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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2016:201608

08 - agosto 2016

Pensieri del Giorno di Sri Sathya Sai Baba

AGOSTO 2016

1.8.16 Oggi nessuno recita il Nome di Dio sinceramente; molti litigano al minimo accenno a Dio, pensano di essere al di sopra di questo. Il Divino può essere conosciuto solamente da coloro che studiano le Scritture sinceramente e amorevolmente. Non sputate sentenze contro Dio e il Suo Nome Divino solamente perché avete la lingua che può scodinzolare. C’è una storia che narra di un re, del suo ministro e di un servitore che andavano in barca. Il servitore si spaventò nel vedere l’acqua tutto intorno e il suo panico stava mettendo in pericolo la barca per cui il ministro lo afferrò, lo tuffò nell’acqua varie volte e lo tirò su solamente quando gridò “La barca, la barca!”. Una volta a bordo, egli si rese conto di essere al sicuro dalle acque agitate. Non aspettate di soffrire i tormenti della vita secolare per comprendere la sicurezza e la salvezza che la fede in Dio procura. (Discorso Divino del 19 Febbraio 1966). Abbiate il Nome e la Forma di Dio come Compagni, Guide e Guardiani mentre svolgete i compiti gravosi delle ore di lavoro. Baba

2.8.16 L’occhio che è lungo tre centimetri può vedere le stelle lontane milioni di chilometri. E’ l’occhio che vede? L’occhio può vedere se stesso? No. Voi dovete imparare a conoscere gli altri e, più ancora, voi stessi. Voi siete curiosissimi degli altri e di ogni cosa che vi circonda, chiedete persino notizie, circa le loro faccende di famiglia, le proprietà e la discendenza, a coloro che incontrate casualmente nei luoghi pubblici come i treni, gli aeroporti o gli autobus; conoscete la vostra discendenza, le proprietà, l’eredità e lo stato? Voi siete dei Manuja cioè discendenti di Manu, la persona che stese il codice morale che è la vostra proprietà ed eredità, avete il Signore insediato nel cuore quindi siete essenzialmente il Divino ma negate questa ricchezza preziosa e andate in giro dicendo che siete poveri e deboli di spirito! Per vedere i vostri occhi, avete bisogno di uno specchio; per vedere voi stessi nella vostra levatura naturale, avete bisogno di un Guru. (Discorso Divino del 19 Febbraio 1966). Tutti voi avete diritto alla proprietà di Dio di Amore, Verità, Tolleranza, Pace e Empatia come i figli sono gli eredi legittimi della proprietà del padre. Baba

3.8.16 Voi soffrite della malattia che la Gita può curare, la malattia dell’illusione che deforma il senso dei valori, annebbia la visione e distorce la prospettiva. Per trarre beneficio dalle medicine, dovete provare la pena che provò Arjuna, la dedizione che egli offrì, il distacco che raggiunse e la concentrazione che ne ricavò. Egli preferiva andare mendicando piuttosto che insediarsi come re dopo aver ucciso i suoi parenti, gli insegnanti e i più maturi. Abbiate quel desiderio cocente e la Gita potrà distruggere l’attaccamento e liberarvi. Scoprite da soli il vostro livello di sviluppo spirituale, la classe della scuola a cui siete adatti; poi decidete di passare alla classe superiore, fate il vostro sforzo migliore e ottenere la Grazia di Dio. Non contrattate o disperate, un passo alla volta è sufficiente purché vada verso la meta e non in senso contrario. (Discorso Divino del 19 Febbraio 1966). Sappiate che lo scopo della vita umana è quello di raggiungere il Signore per mezzo dell’adorazione. Baba

4.8.16 Certi banani sono enormi, hanno rami e rami dai rami e occupano uno spazio grande, ma il seme è piccolissimo come quello della mostarda. E' vero che quell'albero così grande è contenuto in un seme così piccolo o è soltanto un'illusione? Noi sappiamo che è vero. Il seme è in forma infinitesimale, germoglia cresce e diventa grande quando lo mettiamo nel terreno e lo alimentiamo. I frutti, i fiori e le foglie scaturiscono da quel seme minuscolo. Nello stesso modo, in questo corpo grande che abbiamo, c'è un seme infinitesimale chiamato Atma; se gli date nutrimento e lo lasciate crescere e prosperare, vi mostrerà la Forma Divina dell'universo. Dove dovremmo mettere il seme, come dovremmo proteggerlo e favorirlo affinché diventi un albero grande? Possiamo metterlo sul palmo della mano e innaffiarlo? Un seme diventa un albero solamente se lo si mette nel terreno e lo si annaffia convenientemente ma anche così, se lo si mette troppo profondo o troppo superficiale, non si svilupperà. Se noi mettiamo il seme del Nome di Dio nel terreno del cuore e lo nutriamo con l'acqua dell'amore, esso diverrà un buon albero. (Summer Roses On Blue Mountains, 1976, cap. 8). Considerate il corpo come un tempio mobile in cui Dio risiede. Riconoscete che Dio è sempre con voi e intorno a voi. Baba

