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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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19851122 - 22 novembre

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Scienza e spiritualità

Sathya, la verità

Il tipo di educazione ed i talenti ottenuti, forse, potranno far diventare una persona più colta ma non certo più «educata». L'essenza di ogni cosa e il «Carattere», e senza di esso nessun talento né educazione ha valore.

Più grande e il numero dei talenti e la conoscenza nei differenti campi, e più grande sono i desideri che l'uomo coltiva. L'uomo a parole é senza dubbio un eroe ma quando si tratta di agire diventa una nullità!

Essere colti in un certo senso, può anche andare bene, ma a cosa serve l'eccessiva cultura se uno non e capace di tradurre in azione la benché minima parte di ciò che ha imparato?

Incarnazioni dell'amore,

«Sathya» (la verità) e veramente la casa di Dio, ed il «Dharma» (la rettitudine) dimora stabilmente in essa. I «Veda», pieni di saggezza e conoscenza, sono la manifestazione di questa verità. Coloro che vogliono progredire ed avere una vita prospera, devono obbligatoriamente seguire i principi di «Sathya» o della Verità.

Le gemme che ogni studente dovrebbe possedere sono: «Sathya», «Dana» (la compassione), «Thapas» (l'austerità), «Thyaga» (il sacrificio), il senso dell'amicizia, la pulizia, gli studi ed il servizio al Maestro.

Una volta raggiunto quello stadio supremo, troverete in esso i principi di «Dharma», «Sathya», «Shanti», «Prema» e «Ahimsa» bene radicati in tali qualità. I saggi hanno dato all'Entità unica, diversi nomi ed attributi. Colui che vive nella verità e ne segue i principi é una persona ideale e la Sua vita sarà una vita vera.

La verità non e destinata ad un solo individuo, ma trascende i limiti di tempo, spazio e paese. Essa e Suprema ed e importante in ogni circostanza della vita.

Il primo uomo della razza umana, Manu, analizzò in profondità il concetto di «Sathya» e, dopo averne fatto l'esperienza, ha lasciato in eredità a tutta la razza umana la seguente ingiunzione:

«Dite la Verità, non mentite per piacere a qualcuno, non dite la verità se questa può ferire!»

Ecco quanto Manu ci ha lasciato come concetto fondamentale di «Sathya».

Educazione per la vita e non per il vivere.

Oggi possiamo progredire solo se siamo convinti che l'educazione non serve solo a procurarci un lavoro. Dobbiamo cercare di capire il legame fra educazione da una parte e lavoro dall'altra. L'educazione non é un processo solo per guadagnarsi di che vivere ma é un processo per la vita.

Chi riesce a comprendere questa suprema verità e si comporta di conseguenza vivrà una vita degna.

I Saggi che sono come le stelle del firmamento di questo Grande Paese, hanno vissuto questa verità (Sathya) e ci hanno lasciato in eredità la Sua essenza.

L'educazione non é erudizione soltanto, né é imparare a memoria il contenuto dei libri. Non è importante che i libri entrino nella vostra mente, quanto ottenere una trasformazione del vostro cuore. Questa è la vera educazione!

Ma l'uomo moderno con il poco che è stato capace di capire e di imparare è divenuto arrogante di fronte alla Suprema Conoscenza dell'Universale.

La vera educazione è quella che cerca di operare una sintesi perfetta ed un'armonia fra «spiritualità» e «Dharma» (rettitudine).

Oggi è in crescendo il sentimento di sapere ogni cosa per il solo fatto di avere imparato tutto ciò che è materiale e superficiale, ma è solo quando si riconosce che esiste qualcosa al di là della materia che potremo capire il significato di educazione.

ln altre parole non è la «fisica» che ci deve preoccupare troppo, bensì la «meta - fisica» che si deve ricercare. E solo da poco tempo che alcuni ricercatori hanno messo in luce questo legame fra «scienza» e «Spirito».

Gli antichi Saggi che ci lasciarono questa conoscenza possono essere ancora trovati fra i moderni scienziati di oggi?

Non si può dire che tutto ciò che la scienza e la tecnologia ha oggi inventato non sia importante! Certamente occorrono i benefici della scienza. Se dovete sostenere la causa della scienza dovete anche sapere però come farne uso.

Gli uomini di scienza

Oggi la scienza cresce ma l'uomo non ha la sufficiente discriminazione per fare un uso appropriato delle sue scoperte. Questa è la ragione per la quale il mondo è così pieno di problemi. Ciononostante esistono oggi, come una volta, uomini di scienza capaci di capire la sintesi di base fra «Scienza» da un lato e «Spiritualità» o antica Saggezza dall'altra.

Newton diede un'interpretazione scientifica alla forza di gravità della terra, ma ebbe anche la saggezza di dire che tale forza di attrazione è sempre esistita e che dietro di essa vi è la mano suprema di Dio.

