SathyaSaiWiki - Italia

Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Strumenti Utente

Strumenti Sito


pensieri:2016:201606

06 - giugno 2016

Pensieri del Giorno di Sri Sathya Sai Baba

GIUGNO 2016

1.6.16
Nel momento in cui udiamo il nome Gange, ricordiamo le due rive su cui si trovano molti centri di pellegrinaggio e grandi luoghi di apprendimento. Noi visualizziamo i grandi centri spirituali come Benares, Prayag, Rishikesh e Hardwar; nello stesso modo, dovremmo riconoscere i grandi centri di pellegrinaggio della nostra mente. L’intelligenza e l’Antakarana sono i grandi centri di pellegrinaggio del corpo. È usanza che, nei grandi centri di pellegrinaggio, si compiano atti sacri e, conseguentemente, sorgano idee sacre. Nel corpo interiore, insieme alla corrente sanguigna, la mente, la Chitta, l’Antakarana, ecc. si possono considerare luoghi in cui si manifestano le idee buone. (Summer Roses On Blue Mountains, 1976, cap. 3). I sentimenti sacri entreranno nella mente soltanto quando quelli impuri e non sacri ne verranno espulsi. Baba

2.6.16
Quando indossate un orologio da polso e qualcuno vi chiede dove sia stato fatto, voi dite che l’ha fatto una fabbrica svizzera. Noi non abbiamo visto la fabbrica né il tecnico che l’ha montato ma lo usiamo. Questo orologio è apparso per miracolo o qualcuno ha usato del tempo per farlo? Voi convenite sul fatto che il processo e la conoscenza di come montare gli orologi debbano esistere e noi accettiamo subito il fatto che qualcuno lo abbia montato. Un orologio ha un creatore: e l’Universo? Chi può creare tutte queste cose così permanenti e stabili? Quando poniamo questa domanda, le persone evitano la questione e dicono che sono cose naturali, non riconoscono il Creatore che ha fatto tutto questo. Non accettare l’esistenza di tale Creatore significa essere sciocchi e duri di testa. (Summer Showers in Brindavan, 1974, vol 1, cap. 3). Un condizionatore può rinfrescare il corpo ma solamente la Grazia di Dio può rinfrescare un cervello surriscaldato e un cuore turbato. Baba

3.6.16
Si racconta che il Re Dhritarashtra abbia posto una domanda e definito il campo di battaglia del Kurukshetra come Dharmakshetra, o campo di virtù. (La Gita comincia con il Re Dhritarashtra che chiede cosa i suoi figli e i Pandava stiano facendo sul Kurukshetra). Riferendosi ai suoi figli, egli li dice “Mamaka” cioè “coloro a cui io sono legato dall’attaccamento”. Dhritarashtra, nella sua ignoranza, pone una domanda che in realtà significa “Cosa fanno i guna tamas e rajo (caratteristiche dell’inerzia e della passionalità) rappresentate dai Kaurava, sul campo di battaglia con i Pandava che rappresentano il guna sattva (caratteristica della purezza)?” Questa battaglia è combattuta continuamente nel corpo, che è il vero Dharmakshetra, sul Kurukshetra che è simbolo degli organi di senso. Il Signore Krshna, nella forma della Consapevolezza o Atma, è il testimone di questa battaglia in ogni momento. (Summer Roses On Blue Mountains, 1976, cap. 3). Il servizio esprime la Divinità nascosta nell’essere umano; esso allarga il cuore, distrugge la ristrettezza mentale e dà gioia. Per suo tramite, le caratteristiche e le tendenze malvagie che sono in noi possono essere allontanate. Baba