5.8.16 Cominciate con questa prima lezione. Non vi vantate vanamente di avere assimilato la Bhagavad Gita, di averla letta cento volte e aver memorizzato tutti i versi e i commentari scritti fino ad ora. Tra i milioni di persone a cui la Gita è stata insegnata, solamente Arjuna ha ottenuto la consapevolezza del fatto che questo Universo è una manifestazione della Sua Gloria incalcolabile! Perché questi grandi studiosi non hanno avuto tale esperienza? Il raggiungimento della verità è possibile solamente per gli aspiranti che lo meritano; Arjuna giunse allo stadio più elevato dell’abbandono con l’insegnamento e perché mantenne una concentrazione eccellente durante il processo. E’ logico che sia stato benedetto. Se non avete un certo livello di abbandono, lo stesso desiderio e concentrazione, come potete aspettarvi il risultato che ottenne Arjuna? La via dell’abbandono che la Gita propone non è facile, richiede dedizione e costanza. (Discorso Divino del 16 Marzo 1966). Sappiate che lo scopo della vita umana è quello di raggiungere il Signore per mezzo dell’adorazione. Baba

6.8.16 Una visione divina della Forma Cosmica è stata descritta come consistente in mille teste, gambe e mani; da dov’è venuta questa visione? E’ soltanto la versione ingrandita di ciò che è dentro di noi. Quando Io apro gli occhi, vedo moltissime migliaia di teste ma, se li chiudo, non ne vedo neppure una. Quando apro gli occhi non vedo solamente migliaia di teste ma anche questo muro, la finestra e tutto ciò che ho intorno. Se si va fuori e si guarda con gli occhi aperti, si vedono le montagne, il cielo, i fiumi e il terreno distante; perché, se in quel momento li chiudiamo, non vediamo neppure una formica? Se gli occhi sono aperti, noi vediamo tutta la creazione; se sono chiusi, della creazione non vediamo niente dal che si deduce che tutta questa creazione è scaturita dalla nostra stessa visione. Con l’aiuto della visione interiore possiamo vedere il Se interiore come, con la visione esteriore, siamo capaci di vedere la creazione. (Summer Roses on Blue Mountains, 1976, cap. 8). L’Universo intero è scaturito dall’Amore come un albero gigantesco emerge da un semino. Baba

7.8.16 Quando cercate di cuocere un pasto, dovete avere tutti gli ingredienti essenziali: il riso, il dal, il sale, il lime, le spezie e le verdure. Se però non avete il fuoco acceso, non potete ottenere un pasto mangiabile. Così nella vita, Jnana è il fuoco che rende mangiabili, saporite, assimilabili, salutari e portatrici di gioia le sostanze, le attività e le esperienze. Quella gioia, che si chiama Anandanam, eleva, illumina ed edifica. La vita “qui” serve a raggiungere “là”. Trattate il corpo come una ferita che va lavata, bendata e medicata tre o quattro volte al giorno; questo è lo scopo vero del cibo e delle bevande. La sete è la malattia, la bevanda è la medicina; la fame è la malattia, il cibo è la medicina. Il desiderio del piacere è la malattia la cui medicina è il distacco! (Discorso Divino del 16 Marzo 1966). La preghiera purifica la mente e rafforza lo spirito come il cibo sano dà salute e forza al corpo. Baba

