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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:2001:20010414

20010414 - 14 aprile

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

DOVE C’È EGO NON C’È AMORE

“Senza ego, ci sarà affetto.
Senza ira, non ci sarà dolore.
Senza desiderio, ci sarà ricchezza.
Senza avidità, ci sarà felicità.”

Incarnazioni del Divino Amore!
Finché in un uomo esistono ego, vanagloria ed esibizionismo, nessuno lo amerà, neppure i suoi figli o sua moglie. Essi fingeranno di amarlo, ma non sarà amore. Perché? Ego e vanagloria sono d’ostacolo all’amore. Finché nell’uomo c’è ira, egli non può sfuggire al dolore. Aumentando l’ira, crescerà anche il dolore. Se davvero desidera liberarsi dal dolore e trovare la pace, egli deve eliminare l’ira.
Finché nell’uomo c’è il desiderio, il benessere non gli arriderà. Perciò, meno bagagli ci sono, più comodi si viaggia. Occorre, quindi, ridurre i desideri.
Finche nell’uomo c’è avidità, egli non avrà alcun genere di felicità. Il giorno in cui l’avidità verrà ridotta, l’uomo acquisirà prosperità, comodità e gioia.

La prosperità dipende dalle azioni

Oggi inizia l’anno nuovo, il cui nome è “Vishu”. Quanti anni nuovi sono ormai passati! Eppure si va avanti a ripetere sempre le stesse esperienze.
Ogni uomo si attende di vedere quale prosperità, benessere e gioia riceverà nel corso del nuovo anno; la prosperità della nazione dipende dalle azioni dell’uomo, e queste dipendono dalla mente. La mente dipende dai pensieri e dalle determinazioni. Se questi sono puri, il mondo prospererà. Pertanto le azioni di chi abbia a cuore il benessere del mondo dovranno essere buone e corrette.
Nell’uomo, il buono e il cattivo, la felicità e il dolore, il peccato e il merito, dipendono dalle azioni. Solo se queste sono rette saranno buoni anche i risultati. Oggi l’uomo non si preoccupa dei risultati delle azioni, ma continua a comportarsi come gli pare e piace. Le azioni sono semplici da eseguire, ma i loro risultati diventano come montagne, che si parano come ostacoli davanti a noi.

Omaggio all’azione

Poiché il buono e il cattivo dipendono dalle azioni compiute dall’uomo, le Upanishad dichiarano:

“M’inchino all’azione.”

Si dice: “O forma dell’azione! Omaggio a te! Possa ogni mia azione essere pura per il bene del mondo.” Perciò prima di ogni azione che sto per compiere, m’inchino a essa. Questo è un elemento importante della cultura indiana.
Fin dai tempi antichi, sia che si dovesse compiere un piccolo o un grande lavoro, ogni uomo si inchinava a esso e soltanto poi lo iniziava. Una danzatrice porta agli occhi le cavigliere prima di indossarle per la danza. Così si usava. Chi suona le tabla nei bhajan, rivolge loro un saluto prima di cominciare.
Qualsiasi azione si fosse in procinto di compiere, per prima cosa le si rivolgeva Namaskâr (il tradizionale saluto indiano con un leggero inchino e le mani giunte – N.d.T.). Questo valeva per i dotti come per gli analfabeti. Quando un uomo si accingeva a partire con un camion, rivolgeva Namaskâr al volante. Questo fa parte della sacralità della cultura antica. Qualsiasi cosa voi intraprendiate, rivolgetele innanzitutto un saluto.

