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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:1985:19851124

19851124 - 24 novembre

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

L'Amore di Sai

Cos'è l'amore vero

In verità vi dico, se una persona non possiede buone qualità, virtù e nobiltà, non ha umiltà e nobile carattere, non può dirsi un essere umano.

La più grande di tutte le virtù è l'amore, ed un altro nome per esso è: la compassione.

Caratteristica dell'amore è di crescere e mai diminuire.

Una volta il santo Tukaram, descrisse l'amore in questi termini:

«Oh Signore! Ci hanno detto che la Conoscenza Suprema o «Jnana» è quella che si ottiene con una mente piena di devozione. Ecco quanto ci hanno insegnato i nostri padri! Ma è mai possibile a noi, comuni mortali, realizzarti percorrendo quel cammino della conoscenza o «Jnana»? Io ho questa convinzione intima che non sia possibile tramite i mezzi della meditazione, l'austerità (Thapas) o «Japa» (ripetizione del nome), ma solo con l'amore. Pertanto, Signore, benedicimi affinché io possa avere questo amore sublime!»

Cosa vuol dire amore? Noi crediamo che sia il rapporto fra due persone o fra una persona ed un oggetto, o fra una persona e cose materiali. Secondo Me questo potrebbe essere anche chiamato amore, ma è un amore che per sua natura è tinto d'egoismo, motivato dai vostri scopi ed interessi. Come può un tale amore essere puro?

L'amore che è sacro, puro, pieno, sincero, scevro da egoismo, che non ricerca alcun frutto, immotivato, questo è l'amore di Dio. Se nell'amore non esistono tutte quelle qualità non potrete chiamarlo vero amore.

Solo con tale tipo d'amore potrete assicurarvi Dio.

Una vita priva d'amore, una natura che non ha amore, uno scopo senza amore non vi porterà a destinazione.

L'amore altruistico

Molte volte vi ho detto che se volete coltivare il campo del vostro cuore dovete dare all'amore il ruolo preminente.

Le Gopikas (devote di Sri Krishna) cantavano così: «O Signore! Facci capaci di coltivare il nostro cuore con i semi dell'amore, diventare arboscelli che crescano bagnati dall'amore, e che tale amore diventi un fiume che scorra potente!»

Come i raggi originano dal sole, come le onde sulla superficie dell'oceano, come le scintille che nascono dal fuoco, così l'amore origina da Dio, quindi l'amore è la forma di Dio. Come sentite il sangue scorrere nelle vene e nelle arterie, così potete sentire e percepire la forza di Dio sotto forma d'amore.

La strada dell'amore è facile da percorrere per l'uomo comune, occorre solamente che questo amore sia per sua natura altruistico.

Usare l'amore fine a se stesso e non per desiderare cose materiali.

La pioggia cade dal cielo sulle montagne, sui fiumi, diventa parte dell'oceano, ed è pura, e tale purezza dipende da ciò con cui viene a contatto. Se cade sulla sabbia verrà da essa assorbita, se cade su di una piattaforma colà rimarrà, se cade in una conchiglia potrà trasformarsi in perla, se cade su di una superficie colorata assumerà quel colore, se cade nell'oceano diverrà salata, se cade in un fiume invece sarà dolce.

Allo stesso modo l'amore di Dio è puro per natura, ma esso tenderà ad assumere forme diverse a seconda del ricettacolo: esso potrà essere egoista come altruista. Ecco perché noi consideriamo Dio come avente attributi e qualità ma, in verità, Egli ne è privo ed è immutabile.

Il cambiamento che gli si attribuisce non è che un riflesso del pensiero umano e del modo umano di vedere le cose. Il modo con cui si guardano le cose dà loro forma e struttura.

Siate fermi

La vera natura dell'uomo è pura e senza traccia d'egoismo, e non può mutare.

Se tenete una ghirlanda di fiori in un pezzo di carta,

qualunque sia l'intensità del vento, i fiori non si scomporranno mentre se soffia sui fiori rampicanti essi si agiteranno.

Allo stesso modo, voi vi agitate sotto la pressione di cose come la critica e la lode, mentre l'amore puro che è stabile nel vostro cuore, rimarrà immobile, qualunque sia l'intensità della provocazione o della pressione esterna.

Qualunque cosa possa succedere, la vostra fede e la vostra convinzione non dovrebbe per nessun motivo cambiare. Uddhava che era andato a visitare le Gopikas, notò la loro devozione e quando ritornò da Krishna gli disse: «O Krishna, anche se le loro suocere le molestavano, ed i loro mariti le ferivano, esse non pronunciarono neanche una parola né mostrarono ansietà e paura. Esse erano ferme ed equilibrate in ogni circostanza».

