne paura; sostenete ogni prova con forza d’animo. Oggi la gente si deprime e si confonde facilmente quando incontra delle difficoltà ma la depressione porta alla frustrazione e questo non è il modo di fronteggiare le sfide della vita; voi dovete acquisire il coraggio di cimentarvi in questa avventura. Aderendo alla verità, nutrendo amore nel cuore e coltivando la fermezza, affrontate la vita con determinazione e visione sicura; una vita simile raggiungerà lo scopo. Il premio della vita si può ottenere soltanto con uno sforzo coraggioso. Baba

6.9.09 Dio risponderà alle vostre richieste di soccorso solamente quando voi risponderete con comprensione alle necessità degli altri. La vita non deve essere sprecata in attività egoistiche, ciechi alla sofferenza e ai lamenti degli altri. Trattate ugualmente la gioia e il dolore; secondo il Signore Krishna, questa è equanimità (Samatvam). Praticate questa equanimità che è il modo per ottenere la Sua Grazia. Per le azioni compassionevoli potreste anche non essere premiati materialmente ma non c’è premio più grande della gioia che si ottiene dall’alleviare la sofferenza degli altri. Baba

7.9.09 L’uomo dimentica la sua natura vera a causa dell’attaccamento e dell’egoismo. Egli dovrebbe acquisire una fede sicura in Dio; la fede deve essere come il respiro vitale che prosegue sempre senza un momento di riposo. Il respiro funziona indipendentemente dal lavoro che state facendo e qualunque sia lo stato della mente; similmente, la fede in Dio non dovrebbe lasciarvi mai in qualunque situazione e in qualunque momento, non dovrebbe cambiare in seguito al fatto che i vostri desideri vengano esauditi o meno. Come il respiro vitale, essa deve rimanere stabile nella gioia e nel dolore, nella perdita e nel guadagno, nel piacere e nella sofferenza. Considerate buono tutto ciò che vi accade, acquisite questa forza morale. Baba

8.9.09 Per mezzo della compagnia dei giusti (Satsang) si ottiene la libertà dall’illusione, di conseguenza la fede nella Verità e quindi la liberazione stessa. Proprio come gli elefanti addomesticati circondano quello selvaggio e lo legano prima di addomesticarlo, coloro che hanno la mente rivolta allo spirito accompagnano colui che dubita. La compagnia dei buoni e dei devoti correggerà e monderà lentamente le persone che deviano dal retto sentiero che porta alla auto-realizzazione. Baba

9.9.09 Siate consapevoli del fatto che tutte le cose appartengono a Dio per cui nessuno può reclamare alcunché come suo. Eppure la gente reclama di tutto dicendo “E’ mio” anche se, sicuramente, niente appartiene a nessuno. Le persone sono immerse nel concetto falso e folle della proprietà, la possessività imperversa in ogni pensiero e azione e questo fa gonfiare l’ego. L’egoismo deve essere sradicato completamente, la possessività bandita; voi venite a mani vuote e a mani vuote tornate via. Baba

10.9.09 Impugna come un arco la grande arma che le Upanishad ti offrono e incoccaci una freccia appuntita dalla meditazione, tendila con la mente concentrata su Brahman e colpisci il bersaglio, il Brahman immortale, senza perdere la mira. Il suono della Om (Pranava) è l’arco, l’Atma è la freccia e Brahman è il bersaglio. Così, come un arciere esperto, l’aspirante spirituale (Sadhaka) deve essere immune dalle cose che agitano la mente e fissare una attenzione unidirezionale sul bersaglio; allora egli raggiungerà l’unità con l’oggetto della meditazione. Baba

11.9.09 Non c’è miglior esercizio spirituale (Sadhana) del servizio. Il servizio è il mezzo primario per acquisire la Grazia Divina. Se non siete dei discepoli devoti, non potete diventare dei capi utili; se non avete voglia di lavorare, non potete raggiungere la Divinità. Ognuno deve comprendere questa verità: il servizio alla società è il bene più elevato. Sono la Verità, la Rettitudine, la Pace, l’Amore e la Non-violenza che danno la felicità; sono questi i cinque principi che sostengono la vita e non vanno abbandonati in nessun caso. Fate servizio alla società con questi principi in mente, con mentalità aperta e dedizione al benessere di tutti. Baba