Che cosa significa Namaskâr? La rinuncia all’ego. Oggi si è dimenticata quest’antica cultura e ognuno si comporta come più gli piace. Pertanto alle tribolazioni s’aggiungono guai, a piacimento. Quando s’incorre nella sofferenza ci si lamenta, ma al momento di agire non si pensa se sia corretto o scorretto. Prima di agire dovete chiedervi se sia bene o male; dovete riflettere. Non abbiate fretta, perché la fretta è foriera di guai e questi di preoccupazioni; dunque niente fretta. Agite in pace, senza fretta.
La felicità e la sofferenza d’ogni individuo derivano dalle sue azioni. Il nuovo anno non porta con sé né felicità né dolore, né serenità né ansia. Incontrerete solo le conseguenze delle vostre azioni. Pertanto preoccupatevi innanzitutto di compiere rette azioni e che le stesse siano d’aiuto al prossimo; che non provochino sofferenza, ma donino gioia.

Spendere bene il denaro

Un giorno l’imperatore Ashoka festeggiò il suo compleanno. Molti re degli Stati vicini gli portarono i loro doni. Ogni re gli presentò le tasse che aveva riscosso. Per ultimo venne il re di Magadha che, però, non portò neppure una moneta. Ashoka gliene domandò la ragione: “Gran Sire! Quest’anno il mio regno ha sofferto numerose calamità a causa della siccità e delle inondazioni. Il popolo sta subendo molte tribolazioni; non c’è acqua da bere e le abitazioni scarseggiano. Con simile situazione, tutte le tasse che ho riscosso sono state impiegate per fornire l’acqua potabile e per far studiare i bambini. Nulla del denaro raccolto è stato impiegato male. Ho costruito ospedali per i malati. Tutte le tasse sono state utilizzate in questo modo. Non è avanzato, quindi, neppure un soldo da offrirti.”

L’imperatore Ashoka fu contento di udire tali parole: “Re di Magadha, hai svolto un gran bel lavoro! Hai allontanato l’egoismo e offerto il denaro per il benessere altrui. L’acqua dona la vita; il cuore sostiene il corpo; lo studio sviluppa il cervello. La conoscenza è per il progresso dell’intelletto, il cuore sostiene la salute, l’acqua nutre il corpo. Lo sviluppo di queste tre cose è importante per l’uomo.” Con questo, l’imperatore diede una lezione a tutti i re presenti.

Oggi tasse, tasse, tasse; molti si lamentano delle tasse. Se non venissero riscosse le tasse, non si potrebbero compiere i lavori utili e necessari. Da dove può il governo ottenere quei soldi? Le tasse devono essere raccolte e utilizzate a buon fine. Pertanto dovete considerare le tasse come un dono di Dio e pensare: “Io sono il custode di questo dono.” Se ne deve fare buon uso; solo così è autentico servizio.
Si parla tanto di Bhakti, devozione, ma che cosa significa veramente? Io non voglio la vostra devozione, voglio la vostra trasformazione! Che cosa significa Bhakti?

“Il corpo è dato per servire il prossimo.”

Dovete compiere solo azioni che siano d’aiuto e conferiscano gioia al prossimo. Dovete decidervi a svolgere attività di servizio. Gli uomini oggi sprecano il loro tempo a ripetere: “Bhakti, Bhakti.” Occorre invece intraprendere azioni che santifichino il tempo. Svolgete tanto servizio quanta è la vostra energia; non c’è bisogno che serviate il mondo intero. Tenete Dio nel vostro cuore.

Il corpo è un tempio, e lo Spirito che vi abita è il Dio eterno

Il corpo è un tempio, l’Âtma è il Dio che vi risiede. Non importa quale corpo vediate: consideratelo un tempio. Abbiate fede che in quel tempio Dio risiede come Âtma. Perciò, non c’è luogo ove Dio non sia. Non c’è nome che non Gli appartenga.

“Con piedi, occhi, teste, bocche e orecchie ovunque,
Dio pervade l’intero universo.”

Tutto è la forma di Dio. Qualsiasi lavoro svolgiate, fatelo per compiacerLo. Dovete aver fede che ogni corpo sia un tempio. Purtroppo tale fede non è così diffusa.
Il pensare: “Questo è un corpo composto dai cinque elementi; prima o poi morirà”, a che serve? No, piuttosto: “In questo corpo perituro, impermanente, apparente, risiede l’eterna, vera Divinità, l’Âtma, che è Chaitanya, Consapevolezza.”

