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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:1958:19580202

19580202 - 02 febbraio

Discorso Divino Di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Un’attitudine di sfida

[1] Abbiamo ascoltato i ringraziamenti che gli studenti della sesta classe hanno voluto esprimere ai loro insegnanti ed i consigli che hanno dato agli studenti delle classi inferiori. Le loro parole erano molto dolci, piene di gratitudine per gli insegnanti e d’incoraggiamento per gli studenti che resteranno sotto la tutela di questi professori. Hanno inoltre espresso il loro rammarico di dover lasciare un istituto così stimato, un corpo docenti così valido ed i loro cari compagni. Tuttavia, sebbene le loro parole siano state belle ed amabili, dubito che anche i loro sentimenti fossero tali perché, dopo tutto, sapevano che avrebbero dovuto lasciare questo istituto per seguire gli studi superiori e sapevano bene che questo giorno sarebbe arrivato. In ogni caso è certamente un bene vedere che i ragazzi sappiano esprimere la loro gratitudine per i benefici ricevuti. Essi hanno anche promesso di servire il paese al meglio delle loro capacità; infatti in futuro saranno i protettori e sostenitori della nazione. Io sono particolarmente felice in compagnia degli studenti poiché sono come i boccioli in un giardino; essi sono i giovani eroi che dovranno accollarsi il difficile compito di ricostruire la nazione ed il mondo.

[2] L’attuale situazione in cui il mondo versa è paragonabile ad un tifone che causa inquietudine e disordine. La paura e l’ansia dilagano ovunque ed il panico predomina, anche se tanto si decanta la conquista dello spazio e la scoperta di nuovi pianeti. Anche in questo paese è tempo di crisi e non si deve ritardare a rimettere le cose a posto, in modo che tutti possano finalmente avere pace, poiché la vita senza pace è un incubo. Intanto che studiate le materie scolastiche, cercate anche di scoprire il segreto della pace; non perdete tale opportunità perché questa è la sola saggezza che vi salverà. L’attuale sistema educativo punta a fare di voi degli individui e dei cittadini in grado di sbarcare il lunario, ma non vi rivelerà il segreto di un’esistenza felice, non vi istruirà a discernere fra il reale e l’irreale – che è invece il vero insegnamento di cui avete bisogno. Naturalmente la colpa non è vostra ma dei responsabili che gestiscono i programmi didattici, e presto o tardi anch’essi dovranno pur decidersi a cambiare. Lo scopo principale dell’educazione è sviluppare il discernimento; inoltre deve indurvi a promuovere attitudini virtuose ed a sostenere il Dharma, non soltanto ad apprendere buone maniere, nozioni generali o mestieri comuni.

[3] Innanzi tutto convincetevi di essere l’Ātma immortale, il Sé indistruttibile, puro e divino. Ciò vi darà forza e coraggio incrollabili. In secondo luogo dovete sviluppare amore e rispetto reciproco. Siate tolleranti verso tutte le persone e le diverse opinioni, verso ogni attitudine e peculiarità. La scuola, la famiglia e la società sono palestre per allenare la tolleranza. A scuola, sia gli studenti sia gli insegnanti devono essere consapevoli dei loro doveri e diritti. La loro relazione deve essere fondata sull’amore e non sulla paura, poiché solo un’atmosfera d’amore può garantire la concordia ed una felice collaborazione. Soprattutto siate buoni, onesti e beneducati: tali qualità renderanno le vostre lauree più preziose e degne di stima. Non attribuite eccessiva importanza al superamento degli esami perché altrimenti, in caso di bocciatura, vi deprimerete. Troppe volte sentiamo di giovani che si tolgono la vita dopo l’annuncio dei risultati. Cari ragazzi, non commettete simili follie; prendete il fallimento, se ci sarà, come sprone per fare uno sforzo maggiore, analizzate la ragione del vostro insuccesso e traete il massimo profitto da tale esperienza. Se vi rovinerete compiendo simili azioni folli, mi farete soffrire, ricordatelo!