8.8.16 Quando i Pandava si preparavano ad andare nella foresta, Dharmaraja chiamò Draupadi, le chiese di sedergli accanto e disse: “ A causa delle differenze personali tra noi e i Kaurava, è sorta una situazione per cui noi dobbiamo andare a vivere nella foresta per dodici anni e un anno in incognito. Gli esseri umani devono in qualche modo sopportare delle difficoltà quindi perché non resti qui e ti occupi dei vecchi Dhritarashtra e Gandhari?” I Pandava chiesero a Draupadi di accudire le due persone crudeli responsabili effettivamente del loro dover andare nella foresta. Questa è una caratteristica grandissima nei Pandava e noi dobbiamo cogliere una lezione nel loro comportamento; qui la morale sta nel fatto che ciò che nella vita deve accadere accadrà ma prendere questi eventi inevitabili a pretesto per odiare non è corretto, non è un carattere buono dell’essere umano. Le sfortune, le difficoltà e le sofferenze che sperimentiamo non vengono dall’esterno né sono date da Dio, sono il risultato delle nostre azioni. La persona incolpa qualcuno per le proprie difficoltà e sfortune a causa della sua debolezza. Questo atteggiamento non è corretto. (Summer Roses on Blue Mountains, 1976, cap. 8). Il Mahabharata ci insegna che le difficoltà e le sfortune arrivano a causa della nostra debolezza; accusare gli altri per i nostri problemi non va bene. Baba

9.8.16 Voi non potete raggiungere la felicità tramite il piacere, la gioia della liberazione si ottiene soltanto per mezzo delle tribolazioni e delle prove. Una donna ottiene la gioia immensa della maternità attraverso un dolore intenso, il contadino ricava dal campo le granaglie desiderate con il lavoro duro, uno studente passa gli esami e ottiene il diploma desiderato se studia con determinazione per giorni e notti. Liberatevi del lusso e persino delle comodità, staccatevi da ciò che avete caro e tenete di conto per ignoranza totale di ciò che vi è caro e prezioso; penate, lottate, impegnatevi senza sosta e sarete benedetti con la Beatitudine inesprimibile della fusione con l’Universale. E’ la contrizione che fa della gioia un bene prezioso e desiderabile, è la notte totalmente buia che spinge chi cerca la luce, è la morte che da entusiasmo alla vita. (Discorso Divino del 16 Marzo 1966). Abbiate il Nome e la Forma di Dio come Compagni, Guide e Guardiani per mezzo del sacrificio delle ore di lavoro. Baba

10.8.16 Una volta conosciuto l’Atma, troverete che tutto è veramente Uno. Questo è lo scopo prescritto dalle scritture su questa terra ma i figli di questa terra sacra lo hanno ignorato e oggi faticano nei pantani e nei letamai della fazione e dalla paura. Quando i quattro tori che tenevano d’occhio la foresta erano uniti e attenti alla sicurezza l’uno dell’altro, in quanto sentivano di essere uno, la tigre non osava avvicinarli ma quando la discordia li divise, e dell’uno fece quattro individui separati, essi furono attaccati uno per volta e divorati. Questo è il destino di coloro che si sentono separati. Sappiate che, sebbene gli individui possano essere separati, la Shakti (potere, energia) è una ed è il Paramatmatattva (principio dell’Atma supremo); questo è il messaggio che vi porto. Esso è benefico anche se può non essere piacevole. Il paziente deve prendere le medicine e seguire le restrizioni raccomandate dal medico, non può mangiare e vivere come vuole durante la malattia; il medico sa di più e va obbedito, se si vuol recuperare la salute. (Discorso Divino del 16 Marzo 1966). Tenete il Nome del Signore sempre luminoso sulla lingua e nella mente; esso terrà sotto controllo i capricci della mente stessa. Baba

11.8.16 Se riconoscete il fatto che la Divinità è la stessa in tutti, il senso della dualità scompare. Voi potete pensare che questo sia molto difficile ma è estremamente semplice. L’incapacità di riconoscere questa verità è dovuta alla vostra visione distorta non al Creatore. Correggete la visione e la percezione erronee, vedete l’unità nella diversità. In questo mondo, c’è un conflitto tra il bene e il male; molte persone sono gelose degli altri e li calunniano ma voi non date importanza a questo criticismo, la lode e il biasimo sono comuni nel genere umano, molte persone nobili hanno subito difficoltà simili e le hanno superate con forza d’animo. Vivete nella Verità e nell’Amore e nessun danno vi sarà fatto. (Discorso Divino del 23 Novembre 2000). L’educazione deve aprire gli occhi e metterli in grado di riconoscere l’Uno dietro i molti. Baba