12.9.09 Letteralmente, il termine “Vairagya” significa “ciò che è opposto a Raga (attaccamento)”. Vairagya non vuol dire che dovreste abbandonare tutto e ritirarvi nella foresta; in realtà esso significa che dovete stare dove siete, in qualunque contesto vitale vi troviate, e comprendiate la natura sottile delle cose abbandonando, nel contempo, i desideri relativi al mondo. Esso indica che, usando la discriminazione, dovreste scoprire cosa accettare e cosa respingere. Voi dovete sforzarvi di riconoscere la Divinità in ogni oggetto che vedete e goderne. Vairagya non significa abbandonare le cose, consiste nel godere, senza attaccamento, delle cose di cui prima godevate con attaccamento; questo è il Vairagya effettivo, questo è il segno distintivo dell’essere umano. Baba

13.9.09 Le visioni sono soltanto riflessi delle vibrazioni Divine fatti sorgere nella mente dalla pratica spirituale; sono pietre miliari, cartelli indicatori che si trovano sulla via verso la meta. Questi non vi accompagneranno, non possono accompagnarvi fino all’arrivo: dovrete viaggiare da soli e superare gli ostacoli. La grazia del vostro stesso sé è l’aiuto più importante, essenziale per il progresso spirituale. Io posso concedervi grazia illimitata ma a cosa può servire se il vostro cuore non è pulito e la vostra testa è colma di ego? Purificate il cuore con l’amore (Prema) ed eliminate l’ego con il servizio. Baba

14.9.09 Qual è il significato del “Tetto ai desideri” ? La gente si lascia frastornare da desideri senza limite e vive in un mondo fantastico; è di importanza assoluta mantenere i desideri sotto controllo, porre loro un tetto. Le persone spendono troppo denaro; invece di spendere disordinatamente per il loro piacere, dovrebbero usarlo per dare sollievo ai poveri e ai bisognosi. Questo è il significato del programma “Tetto ai desideri”. Non fate l’errore di pensare che l’elargire denaro sia tutto ciò che si deve fare, dare agli altri e permettere ai propri desideri di continuare a moltiplicarsi; riduceteli perché i desideri materialistici portano a una vita inquieta e disastrosa. I desideri sono una prigione da cui ci possiamo liberare soltanto limitando i nostri bisogni. Baba

15.9.09 Distacco, fede e amore sono i pilastri su cui poggia la pace; di questi, la fede è cruciale in quanto, senza di essa, tutta la disciplina spirituale è vuota. Soltanto il distacco può rendere significativa la disciplina spirituale e l’amore è ciò che conduce direttamente a Dio. La fede alimenta l’agonia della separazione da Dio, il distacco la canalizza lungo il sentiero di Dio e l’amore illumina la strada. Dio vi darà ciò di cui avete bisogno e meritate, non c’è bisogno di chiedere nè ragione di lamentarsi. Siate contenti, niente può accadere contro la sua volontà. Baba

16.9.09 Un bambù viene valutato in termini di spessore ed altezza, la canna da zucchero riceve il suo valore dal succo; il valore di un essere umano è basato sul suo intelletto (Buddhi). Più si sviluppa l’intelletto, migliori si diventa; se l’intelletto declina, l’umano scende al livello dell’animale. Oggi, il valore dell’uomo è diminuito perché egli non riconosce l’importanza dell’intelletto e della condotta basata su una discriminazione corretta. La forma è umana ma il pensare è a livello animale: l’uomo ha meritato l’appellativo di “animale a due gambe”. Avendo acquisito la forma umana, egli dovrebbe comportarsi con intelligenza e questo si raggiunge tramite la rinuncia (Thyaga) e la disciplina spirituale (Yoga). Baba

17.9.09 L’atteggiamento corretto che i devoti dovrebbero avere è quello dell’affidamento totale; come un devoto ha detto: “Io offro a Te il cuore che Tu mi hai dato. Non c’è niente che io possa definire effettivamente mio. Tutti sono tuoi. Io Ti offro ciò che è già Tuo”. Fino a quando lo spirito di affidamento totale non è sviluppato, l’uomo deve nascere ancora e ancora. Al Divino, bisogna offrire il cuore e non accontentarsi di fare offerte come fiori e frutti. Baba

