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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2015:201506

06 - Giugno 2015

Pensieri del giorno di Sri Sathya Sai Baba

GIUGNO 2015

1.6.15 Gli studenti di oggi sono ciechi per quanto riguarda il fine della vita; alcuni di loro non ne soffrono neppure. Solamente uno su un milione si impegna a comprendere l’essenza del vivere. Questo sforzo è la soglia della realizzazione della meta della vita. Molte persone pensano che il procurarsi il cibo, le vesti, un riparo, la ricchezza, le comodità e gli strumenti costituisca lo scopo effettivo della vita ma essa rimane una tragedia finché ci si affatica convinti di questa illusione. Il giorno in cui si comprende la ragione del vivere, si va incontro a una trasformazione totale, dall’agonia all’essere liberi dal dolore. Quando diviene consapevole della luce, raggiunge la saggezza e comprende il significato dell’esistenza, l’individuo è trasportato dall’agonia all’estasi. Ogni piccola parte dell’apprendimento deve essere basata sui principi etici, retti e spirituali; l’educazione non fondata su questi cade nel vuoto e diventa inutile. (Sutra Vahini cap. 5). L’educazione vera è coerente con la supplica vedica “Conducimi dall’oscurità alla luce”. Baba

2.6.15 Dal punto di vista di ciò che si ottiene alla fine del viaggio, tra un’anima liberata in vita e un devoto non c’è differenza alcuna, ambedue sono oltre l’ego, la natura con i suoi tre attributi o guna e le regole e i regolamenti che governano la fase della casta nella vita. I loro cuori sono colmi di compassione e presi dal desiderio forte di fare il bene del mondo, la loro Beatitudine Divina nata dall’unicità li costringe ad agire in tal modo. Essi non hanno desideri perché questi sono prodotti dal sentimento di “io” e “mio”; solamente dopo che questi desideri sono stati sradicati, le persone diventano dei devoti veri, giusto? Di conseguenza, in loro non può esserci spazio per i desideri. In verità, essi sono devoti dell’Incarnazione dell’Immortalità. Per coloro che hanno questa natura immortale, non può esserci appetito se non per la dolcezza della Beatitudine spirituale. (Prema Vahini cap.39). Un devoto vero, colmo di amore per il Signore, accoglie ciò che sembra una punizione come il suo bene. Baba

3.6.15 Yama (Signore della morte) è onnipresente come Siva; Egli si occupa del corpo, non ha potere sull’anima individuale. Il corpo è il veicolo essenziale di cui l’anima individuale ha bisogno per comprendere la sua natura reale ma nessuno sa quando esso potrà diventare il bersaglio dell’attenzione di Yama, il padrone del corpo. Chi conosce il momento in cui questo corpo rimarrà intrappolato nelle spire della fune di Yama? L’anima individuale, gravata dal corpo distruttibile con facilità, deve fare attenzione a questo fatto e desiderare al massimo di fondersi in Siva! Di solito, le persone rinviano ciò che devono fare, i compiti di ieri sono rinviati a oggi e quelli di oggi a domani, ma i compiti della disciplina spirituale non sono di questa natura: il minuto che è appena passato è fuori dalla vostra portata. Neanche il minuto che sta per arrivare vi appartiene! Solamente l’anima individuale che ha questa comprensione incisa nel cuore può fondersi in Siva. (Prema Vahini cap.39). Non recitate le preghiere come passatempo, come moda o parte noiosa di un programma imposto che deve essere soddisfatto ogni giorno. Baba

4.6.15 Secondo i Veda, ci sono quattro stadi: la veglia, il sogno, il sonno profondo e il Turiya (lo stadio di liberazione). Nella prima condizione, si è consapevoli del mondo oggettivo e orientati all’esterno; finché ci si identifica con il complesso del corpo grossolano, anche le esperienze sono grossolane. Nel sogno, il sé è rivolto all’interno e le reazioni, le risposte e le esperienze sono tutte ivi contenute, non appartengono all’ambito esteriore di se stessi. Poi c’è il sonno profondo che è libero persino dai sogni; qui non ci sono separazione o identità, non il particolare né l’universale, nessun sperimentatore né esperienza, c’è solamente l’Atma in cui si è immersi temporaneamente. Nel quarto stadio, l’individuo non è più tale, ha raggiunto la Verità fondamentale della vita e della Creazione; coloro che sono arrivati a questo livello non sono più coinvolti dal sé individuale. Questi sono i quattro stadi che l’individuo sperimenta ma sono anche quelli che si devono attraversare nella ricerca dell’Auto-conoscenza. (Sutra Vahini cap.6). Utilizzate l’intelligenza e la capacità di pensare per ottenere la beatitudine che deriva dal vivere secondo rettitudine e bontà. Baba