Grazie alla Consapevolezza, presente come Âtma, la Coscienza compare quale testimone. Non esiste luogo privo di Consapevolezza. Tutto è Chaitanya Svarûpa, Forma della Consapevolezza. Chaitanya Svarûpa è presente nel corpo nella forma di Prâna Svarûpa (Soffio Vitale); la quantità può variare, ma la qualità è la stessa.

Potete prendere l’acqua dell’oceano con un bicchiere, con un orcio o con un’autocisterna. Per quanto riguarda la quantità, voi considerate che la prima sia l’acqua di un bicchiere, la seconda di un orcio e la terza di una cisterna. No, no! Il sale è presente come unica qualità in tutta l’acqua.
La Divinità onnipresente, Dio, è l’Incarnazione della Consapevolezza. Ciò che si trova nell’orcio di questo corpo è Coscienza. Nel corpo c’è coscienza dell’Âtma. Ciò che agisce attraverso i sensi è il Conscio. Il Conscio, la Coscienza e la Consapevolezza, tutti tre, sono uno: la medesima Realtà. La Consapevolezza pervade l’intero universo. L’universo intero è l’unico Dio.

Tutto l’universo è Brahma

Non esiste nulla che non sia Brahma. Voi tutti siete la Sua Forma Cosmica. Voi vedete Dio in questa forma, ma pensate: “Io non ho visto la Forma Cosmica.” Questa è labilità mentale. Dovete credere che il corpo sia il tempio di Dio. Non fate cattivo uso del corpo; conducetelo sulla retta via.

Fate il bene

Come potete profanare questo tempio? Esso ha molte porte. Le cinque porte sono molto importanti. La lingua è una grande porta; anch’essa va santificata. Le orecchie sono un’altra porta: solo parole sante devono essere ascoltate.

“Non parlare del male, parla del bene.
Non ascoltare il male, ascolta il bene.
Non vedere il male, vedi il bene.
Non pensare il male, pensa il bene.
Non fare il male, fai il bene.
Questa è la via che porta a Dio.”

Ciò rappresenta la vera purezza della personalità: utilizzare i cinque sensi in modo santo. Sia nella Bhagavad Gîtâ sia nella cultura sacra indiana vengono indicate nove vie da seguire:

  1. Shravanam (ascolto);
  2. Kîrtanam (canto);
  3. Vishnu Smaranam (ricordare Dio);
  4. Pâda Sevanam (servizio ai Suoi piedi);
  5. Vandanam (ossequio);
  6. Archanam (adorazione);
  7. Dâsyam (prostrazione);
  8. Sneham (amicizia con Dio):
  9. Âtma Nivedanam (resa dell’ego).

La cultura antica insegna che questi nove sentieri sono i modi migliori per praticare l’adorazione di Dio. Dovete pertanto usare la bocca per cantare il Suo Nome. Quindi, non solo contemplazione, ma anche azione! Occorre la fede di agire per il bene altrui.

La vita dell’uomo è controllata dalle azioni

La nostra vita è controllata dalle azioni. Non è possibile sopravvivere un istante senza azioni. Dovete percepire come ogni singola azione sia una preghiera a Dio. Tale autentico, eterno sentiero è espresso nelle Upanishad con queste parole:

“Mi inchino all’azione.”

“Prima che io compia questa azione, Ti prego, o Signore, affinché sia un’azione buona. Che questa santa azione venga offerta a Dio, sia d’aiuto al prossimo, sia per il bene della nazione e per la pace del mondo. Che tutte le mie azioni siano per il benessere degli altri.”