18.9.09 Che cos’è il controllo della mente (Mano-Nigraham)? In realtà, controllo (Nigraham) significa indifferenza alle sue stravaganze. Controllare la mente è difficile come rinchiudere dell’aria nel pugno. Come si può controllare la mente che è onnipervadente nella vastità del suo ambito e comprensione? Quando si è compreso che essa è fatta di pensieri e dubbi, l’eliminazione dei pensieri è il mezzo per dominarla. I pensieri sono legati ai desideri e, fin quando questi rimangono, non si può avere il distacco (Vairagya). Bisogna limitare i desideri; quando non c’è limitazione, il desiderio eccessivo diventa malvagio e porta alla sofferenza. Se ci sforziamo di controllare il desiderio, a tempo debito, otterremo il distacco o rinuncia (Vairagya). Baba

19.9.09 Soltanto Dio, l’incarnazione dell’Amore, è sempre con voi e in voi. Privato dell’Amore, l’uomo non può esistere: l’Amore è la sua vita, è la luce che disperde l’oscurità dell’ignoranza. Chi non coltiva l’amore nascerà ancora ed ancora. Chiunque nasca un giorno morirà e chiunque muoia nascerà di nuovo (Punarapi Jananam Punarapi Maranam). La nascita e la morte sono l’effetto (Prabhava) del mondo oggettivo; subendone l’illusione, l’uomo si espone al pericolo (Pramada). Baba

20.9.09 La gente immagina che “spiritualità” significhi meditare su Dio, bagnarsi in acque sacre e visitare luoghi santi ma questo non è il significato corretto di questo temine. Spiritualità significa distruggere la natura animale nell’uomo e risvegliarlo alla sua Consapevolezza Divina, comprendere che le numerose capacità proprie provengono dallo Spirito e non dalla mente, e quindi utilizzarle per ottenere forza spirituale, oltre a riconoscere che tutti i poteri vengono dal Divino. Baba

21.9.09 La malattia, sia fisica che mentale, è una reazione che il corpo subisce a causa del veleno che c'è nella mente. Soltanto una mente incontaminata può assicurare una buona salute durevole; il vizio alimenta la malattia, i pensieri cattivi, le brutte abitudini e la compagnia sconveniente sono terreni fertili in cui essa prospera. Un senso di euforia e di giubilo mantiene il corpo libero dalla salute malferma. Le abitudini riprovevoli, in cui la gente indulge, sono le cause principali di malattia sia fisica che mentale; l’avidità infetta la mente e la delusione rende la gente depressa. Voi potete giustificare la vostra esistenza da esseri umani solamente coltivando le virtù; allora potete diventare dei candidati meritevoli della Divinità. E’ il progresso nella virtù che annuncia l’avanzare dell’uomo verso la Divinità; la virtù dona anche freschezza, abilità e molti anni di giovinezza. Baba

22.9.09 La fede può crescere soltanto se la si coltiva a lungo e le si dedica attenzione diligente. Abbiate fede, essa vi concederà tutto ciò che vi necessita: non c’è cosa che Io non possa fare. Voi avete fede nel Signore Rama e Krishna perché avete letto dei libri scritti su di Loro ma non avete Loro chiesto prove dirette di Divinità, è vero? Prima abbiate fede, poi otterrete prova sufficiente. Dedicatevi alla disciplina della recitazione del Nome. Perché trascinare l’esistenza da meri consumatori di cibo? Mangiate ma trasformate il cibo in buone azioni, pensieri buoni e parole dolci; muovetevi ma non siate causa di dolore per gli altri né accrescete la loro sofferenza. Baba

23.9.09 L’uomo è una parte della comunità umana, l’umanità è una parte della natura, la natura è un arto di Dio. L’uomo non ha riconosciuto queste relazioni ed oggi dimentica i suoi obblighi. Il Cosmo è un organismo integrale composto di parti correlate; quando ognuna fa il suo dovere, i benefici sono disponibili per tutti. L’uomo ha soltanto il diritto di fare il suo dovere e non di goderne i frutti; egli è una specie di direttore di scena di ciò che accade in Natura ma dimentica le sue responsabilità e lotta per dei diritti. Pretendere dei diritti senza fare il proprio dovere è insensato: tutto il caos e i conflitti del mondo sono dovuti agli uomini che dimenticano i loro doveri. Se ognuno compisse i propri doveri diligentemente, il mondo sarebbe prospero ed in pace. Baba