5.6.15 Al giorno d’oggi, la gente è soddisfatta di visualizzare e sperimentare gioie evanescenti relative al mondo. Gli individui non hanno quiete, passando la notte a dormire il giorno a mangiare e bere, ingrassano e ingrassano finché, da anziani, sono perseguitati dalla morte. Essi non possono decidere dove andare e cosa fare perché tutti i sensi si sono indeboliti; nessuno e niente può salvarli cosicché finiscono come carne obbediente nelle fauci della morte! Com’è triste che questa vita umana, preziosa come un diamante inestimabile cui è impossibile dare un prezzo, sia stata svilita al livello di una moneta consunta e inutile! Pentirsi più tardi, senza meditare su Dio o seguire una disciplina spirituale per raggiugerLo, ormai non serve a niente. L’aspirante ha diritto alla visione di Dio e non a quella della morte (Yama darshan). (Prema Vahini cap.41). Un cuore puro è l’essenza e lo scopo di tutta la Sadhana. Baba

6.6.15 A cosa serve progettare un pozzo quando la casa è in fiamme? Dov’è ora il tempo per scavare? Quando sarà disponibile l’acqua? Quando verrà spento l’incendio? E’ un’impresa impossibile! Come sarebbe utile che il pozzo fosse già pronto al verificarsi della situazione critica! Cominciare a meditare su Dio durante gli ultimi momenti è come cominciare a scavare un pozzo quando la casa è in fiamme quindi attrezzatevi ora meditando sul Signore di quando in quando in modo che vi mantenga in condizioni buone per quando la fine arriverà. Cominciate oggi la disciplina spirituale che deve esser fatta domani! Nessuno sa cosa abbia in serbo il momento che viene quindi non deve esserci ritardo nell’impegnarsi nella pratica spirituale; essa è necessaria anche per questa forma fisica per cui il corpo deve essere impegnato anche se l’impegno esagerato è dannoso. Bisogna prendersi cura del corpo con attenzione per quanto è essenziale. (Prema Vahini cap.41). Come un pezzettino di legno diventa fuoco quando viene in contatto con la fiamma, voi diventate Divini quando state vicini a Dio con la mente. Baba

7.6.15 La lancetta  lunga dell’orologio è l’anima individuale; essa continua a girare mentre quella delle ore si muove in silenzio, lentamente e dignitosamente: è l’Anima Suprema. Una volta ogni ora, le due si incontrano ma la lancetta dei minuti non si lega all’altra per sempre, perde l’occasione preziosa e deve riprendere a girare e girare. La liberazione avviene quando le due si fondono e ne rimane una sola. Come il baco da seta fila da dentro se stesso il bossolo che poi si rivela la sua tomba, le persone formano con la mente la rete in cui saranno intrappolate. Date alla mente il compito di servire il Signore ed essa si ammansirà, date la mente al Signore, dimenticate il passato e non preoccupatevi degli errori possibili nel futuro. Portate la memoria solamente sulle cose che valgono la pena di essere ricordate e seguite assiduamente la pratica spirituale: il progresso spirituale non mancherà. (Discorso divino del 1 gennaio 1964). Noi siamo impotenti di fronte al Tempo ma il Signore del Tempo e suo Creatore si può raggiungere e conquistare usando il Tempo con saggezza. Baba