La ragione di ciò era che esse avevano nel loro cuore Krishna come una foto stampata sulla carta che non poteva né muoversi né traballare.

Allo stesso modo nel nostro cuore, l'amore dovrebbe essere stabile e fermo e diventare parte di esso. Con questo tipo d'amore Dio può essere raggiunto. Per vedere il sole sorgere il mattino non occorre usare niente di artificiale come una torcia o una lampada, esso risplende e quindi lo potete vedere, così per la luna che la potete notare dalla freschezza che irradia.

Se desiderate avere l'amore e la conoscenza, avete bisogno solo di amore e non di cose artificiali.

L'amore umano

L'amore è risplendente, è la vostra stessa vita, è Dio! Dovete lottare per avere Dio con l'amore perché Dio ricerca questo amore in voi.

Ma l'uomo non capisce la natura dell'amore e ne dà versioni distorte e confuse. Ciò che vediamo, i cambiamenti che avvengono e possiamo osservare non dipendono dall'amore divino, ma dall'amore umano che prende forme differenti. Se l'acqua fosse ferma, potreste vedere il riflesso della luna in essa, ma se fosse agitata, anche il riflesso si muoverebbe.

La natura dell'acqua non ha niente a che vedere con la luna. Cosi è il vostro cuore che se è oscillante, Dio che vi risiede, apparirà oscillante ed instabile. Se il cuore è pieno di «Thamo guna» Dio apparirà come «Thamas», ma Egli non ha niente a che vedere con ciò che l'individuo ha nel suo cuore, sia esso «thamasico» oppure «satwico», impuro o sacro. In ogni cosa Dio rimane puro, sacro, e nobile. Ciò che noi stiamo facendo è vedere l'uomo così come appare, e poi dipingere Dio. Ma questo è un errore!

I nostri pensieri dovrebbero essere puri, la nostra visione ferma e vedere Dio in tutto ciò che è nobile. Come è possibile ottenere questo? Qual è l'offerta che dovremmo fare al Signore?

«O Signore! Lo stesso cuore che mi hai dato, io Ti offro! Cosa altro potrei offrirti? Io Te lo offro con le mie preghiere sincere Ti prego, Signore, accettalo! Non vi è niente di nuovo che io Ti possa offrire, ciò che mi hai dato io Te lo offro, niente all'infuori di esso!»

Ma, noi invece diciamo:

«Ho fatto questo, ho fatto quello per Dio!»

Dio non sarà impressionato da tali atti superficiali! Non sarà mai legato da offerte in senso materialistico, Egli vedrà piuttosto il cuore, il sentimento dietro ogni azione, il suo motivo!

È un'illusione pensare: «Dio è qui» o «Dio è là», perché Egli è onnipresente! È solo sotto certe condizioni e circostanze che potrete realizzare questa verità.

Quando una persona ha il cuore puro e siede ferma, pensando a Lui, meditando su di Lui, Dio mostrerà Se stesso!

Spesso parlate del tempo in cui Egli era a Shirdi, mentre ora è a Parthi. Ma questo modo di interpretare gli eventi è solo vostro, perché Sai è presente in ogni tempo, in ogni luogo ed in ogni circostanza negli occhi dei devoti veri.

Dovete solo guardare con gli occhi bene aperti ed Egli risponderà e verrà da Voi.

Sai non è uno che si lascia trascinare da parole vuote né indulge in vuote assicurazioni, Egli è per tutti e da tutti può essere visto, percepito, sperimentato, in ogni tempo, se solo si ha la purezza del pensiero e dell'intento.

Egli non è uno che si lascia influenzare da vuote parole, vuote azioni, ma se i devoti gli dicono:

«O Signore Sai, vieni ad assistermi ed aiutarmi ad attraversare questo oceano della vita!»

Egli è là a dare loro il sostegno e l'assistenza! Ma Sai è alIo stesso tempo qui, in questa piccola figura che potete vedere davanti a voi.

La natura di Sai

È nella natura di Sai essere burlone, essere giocondo ed entusiasta, ma in tutto ciò che fa vi è sempre un profondo significato che non a tutti è dato di conoscere. Molti danno proprie interpretazioni, ma non sono le parole di Sai! In ogni parola di Sai vi è una forza, una suprema forza di convincere che ognuno può sperimentare. All'inizio non potrete capirlo, ma poi gradualmente, potrete capire il significato.

Come l'altro giorno quando parlammo del programma:

«Controllate i desideri»

dicemmo che esso non ha niente a che vedere con il denaro e che il denaro accumulato doveva essere speso a vostro beneficio.