12.8.16 Tutta la creazione che vedete emana dal Signore. Una verità affermata dai testi sacri è che la grande varietà che vediamo intorno a noi si manifesta solamente come risultato del cambiamento nelle nostre qualità (Guna). A volte, voi siete molto contenti, a volte siete paurosi e a volte coraggiosi. Questi cambiamenti avvengono in successione veloce e in modo casuale e la loro ragione principale è la variazione che avviene nel nostro atteggiamento mentale. Queste sono manifestazioni delle proprie qualità. L’essere umano ha tre qualità distinte o guna: Satva, tamas e rajas. Se questi sono miscelati equilibratamente, non ci saranno cambiamenti drastici nella propria natura. La luce del Sole è composta di sette colori diversi; quando essi sono miscelati in proporzioni appropriate, non ci sarà cambiamento e il Sole brillerà del suo colore naturale mentre, se c’è uno squilibrio nel modo in cui questi colori sono mischiati, alcuni di essi saranno visibili. (Summer Roses on Blue Mountains, 1976, cap 9). Il servizio avvicina gli esseri umani e promuove l’affetto e l’amicizia. Baba

13.8.16 Veda ci hanno dato i quattro Mahavakya: “Tu sei Quello” “La consapevolezza costante integrata è Divinità” “Io sono Divino” “ L’Atma è Divino”. Voi tutti li conoscete e recitate di continuo queste parole ma non le mettete in pratica. Dire senza agire in conseguenza è esibizionismo puro. Voi dite che tutti sono divini ma odiate gli altri: questa è ipocrisia schietta. Se provate avversità verso un individuo, stateci tranquillamente lontano, non lo odiate, cercate di amarlo. Non criticate né odiate nessuno. Questo è il Mio messaggio per voi oggi, questo è il modo di essere che dovete adottare. Io amo tutti, nessuno Mi è antipatico; tutti sono Miei devoti, amici e figli. Per Me, tutti sono uno. Questo universo è un libro immenso, la coscienza è il guru. Dio è l’amico migliore. (Discorso Divino del 23 Novembre 2000). Tutta la conoscenza e l’erudizione sono inutili se non si pratica la virtù. Baba

14.8.16 Né il dolore né il piacere possono essere permanenti per alcuno. Tutto ciò che facciamo, bene o male che sia, coscientemente o incoscientemente, produce un risultato quindi è necessario fare il bene affinché le conseguenze siano buone. Quando un bambino esce dal ventre della madre, non ha al collo una ghirlanda o un catena d’oro, ha la catena invisibile del Karma, il risultato di tutte le azioni (karma) che ha fatto nelle vite precedenti. Tale ornamento non è visibile. Per aiutarci a vivere bene questa vita e al fine di non avere una catena di reazioni cattive nella prossima, bisogna riconoscere, come lezione primaria, che dobbiamo fare azioni buone nella vita di tutti i giorni; a questo scopo, praticate “Fai il bene, sii buono e vedi il bene”. Solamente questo vi porterà a Dio! (Summer Roses on Blue Mountains, 1976, cap. 8). Comincia la giornata con Amore, riempi la giornata con Amore e finisci la giornata con Amore. Questa è la via verso Dio! Baba

15.8.16 Incarnazioni dell’Amore! Se la nostra nazione deve progredire, bisogna che ci sia unità totale tra tutti i suoi abitanti. I nostri grandi capi hanno fatto sacrifici notevoli e ci hanno dato la libertà ma, pur avendo ottenuto l’indipendenza, non abbiamo raggiunto l’unità. A cosa serve la libertà se non c’è’ unità? C’è odio dovunque. Come si può difendere la libertà conquistata a caro prezzo se questa divisione persiste? La gente non segue la strada giusta; voi dovete prendere la via dell’unità completa in modo che ogni cittadino possa dire con orgoglio “Questa è la mia terra amata, questa è la mia lingua madre e la mia religione”. Voi dovete anche sostenere la reputazione e le tradizioni della vostra famiglia. Molti cantano il nome dolce del Signore Rama: c’è qualcuno che mette davvero in pratica le virtù che Rama rappresentava? IL Signore Rama disse “La madre e la terra madre sono più grandi persino del paradiso”; voi dovete riconoscere questa verità e viverla. (Discorso Divino del 23 Novembre 2000). L’amore per la terra madre è la base su cui si può costruire l’amore per tutto il mondo. Baba