8.6.15 Le inclinazioni (vasana) non scompariranno finché il cuore è pieno dell’illusione dell’egoismo neppure se si è immersi in molte discipline spirituali atte a purificarlo. Se ci si vuol liberare del sentimento di “io” e “mio”, bisogna adorare il Signore. Chi ha il cuore dominato dal gruppo delle sei passioni può avere solamente l’ego come consigliere! Coloro che hanno un consigliere simile sono peggiori degli sciocchi per quanto si vantino di essere dei pundit, degli aspiranti o rinuncianti. Gli esseri umani sperimentano la gioia o la tristezza in conseguenza a ciò che odono quindi, evitando le frecce crudeli delle parole aspre, si devono usare quelle dolci, gradevoli e sommesse e aggiungervi la dolcezza della Verità. Rendere le parole gradevoli aggiungendo della non-verità non fa che spianare la strada a una sofferenza maggiore. Gli individui divenuti aspiranti spirituali devono usare parole molto pacate, dolci, vere e gradevoli; queste persone si riconoscono dalle loro qualità buone. (Prema Vahini cap.43). Siate certi del fatto che Dio risiede in tutti gli esseri. Dite le parole che spandono bontà, verità e bellezza. Baba

9.6.15 Il Maestro viene per salvare dall’illusione non una sola persona buona ma tutta l’umanità; Egli assume una Forma che la gente possa amare, apprezzare e riverire, Egli dà gioia e coraggio parlando la vostra lingua. La sola ombra che si frappone tra la vostra mente e il Maestro è l’illusione; essa è come un cane feroce che non permette a nessuno di avvicinarsi a Lui ma voi potete evitarlo chiamando il Maestro a gran voce in modo che Egli Stesso venga giù e vi accompagni nella Sua casa. E’ come dire che dovete ottenere la Sua Grazia per potreGli stare vicini. L’illusione è l’animale da compagnia del Signore che non vi farà alcun male se Egli gli ordinerà di rispettarvi per cui, come date all’orafo un gioiello rotto o graffiato e lo ricevete indietro come nuovo, affidate la mente al Signore: essa necessita certamente di riparazione se non di una ricostruzione completa. (Discorso Divino del 1 Gennaio 1964). Se la mente è colma di pensieri nobili come la verità, l’amore, la tolleranza e la compassione, la vita si riempie di pace e gioia. Baba

10.6.15 Può un asino diventare un elefante portando un carico di legno di sandalo? L’asino sente il peso ma non il profumo mentre l’elefante ignora il carico e inala l’odore piacevole. Anche l’aspirante spirituale e il devoto accettano solamente la verità pura, l’essenza pura delle attività buone, della santità e delle scritture; al contrario, chi argomenta per dar prova di erudizione, di informazione o per disputa conosce solamente il peso della logica e perde il profumo della Verità! L’amore è lo strumento più efficace per ricordare costantemente il Signore; per mantenere tale strumento forte e saldo serve il potere della discriminazione. Molti nel mondo utilizzano la loro grande conoscenza nelle dispute per dimostrare superiorità ma questo è un errore grande: se avessero davvero conoscenza, sperimenterebbero in silenzio l’essenza di tutto, il puro Divino. (Prema Vahini cap.44). L’educazione deve promuovere la discriminazione e l’umiltà. Baba

11.6.15 Voi dovete andare sempre verso la forza, mai cedere alla falsità, alla malvagità e alla disonestà che denotano tutte una caratteristica fatale di codardia e debolezza. La debolezza nasce dall’accettare per vera un’immagine di voi stessi inferiore a ciò che siete veramente; voi pensate di essere il guscio ma in realtà siete il nocciolo, questo è il fatto chiave. Tutte le pratiche spirituali devono essere dirette alla rimozione del guscio e alla rivelazione del nocciolo. Finché dite “Io sono” non può che esserci paura ma se dite e credete fermamente “Io sono il Divino” ottenete una forza infinita. L’influenza del Divino è così sottile e potente che tutte le tracce di invidia e avidità scompaiono dalla vostra mente nel momento in cui Lo contemplate. L’amore puro che le mandriane avevano per il Signore Krshna è un esempio grande; questa è una caratteristica delle Incarnazioni Divine di tutti i tempi. (Discorso Divino del 14 Gennaio 1964). L’unico scopo della Vita è quello di trasformare l’umano in Divino il che voi siete realmente. Baba

