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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:1985:19851117

19851117 - 17 novembre

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Pratica ciò che predichi

Apertura della conferenza internazionale delle organizzazioni «Sathya Sai» «Integrazione della comunità mondiale»

L'azione e la conoscenza

La ricerca di Dio non consiste nel cantare, meditare, scorrere rosari fra le dita o compiere meri rituali. Queste cose potranno al massimo aiutare il processo di concentrazione per cercare di tenere la mente sotto controllo. Esse vi possono aiutare a distinguere fra «attaccamento» e «non attaccamento» ed a ridurre i desideri.

Perché chiedete dov'è Dio?
Non é forse il residente del vostro cuore?
Servite il vostro prossimo e riceverete in cambio amore!
In tal modo otterrete la gioia suprema della realizzazione.

Due inseparabili fiumi di saggezza suprema scorrono da tempi remoti in India costituendone la sua sacra tradizione.

Uno di loro é rappresentato dai Veda che pongono l'accento sull'efficacia del «Karma» o l'azione.

Essi originano da Dio, «Brahman» ed i Rishis (Saggi dell'antichità) li hanno imparati, e tramandati.

L'altro potente fiume è costituito dai «Puranas» che infondono il sentimento della vittoria nell'azione.

Anch'essi furono oggetto di studio e di meditazione da parte dei Rishis che li propagarono.

Questi fiumi sono inseparabili. La base del «Karma» é «Jnana» (la conoscenza), e la base di «Jnana» (La conoscenza) é il «Karma» (l'azione). Quando i due si combinano armoniosamente il risultato é il Seva o servizio.

Questo servizio purificherà il vostro cuore che si riempirà di Ananda (gioia).

Occorre fare il proprio dovere, ed il dovere primario dell'uomo é di agire in modo corretto e giusto. Il corpo vi é stato dato non per ottenere frutti o benefici, questo senso dell'Ego conduce alla schiavitù ed impedisce la purezza del cuore e la realizzazione del «Sé».

Avere invece il sentimento che «compiere l'azione é il mio dovere»,

Non avere traccia di ego in ciò che si fa e non aspirare ai frutti dell'azione, sono i segni caratteristici dell'anima realizzata.

Il karma Yoga

Cosa e precisamente il «Karma Yoga»?

Cosa ci insegna?

Esso ci insegna che non dobbiamo ricercare il frutto dell'azione ed inoltre, ci permette di riconoscere che la stessa «Atma» (spirito) risplende in tutte le creature ed in tutte le forme.

Qual è il suo segreto?

È il controllo dei sensi!

Attraverso il controllo dei sensi é possibile raggiungere la pace, l'armonia e l'amore universale.

Ciascuno individuo deve realizzare la verità che la vita ci e stata data per compiere il proprio dovere e per niente altro.

Questo « Karma Yoga» é una tappa fondamentale nel viaggio della vita ed a tal fine é necessaria la salute.

Le azioni dovrebbero essere compiute per fini altruistici ed ispirate da alti e nobili ideali.

L'uomo comune non e in grado di capire il segreto e l'intimo significato del «Karma».

Pulire le strade, servire i poveri ed i diseredati, dare da mangiare agli affamati, soccorrere gli ammalati, sono tutti sacri obiettivi che la gente comune tende a disdegnare perché non vede l'intimo significato e la vitalità di queste azioni.

Dio stesso quando venne come Krishna, al fine di illuminare l'ideale dell'azione, si prese cura di semplici vitelli e fece tutto per il benessere degli animali, mentre durante la guerra del «Mahabharatha» divenne un modesto conduttore di carro.

Egli fece questo per mostrare la validità del servizio disinteressato.

È essenziale riconoscere che tutto ciò che ci e dato in questo mondo sotto forma di conforto e di gioia non é prerogativa di un solo individuo.

La pioggia cade ed i fiumi ingrossano, le messi crescono, il sole nasce e riempie il mondo di luce, la luna illumina la fredda notte, ma ciò accade per tutti e non per un singolo individuo!

Dovremmo sforzarci di far partecipi tutti dei miracoli della natura nella misura in cui a ciascuno spetta. Lo scopo principale del «Karma Yoga» é vedere l'unità nella diversità e con il servizio altruistico, afferrare l'infinita maestà di ciò che non ha limiti.