Einstein fu un pilastro della scienza che indagò in profondità i misteri della natura e scoperse, alla fine, che l'idea della spiritualità esisteva dietro ogni fenomeno della vita materiale. Egli capì inoltre che se voleva fare l'uso migliore della conoscenza della natura occorreva essere in compagnia dei buoni e dei virtuosi (Sath - Sanga) perché solo così il cuore e la mente possono purificarsi e pulirsi.

Espresse tale concetto dicendo:

«Ditemi chi frequentate e vi dirò chi siete!»

In tale semplice affermazione esiste la profonda verità che il tipo di società nella quale viviamo è un riflesso della nostra natura.

Un'altra grande personalità della scienza, Heisenberg, contribuì in modo sostanziale alla fondazione del pensiero scientifico moderno. Egli scopri il legame profondo fra «materia» e «spirito» nelle scritture sullo «yoga» e riassunse la sua esperienza in queste poche parole: «Controlla la mente, diventa un maestro della mente!».

Un altro scienziato, Schroedinger, volle scoprire la natura dell'idrogeno e nel processo si rese conto del legame fra «spiritualità» e «scienza» e cioè che l'una é la base per l'altra. Capì inoltre che se si accrescevano i desideri e le voglie, si tendeva a lodare se stessi e le proprie innate capacità. Egli quindi concluse: «Più desideri, più sofferenze!»

Un altro grande scienziato, Dirac, cercò l'Uno, l'entità che vive in tutte le creature viventi e concluse alla fine: «Ama sempre, non fare mai del male!»

Questa affermazione non e altro che un'eco di ciò che gli antichi Saggi hanno dato all'umanità come quintessenza di tutti i «Puranas» (sacre scritture epiche): «Non fate mai male a nessuno, amate tutti!».

Un altro grande della scienza, De Broglie, criticò la spiritualità ma alla fine scoperse che era un futile esercizio ed accettò l'esistenza di Dio. La morale di quanto detto é che anche ai nostri giorni esistono persone che rappresentano i nostri moderni saggi, come nell'antichità esistevano i sette Saggi che diedero le perle della saggezza al mondo. Materia e Spirito

In occidente vi é un altro personaggio nel campo della scienza Fritjof Capra che rivelò il legame fra materia e spirito nella natura vibratoria dell'atomo.

Nei tempi antichi Vyasa, scoperse che Sita permeava di se ogni cosa sotto forma di vibrazioni, le stesse che diedero vita a tutti i mondi ed a tutti gli elementi.

Eccovi un altro esempio della relazione fra materia e spirito tratto dal «Mahabharatha»:

Subhadra era incinta ed Arjuna che non sapeva che il figlio Abhjmaniu era nel ventre della madre, discuteva con lei della guerra e delle formazioni militari.

È antico costume in India, che le donne incinte siano nutrite con sacri, nobili ed elevati pensieri durante la gravidanza.

I genitori cercavano di evitare alla figlia qualsiasi sofferenza in ogni circostanza e svolgevano riti. Qual era il significato di tante precauzioni? L'idea era che il bambino che é nel ventre materno, dopo la nascita potesse divenire valoroso, nobile e buono attraverso la trasmissione di pensieri buoni alla madre nel periodo della gravidanza.

Questa verità era conosciuta dai nostri saggi di un tempo e tutti seguivano questa usanza ed i bambini nascevano con la predisposizione a diventare uomini ideali.

Si raccontavano loro storie di personaggi nobili e valorosi ed era per questa ragione che i bambini di quei giorni crescevano bene in bontà e nobiltà.

Ma nel mondo di oggi, sia i genitori sia la madre stessa, cosa fanno? Guardano la televisione, vanno al cinema e vedono spettacoli senza carattere ed i bimbi nascono con quelle tendenze.

Arjuna espose sua moglie Subhadra al pericolo di cattivi pensieri e Krishna intervenne dicendo: «Tu credi che sia Subhadra ad ascoltare le tue parole, ma e invece Abhjmaniu nel suo ventre!»

Durante i secoli queste parole furono dai critici tacciate di blasfemia e fu detto che Krishna aveva pronunciato parole senza senso. Ma oggi le cose stanno cambiando, la gente si sta rendendo conto della importanza delle parole degli antichi Saggi e della loro aderenza alla Verità.

Negli U.S.A. vi e un'istituzione chiamata «Istituto per la salute e lo sviluppo del bambino» nella Università della Carolina. Un eminente professore fece un esperimento per stabilire se ciò che Krishna aveva detto allora avesse qualche senso.

Si chiese: «È possibile la comunicazione?»

Dopo anni di sperimentazione concluse che le nostre menti limitate non potranno mai capire le verità ed i fenomeni che Krishna cercò di rivelare e che sarebbe occorso per ciò un intelletto da gigante.

Ciò che fece quello scienziato fu di iniettare del succo di limone in una donna incinta. Quando il bimbo nacque, più che il latte materno gustava i succhi di limone. Provò inoltre che il bambino mentre era nel grembo materno, aveva un'enorme capacità di reagire a tutto ciò che la madre diceva ed udire ciò che la madre pensava.