4.6.16
Il termine “affidarsi” è stato interpretato male e le persone cadono nella pigrizia in nome dell’affidamento. Noi pensiamo che la mente e il corpo siano stati affidati al Signore ma la vostra mente non è sotto il vostro controllo; come fate a prenderla e darla al Signore? Voi non avete neppure il controllo del corpo quindi che abbiate affidato la mente e il corpo al Signore non è vero. Il flauto è un esempio ottimo di strumento vicino al Signore; la sua sola grande qualità è l’affidarsi completamente. In esso non c’è più niente, non ci sono desideri residui, è completamente vuoto. Il flauto ha nove fori e anche il flauto del nostro corpo ha nove fori. Il flauto è stato capace di avvicinarsi al Signore perché è vuoto del tutto; se noi riusciamo rimuovere la polpa dei desideri dal corpo, non c’è dubbio che questo flauto del corpo possa avvicinarsi al Signore. (Summer Showers in Brindavan 1974, vol 1, cap. 3). Per la persona che si è affidata completamente, qualunque cosa sperimenti (bene o male) è un dono di Dio. Baba

5.6.16
Come si usa comunemente anche oggi, l’autista di una automobile è tenuto ad aprirne la portiera quando il proprietario scende. Nel Mahabharatha, si racconta che un giorno, dopo la battaglia, quando il carro da guerra giunse davanti alla sua casa, Arjuna insistette che il Signore Krshna, suo auriga, scendesse per primo e gli aprisse la portiera. Krshna dissentì e ammonì energicamente Arjuna chiedendogli di scendere ed entrare in casa. Non comprendendo il significato recondito delle parole di Krshna, questi accettò riluttante. Appena Arjuna fu entrato, Krshna saltò giù dal carro che fu avvolto dalle fiamme in un istante. Quando i Pandava chiesero sorpresi perché questo fosse accaduto, Krshna spiegò che tutte le armi possenti della battaglia erano state dominate e tenute sotto i Suoi piedi ma, quando Egli aveva lasciato il carro, erano esplose. Dio pianifica e si premura di proteggere i devoti dal danno. (Summer Roses on Blue Mountains 1976, cap. 3). Io sono sempre con voi, in voi, intorno a voi, sopra di voi, provvedendo a voi, difendendovi e proteggendovi. Baba

6.6.16
Il termine “affidarsi” indica che c’è qualcuno che dà e qualcun altro che accetta e che voi vi affidate a qualcuno. Questa parola implica una sensazione di dualità. Una persona dalla mente duale è mezza cieca. Il significato vero di affidarsi si trova nel riconoscimento del fatto che Dio è presente in ognuno e dovunque. Il riconoscere la presenza di Dio in tutti gli esseri (Jiva) costituisce il significato vero di questa parola. Noi dovremmo compiere come doveri tutti i lavori assegnatici; non è giusto ignorare il proprio dovere, sedere oziosamente e dire di aver affidato tutto al Signore. Se sentite che fate tutto il lavoro per far piacere a Dio, quello è l’aspetto giusto dell’affidarsi; se assegnate a Dio le conseguenze di tutto il male che fate e vi prendete il merito delle conseguenze buone, non vi siete affidati. (Summer Showers in Brindavan, 1974, vol 1, cap. 3). La contrizione e la contentezza dovrebbero essere trattate ugualmente come doni di Dio. Baba

7.6.16
Acquisite la capacità di comprendere il tipo di amore e tenerezza che Dio sparge sui Suoi devoti. Il piacere nasce dalla pena e la pena diventa il piacere. Grazie al fatto che i Pandava siano rimasti nella foresta per dodici anni e si siano nascosti in incognito per il tredicesimo anno, ora le persone apprezzano le loro qualità nobili. Grazie a tutti gli ostacoli e difficoltà che Prahlada incontrò e alle punizioni che gli furono impartite, ora il resto del mondo sa quanto fosse grande la sua devozione; egli non pianse mai né mostrò alcuna sofferenza quando i demoni gli fecero del male, non fece altro che ripetere il Nome del Signore e richiederne la presenza. La sua devozione ed equanimità nella sofferenza e nel piacere costituisce anche oggi un esempio vivente di cosa possono fare la fede e la devozione reali. Se, al contrario, Prahlada avesse vissuto con suo padre nel lusso e circondato di attenzione e tenerezza, come sarebbe stata conosciuta la sua fede? (Summer Roses On Blue Mountains, 1976, cap. 3). Perché temere se Io sono qui? Riponi la fede in Me, Io ti guiderò e proteggerò sempre. Baba