Il corpo è per aiutare il prossimo

Questo corpo è stato dato solo per dare gioia al prossimo, non per soddisfare l’egoismo. L’egoismo dovrebbe trasformarsi in abnegazione. L’egoismo va eliminato; a causa sua si compiono numerose azioni senza esserne consapevoli. Il lavoro dovrebbe essere disinteressato. Eliminate l’attaccamento al corpo e riponete la vostra fede nell’Âtma, che è presente in voi come in Me. C’è un solo Âtma in voi come in Me.   Guardate queste luci! Ogni luce è vista come separata; i nomi e le forme sono visti come separati, ma la corrente è una sola. Allo stesso modo, i corpi sono come le lampadine; in tutte le lampadine la corrente è una sola: il Principio Atmico.
Chiunque vediate nella sofferenza, cercate di alleviargliela. Per quanto vi sia possibile, fate qualcosa per aiutare gli altri. Su questa base i Veda dichiarano:   “Il corpo è per aiutare il prossimo.”   Non solo, ma viene anche aggiunto:   “È meritorio servire il prossimo; è peccato fargli del male.”   Che cosa significa? Aiutate sempre, non nuocete mai. Se trascorrete la vita seguendo questi due precetti, quale disciplina spirituale può essere migliore? Quale migliore manifestazione di Dio? Ciò rappresenta la base della vostra realizzazione.

Tutto è Uno

Si parla di “Realizzazione del Sé”. Che cosa significa “Sé”? Significa Âtma; l’Âtma è il Sé. C’è un solo Sé, non due.   “Brahma è l’Uno, senza secondo.”   È solo un’idea che esistano i molti, ma in realtà esiste solo l’Uno. Una ed eterna è la Verità.
È incomprensibile come mai non abbiate fede in quest’unicità del Divino. L’uomo moderno crede in qualsiasi cosa: alla TV, al cinema, alla radio. Invece non ha fede in Dio e nelle cose sacre. Pensa che tutte le azioni sconvenienti siano tanto dolci. No, no! Solo la santa fede nell’Âtma, vale a dire la fiducia nel proprio Sé, è autentica fede. Chi non la possiede è cieco.
In ogni azione è contenuto il Principio Atmico, come pure in ogni legame; è a causa dell’Âtma che siamo legati. Nel mondo non esiste altro che l’Âtma.
Chiunque incontriate, considerate quel corpo un tempio. Quando vi trovate davanti a qualcuno, non pensate: “Chi è mai costui?” Egli è l’incarnazione di Dio.

Tutti sono Dio

Non criticate, non deridete nessuno. Qual è la ragione? Tutto è il Principio Divino. Chiunque critichiate, è come se criticaste Dio. A chiunque facciate del male, è come dare dolore a Dio. Perciò non odiate nessuno.   A qualunque Dio si rivolga un inchino, questo giunge a Keshava Si dice: “A chiunque v’inchiniate, è un inchino a Dio; chiunque deridiate, deridete Dio.”
Molti praticano meditazione, recitazione di sacre formule, yoga. Sono azioni sante. Dovete, tuttavia, comprendere l’unità cui appartengono tutte le azioni. Dovete riconoscere l’unità in tutto.   “C’è un solo Dio; Egli è onnipresente.”   Chiunque vediate, Egli è là. Perché non credete in tale grandezza divina? Se un amico vi porta su una cattiva strada, avete fiducia in lui. Se qualcuno vi dà dei buoni consigli e segue la retta via, non gli credete. Questo è l’effetto del Kali Yuga. È il difetto dell’educazione moderna.

Il mondo è un libro da imparare

Istruzione, istruzione; quale istruzione? È solo conoscenza libresca. Che cos’è questa conoscenza per voi? Il vostro libro è uno: il mondo intero è il vostro libro. Studiate il mondo; che cosa ottenete dallo studiare su un quadernetto d’appunti?
Innanzitutto la conoscenza libresca è superficiale. Dovrebbe invece trasformarsi in conoscenza pratica e tramutarsi in esperienza. Solo allora la vostra vita sarà santificata.
Incarnazioni del Divino Amore!
L’Amore presente in ognuno è uno solo.