Non esiste un «Sadhana» (disciplina spirituale) più elevato del Seva (Servizio altruistico). Noi siamo inclini a distinguere fra spiritualità, servizio e conoscenza, ma queste tre cose non sono distinte!

Seva è conoscenza «dell'Atma» e tale servizio farà scendere la Grazia di Dio.

Quindi, anzitutto, diventate «Servitori» e poi potrete divenire «Maestri». Prima siate umani poi diventerete Divini!

La cosa più nobile é servire la propria società, il «Seva» é il sale della terra, con esso potrete ottenere un'indicibile gioia.

È quest'amore universale che si manifesta con il Seva ciò che rafforza e nutre, dona gioia e significato alla vita.

Anche «Dhyana» o meditazione, viene motivata dal senso del servizio.

Quattro cose importanti

Nella nostra vita vi sono quattro cose importanti, la prima é il sapore, la seconda é la forza, la terza é la fragranza, e la quarta é il «Prana» o il respiro.

Se non vi e il sale nella vostra minestra, voi la scarterete e non la mangerete.

Quando scartate una semplice cosa come la minestra perché é senza sale, cosa ne sarà della vostra vita se non ha nessun sapore?

Vivere per 60,80,90 anni non ha senso se non esiste questo sapore!

E cos'è questo sapore?

Ciò che dà sapore alla vita sono le buone abitudini, le buone qualità, fare cose in modo nobile ed appropriato.

Questo modo di comportarsi darà forza lustro e fragranza alla vostra vita e vivere una vita di sacrificio e di perdono vi farà risplendere.

Voi credete che la vita sia costituita dal respiro, ma se non avete buoni pensieri e buon carattere, il respiro non sarà vita.

Ciò che vi necessita é anzitutto:

pensare bene, agire nobilmente ed in modo corretto e per fare ciò vi occorre senso di sacrificio.

In ogni «Sadhaka» (aspirante spirituale) ci dovrebbe essere questo senso di sacrificio! Se credete a certe dottrine che vi insegnano a stare seduti con gli occhi chiusi e cantare «Soham», «Soham», (Io sono Dio, Io sono Dio) commettete l'errore di pensare che esse siano vero «Vedanta».

«Alzatevi! Risvegliatevi!» Questo modo di concepire il « Vedanta» non é vera filosofia per un servo di Dio!

La vera filosofia é quella che risponde a questa chiamata:

«Alzatevi! Risvegliatevi! Cercate di fare qualcosa di concreto!»

Non lasciate spazio alla pigrizia e cercate di intraprendere la strada che darà significato alla vostra vita.

Una vita senza servire é come un tempio senza luce, esso sarà la dimora del diavolo. «Seva» riempirà la vostra vita di luce e di splendore, allargherà la vostra visione, il vostro modo di vedere e nutrirà la vostra mente di pensieri ed idee divine e le cose migliori entreranno nel vostro cuore.

Questa é l'unione che dobbiamo ricercare perché essa trasformerà l'uomo in Dio! Questo e quanto il servizio farà per voi!

Ogni individuo dovrebbe sforzarsi di fare «Seva» senza badare ai frutti che tale «Seva» farà maturare. Non perdete tempo in parole!

Non ha senso continuare a dire che Dio é Onnipotente, Onnisciente ed Onnipresente e battere le mani ogni qualvolta si ode tale affermazione. Dobbiamo chiederci invece: «Quanti traducono in azioni le parole che pronunciano?»

Senza la pratica non potrete ottenere nessuna gioia. I momenti fugaci di felicità non vi daranno la vera gioia dell'anima! Ci dovrebbe essere armonia fra le parole che pronunciate e le azioni che compite, ma questo é più facile a dire che a farsi!

Fare ciò che si predica

Ma quanti sono coloro che seguono questo principio?

Se li contassimo starebbero nel palmo della nostra mano!

Solo coloro che mettono in pratica le proprie parole sono meritori della Grazia Divina!

Senza l'azione, pronunciare parole non ha alcun senso! Dovremmo diventare persone che parlare, operano!

Il vero «Sevaka» é colui che cerca di agire.

Non dovremmo lasciarci trascinare dal nostro ego e da superficiali convenienze.

Invece di fare tante cose, fatene una sola e mostrate come essa deve essere fatta e ciò sarà sufficiente!