8.6.16
Aver fede nei Veda e accettare le loro ingiunzioni è considerato obsoleto e incivile dalla gioventù moderna. I giovani di oggi non cercano di sapere che cosa sia contenuto nei Veda o negli Sastra (Scritture); vanno persino oltre, dicono che chi ha fede nei Veda e negli Sastra cade nella fede cieca. Se uno argomenta dopo essersi informato sul contesto di ciò che sta trattando, può argomentare per quanto vuole ma se sta argomentando senza conoscere il contenuto dell’argomento, non ha argomenti. I nostri Veda ci hanno mostrato vari aspetti della Verità, della Saggezza e dell’Infinità; noi dovremmo chiederci se sono sciocche le persone che descrivono la Verità come Verità e la Conoscenza come Conoscenza o lo sono coloro che descrivono la Verità come menzogna e la Conoscenza come ignoranza. (Summer Showers in Brindavan 1974, vol. 1 cap. 3). Soltanto quando i pensieri profani e impuri sono espulsi dalla mente i pensieri sacri possono entrarci. Baba

9.6.16
Tutte le pene e le difficoltà che incontrate diventeranno alla fine dei mezzi utili a darvi felicità e piacere. Neppure un diamante di qualità elevata ha il suo valore corretto se non lo si taglia a faccette; l’oro puro non si può trasformare in un bell’ornamento se non lo si pone nel fuoco più volte e lo si modella. In qualunque momento sperimentiate delle pene, delle prove, degli ostacoli e tribolazioni, dovete riconoscerli come strade che portano alla felicità definitiva; per questo dobbiamo essere pronti ad accettare la sofferenza. Cercare solamente il piacere e rifiutare la sofferenza non è giusto, il piacere scaturisce dal dolore. Dobbiamo riconoscere che tutto il dolore porta infine al piacere. (Summer Roses On Blue Mountains, 1976, cap. 3). Tutti i dolori e i piaceri che sperimentate sono il risultato delle vostre azioni, non derivano da un atto del Divino. Baba

10.6.16
Un individuo può essere ideale in un campo particolare ma è raro trovarne uno che sia ideale in tutti i campi, quello sociale, quello politico, lo spirituale e l’economico. Se osserviamo la storia antica, vediamo che Krshna era un tale individuo raro; Egli poteva essere considerato un ideale per tutto il mondo. In verità, se vogliamo comprendere questi aspetti ideali di Krshna, dobbiamo mettere un po’ da parte la Sua Divinità e concentrarci sugli aspetti umani della Sua vita e del Suo lavoro; finché rimaniamo sugli aspetti divini, le qualità umane eccellenti in Lui non ci appaiono nella loro prospettiva corretta. Oggi, le persone sono pronte ad adorare l’uomo ma non a capirlo; comprendere il tipo di Energia Divina che c’è negli esseri umani è possibile solamente se tentiamo di farlo tramite la natura umana. (Summer Roses on Blue Mountains 1976, cap. 4). Io sono sempre con voi, in voi, sopra di voi, attorno a voi proteggendovi e guidandovi in ogni momento. Baba

11.6.16
Noi prepariamo spesso dei dolci il cui ingrediente principale è la farina di cedi del Bengala. Avete mai assaggiato questa farina? Da sola essa non può dare alcun sapore, la pasta acquisisce un gusto particolare perché noi aggiungiamo lo zucchero. In modo simile, alcuni preparano dolci particolari con la farina di grano che non ha in sé alcun sapore e acquista la dolcezza grazie allo zucchero. Così, in tutti di dolci diversi, l’ingrediente di base e l’aspetto comune è lo zucchero. Analogamente, in tutte le cose e le persone, che vediamo nel mondo intorno a noi, la dolcezza divina è il costituente comune e, in modo simile, in tutti c’è l’aspetto della Verità, della Saggezza e della Beatitudine quindi date importanza all’aspetto della Divinità (Brahman). Non incentivate l’illusione dell’attaccamento al corpo perché, in quel caso, non potrete comprendere l’aspetto reale della Divinità. (Summer Showers in Brindavan 1974, vol. 1, cap. 4). Il parlare dolce e sommesso è l’espressione dell’amore genuino. Baba