12.6.15 Gli esseri umani sono pieni d’amore, i loro cuori sono sorgenti di misericordia; essi sono dotati della parola di verità, la pace è la caratteristica della loro mente, è la loro qualità innata. Non c’è alcun bisogno di andare in giro a cercare la pace: come l’oro e l’argento giacciono nascosti sottoterra e le perle e i coralli in fondo al mare, la pace e la gioia sono nascoste nelle attività della mente. Se chi desidera trovare questi tesori nascosti si tuffa e volge all’interno le attività mentali, diventa pieno d’amore. Solamente l’individuo che ha riempito se stesso d’amore e vive nella sua luce può essere definito umano; quelli che ne sono privi sono demoni, mostri e sub-umani. La caratteristica sacra dell’amore non vacillerà in quanto a presenza, ci sarà sempre, non cambierà; l’amore è uno e indivisibile. Coloro che sono pieni d’amore sono incapaci di dispetto, egoismo, ingiustizia, offesa e condotta riprovevole. (Prema Vahini cap.47). Una mente pacifica è la residenza dell’amore. Baba

13.6.15 Se vi mettete degli occhiali blu, vedete solamente il blu anche se la natura risplende di molti colori. Se il mondo vi sembra pieno di differenze, il difetto è in voi; se tutto vi appare come un amore unico, anche questo è solamente il vostro amore. Il sentimento che avete è la causa fondamentale; se avete dei difetti in voi, il mondo vi sembra difettoso mentre, se non conoscete difetto in voi stessi, non potete trovarne alcuno neanche cercando perché non sapete cosa sia un difetto. Ora ci si può chiedere se il Signore Stesso abbia dei difetti visto che li va cercando; no, il Signore li cerca solamente per bontà. Egli non considererà la ricchezza, la famiglia, la casta, il livello sociale o il genere, Egli vede solamente la rettitudine e considera coloro che la posseggono meritevoli della Sua Grazia dovunque siano e chiunque siano. Attenetevi quindi alla rettitudine. Vivete e agite con gioia e amore; questi due sono sufficienti, con essi la salvezza può essere ottenuta senza dubbio. (Prema Vahini cap.47). Quando riconoscete i vostri difetti cominciate a comprendere le vie del Divino. Baba

14.6.15 Coloro che sono devoti al Signore sono pieni d’amore, si attengono sempre alla rettitudine, dicono la verità, il loro cuore si scioglie di compassione, sono scevri dal male, evitano il peccato, la loro natura è basata sul bene; essi rinunciano a qualunque cosa serenamente, mangiano con moderazione, si impegnano nel fare il bene degli altri, non sono egoisti né tormentati dai dubbi, non prestano orecchio all’adulazione ma ascoltano volentieri le lodi della natura buona degli altri, hanno un carattere sacro, bello e forte. Gli aspiranti spirituali veri si impegnano a ottenere queste qualità e ad avere un carattere buono. Chi è impegnato nella ripetizione del Nome, nelle austerità e nei voti, ha buon autocontrollo e disciplina, ha fede, pazienza, cameratismo, gentilezza e gioia insieme all’amore puro per il Signore, mi è molto caro. (Prema Vahini cap.48). La devozione al Divino vi darà beatitudine, prosperità e pace. Baba

15.6.15 L’egoismo è l’illusione più pericolosa che va demolita e distrutta. Anche Arjuna l’aveva! Un giorno, quando tornarono al campo dopo la battaglia, egli voleva che Krshna scendesse dal carro per primo come tutti gli altri conduttori! Il Padrone deve scendere dopo che il conduttore gli ha aperto il portello, non è così? Krshna si rifiutò e insistette affinché Arjuna scendesse prima di Lui. Alla fine, Egli vinse e Arjuna scese dopodiché, appena Krshna lasciò il Suo sedile e mise i piedi a terra, il carro si incendiò! Pensate se Krshna fosse sceso per primo! Il fatto è che molte frecce incendiarie avevano colpito il carro ma, grazie alla presenza di Krshna, il loro potere non aveva potuto manifestarsi. Vedendo questo, Arjuna fu umiliato, il suo egoismo ricevette un colpo duro ed egli comprese che ogni azione del Signore è piena di significato. (Discorso Divino del 14 Gennaio 1964). La devozione al Divino vi darà beatitudine, prosperità e pace. Baba