16.8.16 Abraham Lincoln nacque in America da famiglia poverissima; la madre Nancy lavorò duramente per educarlo. A scuola, gli altri bambini lo deridevano per le sue vesti e la povertà. Incapace di sopportarlo, egli disse “Madre, i miei compagni di scuola mi deridono molto; per favore, procurami dei vestiti buoni”; ella lo attirò a sé e gli disse: “Figlio, le condizioni della nostra famiglia non sono buone, persino dar da mangiare a tutti è un problema; come puoi aspettarti dei vestiti buoni in questa situazione? Vivi secondo la tua condizione, prima o poi raggiungerai il livello che meriti. Non lasciarti influenzare dal ridicolo degli altri, abbi fiducia in te stesso; la fiducia in sé stessi è la fonte di ogni successo”. Così lo incoraggiò. Da quel momento, Lincoln si armò di grande fiducia in sé e si dedicò agli studi e alle proprie attività impegnandosi onestamente, non si fece sbilanciare da niente. Sebbene non disponesse di ricchezza materiale e comodità, ebbe successo con la auto-fiducia come armatura. (Discorso Divino del 23 Novembre 2000). La forza d’animo correda la persona di fiducia in se stessa e questa genera un potere interiore immenso. Baba

17.8.16 Un uccello che entra in una stanza di specchi vede molte riflessioni della sua forma e immagina che ci sia una moltitudine di uccelli che sono in competizione con lui per cui si lancia contro gli specchi e li manda in frantumi. Ora vede tanti uccelli quanti pezzi di specchio. Quando gli specchi sono sminuzzati, non si vede più alcuna immagine e l’uccello vola via. Questo è uno stato di ignoranza. Al contrario, una persona saggia che entra nella stanza riconosce che quelle sono sue immagini e ne è contenta. Nello stesso modo, colui che vede se stesso in tutti gli altri e li considera riflessi propri è un essere umano vero. Il principio manifesto che si vede nel mondo esteriore è lo stesso che esiste nell’individuo. Le forme, le capacità e i nomi che concepite separati sono soltanto immagini riflesse; ciò che cercate di vedere in una moschea o in un tempio è dentro di voi. Tutta la pratica spirituale mira a sperimentare questa realtà interiore. (Discorso Divino del 23 Novembre 2000). La spiritualità vera promuove l’unità per mezzo del vivere in armonia e condividere la gioia con tutti. Baba

18.8.16 Nel campo spirituale di pace mentale e gioia interiore, la responsabilità del successo o meno è completamente propria, voi non avete il diritto di attribuirla ad altri. Il fuoco si spenge se il carburante è finito quindi smettete di fornirglielo, non aggiungete carburante al fuoco dei sensi. Staccate la mente dal temporaneo e attaccatela all’eterno, piantate il virgulto della devozione cioè l’esercizio preliminare di ricordare il Nome di Dio (namasmarana); questo diverrà un albero con i rami della virtù, del servizio, del sacrificio, dell’amore, dell’equanimità, della forza d’animo e del coraggio. Voi ingoiate il cibo ma non siete coscienti di come venga trasformato in energia, intelligenza, emozione e salute; nello stesso modo, ingoiate semplicemente questo cibo per lo spirito, il ricordare il Nome del Signore, e osservate come esso si trasforma in virtù e nel resto senza che voi ne siate consapevoli. (Discorso Divino del 27 Febbraio 1961). Il Nome di Dio, se recitato con Amore e Fede, ha il potere di portare la Grazia di Dio all’aspirante desideroso. Baba

19.8.16 Il Mahabharata ci ha insegnato che le azioni sono responsabili del dolore e della gioia ma, come esseri umani, voi dovete fare tutte le azioni che vi competono. Non dovete pensare che otterrete questo o quello e che sarete capaci di fare cose grandi senza la Grazia di Dio. Non vi stancate di questo. Il tipo di semi che avete seminato, che vi hanno portati alla posizione che avete oggi, determinano i risultati che otterrete più tardi. Potete essere molto intelligenti e scaltri ma tutta la vostra intelligenza e scaltrezza non vi metteranno in grado di sconfiggere il Karma. Brahma, il Creatore, prepara una collana di tutte le cose buone e cattive che avete fatto e ve la mette al collo quando nascete. Dobbiamo riconoscere questa relazione causale: noi siamo responsabili del bene e del male che facciamo e i nostri desideri ne sono soltanto le conseguenze. (Summer Roses on Blue Mountains, 1976, cap. 8). La disciplina spirituale è essenziale perché gli effetti del karma si possono eliminare solamente col karma come una spina si può rimuovere con l’aiuto di un’altra spina. Baba