12.6.16
Il tipo di albero che spunta è determinato dalla natura del seme, l’odore che si sente quando si ha un rutto è determinato dal tipo di cibo che si è mangiato. Quando Krshna fu mandato alla corte dei Kaurava per aprire negoziati di pace, l’ammontare di problemi e esitazioni che i fratelli Pandava avevano non può essere compreso facilmente dagli altri. Essi, e in particolare Nakula e Sahadeva, erano preoccupati dal fatto che i loro fratelli più grandi mandassero Krshna in una corte piena di persone malvagie, erano molto preoccupati dal danno che questa gente avrebbe potuto farGli. Finché Egli non tornò sano e salvo, essi non presero neppure un sorso d’acqua. Grazie alla fede e all’affetto così grandi che i Pandava avevano in Krshna, Egli li proteggeva sempre. La relazione che esiste tra Dio e i Suoi devoti è sempre rafforzata dai legami dell’amore. (Summer Roses on Blue Mountains 1976, cap. 4). Imparate a dare, non a prendere; imparate a servire, non a comandare. Baba

13.6.16
Brahman permea le menti nella forma dell’Amore e crea l’attaccamento tra una persona e l’altra. Se una madre mostra affetto per un bambino, noi dovremmo interpretare che questo è un aspetto del Divino e non soltanto una relazione corporea. Quando questo aspetto permea le menti degli amici prende la forma dell’amicizia, quando è rivolto ai vari oggetti che ci piacciono prende la forma del desiderio. Se questo aspetto è diretto verso Dio, lo chiamiamo Devozione. Per il fatto che questo amore è presente in tutti, quando diciamo “Tutto questo è il Divino”, affermiamo un verità inconfutabile; questo anche quando diciamo “L’Amore è Dio, vivete nell’Amore”. Noi dovremmo praticare “Comincia il giorno con Amore, trascorri il giorno con Amore, riempi il giorno d’Amore, finisci il giorno con Amore” perché questa è la via verso Dio. (Summer Showers in Brindavan 1974, vol. 1, cap. 4). Dio è sempre presente dovunque ci sia amore. Baba

14.6.16
Se guardassimo l’Avatar Narasimha, saremmo presi dal terrore. Quando il Signore Narasimha apparve, sembrò che Prahalada stesse in un angolo in preda alla paura per cui il Egli lo guardò e gli chiese se avesse paura della figura spaventosa che aveva assunto per punire suo padre. Prahlada spiegò che non aveva paura del Signore, che era la figura più dolce che si possa percepire, era anzi certamente felice di potere vedere il Signore. Allora Egli gli chiese il perché della sua paura e Prahlada rispose che temeva che la visione divina di cui stava godendo scomparisse da un momento all’altro e lo lasciasse solo. La paura che turbava Prahlada era causata dal pensiero che Dio lo avrebbe lasciato nel mondo e sarebbe scomparso; egli voleva chiederGli di non lasciarlo. La visione divina e la bellezza divina sono tali che solamente i Suoi devoti le possono gradire. (Summer Roses On Blue Mountains, 1976, cap. 4). Perché aver paura se Io sono qui? Abbiate fede in Me, Io vi guiderò e proteggerò sempre. Baba

15.6.16
L’Amore altruista è solamente uno; nello stesso modo, la Divinità (Brahman) non è molteplice.  Per questo le scritture affermano “Ekam Eva Advitiyam Brahma!” che significa “Dio è Uno, solamente Uno senza un secondo”. Se vogliamo comprendere l’unità di tutto, dobbiamo cercar di capire quell’unicità riconoscendo la Divinità latente nei vari esseri viventi con cui giungiamo in contatto. Il fatto di avere forma umana non deve farvi pensare di avere solamente una natura umana; la forma esteriore indica che siete umani ma non dimenticate mai il Se interiore, l’aspetto vero del Divino che è insediato saldamente nelle profondità del vostro cuore. Visto che Dio è sicuramente dentro di voi, è corretto che solleviate pretese e assumiate atteggiamenti falsi e inappropriati? Quindi, se cominciate a manifestare dei desideri e mostrare delle distorsioni, commettete un’ingiustizia ai danni di questa Presenza permanente nel vostro cuore. (Summer Showers in Brindavan 1974, vol. 1, cap. 4). Chi è colmo d’Amore Divino non ha paura, non pretende niente dagli altri ed è spontaneo e altruista nel manifestare il proprio amore. Baba