16.6.15 Spiegando le caratteristiche del devoto, Rama disse a Narada: “Coloro che, con discriminazione, rinuncia, umiltà e saggezza sono consapevoli della conoscenza della Realtà, coloro che sono immersi nella contemplazione del Mio Gioco, che hanno il Mio Nome nel pensiero sempre e in ogni condizione, quelli che versano  lacrime d’amore ogni volta che odono il Nome del Signore pronunciato da qualunque labbro sono Miei devoti genuini”. Quando il bambino diventa un adulto, la madre non sta più molto attenta alla sua incolumità come il Signore non sta molto attento al saggio per il quale la sua stessa forza è sufficiente per cui, finché non si è in grado di fidarsi della propria forza, bisogna essere dei bambini nelle mani del Signore come devoti di una Sua Forma, giusto? Nessuno può diventare devoto del Supremo Senza-forma senza essere stato devoto della Forma. (Prema Vahini cap. 48). Indossate la collana di gemme di devozione attorno al collo e colmate i pensieri e le azioni  di Amore Divino. Baba

17.6.15 Il Signore Krshna si incarnò per distruggere la malvagità in un gruppo ristretto di individui ma oggi le qualità malvagie non sono riscontrabili in poche persone, sono diffuse dovunque. Lo scorpione ha il veleno solamente nella coda e il cobra nelle zanne ma le persone lo hanno in tutte se stesse! Lo hanno negli occhi, nella lingua, nella mente, nell’intelligenza, nell’andatura, nel cervello, più o meno dappertutto. Si può chiedere: “Oh! Quando sarà combattuto e distrutto questo veleno?” Proprio quello è l’obiettivo che il Signore ottiene quando entra nel vostro cuore. Offrite al Signore il “fiore del cuore” dopo averlo ripulito dalla polvere e dai parassiti che lo infestano (desiderio, rabbia, invidia, dubbio, ecc.). Si può ottenere la vittoria in qualunque campo senza alcuno sforzo? Potete salire al livello elevato di responsabilità senza le qualifiche appropriate di istruzione, talento, esperienza e saggezza? Perseverate quindi e ottenete il successo. (Discorso Divino del 14 Gennaio 1964). Il godimento dei piaceri materiali sarà nettare all’inizio ma veleno alla fine. Baba

18.6.15 Il piccolo di scimmia deve affidarsi alla propria forza per proteggersi: dovunque la madre salti, deve rimanere attaccato al suo ventre anche se viene spinto via! Anche il devoto, nella devozione del tipo “piccolo di scimmia”, deve affrontare le prove del Signore e attaccarsi al Suo Nome in ogni condizione, senza stancarsi, senza la minima traccia di non gradimento o disgusto, sopportando il criticismo e il dileggio del mondo e vincendo così il senso di vergogna e sconfitta; Prahlada è un esempio ottimo di questo tipo di devozione. Nel secondo percorso, come il gattino affida tutti i suoi problemi alla madre, il devoto si fida completamente del Signore e si abbandona a Lui. La gatta prende il piccolo in bocca e lo trasporta senza pericolo anche attraverso i passaggi molto stretti; Lakshmana è l’esempio di questa via. I due modi vengono citati a volte come “devozione con sforzo” e “affidamento di sé”; il primo è un sentiero impervio mentre il secondo è semplice e sicuro. (Prema Vahini cap.49). Il desiderio distrugge la devozione, la rabbia distrugge la saggezza e l’avidità distrugge il lavoro per cui questi attributi devono essere eliminati. Baba

19.6.15 Dio è onnipervadente. Egli ama i Suoi devoti. Fate del vostro cuore la Residenza del Signore. La terra che contiene delle vene di mica ha valore ma quella che ha vene d’oro è più preziosa; la terra è valutata secondo la preziosità del metallo che contiene. Anche i cuori si valutano per il loro contenuto: tenete Dio nel cuore ed esso diverrà un possedimento prezioso. Se Dio è insediato nel vostro cuore, voi vedete solamente Dio dovunque perché “Tutto è Divino” è un fatto. Decidete oggi di dedicarvi solamente ad azioni virtuose, pensieri buoni e compagnia buona, fate indugiare la mente su pensieri elevati, non sprecate un solo momento del tempo di veglia in vanterie sciocche, pettegolezzi insignificanti o passatempi che degradano. Finché la vita dura, fate cose buone, parlate dolcemente e sommessamente, non offendete o ferite mai nessuno, servite i bisognosi e tenete l’immagine di Dio sempre davanti all’occhio della mente. (Discorso Divino del 14 Gennaio 1964). Comandate la mente, regolate il comportamento, tenete il cuore puro e schietto e otterrete la Grazia di Dio. Baba