20.8.16 Attenetevi alla vostra fede, non smettete di essere leali appena accade un’inezia o qualcuno sussurra qualcosa. Non tirate giù dal muro l’immagine di Sai Baba per appenderne un’altra alla prima delusione che incontrate; lasciate tutto a Lui, lasciate che la Sua Volontà sia fatta. Questo dovrebbe essere il vostro atteggiamento. Come potete essere temprati se non sperimentate il ruvido e il liscio? Accogliete la luce e l’ombra, il sole e la pioggia. Non pensate che solamente coloro che adorano pomposamente una foto o un immagine siano devoti; chiunque cammini diritto sul sentiero morale, chiunque agisca come parla e riferisca ciò che ha visto, chiunque si sciolga di fronte al dolore degli altri e esulti per la loro gioia è un devoto, forse il devoto più grande. (Discorso Divino del 26 Febbraio 1961). Aspettarsi che la vita sia un susseguirsi ininterrotto di contentezza e comodità non è segno di devozione vera. Baba

21.8.16 Sapete perché vi è stato dato il corpo? E’ perché andiate in ogni angolo del mondo? No, non è quello lo scopo. Questo corpo vi è stato dato affinché vi aiuti a dimostrare la verità dell’affermazione che esso è stato dato per fare il bene degli altri esseri umani. Incarnazioni dell’Anima Divina! Tutti gli esseri viventi meritano la nostra compassione; tocca a noi riconoscere che questo è l’essenza della nostra capacità di ottenere la visione dell’Atma. L’austerità più grande è il riunire la compassione presente in tutti gli esseri. La sacralità della vita che è stata data a un essere umano è a un livello molto elevato diversamente da una mucca, un cavallo, un elefante o altri animali. (Summer Roses on Blue Mountains, 1976, cap. 10). Comincia il giorno con Amore, riempi il giorno d’Amore, finisci il giorno con Amore: questa è la via verso Dio! Baba

22.8.16 Voi Mi avete sentito parlare molte volte della ripetizione del Nome di Dio e dei suoi frutti, di come Esso cambi lentamente il carattere, modifichi la condotta, vi addolcisca e vi porti più vicino alla Meta. Bene, ci sono due modi di farlo: scorrendo i grani di un rosario automaticamente, meccanicamente, puntualmente e attentamente come ogni altro atto abituale della vita di tutti i giorni oppure, come dovrebbe esser fatto, ripetendo il Nome, senza pensare al numero delle volte, concentrandosi profondamente sulla Forma che rappresenta e sugli attributi divini che Essa rivela, divertendosi, godendo del contesto e dell’associazione col Nome, desiderando la Sua dolcezza e perdendosi nella Sua Musica. È chiaro che voi desiderate il gusto del Nome solamente quando sentite i morsi della fame, non potete desiderare il Nome o la Forma se siete costipati dai troppi interessi secolari. (Discorso Divino del 27 Febbraio 1961). Dio è senza nome ma risponde istantaneamente se colui che cerca invoca intensamente uno dei Suoi molti Nomi. Baba

23.8.16 Che cosa significa esattamente “Sai Baba”? Sai significa Sahasrapadma (mille loti) e Sakshatkara (realizzazione o esperienza diretta del Signore), Ayi significa madre e Baba significa padre quindi “Sai Baba” indica Colui che è Padre, Madre, lo Scopo di tutto lo sforzo yogico, la Madre sempre misericordiosa, il Padre sempre totalmente saggio e lo Scopo degli sforzi spirituali. Sai Baba trascende il più fine degli intelletti, la mente più acuta. Persino i sette saggi (rishi) fallirono nell’afferrare la sublimità del Divino quindi non cercate di scavare dentro di Me, maturate la fede e ottenete la beatitudine per mezzo dell’amore. Questo è il massimo che potete fare e ciò da cui trarre beneficio. Non correte dietro a tutti coloro che ripetono roba scritta e indossano il mantello col cappuccio da fachiro. Esaminate, giudicate e poi ammirate; esaminate la loro condotta giornaliera, le motivazioni, i punti di vista e la coerenza tra ciò che dicono e fanno. (Discorso Divino del 26 Febbraio 1961). La persona che si è arresa completamente accoglie tutto ciò che sperimenta come dono di Dio. Baba

