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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:1970:19700201

19700201 - 01 Febbraio

Discorso Divino di Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba

Preghiera e lavoro

[1] In questo momento critico della storia del mondo, in cui le forze demoniache della paura e dell’ansia, dell’ingiustizia e dell’iniquità imperversano con furia selvaggia, è dovere di ogni uomo armarsi di forza spirituale per non essere travolto dall’uragano; è un compito urgente ed essenziale, e devo dire che le donne indiane hanno un contributo da dare, un servizio da rendere, un ruolo da svolgere. Le donne devono portare Dio nel cuore dei bambini e indurli a tenervelo, poiché la fede in Dio è il rimedio tonificante che l’uomo necessita per riconquistare la salute e la felicità. Potreste domandarmi: ‘Ma chi è Dio?’ Prima di sottopormi questo quesito, vorrei ricevere da voi la risposta ad un altro interrogativo: ‘Chi sono io?’ Avete l’opportunità di una vita piena di attività fisiche e mentali, la quale è come una lettera chiusa in una busta che dovete imbucare nella cassetta rossa chiamata natura o creazione; tuttavia su quella busta dovete indicare qualcosa che ancora ignorate! Sulla busta dovete scrivere chi siete, il vostro vero indirizzo! Soprattutto dove deve andare, che destino deve realizzare questa vita, l’indirizzo al quale la busta dovrà essere recapitata.

[2] Per quanto riguarda la vostra vita, le due domande fondamentali sono: ‘Da dove? Verso dove?’ Voi però non avete ancora trovato le risposte a questi due interrogativi, anche se siete molto bravi a fare mille altre domande irrilevanti! Sono certo che il Mahila satsang gradualmente getterà luce su tali questioni. Ora ve ne parlerò brevemente. Fate in modo che il satsang abbia inizio nelle vostre case, le quali devono essere in armonia, felici, senza contrasti o divisioni. I vari componenti della famiglia, le diverse generazioni che la compongono, con i vari livelli d’intelligenza, di sviluppo e di realizzazione, devono coesistere animati da comprensione reciproca e solidarietà, forza d’animo e tolleranza, collaborazione e gentilezza. Fate in modo che la pace regni nella vostra casa, tra la madre ed i figli, tra fratelli e sorelle, parenti e amici. Sul sicuro satsang stabilitosi nella vostra famiglia, potrete edificare un più vasto satsang nella comunità, nello stato, nella nazione e nel mondo. Tuttavia, se quelle fondamenta mancano, vi tirerete addosso solo del ridicolo quando inizierete a divulgare l’idea di una riunione nel nome di Dio. Esistono già molte organizzazioni che predicano ciò che non praticano: in ogni strada ce n’è una! Perciò questa non deve degenerare nell’ipocrisia come tante altre! La religione ha come obiettivo l’eliminazione dell’odio e dell’inimicizia fra i figli di Dio, tuttavia alcune religioni sono in conflitto fra loro. Il linguaggio è il mezzo per consolidare l’amicizia, promuovere la cordialità e far riavvicinare gli uni agli altri attraverso un dialogo amorevole e solidale, ma attualmente il linguaggio è diventato un’arma temibile! I templi non sono più dimore di pace, sono istituzioni per le quali certe persone entrano in lotta. Il fratello combatte contro il fratello, ed ogni casa è un campo di battaglia. La pace potrà albeggiare solo se si apprende, si pratica e s’insegna l’arte del vivere insieme in pace ed in amicizia nelle famiglie. Solo così si potrà stabilire la pace nel mondo, senza indugi o difficoltà.