16.6.16
cinque elementi sono stati creati dalla volontà del Supremo e devono essere usati con attenzione reverenziale e discriminazione attenta; l’uso negligente di uno qualunque di essi ricadrà su di voi con danno tremendo. La natura esteriore va trattata con discrezione, attenzione e soggezione; lo stesso deve accadere nei confronti della natura e degli strumenti interiori! Di questi, due sono capaci di fare un danno enorme: la lingua e la lussuria. Dato che la lussuria è suscitata e infiammata dal cibo e dalle bevande, la lingua necessita di attenzione particolare. Mentre l’occhio, l’orecchio e il naso hanno usi singoli, essa si presta a due scopi: giudicare il sapore e pronunciare le parole che sono i simboli della comunicazione. Voi dovete controllarla con attenzione doppia perché può danneggiarvi in due modi. Patanjali, autore dello Yoga Sutra, ha dichiarato che, se conquistate la lingua, la vittoria è vostra! (Discorso Divino del 23 Novembre 1968). Tutte le sofferenze e i piaceri che sperimentate sono il risultato delle vostre azioni e non di un atto del Divino. Baba

17.6.16
Dopo avere ascoltato un discorso spirituale, non dovreste occuparvi di cose irrilevanti ma cercar di ricapitolare e mettere in pratica ciò che avete imparato. Voi udite finché siete seduti qui ma, quando andate via, dovete mangiare e digerire questo materiale. Dopo aver accolto ciò che avete ascoltato, dovete metterlo in pratica in modo da digerirlo; dopo essere stati capaci di digerirlo, tutte le incognite saranno chiarite e avrete la forza dell’assenza di dubbi. Chi non è capace di digerire si ammalerà di indigestione. Se non cercate di digerire e mettere in pratica ciò che avete ascoltato, imparato e assimilato, tutto questo è inutile; la persona che continua a ripetere di esser piena di dubbi soffre davvero di indigestione. Chi riesce a comprendersi con chiarezza non avrà mai dubbi. (Summer Showers in Brindavan 1974, vol.1, cap.4). La depressione, il dubbio e la presunzione sono influenze planetarie negative per l’aspirante spirituale. Baba

18.6.16
Quando la lingua desidera delle leccornie, dichiarate che non soddisferete il suoi capricci. Se insistete nel dare a voi stessi del cibo semplice, non saporito o piccante ma molto nutriente, la lingua può lagnarsi per qualche giorno ma presto lo accoglie. Questo è il modo di sottometterla ed evitare le conseguenze malvagie del permetterle di essere il vostro padrone. Dato che la lingua è altrettanto incline allo scandalo e al parlare lascivo, voi dovete imbrigliare anche quella tendenza. Parlate poco, parlate dolcemente, parlate soltanto quando è necessario davvero, parlate solamente a coloro cui dovete; non gridate né alzate la voce con rabbia o eccitazione. Un controllo simile vi migliorerà la salute e la pace mentale, porterà a relazioni pubbliche migliori e minor coinvolgimento in attriti e conflitti con gli altri, risparmierà il tempo e l’energia che potrete usare per scopi molto migliori. (Discoro Divino del 23 Novembre 1968). Controllate il gusto, controllate il parlare. Baba

19.6.16
Immaginate che arrivi un amico mentre avete un libro in mano e lo state leggendo; voi lo vedete e gli chiedete dieci rupie in prestito. L’amico acconsente volentieri ma, prima di darvele materialmente, vi chiede di vedere il libro che state leggendo. Sfogliandone poche pagine, ci trova un biglietto da dieci rupie quindi vi chiede perché andiate cercando un prestito di dieci rupie quando le avete già lì dentro. Voi rispondete immediatamente “Sai che avevo dimenticato quelle dieci rupie che avevo riposto nel libro?! Non ho più bisogno di alcun prestito, grazie!” e siete molto contenti. L’amico vi ha fatto vedere che il biglietto è vostro davvero anche se l’avevate dimenticato; così, un Guru vero vi mostra l’aspetto divino che c’è in voi e attrae la vostra attenzione sul serbatoio di forza e saggezza che avete nel cuore. (Summer Showers in Brindavan 1974, vol. 1, cap. 5). La felicità vera è dentro di voi. Baba