[4] Mentre siete studenti, imparate a farvi strada nel tumulto della vita, a vivere senza ferire gli altri e a non causare sofferenza a voi stessi. Non perdete tempo a prendere parte a propagande elettorali, a litigare per le diverse correnti politiche o per i vaneggiamenti degli adulti. Essi vi danno un pessimo esempio, perciò dovete evitare d’imitare il loro disdicevole comportamento. La politica è una strana varietà di parassita che infesta certe persone saturando le loro esistenze di preoccupazioni. Non fatevi contagiare, non prendete la loro stessa infezione, mantenetevi puliti e contenti; siete troppo giovani per comprendere le complicazioni e le astrusità della politica: diventereste soltanto dei burattini e degli arnesi nelle mani di persone che intendono usarvi per realizzare i loro scopi. Siate determinati e coraggiosi, rifiutate di diventare i capri espiatori di tali uomini. Dite loro che avete un lavoro migliore da compiere.

[5] Procedete fin dove vi possono portare le vostre capacità e la vostra esperienza. Valutate ogni cosa attentamente e credete solo a ciò che vi pare giusto e corretto. Non dite semplicemente: “Sai Baba ha parlato bene!” oppure: “Sai Baba scrive bene.” Rispettate Sai Baba solo se è in linea con ciò che dice e scrive. La devozione e l’azione devono sempre procedere di pari passo. Śrī Gopāla Reddi è venuto ad inaugurare l’ospedale di Puttaparti e ha asserito che se fosse stato un progetto statale non sarebbero ancora sorte nemmeno le fondamenta. Così pure questa scuola ha ottenuto notorietà e prestigio grazie alla solerzia ed all’amore di chi l’ha fondata e sostenuta. Tutti dovrebbero collaborare e tutelare tali istituzioni. Le divergenze d’opinione che possono sorgere sono come i due occhi, ognuno dei quali dà una visione diversa della medesima cosa; ma se gli occhi sono coordinati, offrono una visione unica e totale. Coloro che hanno donato i fondi per questa scuola, hanno fatto una cosa molto buona con grande spirito umanitario. Siate loro grati per questo sacrificio e fate il miglior uso dell’opportunità che vi hanno offerto.

[6] Nel suo discorso d’apertura, il giudice distrettuale ha affermato che l’India è stata benedetta dalla nascita di numerosi santi, saggi e manifestazioni di Dio in forma umana. Ci si potrebbe domandare perché mai tali manifestazioni avvengano in India più che in altri luoghi, sebbene il mondo sia tanto grande e tutti abbiano bisogno di essere salvati e guidati. C’è una ragione, credetemi. Come mai in tutta l’India solo nel Kolar si trova l’oro? Dove c’è una miniera d’oro, sono necessari anche degli ingegneri minerari e chimici per estrarlo, separarlo, raffinarlo e per distribuirlo dove viene richiesto. Ebbene, qui in India esiste una miniera di saggezza, un gran tesoro spirituale: la Gītā ed i Veda, i sacri testi metafisici e le scritture rivelate. Questo tesoro deve essere distribuito ovunque, puro ed intatto, agli aspiranti spirituali che lo anelano; perciò in questo paese abbiamo un susseguirsi di saggi e santi. Grazie alla vita ed agli insegnamenti di tali uomini, in India esiste un fertile terreno ricco di virtù spirituali che richiede solo un po’ più di cura per donare abbondanti messi.

[7] La gente soffre perché nutre ogni sorta di desideri irragionevoli e si strugge per soddisfarli, senza riuscirci. Gli uomini attribuiscono troppa importanza al mondo oggettivo e, quando aumentano i loro attaccamenti, soffrono e si disperano. Se guarderete alla natura ed a tutti gli oggetti creati con lo sguardo che deriva dalla visione interiore, allora ogni attaccamento si dileguerà, e rimarrà solo lo sforzo e l’impegno; vedrete tutto molto più chiaramente, pervaso dalla gloria e dallo splendore della Divinità. Chiudete questi occhi fisici ed aprite l’occhio interiore: quale grandioso quadro d’essenziale Unità vi apparirà! L’attaccamento alla natura ha dei limiti, ma l’attaccamento a Dio che svilupperete quando il vostro occhio interiore si aprirà, non ha limite alcuno. Gustate quella Realtà e non questa falsa immagine. Il Signore è il Potere immanente in ogni cosa. Coloro che si rifiutano di credere che l’immagine riflessa nello specchio sia la loro, come potranno credere in Dio che è riflesso in ogni cosa che li circonda?