20.6.15 Il corpo è il tempio del Signore; voi andate in giro tutti i giorni con un tempio in cui Dio è presente nella teca più nascosta. Il corpo non è un ammasso di carne e ossa, è un dispositivo per vibrazioni sacre e vi salva se meditate su di esse, è uno strumento guadagnato durante ere interminabili di sforzo. Esso è equipaggiato di ragione e emozione e può essere usato per liberarsi dalla sofferenza e dalla malvagità. Onoratelo come tale, tenetelo in buone condizioni in modo che possa servire a uno scopo così elevato. Conservatelo ancora più accuratamente delle case di mattoni e calce in cui vivete e siate sempre convinti del fatto che non è altro che è uno strumento divino; usatelo per lo scopo puro per cui è stato progettato e donato a voi. (Discorso Divino del 3 Febbraio 1964). Tutti sono nati solamente per fare servizio alla società come dovere sacro. Baba

21.6.15 Una persona che è malata, o ha la mente immersa profondamente in qualcosa, non può percepire il gusto del cibo; anche un cuore duro o pieno di ignoranza non può sperimentare la gioia neppure se la persona è impegnata nel ricordo del Signore, nel canto devozionale, nella recitazione del Nome o nella meditazione. La lingua è dolce finché ha dello zucchero sopra di sé; in modo simile, se la colonna di luce chiamata devozione continua ad essere accesa nel corridoio del cuore, non sarà presente alcuna oscurità. Una cosa amara sulla lingua la rende tutta amara; nello stesso modo, se l’avidità e la rabbia entrano nel cuore, la luminosità scompare, l’oscurità domina la scena e la persona diventa bersaglio di dolori e perdite innumerevoli. Coloro che aspirano alla presenza sacra del Signore devono quindi acquisire certi modi di fare, certe discipline e caratteristiche. Il modo di vivere usuale non porta a Dio, deve essere modificato in qualche modo per mezzo della disciplina spirituale. (Discorso Divino del 3 Febbraio 1964). Riempite il cuore con la luce dell’amore in modo che i sentimenti malvagi di odio, di avidità e presunzione non possano trovarvi spazio. Baba

22.6.15 Come il corpo è la casa in cui voi vivete, il mondo è il corpo di Dio. Una formica che vi morde un dito del piede è capace di attrarre la vostra attenzione in quel punto e voi reagite al dolore e vi adoperate per rimuovere quel nemico minuscolo; nello stesso modo, dovete sentire il dolore, l’infelicità, la gioia o l’esultanza dovunque si riscontrino in tutto il paese, dovete impegnarvi a proteggerlo dal nemico per quanto remoto possa essere il luogo in cui esso si è presentato. Siate gentili con i parenti, allargate le vostre simpatie, servite gli altri che si trovano nel bisogno per quanto potete e sapete; non sprecate le vostre capacità lungo canali sterili. Il rispetto per i genitori, che vi hanno iniziati alla vita e portati in questo mondo che vi ha dato la possibilità di raccogliere un tesoro di esperienza così vasto e vario, è la prima lezione che il Dharma insegna. La gratitudine è la sorgente che alimenta quel rispetto. (Discorso Divino del 3 Febbraio 1964). Credete fermamente al fatto che Dio è presente in tutti gli esseri, pronunciate le parole che diffondono bontà, verità e bellezza. Baba

23.6.15 Guardate la gru: essa cammina veloce nell’acqua ma, così facendo, non può prendere i pesci; se li vuol catturare, la stessa gru rimane calma e immobile. Anche voi, se procedete con avidità, rabbia e altre qualità negative di questo tipo, non potete mai ottenere i pesci della Verità, della Rettitudine e della Pace. Ad ogni pratica spirituale che eseguite, vi prego di aggiungere l’abitudine del ricordo ininterrotto del Nome prezioso del Signore. Solamente così potete essere padroni degli attributi naturali dell’avidità, della rabbia, ecc. Tutte le scritture non insegnano che questa lezione chiave! Dato che il Signore è la meta universale e questo viaggio della vita ha Lui come destinazione per tutti voi senza eccezione, teneteLo davanti agli occhi costantemente e sottomettete la mente che vi fa deviare dal sentiero. (Discorso Divino del 3 Febbraio 1964). Indossate la collana delle gemme di devozione e colmate i pensieri, le parole e le azioni di Amore Divino. Baba