Una volta nato egli pronunciava le stesse parole e faceva eco ai pensieri della madre.

Questo scienziato si chiamava Anthony Casper. Egli indisse una Conferenza stampa nella quale annunciò al mondo le sue scoperte e nel gennaio 1984 disse: «Qualunque cosa Krishna cercò di rivelare è vera!»

Come vedete, anche oggi esistono scienziati preparati a sperimentare e trovare l'anello di congiunzione fra scienza e spiritualità. I

n un'altra occasione, quando Mitchel l'astronauta, scese sulla Luna e si guardò attorno per vedere come era fatta la terra, questa gli apparve come un diamante luccicante su di un pezzo di velluto «blu» e gli venne da piangere.

Egli dichiarò poi che aveva versato quelle lacrime perché non capiva come mai la gente era divenuta così ignorante e malvagia e vedeva una pietra quanto vi era invece un diamante? Trovò allora che la gente era trascinata dai possessi materiali e che la sua visione era influenzata dai tre guna.

L'amore è la vera educazione

Dobbiamo cercare di allargare la visione ed abbandonare ogni meschineria! La vera educazione è l'amore e niente altro che amore! Senza amore la vita non ha senso ed è sprecata! Certamente abbiamo bisogno di capacità e di talenti, ma essi non sono la nostra vera natura. Ciò che dovrebbe essere la base della nostra vita è «Sathya», la verità. Chi può cambiare ciò che è scritto sulla nostra fronte?

Una volta che cattivi pensieri entrano nella nostra mente non potranno tanto facilmente essere cacciati!

Insieme agli studi dovreste poter avere rispetto per gli anziani, amore per i genitori e fiducia negli amici.

Ma oggi questi sentimenti sono solo temporanei.

La nostra fiducia dura sino a quando un lavoro è fatto e poi dimentichiamo di averla data!

Come il respiro che va e viene continuamente, senza mai fermarsi in tutte le circostanze, cosi dovrebbe essere la nostra fede, qualunque siano le difficoltà che incontriamo.

Il sistema educativo dei nostri giorni è come una bolla d'aria: quando dobbiamo prendere il diploma o la laurea, facciamo Io sforzo, riempiendo la nostra mente della materia sotto esame, poi, una volta entrati nell'aula dell'esame, svuotiamo la nostra mente ed usciamo completamente vuoti.

La vera conoscenza è qualcosa che non è limitata alla mente ed ai libri. Ciò che oggi avviene è passare dai libri alla mente in un processo univoco, mentre la conoscenza dovrebbe fare parte del nostro stesso sangue e diventare la nostra natura. Solo allora troverete il compimento e la perfetta armonia fra pensieri parole ed azioni.

Chi riesce in tale compito è in verità un grande uomo e solo un tale uomo potrà recare beneficio al Suo paese.

Oggi abbiamo bisogno di tali individui, e quando questi emergono ci sarà pure pace e prosperità nel mondo.

In tutti i paesi del mondo si parla di «pace» ma solo con la bocca! Gli uomini hanno nelle mani la bomba atomica e parlano di «pace!» Vanno sulla luna senza però avere trovato la «pace!» Questa visione della scienza e delle sue scoperte ha avvelenato tutto il mondo intorno a noi. Esiste anche l'inquinamento dell'atmosfera e, non contenti, vanno oltre ed inventano le guerre stellari per inquinare anche la stratosfera.

Com'è possibile avere «pace» in tali condizioni?

Questo ripetere il nome «pace» è ingannare se stessi ed il proprio Paese!

Incarnazioni dell'amore,

potreste non avere la capacità di fare del bene, ma almeno non fate del male. Questo è il più grande servizio che potete fare. Si parla di progressi nel campo dell'educazione, ma qual è il risultato in termini di comportamento? Se solo aveste un po' di amore in voi potreste ottenere ogni cosa. A quale scopo siete riuniti qui oggi in così grande numero?

Vi sono forse stati inviati gli inviti? No!

Per la semplice ragione che è l'amore di Sai e per Sai che vi ha condotti qui!

L'educazione più importante è quella dell'amore. È solo l'amore che potrà salvare il mondo e preservarlo! Lo sviluppo di una nazione non dipende solo dall'industria, dalle costruzioni, o dal commercio. Ciò che è essenziale è il senso morale, la purezza mentale ed il carattere!

Una persona che ha a cuore il benessere della propria nazione dovrebbe possedere quelle cose. Studenti ed insegnanti e tutti coloro che hanno a cuore gli scopi dell'educazione e la sua causa,

io spero e penso che in questo sistema di educazione ci possa essere posto per cose come l'amore, il dharma, i valori etici e morali, perché solo così il paese potrà avanzare e riguadagnare il suo passato glorioso e la sua grandezza di un tempo!

Hill View Stadium 22-XI-1985 Prashanthi Nilayam

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