24.9.09 Saltuariamente, il Potere Divino assume forme numerose. Nei devoti, Esso splende come fuoco della saggezza (Jnana-Agni); nei non devoti, arde come fuoco della rabbia (Krodha-Agni) o fuoco del desiderio (Kama-Agni). Oggi l’uomo ha questi due fuochi nel cuore ed è diventato vittima della paura e dell’illusione; tutti gli altri tipi di fuoco si spengono a tempo debito ma questi non muoiono mai del tutto e possono divampare in qualunque momento. Allora come possiamo soffocarli una volta per tutte? Il distacco (Vairagya) e l’amore (Prema) sono i due requisiti necessari per estinguere questi fuochi. L’uomo può acquisire la pace soltanto per mezzo dell’Amore. Baba

25.9.09 Il mondo è fatto di oggetti, è inerte. Nello stato di veglia, i sensi constatano tutti questi oggetti ma anche i sensi sono inerti: gli occhi che vedono, le orecchie che odono, la lingua che parla ed il naso che odora sono tutti inerti (jada). In effetti, tutto il corpo è inerte ma tutti questi oggetti inerti possono funzionare grazie alla presenza della Consapevolezza (Chaitanya) nella mente. Noi dobbiamo quindi renderci conto del fatto che l’intero universo fenomenico è inerte. Baba

26.9.09 L’uomo è mortale e il Divino è immortale. Nell’essere umano mortale c’è lo Spirito Divino Immortale. Nel campo dl cuore c’è il Kalpataru (l’albero che soddisfa tutti i desideri) che è però circondato da cespugli e rovi; quando li si rimuove, esso diventa visibile. Questo albero dei desideri è dentro ogni persona ma è rinchiuso dalle qualità cattive dell’uomo; quando queste qualità verranno rimosse, l’albero celestiale sarà visibile. Questa è la disciplina spirituale (Sadhana) che ognuno deve applicare e non è la ricerca di qualcosa di nuovo, è sperimentare ciò che è vostro: il cosmo intero è dentro di voi. Baba

27.9.09 La cosa migliore è che imprimiate nel cuore che la natura duale del mondo è una miscela di piacere e dolore, di gioia e sofferenza, di vittoria e sconfitta. Siate coscienti della presenza costante di Dio e imparate a offrire tutte le vostre attività ai piedi del Signore come atto di adorazione; allora esse saranno mondate da tutti gli errori. La vita sostenuta dal cibo è breve, la vita sostenuta dall’Atma è eterna. Non fate richieste di vita lunga ma di vita Divina, non sforzatevi per avere più anni di permanenza sulla terra ma più virtù nel cuore. Baba

28.9.09 Per conoscere la Verità interiore e vincere la propria natura inferiore non c’è alcun bisogno di ritirarsi in una foresta o in una grotta; in realtà, vivendo in isolamento non si incontrano occasioni in cui frenare la rabbia e le altre debolezze per cui la vittoria ottenuta in quella condizione può non essere duratura o autentica. Vincete la battaglia della vita, siate nel mondo eppur lontani dalle sue catene: questa è la vittoria che dovete ottenere. Baba

29.9.09 Bontà, compassione e tolleranza: tramite queste virtù si può percepire la Divinità in se stessi e negli altri. La tenerezza di cuore viene condannata spesso come debolezza, codardia e mancanza di intelligenza; si dice che il cuore debba essere temprato contro la pietà e la carità ma quella via porta alla guerra, alla distruzione e alla rovina. Soltanto l’amore dona felicità e pace durature, solamente la condivisione può lenire il dolore e moltiplicare la gioia. Le persone nascono per condividere, servire e dare, non per accaparrare. Baba

30.9.09 Nel fare servizio, non si dovrebbe pensare a se stessi ma considerare soltanto quanto bene riusciamo a farlo come offerta al Divino. Bisogna rendersi conto della differenza tra l’azione usuale (karma) e l’azione intesa quale disciplina spirituale (Karma Yoga): l’attività ordinaria è motivata dall’interesse proprio o dal desiderio di raggiungere qualche obiettivo mentre, nel Karma Yoga, l’azione è priva di desiderio. Il karma ordinario è la causa della nascita, della morte e della rinascita laddove il Karma Yoga porta alla liberazione dall’incarnazione. Voi dovreste considerare tutto il servizio come una forma di Karma Yoga e quindi farlo senza alcuna aspettativa di compenso e senza neppure pensare che state “servendo” gli altri perché qualunque servizio fatto a chiunque è servizio al Divino. Baba

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