I pensieri che albergano nel nostro cuore, messi in azione, sono meglio di tanti libri letti e di tanti discorsi fatti da persone «colte».

Quando la vostra mente é motivata dal sentimento di vero altruismo, quando il vostro cuore é puro, senza ego, potete entrare nel campo del «Seva».

Anzitutto rafforzate la vostra fede! Un cuore che ha fede é come un vulcano sul quale non vi é posto per arboscelli o per altre crescenze di nascere.

Cosa sono questi arboscelli e queste crescenze? Sono i vostri dubbi! Una volta che i dubbi entrano nella vostra mente, voi non sarete come vulcani ma come un mucchio di fango.

Ciò che occorre all'uomo é un lampo di conoscenza e per essa é necessario il «Karma».

Il fine del «Karma» é la purezza del cuore. Non crediate che tale «Karma» vi porterà alla liberazione, esso vi pulirà solo il cuore.

Ma una volta che il cuore è pulito potrete andare oltre e cercare la conoscenza.

La ricerca di Dio

Come già vi ho detto prima, la ricerca di Dio non significa cantare «Bhajan», meditare o pregare. Queste cose vi aiuteranno a controllare la mente in una certa misura, permettendovi di arrestare il processo del pensiero.

Una volta che la mente é dominata potrete realmente iniziare il cammino che vi porterà al «Bliss» e alla gioia dell'anima (beatitudine).

La strada é quella e, una volta che é tracciata dovete iniziare il viaggio. Questo viaggio è servire la vostra società e realizzare la verità che Dio é colui che risiede in ogni essere ed in ogni forma di vita.

Se Dio risiede in ogni essere non occorre, quindi, fare «Puja» (preghiere), costruire templi, o sedere in meditazione.

In questo corpo che é il vero tempio di Dio, Egli risiede nel cuore.

Ma oggi noi puliamo solo la facciata di quel tempio dimenticando che non é importante il corpo, ma Colui che vi abita.

Ricordatevi di ciò ed iniziate questo viaggio della vita la cui destinazione finale é di vedere l'Uno che é in voi.

Con questo corpo per «servire» cercate di vivere una vita senza il senso dell'Ego, ed una volta acquisita una mente stabile, l'equanimità regnerà suprema e potrete vedere Dio.

Non date spazio nel vostro cuore all'odio ed all'attaccamento. Cercate di non contaminare il vostro corpo e la vostra mente.

Tutto ciò che é nobile e puro, é ottenibile attraverso il «Servizio». Questo servizio o «Seva» é di fondamentale importanza.

Fare servizio o «Seva» in un villaggio con convinzione é veramente servire «Rama» o il Signore stesso! Il Regno di Dio é là dove regna supremo l'Amore perché senza amore non può esistere il sentimento del servizio.

Se l'uomo vuole una vita prospera e benefica, deve entrare nelle attività di servizio.

Amore e sacrificio

Prima di tutto l'amore per il quale é necessaria la fede.

Senza amore, misericordia e compassione, non si é degni di essere chiamati uomini.

Se volete costruire legami di amicizia vi occorre l'amore.

Se volete avere questo sentimento di amore dovete «servire».

Con l'amore avrete la rettitudine che vi occorre per agire in modo giusto.

Con fede e amore avrete la pace la cui base é la verità.

Per conoscere la verità é necessario il sacrificio che vi condurrà all'immortalità.

Una vita spesa nel sacrificio diverrà piena da amore e di pace.

Una persona senza fede in se stessa, o con la fede che dura solo pochi giorni, come farà a credere in Dio per tutta una vita?

La prima cosa é credere nell'uomo perché chi crede nell'uomo certamente crede in Dio!

Perché L'uomo é Dio e Dio é l'uomo!

L'amore e il legame fra queste due entità.

Avere amore é il fine che raggiungerete avendo come supporto il Seva (servizio).

Prema e Seva (Amore disinteressato e servizio altruistico) sono come le due ali che vi permetteranno di arrivare a destinazione.

Incarnazioni dell'Amore divino,

teniamo conferenze e dibattiti ma dovremo chiederci: «Quanti progressi abbiamo fatto? Quanto siamo ancora lontani dalla meta?»

Se noi ci impegoliamo in dibattiti e discussioni e decisioni, senza uno scopo, stiamo solo perdendo il nostro tempo ed il nostro denaro!