20.6.16
Molti dichiarano enfaticamente di sperimentare la Beatitudine spirituale ma pochi la ottengono perché gli altri sono troppo deboli per rigettare la sarabanda dei sensi! Un’indagine anche piccola rivelerà che i sensi sono dei padroni cattivi, la gioia che procurano è transitoria e intrisa di sofferenza. La sola conoscenza di questo fatto non vi darà la gioia, solamente la contemplazione della potenza e maestà di Dio può essere una fonte di gioia che non finisce. Due individui, siano essi fratelli o sorelle, coniugi o padre e figlio, non sono mai d’accordo su una questione qualunque; le persone concordano e cooperano cordialmente soltanto se sono dei pellegrini sulla via che porta a Dio. Siate pellegrini sulla via spirituale anche mentre assolvete i doveri quotidiani, sentite che ogni momento è un passo verso di Lui; fate ogni cosa dedicandola a Lui come Egli decide, come lavoro fatto per adorarLo o per servire i Suoi figli. Controllate le azioni, le parole, i pensieri su questa pietra di paragone: “Questo sarà approvato da Dio? Ricadrà questo sulla Sua reputazione?” (Discorso Divino del 23 Novembre 1968). La vita spirituale vera comincia quando si rigetta la sarabanda dei sensi. Baba

21.6.16
Le persone piangono quando nascono, le persone piangono quando muoiono, le persone piangono per cose varie nel contempo. Allora noi dobbiamo chiederci: le persone piangono per ottenere la conoscenza vera circa ciò che è fondamentale? Piangono per la Grazia di Dio? E per comprendere e raggiungere Dio? Nella vita, è il desiderio di ogni essere umano che porta a godere di pace e felicità. Abbiamo fatto uno sforzo per conoscere la ragione reale della mancanza di pace e felicità nella vita? Si può essere liberati da questa mancanza di pace e felicità se si conosce ciò che si dovrebbe conoscere, se si dimentica ciò che si dovrebbe dimenticare e se si raggiunge la destinazione che dovrebbe essere raggiunta. Cosa dovremmo dimenticare e cosa dovremmo conoscere? Noi dobbiamo dimenticare l’aspetto del jiva (individualità separata) e dovremmo sapere che cos’è il nostro Se vero. Noi dobbiamo raggiungere Dio. (Summer Showers in Brindavan, 1972, cap. 6). Perché aver paura se Io sono qui? Riponete la fede in Me: Io vi guiderò e proteggerò sempre. Baba

22.6.16
Se conquistate la mente, otterrete la pace; così osserverete tutte le cose con mente equanime. Bene e male, rispetto e non rispetto, gradimento e non gradimento sono aspetti di una sola entità: Brahman, la Divinità. Se siete capaci di meritare la Grazia Divina, tutto fluirà serenamente; se Ne siete lontani, i pianeti malvagi vi influenzeranno. Il saggio Visvamitra fece piacere a Brahman con le sue austerità intense; il Signore Brahma eliminò le nubi del dubbio che nascondevano la forza intrinseca del Saggio Visvamitra a cui il Signore Brahman insegnò a riconoscere la presenza divina dovunque e disse di cantare la Grazia Divina in Sua presenza. L’Aspetto Divino non è qualcosa di separato e distinto, Egli è onnipresente. Non si tratta di materia con aspetti specifici ma di spirito, non di materia od oggetti. Dio è presente dovunque. (Summer Showers in Brindavan 1974, vol 1, cap. 5). Dove c’è fiducia c’è amore, dove c’è amore c’è pace. Baba