[8] La luna si riflette in una giara purché in questa ci sia dell’acqua; analogamente il Signore può essere visto chiaramente nel vostro cuore purché in esso ci sia l’acqua dell’Amore puro. Se Dio non è riflesso nel vostro cuore, non dovete pensare che Egli non esista: in realtà significa che in voi non c’è amore. Qui sia gli studenti sia gli adulti hanno abbandonato lo studio del Sanscrito etichettandolo come lingua inutile e difficile. Essi hanno dimenticato i testi antichi, li hanno messi da parte e li tirano fuori solo in occasione di festività religiose. Gli aspiranti occidentali, invece, consapevoli del loro valore, li hanno portati nei loro paesi, tradotti nelle loro lingue e con devozione ne hanno appreso l’essenza. Leggere soltanto, però, non basta! Potrete padroneggiare tutti i sacri testi ed i loro commentari, essere in grado di esporli e di discuterli con i più grandi esegeti, ma se non mettete in pratica ciò che insegnano, sarà solo una perdita di tempo. Io non approvo mai la conoscenza libresca: è la pratica ciò che apprezzo. Quando uscite dall’aula degli esami sapete già se passerete o no, perché voi stessi potete giudicare se avete risposto bene o male. Analogamente, nella disciplina spirituale, nella condotta o nella pratica ognuno può giudicare ed asserire se avrà in serbo il successo o il fallimento. La disciplina spirituale è essenziale per tutti voi, perché non si è mai troppo giovani per iniziare. Come vi prendete cura del corpo somministrandogli cibo e bevande con regolarità, così dovete sopperire alle necessità del vostro corpo interiore spirituale mediante la regolare ripetizione del Nome divino, la meditazione e lo sviluppo delle virtù. La buona compagnia, le buone attitudini ed i pensieri sacri sono essenziali per la crescita e la salute della vostra personalità interiore. Il corpo è la dimora del Signore del mondo. Come siete meticolosi nell’assumere tè o caffè ad intervalli regolari, siate altrettanto meticolosi nella pratica della meditazione e della preghiera per la salute e la vitalità dello spirito.

[9] Gli studenti devono avere un’attitudine di sfida nei confronti delle situazioni e non disdegnare il lavoro manuale; devono inoltre desiderare ardentemente di essere d’aiuto a coloro che, a causa delle loro impossibilità, ne hanno bisogno. Rispettate gli anziani e non fatevi sfuggire nessuna opportunità di servirli, onorarli e renderli contenti. Accogliete di buon grado tutto ciò che vi conferisce salute e gioia, ma non abbassatevi a spendere il vostro tempo in passatempi volgari. Non vagabondate per le strade senza una meta, non frequentate le sale cinematografiche e non associatevi a compagnie indesiderabili, coltivando cattive abitudini solo per il gusto di divertirvi. Questo paese raggiungerà grazie a voi altezze sublimi, e non certo attraverso gli attuali capi di governo, ricordatelo! Sappiate inoltre che mentre negli altri paesi le persone collaborano serenamente con chi è coraggioso, intelligente e buono, qui la caratteristica nazionale è la gelosia, gli uni degli altri, lo svilire chi sta emergendo ed il rifiutare la cooperazione e l’aiuto. Voi ragazzi dovreste dire a voi stessi: “Questi adulti si comportano così pur sapendo di sbagliare. Che peccato! Noi cresceremo in modo diverso, le nostre parole non saranno smentite dalle azioni, opereremo insieme con armonia ed amore!” Se svilupperete tali virtù, la nazione prospererà, in caso contrario andrà in rovina. Abbiate sempre nelle orecchie questi avvertimenti. Vi benedico tutti: cittadini, genitori, insegnanti e studenti. Questa scuola, fondata grazie alla generosità di alcune persone, acquisirà grande prestigio e diverrà una grande istituzione, non ho dubbi al riguardo.

Scuola Superiore Kannan, Chittoor, 02.02.1958

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da DISCORSI 1953 - 1960 (Sathya Sai Speaks-Vol.I) ed.Mother Sai Publications
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