24.6.15 Coloro che provano a costruire la comunità umana sulla base della ricchezza stanno costruendo sulla sabbia; quelli che cercano di edificarla sulla roccia della rettitudine sono i saggi. Ogni persona consuma una quantità specifica di cibo e molti calcolano persino le calorie consumate e usate. Pensate un momento: avete mai calcolato quanto avete restituito alla società che vi aiuta a vivere e godere del mondo? Voi dovete trasformare il cibo in servizio sia per servire il vostro interesse che per il benessere della società. Il semplice nutrire e accudire il corpo è improduttivo perché il corpo è solamente un contenitore che diventa un cadavere quando la scintilla del Divino lo abbandona. Nessuno conserverà mai un cadavere per più di qualche ora; la gente evita la vista e l’odore di un corpo morto, ne è disgustata. Non siate mai il vostro stesso nemico né un peso per gli altri. (Discorso Divino del 3 Febbraio 1964). Il servizio è disciplina spirituale e non un passatempo per le persone ricche o importanti. Baba

25.6.15 Nel nostro paese c’è un modo particolare di catturare le scimmie; il metodo è quello di portare un vaso grande che ha una bocca piccola e metterci dentro qualcosa che le attragga. La scimmia curiosa infila la mano nel vaso e prende una manata di qualunque cosa vi sia dopodiché non è più capace di tirar fuori il pugno chiuso! Essa pensa che qualcosa la trattenga da dentro al vaso per cui cerca di scappare portandolo con sé. Nessuno la trattiene, la scimmia ha intrappolato se stessa a causa dell’attaccamento; se lasciasse andare ciò che ha preso, sarebbe libera. In modo simile, le persone sono tentate da questo vaso immenso del mondo che ha la bocca piccola dei piaceri temporali! Quando si trovano perse nel coinvolgimento di quei piaceri, pensano che qualcosa o qualcuno le incateni. Nessuno è responsabile di questo legame: appena abbandonate i piaceri e vi distaccate, siete liberi! (Summer Showers in Brindavan 1973 cap.12). I piaceri materiali sono come nettare all’inizio ma alla fine diventano veleno. Baba

26.6.15 La nascita umana è il frutto di buone azioni innumerevoli e non dovrebbe essere trattata con poca considerazione; l’occasione va sfruttata completamente. Come dice il Kena Upanishad, “Questa vita preziosa attuale non dovrebbe essere sprecata”. Se ci sono molte opportunità di salvarsi, non è una perdita enorme non usare un pensiero per cercare i modi di cavarsela? Il Katha Upanishad esorta: “Alzatevi, svegliatevi!”. Coloro che sono agitati dai dubbi su cosa accettare e cosa rifiutare, coloro che sono accecati dall’illusione e quelli che non sanno distinguere tra le tenebre e la luce, tra la morte e l’immortalità, devono cercare le persone grandi che possono mostrar loro la via per comprendere la Verità eterna, la base auto-illuminata di tutta la Creazione. Allora questo mondo e il paradiso si fonderanno nello stesso splendore! Per questo raggiungimento, voi dovete avere un desiderio profondo e osservare una pratica rigorosa e disciplinata. (Prema Vahini cap.57). La radice è l’educazione e il frutto è la virtù. Svegliatevi, alzatevi e non vi fermate fino a quando la meta è raggiunta. Baba