23.6.16
Molti compiono un’adorazione rituale di Dio, Lo venerano e Lo vogliono seguire. A beneficio di chi sono compiute queste offerte? Sono compiute solamente per il proprio beneficio e non per quello di Dio! Considerate questo esempio: quando pensiamo a qualcosa di eccitante, vediamo che le parole mostrano un’energia positiva e le azioni denunciano un’emozione; se invece abbiamo pensieri tristi, il corpo esteriore riflette la tristezza che la mente sta sperimentando. Prendete un esempio ancora più semplice: pensate a un lime e pensate di tagliarlo. Se il lime vi piace, la lingua si coprirà di saliva! In realtà il succo del lime non è arrivato a toccare la lingua, il suo solo pensiero vi fa salivare; nello stesso modo, le persone venerano e adorano Dio cosicché, pensando alle qualità buone del Divino, sono ispirate a coltivarle. (Summer Roses On Blue Mountains, 1976, cap. 4). Aprite il cuore e chiudete la bocca: sperimenterete la Beatitudine Divina ogni giorno. Baba

24.6.16
Noi possiamo chiederci perché Dio debba avere così tanti nomi diversi. In effetti, ognuno di essi si riferisce a una caratteristica particolare del Signore. Noi sappiamo che in una casa il figlio si rivolge al capofamiglia come padre mentre la nuora lo chiama suocero, il nipote lo chiama nonno e la moglie lo indica come “Mio caro marito”. Qui vediamo che, avendo egli allacciato tipi vari di relazioni, è chiamato con nomi differenti dalle diverse persone. In modo simile, un bramino è chiamato pujari (prete) se compie una puja e cuoco se sta cucinando; egli acquisisce un nome diverso a seconda del lavoro che fa. In base al tempo, alla situazione e al paese, a Dio sono stati dati nomi differenti che sono appropriati alla situazione e al ruolo che Egli svolge. (Summer Showers in Brindavan 1974, vol.1, cap.5). I tanti nomi e forme differenti del Signore vi incitano a vedere la Sua onnipresenza. Baba

25.6.16
Se, mentre mangiamo, pensiamo a qualcosa che ci disturba, quel qualcosa sarà causa di disturbo per la mente; questa è la ragione dell’usanza tradizionale di non parlare di cose spiacevoli a chi sta mangiando. Quando pensiamo a qualcosa e un pensiero ci attraversa la mente, il cuore si sintonizza con quel tipo di pensiero. Se, mentre siete seduti in casa, qualcuno grida che c’è uno scorpione in giro, indipendentemente dal fatto che lo scorpione ci sia o meno, la parola stessa ci fa rabbrividire, reagire e allontanare. Una cosa che entra nella mente ci fa sintonizzare con quel pensiero in ogni azione; ne consegue che, se continuiamo a pensare alle qualità divine di Dio, c’è la possibilità che le maturiamo anche noi. (Summer Roses on Blue Mountains, 1976, cap. 4). Controllate il gusto, controllate il parlare. Baba

26.6.16
Immaginate dieci bambini che vanno in un negozio di stoffe e scelgono del tessuto che gradiscono; poi vengono accompagnati da un sarto che prende loro le misure e cuce ad ognuno una camicia. Tutti hanno usato la stessa stoffa ma ognuno ha misure personali. Questa è la cosa giusta da fare. Sarebbe corretto che il sarto cucisse tutte le camicie della stessa misura e chiedesse ai bambini di indossarle? Se il bambino non riceve una camicia che gli si attagli, la indosserà con molto disagio; in modo simile, Dio splende nel cuore di ognuno e ognuno ha il diritto di adorare un Nome e una Forma particolari a seconda dell’immagine del Brahman fulgente che ha dentro. Come potreste comprendere il Divino illimitato, infinito e onnipresente e connettervi con Lui senza questa libertà? (Summer Showers in Brindavan 1974, Vol 1, cap. 5). Dio non ha nome né forma ma risponde immediatamente al cercatore che Lo chiama sinceramente con un nome qualunque. Baba