Ora ancora vi voglio dire che Sai non ha nulla a che veder con le cose materiali. Dove esiste una perfetta corrispondenza fra pensiero parole ed azione, vi è un uomo di verità, dove non esiste questa armonia esiste un uomo irreale.

Questo Sai e Sathya Sai, così la parola di Sai il pensiero di Sai e l'azione di Sai saranno sempre in perfetta armonia. Questa storia delle 600.000 rupie non fu raccontata per impressionarvi, ma per mostrarvi cosa vuol dire «azione».Non sono le 600.000 rupie o i 6.000.000 di rupie che interessano Swami.

Sai chiede solo amore puro e immacolato, ed alla persona che è capace di offrirglielo Sai darà Se stesso! Ora vorrei che le persone che hanno ancora dubbi si convincano di questo! La natura dell'uomo e la sua mente sono sempre oscillanti per il continuo pensare, e, nel processo, egli tende a scartare ciò che è buono e nobile. Ecco la ragione per la quale Arjuna disse a Krishna a proposito della mente:

«Krishna, la mente è molto potente e può veramente stupefare, ma essa è allo stesso tempo agitata».

Mantenete la vostra parola

Io spero che riusciate a fermare questa mente, attraverso l'esercizio del controllo, e che non siate influenzati da superficiali considerazioni! Da una parte dite che Dio è onnisciente, onnipotente ed onnipresente, e dall'altra avete dubbi e questo è l'indice della vostra debolezza. Qualunque sia la provocazione e le circostanze, la vostra parola dovrebbe essere sempre la stessa e dovreste mantenere le vostre convinzioni.

Se qualcuno pronuncia cose contraddittorie a ciò che crede ne saremo negativamente influenzati e la nostra mente diverrà debole Se qualcuno vi dice che Dio non esiste e voi siete convinti della Sua esistenza, dovete accettare la sfida.

Vi sono due categorie di persone a questo proposito:

una che dice: «Dio non esiste!»

e la seconda che dice:

«Se Dio esiste perché non me lo mostrate?».

Se qualcuno vi dice che Dio non esiste, come può chiedervi di mostrargli Dio? Se, dunque, non credono nell'esistenza di Dio perché ci importunano? Quale sarà la risposta che dovremo dare loro? Noi dovremmo dire:

«Guardate! Voi dite che Dio non esiste mentre io dico che esiste per quanto mi concerne, che diritto hai tu di dirmi che non esiste? Il Tuo Dio forse non esiste per te, ma il Mio per me esiste».

Questa è la forza della convinzione!

La seconda categoria dice invece: «O.K. se Dio esiste me lo potete mostrare?»

La risposta che dovreste dare è la seguente: «Se veramente tu vuoi vederLo, seguimi! Se non vuoi seguirmi non ti sarà possibile vederLo!»

Se volete vedere Dio, abbiate fede e seguitelo!

lo dico: «C'è burro nel latte!» ed un altro mi dice: «Mostramelo!» la risposta da dare sarà la seguente: «Riduci questo latte in «curd» (yogurt) e quindi potrai avere il burro!»

In altre parole, se non farete niente per avere il burro, il latte rimarrà sempre latte ed alla fine si decomporrà.

Ecco la ragione del «Sadhana» o disciplina spirituale, ma se non facciamo il necessario come sarà possibile ottenere il burro?

All'epoca del Re Janaka, vi erano alla sua corte due Pandits o eruditi, convinti credenti ed eminenti insegnanti.

C'erano anche, però, persone «razionaliste» ed «atee» che andarono dai due pundits e chiesero loro di dibattere un argomento. I due pundits rifiutarono, ma dopo insistenza, e poiché erano alla presenza del Re, accettarono.

«I razionalisti» iniziarono la disputa in questo modo: «Ciò che dite esistere noi vi proveremo che non esiste».

Questa era un dibattito senza senso:

provare a qualcuno che non esiste una cosa di cui questo sostiene l'esistenza.

Ma uno dei due Pandit fu pronto a rispondere e disse:

«La moglie del Re è una donna casta!»

di fronte a tale dichiarazione gli «atei» non ebbero risposta e quindi rimasero in silenzio.

Allora il Pandit disse:

«Caro amico, tu sei nato da tuo padre, non è vero?» e poi fece una terza dichiarazione: «Tu hai una madre!».

l razionalisti rimasero confusi perché non potevano certo dire di non avere una madre o un padre. Cosi furono sconfitti. Potete argomentare quando esiste qualcosa su cui argomentare e non quando non esiste nulla.