27.6.15 Gli aspiranti sono impegnati nella contemplazione del Signore senza sosta, come le onde del mare; essi accumulano la ricchezza dell’uguaglianza e dell’uguaglianza dell’amore per tutti e sono appagati dal pensiero che tutto è del Signore e niente è loro. Diversamente dalle persone comuni, il ricercatore spirituale non si piega facilmente di fronte al dolore, alla perdita, alla rabbia, all’odio, all’egoismo, alla fame, alla sete o all’incostanza. La persona dovrebbe dominare tutto questo il più possibile e viaggiare attraverso la vita con forza d’animo, coraggio, gioia, pace, carità e umiltà. Comprendendo che accudire il corpo non è la cosa più importante, bisogna sopportare anche la fame e la sete con pazienza e impegnarsi ininterrottamente nella contemplazione del Signore. Discutere per ogni piccola cosa, perdere il controllo, dispiacersi per la più piccola provocazione, arrabbiarsi per l’insulto più piccolo, impensierirsi per la fame, la sete e la mancanza di riposo sono caratteristiche che non devono mai esistere nell’aspirante. (Prema Vahini cap. 59). La conversazione calma e tranquilla è la più adatta all’aspirante; questa abitudine lo porta alla meta. Baba

28.6.15 Il controllo esteriore aiuta quello interiore in molti modi. Riuscire nel controllo esteriore è più difficile che aver successo in quello interiore! Una rotazione dello sterzo che abbiamo in mano fa muovere nella stessa direzione le ruote che non abbiamo in mano. Le ruote non gireranno da una parte se il volante vien girato dall’altra, il che è naturale; a volte però può accadere che, quando lo girate da una parte, le ruote vi trascinino dall’altra ma questo è dovuto all’abbandono della caratteristica naturale. Le ruote interiori, se non hanno aria, che è l’essenza vera, possono comportarsi come se non avessero collegamento con lo sterzo ma esse non possono andare oltre i limiti dello sterzo che è nella mano ed è collegato con le ruote lì sotto; se tale collegamento non c’è, il viaggio diventa impossibile. Le tendenze interiori diventano quindi controllabili facilmente per chi si è impegnato e ha conquistato quelle esteriori. (Prema Vahini cap. 53). La conversazione calma e tranquilla è la più adatta all’aspirante; questa abitudine lo porta alla meta. Baba

29.6.15 Incarnazioni dell’Amore! Dove sono presenti i sei requisiti dello zelo, della determinazione, del coraggio, dell’intelligenza, dell’abilità e dell’eroismo si manifesta l’aiuto del Divino. In qualunque campo, in qualunque momento, il successo è assicurato alla persona dotata di queste sei caratteristiche preziose che aiutano ad affrontare le varie difficoltà che capitano periodicamente; esse contribuiscono al vostro benessere generale. Come uno studente deve superare esami e controlli diversi, anche questi requisiti vengono sottoposti a prove che sono soglie verso successi elevati; queste prove arrivano in forma di perdite, difficoltà, dolori, sofferenze e calunnie. Purtroppo, molti studenti, e anche molti anziani, mancano di fiducia in se stessi e son diventati prede della mancanza di pace a causa del loro coinvolgimento nei piaceri dei sensi. I giovani, gli studenti e tutti gli altri devono acquisire l’auto-fiducia che deve essere effettivamente come il respiro vitale per ogni persona. Abbiate fiducia in voi stessi e affrontate il viaggio della vita con fede in Dio. (Discorso Divino del 23 Gennaio 1997). La forza d’animo genera la fiducia in se stessi e questa comporta un potere interiore immenso. Baba

30.6.15 Scartare la via e sprecare la vita è un insulto al nome stesso della specie! Invece di farvi schiavi dell’evanescente e del falso sprecando del tempo prezioso nel perseguirli, dedicate ogni minuto alla ricerca della Verità e alla contemplazione del Signore eternamente vero. Una dedizione simile è la funzione vera dell’anima mentre lo spreco di tempo nel cercar di soddisfare appetiti illusori è il freno del mondo. Non si dovrebbe cader vittima delle attrazioni velenose del lusso mondano o delle astuzie della bellezza seducente; un giorno, tutte queste scene affascinanti svaniranno come una storia rivelata nel sogno! La caratteristica di un aspirante spirituale è l’aderenza alla verità e non la ricerca dell’irreale in questo mondo evanescente; in questo mondo falso non può esserci la vita vera, può esserci solamente un vivere falso. Una vita vera consiste nel raggiungere il Signore e questo deve essere tenuto in mente da tutti in ogni momento della vita. (Prema Vahini cap. 58). Solamente l’Amore altruista può dissipare l’oscurità dell’ignoranza. Baba

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