27.6.16
Nei periodi difficili, alcuni pregano Dio pensando che Egli sia in qualche posto e ascolti le loro preghiere, che venga e risolva le difficoltà! Sul piano terreno, se andate da una persona di autorità e la pregate, essa può farvi del bene ma Dio non è come qualcuno che occupa una posizione di autorità! La Sua Grazia vi aiuta appena Gli rivolgete il pensiero. Le Scritture dichiarano che “La conoscenza del Divino vi trasformerà in Dio Stesso”. Le preghiere ottengono il risultato che le qualità divine vengano coltivate all’interno e vi diano sollievo dalla sofferenza. Pregare Dio, cantarNe la Gloria e pensare alle qualità divine servono solamente per la pace, per il benessere e per acquisire un carattere buono. Per questo, promuovete le idee buone, i buoni ideali e i pensieri buoni. Considerate tutte le azioni come adorazione. (Summer Roses On Blue Mountains, 1976, cap. 4). Il Dovere è Dio, il lavoro è adorazione. Accettate serenamente qualunque cosa accada come opera Sua, come segno della Sua Compassione. Baba

28.6.16
Voi tutti dovete decidere di acquisire una fede che non vacilla e una visione certa; questo è un tentativo che dovete fare. Qualcosa avete comunque capito e a quello dovete attenervi senza abbandonarlo, qualcosa avete desiderato e questo dovete perseguire fino a che non si è realizzato, qualcosa avete chiesto e non dovete rinunciare finché non lo ricevete, a qualcosa avete pensato e non dovete cambiare strada fino ad averlo raggiunto. Non sopportandone più, Egli dovrà venirvi in aiuto o voi dovrete continuare a chiedere fino a perdere la consapevolezza. Questo è tutto. Non cambiate l’intento fino ad allora. Questa è la via corretta; abbandonare la determinazione non lo è. Se non vi piegate e avete fede salda qualunque ostacolo incontriate, possiamo mettere insieme un esercito di Krshna (Dio). (Summer Roses On Blue Mountains, 1976, cap. 4). I diamanti grezzi acquistano valore quando sono tagliati e lucidati; nello stesso modo, gli insulti diventano ornamenti. Baba

29.6.16
Noi usiamo l’espressione “libertà di scelta”, riferendoci al cammino spirituale, solamente in relazione alla nostra comprensione del Divino. Dio è illimitato e uno può avere la libertà di formarseNe un’immagine continuando comunque a godere del Suo aspetto illimitato. Le stoffe possono essere diverse ma il materiale di base, cioè il filo che le compone, è lo stesso. Gli ornamenti sono tutti differenti ma l’oro di cui sono fatti è lo stesso, il colore delle mucche può variare ma il latte è lo stesso, i fiori possono essere di tipi differenti ma l’adorazione per cui sono usati è la stessa. Gli esseri umani hanno perduto questo punto essenziale come risultato dell’ignoranza a causa della quale incontrano moltissime difficoltà. Dio è uno ma ogni individuo deve essere capace di formarseNe l’immagine che preferisce. (Summer Showers in Brindavan 1974, vol. 1, cap. 5). Dio non ha nome ma risponde al cercatore qualunque nome egli usi. Baba.

30.6.16
Anche i cinque elementi che costituiscono la terra sono controllati da leggi determinate e anche l’oceano immenso si muove secondo leggi e regole. Per stabilire queste limitazioni sul piano terreno, è necessaria una disciplina. La vita umana è una parte del contesto del mondo quindi deve essere regolata. Una regolazione è necessaria anche per l’amore, l’odio e la rabbia. Ordine e disciplina servono per fare qualunque tipo di lavoro nel mondo, nessun lavoro fatto senza disciplina darà risultati buoni. Ciò che regola il mondo è la regola della legge e ciò che è richiesto per controllare se stessi e porsi sotto la regola della legge è la disciplina. Questo controllo di se stessi è come il tapas o austerità. Una vita priva di disciplina e controllo fallirà e cadrà un giorno o l’altro; bisogna riconoscere la verità della necessità di controlli e limiti per la natura umana. (Summer Roses On Blue Mountains, 1976, cap. 6). Per diventare divini, dovete assoggettarvi al martello della disciplina e al cesello della pena-piacere. Baba

pensieri/2016/201606.txt · Ultima modifica: 2016/07/31 18:28 da sathyamax