24.8.16 Questo è tragico: quando qualcuno dice cose buone, si trova difficile fare attenzione ma, quando si dicono cose che sminuiscono e denigrano, le orecchie sono ben aperte. Siate padroni del vostro comportamento, non abbandonatevi all’impulso del momento, siate sempre consci di cosa è bene per voi. Portate avanti i vostri compiti quotidiani, non fate soffrire gli altri né soffrite voi stessi; questo è il segno del vivere intelligentemente. Non date spazio a capricci, rabbia, contrizione, esaltazione o disperazione; la confusione che mostrate è il prodotto di qualità oscure, inerti ed emotive. Insegnate alle orecchie ad ascoltare il bene con calma, mantenete la compostezza, siate calmi, non agitati e padroni di voi. Più sviluppate la carità per tutti gli esseri, il dispiacere per gli errori commessi, la paura di sbagliare e il timore di Dio, più sarete saldi nella pace. (Discorso Divino del 27 Febbraio 1961). Gli ornamenti che dovreste desiderare sono la veridicità per la lingua, la carità per le mani e l’ascolto dell’amore sacro per le orecchie. Baba

25.8.16 Incarnazioni dell’Amore Divino! Coltivate il Principio dell’Amore e manifestate l’amore in tutti i pensieri, le parole e le azioni per sperimentare la beatitudine. Quando si è colmi dell’Amore Divino, si dimenticano tutte le pene e le difficoltà. L’avvento degli Avatar si verifica di era in era per diffondere questo Principio dell’Amore Divino; il Principio dell’Amore libero dall’ego è l’essenza del Principio di Krshna. Sebbene sia presente in ogni persona, Dio rimane latente come l’olio nella noce. Per manifestare il Divino che c’è in voi, dovete affrontare prove e tribolazioni; l’amore per Dio deve crescere grazie a tali esperienze e avversità. Anche la devozione deve subire un processo costante di purificazione come l’oro deve essere scaldato più volte nel crogiolo per aumentare in brillantezza. Coltivate la buona compagnia, quella di persone colme di Amore Divino, usate il satsang per liberarvi degli istinti animali e progredire dall’umano al Divino. (Discorso Divino del 21 Agosto 1992). Imparate a trattare equanimemente la prosperità e l’avversità. Baba

26.8.16 Interiorizzate il fatto che il canto del Nome del Signore è molto sacro ed efficace, serve a rimuovere le impurità interiori e ispira pensieri buoni e sacri. Quando il cuore è colmo d’amore e verità, nascono solamente pensieri positivi. Recitare il Nome del Signore Krshna o Rama una volta all’anno non ha significato; quante volte mangiate per nutrire il corpo? Non ha la mente bisogno di essere nutrita altrettanto? La contemplazione del Signore è il suo cibo. Nutrire il corpo e affamare la mente è come decorare il carro e far digiunare il cavallo! Affinché il carro del corpo si muova, bisogna nutrire il cavallo della mente. Mentre nutrite il corpo in moltissimi modi, date cibo alla mente in solitudine, cantate il Nome del Signore costantemente e in silenzio dentro di voi. Possedendo questo strumento di saggezza così prezioso, non lo userete né metterete il tempo a frutto per pensieri preziosi sul Signore? (Discorso Divino del 26 Febbraio 1998). Dio è senza nome ma risponde istantaneamente se colui che cerca invoca intensamente uno dei Suoi molti Nomi. Baba

27.8.16 L’Amore è come un diamante preziosissimo. Esso è alieno a coloro che ostentano, sono egoisti e orgogliosi. Dove si trova quindi l’amore? Questo diamante prezioso si può trovare solamente nel regno dell’Amore, nella strada dell’Amore e nel negozio dell’Amore e si può ottenere soltanto con un cuore amorevole. Si potrebbe chiedere: “Il mondo intero è pervaso d’Amore? Perché allora esso non è disponibile facilmente?” L’amore di cui si considera che il mondo sia colmo non è Amore vero. L’Amore non può essere associato col corpo, con i sensi e con l’intelletto; qualunque cosa associata con questi è soltanto attaccamento. Solamente la vita spirituale è colma d’Amore quindi conducete una vita simile non una legata al corpo, alla mente, ai sensi e all’intelletto. Una vita così legata non può mai essere libera dall’egoismo, dalla presunzione e dall’ostentazione. (Discorso Divino del 21 Agosto 1992). Cominciate il giorno con Amore, colmate i giorno d’Amore e finite il giorno con Amore: questa è la via verso Dio! Baba