“L’Amore è Dio; vivi nell’Amore.
Inizia il giorno con Amore.
Trascorri il giorno con Amore.
Riempi il giorno d’Amore.
Chiudi il giorno con Amore.
Questa è la strada che porta a Dio.”

Voi, che possedete quest’Amore, perché lo rigettate? Chiunque vediate, voi provate odio, anche per i genitori. È un grave errore.

“Considera la madre come Dio.
Considera il padre come Dio.
Considera il maestro come Dio.
Considera l’ospite come Dio.”

Dovete rispettare tutti. Chi non rispetta la madre e il padre, come può rispettare Dio? Nessuno vi dà insegnamento come vostra madre. La madre è quindi Dio.

La fiducia di Lincoln in se stesso

Conoscete la storia di Lincoln. Era nato da una famiglia assai povera. Andava a scuola con altri bambini più ricchi che solevano farsi beffe di quelli poveri.
“Guarda che vestiti! Neanche un braccialetto né un orecchino!” I compagni lo prendevano in giro.
Egli non lo sopportava. Tornando a casa piangeva. La madre gli chiese: ”Figliolo, perché piangi?” “Mamma, tutti i bambini si burlano di me, mi deridono per i miei vestiti e perché non ho un gioiello. Affermano che sono inutile e che non posso stare con gli altri compagni.”

La mamma si avvicinò al figlio: “Figliolo, sai bene qual è la nostra situazione. Lascia che gli altri pensino ciò che vogliono. Tu abbi rispetto di te stesso, abbi fiducia in te. Questo ti darà tutto.” Ella dava un buon insegnamento al figlio: fiducia in sé, fiducia in sé; ecco il suo insegnamento.
Non credete a tutte le parole altrui, non soffritene. Col rispetto di Sé, avete la fiducia nel Sé. Da quel momento egli ebbe “fiducia in sé, rispetto di sé”. Qualunque cosa dicessero, egli non se ne curava. Ciò divenne adorazione di Dio. Alla fine che cosa successe? Diventò il Presidente degli Stati Uniti! Quel ragazzetto sviluppò il rispetto di sé e divenne Presidente d’America; che grandezza!

Tutto è per il nostro bene

Il rispetto di sé donerà tutto. Se qualcuno si prende gioco di voi, non preoccupatevene; pensate: “Questo è per il mio bene, per il mio bene.” Pensate così. Qualsiasi cosa gli altri facciano, pensate: “È per il mio bene.” In tal modo svilupperete l’equanimità, e allora chi sarà più grande di voi? La meditazione, lo yoga non sono altrettanto importanti.

“Non si può attraversare l’oceano della vita per mezzo della posizione sociale,
con i pellegrinaggi, l’istruzione o la ripetizione del Nome.
Si può attraversarlo solo con il servizio reso ai buoni.”

Il servizio è di somma importanza; le austerità, la meditazione e lo yoga non contano più del servizio. Il servizio più importante è quello che dà gioia a Dio.

Incarnazioni d’Amore!
Chiunque incontriate, rispettatelo. Solo tale rispetto conferirà analogo rispetto per voi. Per qualunque cosa fatta agli altri, avrete di ritorno il risultato corrispondente. Reazione, risonanza, riflesso. La natura di questi tre aspetti è il risultato delle vostre azioni. Nel risultato è contenuto tutto quello che vi compete. Anche la manifestazione di Dio dipende dai risultati delle azioni.

Ottenete beatitudine con il sacrificio

Oggi è Capodanno. Se riflettete, l’anno appena iniziato non porterà nulla di nuovo. La giornata di ieri è uguale a quella d’oggi. Solo le buone azioni compiute oggi daranno buoni risultati. Dovete quindi santificare le vostre azioni. Solo la gioia che deriva dalle buone azioni è permanente.

“Non l’azione, non la posizione o la ricchezza;
solo il sacrificio conferisce l’immortalità.”