Oggi il mondo è pieno di gente che si mette a discutere e dibattere certi argomenti, non sanno e vogliono parlare. Ma questo è solo un modo di passare il tempo! È solo pigrizia e non dobbiamo fare caso a certa gente e metterci a discutere con loro, perché il nostro cuore e la nostra mente potrebbero venire inquinati.

Eccovi un piccolo esempio:

Andiamo a fare visita ad un gioielliere e ci sediamo davanti a lui mentre lavora. Poiché egli soffia sugli oggetti sui quali lavora e poiché noi siamo vestiti di bianco, il nostro vestito si sporca. Noi desideriamo la compagnia del gioielliere ma nello stesso tempo il nostro abito si sporca.

Allo stesso modo, se andiamo con gente cattiva, ne saremo influenzati ed ecco perché si dice, sin dai tempi antichi, che la compagnia dei buoni è importante.

Sai Baba fa ogni cosa per il benessere dell'umanità

Molte persone pensano che Sai Baba in nome del programma: «Controllate i desideri» abbia accumulato centinaia di migliaia di rupie. Altri dicono che in nome di una Organizzazione Egli sta accumulando soldi! Ma queste persone non conoscono Sai Baba.

Esse saranno certamente gente «colta» ma a che scopo la loro cultura? Ciò che dovrebbero fare è studiare il tipo di cultura che rende l'uomo immortale. Essi non capiscono che Sai Baba non fa nulla senza uno scopo e che vi sono persone che vogliono aiutare il prossimo.

Poiché essi non Io fanno, non tollerano che altri Io facciano È volontà di Swami ora, aprire gli occhi a tali persone- Essi dovranno riconoscere che Sai fa ogni cosa per il benessere e la prosperità dell'umanità.

Ed ora, vi dico che tutto il denaro che avete accumulato ve Io restituisco affinché i progetti che avete intrapreso nei vostri rispettivi Stati possano essere sviluppati

Ogni Stato crei un Comitato a tale scopo e depositi il denaro in una Banca e con gli interessi finanziate i progetti. Questa è la Mia speranza. Inoltre vi sono persone che vogliono donare per prendere parte alle attività della Organizzazione, ebbene, esse siano le benvenute! La «Sathya Sai Organisation» non sprecherà neanche un centesimo!

Nella «Sathya Sai Organisation» vi sono persone che sono disposte a perdere persino la vita per uno scopo nobile! Molte sono le organizzazioni ma nessuna ha i lavoratori della «Sathya Sai Organisation» così puri, virtuosi e con così nobili ideali.

Vorrei che i Presidenti degli Stati facessero l'uso migliore di questo potenziale umano con il quale è possibile raggiungere qualsiasi obbiettivo. Anche i Presidenti ed i dirigenti motivati dall'amore e da scopi così alti dovrebbero farsi avanti e sacrificarsi e questo sacrificio sarà il sostegno della loro vita.

Il Seva è l'unica cosa vera

Voi credete che siano l'impiego o i vostri affari che vi sostengono nella vita, ma vi sbagliate! Questi presto o tardi vi lasceranno! L'unica cosa permanente che non vi lascerà mai è il «Seva» o il servizio. Gli affari sono come le nubi, passano; forse il denaro sarà vostro sino alla vostra morte, ma non esiste legame fra voi ed il denaro. Invece, il sacrificio, l'amore, il «Seva», anche dopo la morte sarà con voi. Ciò che vi seguirà sarà la vostra vera proprietà! Niente altro! Da oggi, quindi, spero che intraprenderete queste attività di servizio con più grande vigore e dedizione.

Dovreste avere questo senso della fratellanza, questa unanimità di propositi, e rimuovere le differenze di opinioni con l'amore. Il nostro ideale è questa unità che è anche il nostro supremo «sadhana». Per raggiungere questa unità è importante la nostra purezza interiore, e per ottenerla è necessario il sacrificio. Senza sacrificio non vi è posto per la purezza, e senza purezza non vi sarà unità di scopi. Avrete quindi: carità, purezza ed unità. Queste tre cose insieme vi faranno diventare divini.

Dovete mostrare al mondo queste quattro fiamme:

carità, purezza, unità, divinità.

Le decisioni della Conferenza mondiale dovrebbero tenere in considerazione soprattutto questi quattro principi. Oggi restituisco tutto il denaro che mi avete dato ed anche quello per i poveri.

L'amore che avete mostrato l'ho accettato ma non voglio il vostro denaro, esso non vale quanto il vostro amore!

Shanti Vedika 24-XI-1985 Prashanthi Nilayam

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