L'organizzazione «Sathya Sai»

Si dovrebbe cercare di mettere in pratica almeno una o due delle decisioni prese. Oggi, le Organizzazioni spirituali sono divenute delle imprese commerciali! Ma la «Sathya Sai» non dovrebbe diventare cosi! Che tipo di transazioni si dovrebbero compiere?

Cuore con cuore ed amore per amore, questo e il tipo di affare da compiere!

In tali tipi di transazioni non ci sono problemi di soldi! Le organizzazioni nelle quali si parla e si maneggiano soldi ed altre cose materiali non potranno mai progredire!

Ciò a cui dovremmo aspirare é stabilire l'amore reciproco. Cercate di fare Seva insieme e cosi potrete visualizzare la Forma Cosmica!

Non vi é tempo per ascoltare discorsi o leggere libri!

Fate servizio in modo che il cuore degli altri risponda agli slanci del vostro'. Chi non serve non ha diritto di parlare di «Seva».

Se volete parlare agli altri di queste cose fatele voi per primi!

«Seva» é «Sadhana» spirituale ed é la disciplina essenziale e fondamentale!

Lo scopo dell'Organizzazione Sathya Sai é di servire Dio nell'uomo al solo scopo di fare piacere a Dio!

Solo chiudere le palpebre e fare «Puja», o chiudervi una narice dopo l'altra cercando l'estasi della «meditazione» o cercare di rimanere in forma cantando «Bhajans» non vi porterà lontano!

Se tali attività non sono motivate dal senso del servizio e del sacrificio, indicano solo una natura egoica!

Cercare la propria salvezza e egoismo!

Pensare alla propria destinazione e egoismo!

Pensare alla propria Ananda e egoismo!

Uno che sacrifica il proprio interesse, che pensa alla felicità degli altri e a ciò che può fare per gli altri, é una persona altruista!

Uno che ama gli altri é amato da Dio! Se volete meritare l'amore di Dio, anzitutto incominciate ad amare gli altri!

Non amare il prossimo e pretendere che Dio vi ami è una cosa impossibile!

Amate gli altri e Dio vi amerà! Per capire l'essenza dell'amore dimenticate tutto e senza preoccuparvi del futuro vivete nel presente e fate del vostro meglio.

La causa dei problemi odierni

Qual é la causa prima di tutti quegli inconvenienti che esistono al mondo oggi?

La gente fornisce molte ragioni per questo, ma la causa principale é la seguente:

1) I vecchi pensano al passato e dicono: «Io sono stato questo e sono stato quello, quando ero giovane io…..» Ma ciò che é passato, é passato e non vi é ragione di pensare ad esso! Questi giorni tornano forse indietro?

2) I giovani pensano al futuro e dicono: «Cosa farò della mia vita? Mi sposerò? Quale sarà la mia carriera?…..» Ma il futuro non lo conoscete. Che utilità dunque pensare a qualcosa che non conoscete?

Il grosso problema di oggi é che tutti pensano al passato ed al futuro e non al presente! Ma questo non é un presente ordinario esso e «onnipresente».

Infatti, ciò che voi esperimentate oggi é il risultato di ciò che avete fatto nel passato, e ciò che fate ora modellerà il vostro futuro.

Il presente è il frutto del passato ed il futuro é il frutto del presente. Il presente é la chiave di tutto!

Dobbiamo vivere questo presente in modo sacro! Purificando il presente, purificheremo il futuro, questa e l'opportunità che ci è offerta e non dovremmo perderla.

Fate il miglior uso del presente e santificate la vostra vita con atti nobili e con il «servizio».

Con il Seva potrete raggiungere l'infinito ed esperimentare la gioia dell'anima (Bliss), e divenire ideali per gli altri.

«Sathya» (la verità), «Dharma» (la rettitudine), «Shanti» (la pace), «Prema» (l'amore) e «Ahimsa» (la non violenza) sono presenti in noi da sempre, ma noi, quando siamo tentati non facciamo buon uso di quelle qualità. Dovreste essere ispirati ed incoraggiati da nobili ambizioni e scopi sacri: questo e il vero indice del «Sai Sevaka» (il volontario di Sai)

Ecco ciò che dà immensa gioia a Sai! Ciò che Sai stesso fa é «servire» e ciò che Sai dice é di «fare servizio»

17-11-1985 Hill View Stadium Prashanthi Nilayam

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