[3] Quest’Associazione deve svilupparsi grazie all’adattamento tra i diversi temperamenti. È possibile creare un’organizzazione con centinaia di uomini che lavorino bene in squadra, ma le donne sono proverbialmente troppo individualiste! C’è una credenza diffusa, derivata dall’esperienza popolare, secondo cui tre donne insieme non riescano ad andare d’accordo. Alcuni versi Telugu recitano: “Il mondo tremerà davanti ad una donna. L’oceano si asciugherà se ce ne sono due e, se sono in tre, le stelle cadranno a mezzogiorno!” Perché la donna viene descritta in tal modo? Le donne sono carenti di sopportazione e di pazienza e con questo intendo dire la capacità di sopportare la sconfitta; inoltre mancano di tolleranza e forza d’animo e non sanno soffrire in silenzio senza pensare ad una ritorsione. Ecco perché la donna è definita il ‘sesso debole’; ciò significa che deve sviluppare la tolleranza. Dovete cercare di sopportare le differenze di opinioni, di adeguarvi ai vari temperamenti e sviluppare comprensione e solidarietà. Ciò accrescerà la vostra sopportazione e la pazienza. In quest’associazione ci sono alcune persone che possiedono una lunga esperienza nel gestire con efficienza organizzazioni ed istituzioni. Questa però è l’Istituzione fondamentale! Non dimenticate le fondamenta dell’antica cultura indiana! Fate in modo che i bambini ne assorbano le tradizioni mentre sono ancora sulle vostre ginocchia. Non affidateli alle bambinaie che non conoscono l’antica cultura o neppure la considerano. Fate che i piccoli apprendano le lezioni del Rāmāyana attraverso le rime delle canzoncine, non lasciate che imparino filastrocche come ‘Bee, bee! La pecora nera!’ poiché in questo modo diverranno essi stessi delle pecore nere!

[4] Coltivate lo spirito del servizio e impegnatevi in attività di volontariato nelle periferie povere e degradate di questa città, nelle carceri e negli ospedali. Abbiate compassione dei detenuti: è il metodo migliore per riabilitarli. Fate in modo che cresca in loro la fiducia nella bontà dell’umanità, così non intraprenderanno attività antisociali. Il neonato non è disgustato dallo sporco, dalla sua urina o dalle feci; tuttavia, crescendo, la ripulsione verso queste cose si svilupperà e gli resterà. Allo stesso modo, il criminale si libererà della propria insensibilità e indifferenza ed imparerà a provare disgusto per il proprio comportamento. Negli ospedali, i pazienti che non hanno parenti che dicano loro una parola gentile ed incoraggiante, piangeranno di gratitudine se porterete ai loro capezzali la luce della compassione. Scrivete per loro lettere ai familiari, se desiderano comunicare con i propri cari; raccontate loro delle storie, date loro buoni libri da leggere, frutta e fiori. Illuminate un po’ l’ambiente in cui si trovano e donate loro radiosi sorrisi. Tutto ciò è di per sé una medicina preziosa che affretterà la loro guarigione.

[5] Il servizio sociale non deve diventare un’esibizione per farvi pubblicità, con la macchina fotografica sempre pronta! Non deve neanche diventare un lavoro a rilento. Perché muoversi lentamente mentre si fa del bene a chi è meritevole? Fate tutto quello che potete, il più sollecitamente possibile. Se non potete fare del bene, almeno desistete dal fare del male, dal criticare o trovare da ridire su chi vi serve. Sappiate che il servizio è una forma di disciplina migliore addirittura della meditazione. Come potrà Dio apprezzare la vostra meditazione se vicino a voi qualcuno soffre, se non viene trattato gentilmente e se non fate tutto il possibile per aiutarlo? Non isolatevi dagli altri, intenti solo a ricercare la vostra salvezza attraverso la preghiera o la meditazione. Muovetevi tra le vostre sorelle cercando le opportunità per aiutarle, ma tenete il Nome di Dio sulla lingua e la Sua Forma davanti all’occhio della mente. Questa è la disciplina spirituale suprema. ‘Dhil me Ram, Hath me kam’ – ‘Rāma nel cuore, mani al lavoro!’ Procedete con tale spirito, così la grazia di Dio discenderà su di voi copiosamente.

Inaugurazione del Comitato Centrale dell’Associazione femminile Mahila Satsang,
Bangalore, 01.02.1970

discorsi/1970/19700201.txt · Ultima modifica: 2016/07/15 14:30 da sathyamax