28.8.16 Oggi, le persone sono immerse completamente negli interessi relativi al mondo e non rivolgono alcuna attenzione alla ricerca spirituale. E’ vero che il coinvolgimento nel mondo non si può abbandonare totalmente ma tutte queste azioni possono essere santificate facendole in spirito di offerta al Divino. Per procedere dalla condizione umana al Divino che è nell’uomo, la sola via pratica è l’applicazione del Principio dell’Amore. Prendete dal Mahabharata l’esempio del fato di Krshna e del destino di Arjuna che indica la differenza tra chi non ha la Grazia Divina e chi ne ha il beneficio. Mentre Karna, che era coinvolto con i malvagi Kaurava, andò incontro a una fine tragica a dispetto dei suoi molti talenti, Arjuna, che era un devoto vero di Dio, fu benedetto con la vittoria. Molte scritture dimostrano utilmente il Potere che ha la Grazia del Signore di trasformare la condizione dell’umano nello stato del Divino. (Discorso Divino del 21 Agosto 1992). Il desiderio distrugge la devozione, la rabbia distrugge la saggezza e l’avidità distrugge il lavoro quindi queste qualità cattive devono essere sacrificate. Baba

29.8.16 Voi potete pensare che l’amore che è in voi e l’Amore Divino impersonato da Dio siano lo stesso ma c’è una differenza: l’Amore di Dio è completamente altruistico, assolutamente puro, eterno e perfetto. Molte persone cercano le cose del mondo, incluso Dio, solamente per ragioni egoistiche. L’amore umano è egocentrico e macchiato; questo amore egoistico non si può mischiare con l’Amore di Dio. Dio prende residenza in voi solamente quando esso è libero dall’egoismo, dall’orgoglio, dall’odio e dall’invidia. Senza la rinuncia, se uno è immerso nei piaceri del mondo e conduce una vita secolare, la devozione è egoistica e artificiale, è un inganno di se stessi, non porta a Dio; Dio non si raggiunge così facilmente. Il cuore ha un sedile singolo, ha spazio per una persona sola: come potete pensare che Dio vi sieda se ci installate i desideri delle cose del mondo? Dio vi siederà solamente se liberate quella sedia da qualunque altra cosa. (Discorso Divino del 21 Agosto 1992). L’Amore non cerca ricompensa, l’Amore è ricompensa a se stesso. Baba

30.8.16 Una volta, Krshna finse di avere un’emicrania la cui cura fosse il metterSi in testa la polvere dei piedi di un devoto. Il saggio Narada pensò di raccoglierne da Satyabhama, da Rukmini e da altri che egli pensava fossero grandi devoti del Signore ma tutti rifiutarono di dargliela considerando che offrire la polvere dei propri piedi affinché fosse messa sulla testa del Signore fosse peccaminoso. Infine Narada andò dalle Gopi le quali non ebbero la minima esitazione nell’offrire la polvere dei loro piedi se questa poteva dare sollievo immediato al Signore indipendentemente dalle conseguenze che ne avrebbero subito, non andarono a guardare se fosse giusto o sbagliato, erano interessate solamente a dare sollievo al loro Signore; esse dissero: “Tutta la nostra vita è dedicata a Krshna, la Sua gioia è la nostra gioia”. Questo è lo spirito di unità con cui offrirono la polvere dei loro piedi. In quel momento preciso, Krshna fu liberato dal sul disturbo e il Saggio Narada apprese una lezione. (Discorso Divino del 21 Agosto 1992). Per la persona che si è affidata completamente, ogni esperienza è un dono di Dio. Baba

31.8.16 Non basta che dichiariate di essere devoti al Signore, bisogna che Egli vi riconosca come tali; soltanto allora la devozione acquista valore. Il Bhagavatam e altre scritture dimostrano come questo tipo di vita dedita possa essere seguito da chiunque desideri essere devoto al Signore, nessuno dovrebbe pensare di non avere la capacità di abbandonarsi completamente a Lui. Se c’è la determinazione sicura, questo si può fare. La saggezza Divina si ottiene solamente per mezzo dell’impegno sincero. Oggi il mondo è afflitto dall’epidemia dell’egoismo anche se, in realtà, non c’è alcuna base per questo tipo di presunzione nata dall’ignoranza; essa deve essere sradicata completamente. Se si comprende che il corpo è stato dato affinché si segua la rettitudine e si agisca di conseguenza, si raggiunge certamente il Divino. (Discorso Divino del 21 Febbraio 1992). Il corpo è una casa concessa in affitto. Viveteci finché il Signore permette ringraziandoLo e pagandoGli la pigione di fede e devozione. Baba

pensieri/2016/201608.txt · Ultima modifica: 2016/09/01 09:40 da sathyamax