Ottenete la gioia con il sacrificio. Il risultato delle azioni è vera ricchezza; tale ricchezza non si disperderà, non si frantumerà né diminuirà mai. Ciò che non si disperde, non si frantuma, non diminuisce ed è eterno, è la contemplazione di Dio; a ciò si deve dedicare il proprio tempo.

Niente paura, Dio è vicino a voi

Ovunque si ponga il piede, Dio è là. Tutto quello che si vede con gli occhi, è Dio. Tutto ciò che s’ode con le orecchie, è a ricordo di Dio. Tutto ciò che si pensa con la mente, è contemplazione di Dio. Essendo Dio ovunque, perché siete tristi? Perché soffrire? Non c’è alcun bisogno di soffrire, né d’avere paura.   “Perché temere, se Io sono qui?”   Non dovete temere nulla se Dio è vicino a voi, al vostro fianco, nella vostra casa e nei vostri occhi. Egli v’accompagna come la vostra ombra, un’ombra che non vi abbandonerà mai. Ciò soltanto è permanente, è Verità, è eterno. Abbiate sempre fede in tale eterna, autentica Divinità. Per quanto dicano gli altri, vi riempiono forse lo stomaco? No.
Si dice:

“Nella foresta o nel cielo, in città o nel villaggio, sulla collina o caduto nel fiume,
c’è solo Dio per chi non ha altro rifugio.”

La Divinità pervade ogni luogo. Non pensate: “Questa è una collina, questa è una città.”
Oggi nelle città non c’è pace, ma non nei villaggi. L’inquinamento che c’è nelle città, non c’è in nessun villaggio. L’intero mondo, tutta l’umanità è inquinata. La mente è inquinata. C’è inquinamento ovunque si guardi.

Passato, presente e futuro

Mantenendo pulita la mente, tutto tornerà pulito. Lasciate perdere le preoccupazioni. Il passato è passato; dimenticatelo. Non state a preoccuparvi di ciò che è stato. Il futuro non è certo; chi può essere sicuro d’essere qui domani? La morte può giungere oggi. Perciò non ci si deve assolutamente preoccupare del futuro. Non preoccupatevi del futuro!
Il presente è importante; il presente che stiamo sperimentando proprio ora. Non corrisponde all’ordinario concetto del presente: è onnipresente. Dobbiamo provare beatitudine nel presente. La beatitudine del presente non può essere ottenuta altrove.

Studenti! Devoti!
Si parla molto di devozione, si leggono le Scritture e si celebrano continuamente rituali d’adorazione. Va bene, ma occorre mantenere il cuore sempre uguale, senza modificazioni. Qualsiasi cambiamento avvenga, mantenete intatta la fede nel cuore. Tutto passa come le nuvole, viene e va, viene e va, ma il sentimento nel cuore viene e cresce.

L’Amore è Dio, vivete nell’Amore

Dovete sviluppare quella qualità d’Amore che si espande. Non c’è nessun Dio che sia più grande dell’Amore. L’Amore è Dio, vivete nell’Amore. L’Amore protegge il vostro prâna, soffio vitale; il vostro Amore è il prâna. L’Amore soltanto è nostro parente, amico; è il nostro cibo. L’Amore è tutto, è l’unica cosa veramente importante. Il cuore che possiede Amore non sarà mai inquinato; nessun veleno potrà mai entrarvi. L’Amore è dolce come nettare. Amate quel nettare; perché sprecarlo?

Incarnazioni d’Amore!
Ignorando questa verità, la state sprecando in molti modi. C’è forse ricchezza migliore dell’Amore? Solo l’Amore è il nostro vero tesoro. Dovete trasformare il mondo, colmandolo d’Amore; diverrà così una terra di prosperità. Per il bene della nazione, solo l’Amore deve essere sviluppato.
Ogni lavoro che eseguiate, fatelo con Amore. Chiunque amiate, amatelo santamente. L’Amore dà sempre risultati puri.

(Swami conclude il Discorso intonando il bhajan: “Prema Mudita Mana Se Kaho”)

Whitefield, 14 aprile 2001,
Capodanno Tamil

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