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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:2001:20010704

20010704 - 04 luglio

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

NASCERE PER VIVERE NELLA BEATITUDINE

“Potete essere molto istruiti, ma, senza cultura,
come potete aspettarvi rispetto?
Potete essere molto intelligenti, ma, senza moralità,
come potete acquisire valore nella società?
Potete occupare posizioni autorevoli, ma, se superate i limiti,
come può rispettarvi la gente?
Senza carità e rettitudine, senza seguire la via della verità,
come potete attendervi che la gente vi tributi onori?
È un grave errore comportarsi senza timore del peccato.
Che cos’altro posso trasmettere a quest’onorevole assemblea?”

Insegnanti antichi e moderni

Incarnazioni dell’Amore!
Se indagate e ricercate attentamente, noterete che il livello delle falde acquifere sulla terra si abbassa ogni giorno di più. Osservando la scena politica attuale, non si riscontra moralità né integrità. Gli educatori d’oggi sembrano non possedere l’inestimabile tesoro della conoscenza, e i Valori Umani nell’uomo si sono totalmente estinti. Gli insegnanti dei tempi antichi erano onorati con espressioni quali “re del sacrificio, della rinuncia e della spiritualità”, ma purtroppo quelli d’oggi sono i re del piacere e del desiderio.

La cultura indiana è la manifestazione della Verità, che non muta col trascorrere del tempo, né rimane intaccata dal processo della creazione e della dissoluzione.
Il riflesso e l’influenza di quest’antica cultura rappresentano l’eterno Dharma dell’India. Avendo, tuttavia, scordato tale Dharma eterno, l’uomo rovina la sua preziosa vita alla ricerca di effimeri piaceri fisici; incapace di comprendere il suo stesso valore, attribuisce importanza al denaro e non al carattere. Dove sono finiti i guna, le qualità? Non c’è più posto per loro. Delimitando i guna, e dimentico della sua forza innata, l’uomo immola la vita a favore dei desideri egoistici.

La Beatitudine del Sé

Da tempo immemore gli Indiani hanno percorso la via della spiritualità traendone beatitudine e condividendo tale sentimento con gli altri. Oggi, però, l’uomo non sa neppure immaginare tale eterna beatitudine. Egli ha saputo compiere straordinarie imprese, ma ancora non sa conseguire la beatitudine dell’Âtma, del Sé.
Essendo nato come essere umano, egli deve raggiungere la beatitudine dell’Âtma. Tale verità è contenuta nelle tre sillabe “M” “A” “N” (“uomo” in inglese – N.d.T.), che stanno per: superamento di Mâyâ (l’illusione), esperienza della visione dell’Âtma, conseguimento del Nirvâna (liberazione dai legami). Ecco l’importante, profondo significato di “uomo”. L’illusione deve essere abbandonata; si deve avere la visione del Sé e conseguire il Nirvâna. La vita come essere umano è stata donata per raggiungere questi tre obiettivi. Oggi l’uomo è, tuttavia, incapace di comprendere la verità che la realizzazione del Sé è l’autentico scopo della sua esistenza.

Incarnazioni dell’Amore!
Una volta riconosciuto il significato di “umanità”, sarete facilmente in grado di capire i Valori Umani, che sono nati assieme all’uomo, né prima né dopo. Incapace di comprendere la sua natura, l’uomo non sa perché incontra tante contrarietà.

Lo scopo della vita

L’uomo non sa darsi alcuna risposta alla domanda: “Qual è lo scopo della vita?” Quando comprenderà il significato di tale domanda, sarà in grado di capire ogni altra cosa al mondo. Egli è dotato di tutti i tipi d’intelligenza: jñâna (la saggezza), prajñâna (la più alta conoscenza spirituale) e sujñâna (la sapienza superiore alla scienza). Insegue tuttavia l’ignoranza, che gli è lontana, senza ricercare l’eterno e veritiero Jñâna Tattva (il Principio della Saggezza, che costituisce la sua Realtà), che gli è vicino. Pertanto, oggi si rende indispensabile propagare i Valori Umani.

La vera natura umana

L’uomo oggi si lascia trascinare da prabhava, l’impatto degli influssi mondani, al punto da dimenticare Svabhâva, la sua natura essenziale, e, in tal processo, rovina se stesso.
Prabhava sono le conseguenze delle azioni commesse nel passato, mentre Svabhâva sono le qualità intrinseche dell’uomo, quali la Verità, la Rettitudine, la Pace e l’Amore. La vera natura umana sta nel conseguire i quattro obiettivi della vita: Dharma, Artha, Kâma, Moksha (Rettitudine, Benessere, Desiderio, Liberazione). Egli ha alterato Svabhâva, il Dharma naturale intrinseco alla natura umana, e rovina la sua vita, immerso in prabhava, l’attuale karma derivato dalle azioni passate e che sarà consumato nella presente esistenza.
Oggi l’uomo non desidera gli insegnamenti spirituali, che considerano il cuore come un altare. Nella sua mente non ci sono sentimenti divini; come può allora rimanere esente dalle pressanti influenze mondane? Egli deve fare tutti gli sforzi possibili e trasformare prabhava in Svabhâva. I quattro obiettivi della vita umana e la distruzione di prabhava sono essenziali e inerenti alla natura umana.
Sva-Bhâva, che significa “sentimento atmico”, deve rendere nulli gli influssi del mondo. Verità, Rettitudine, Pace e Amore rappresentano i sentimenti atmici. Perché andarne in cerca, se gli stessi costituiscono la qualità essenziale dell’uomo?
Poiché dimentica e trascura la sua reale natura ed è attratto soltanto da influenze artificiali, egli lotta per la notorietà e il prestigio, offre la sua vita alla ricerca di fama, ricchezza, comodità e possedimenti materiali ed è interessato solo al denaro e non al carattere. È questo lo scopo della vita?
Ecco l’obiettivo dell’uomo moderno: “Dobbiamo guadagnare soldi, non qualità; che le qualità se ne vadano pure, la forza del Dharma può anche scomparire; noi vogliamo la ricchezza.” L’uomo lotta per tutto ciò.

I quattro obiettivi della vita umana

Certamente il denaro è necessario, ma, tra i quattro obiettivi della vita, la ricchezza viene dopo la Rettitudine; ciò significa che prima c’è il Dharma e, in secondo luogo, artha, il benessere. Oggi con quanta rettitudine si guadagna il denaro? Il Dharma viene accantonato e si adottano mezzi sconvenienti, condotta iniqua e ingiustizia per ammassare ricchezza.

Incarnazioni dell’Amore!
L’effetto delle vostre azioni passate vi mette ora in difficoltà perché avete suddiviso in quattro i fini dell’esistenza umana: Rettitudine, Benessere, Desiderio, Liberazione. Raggruppateli in due, vale a dire: benessere ottenuto rettamente e desiderio per la liberazione. Solo così sarete liberi dall’impatto delle influenze causate dalle conseguenze delle vostre azioni passate. Dharma e Artha, Rettitudine e Ricchezza, devono essere un’unica cosa, perché il benessere deve essere ottenuto soltanto con mezzi corretti. Anche Kâma e Moksha devono diventare uno. Quale deve essere il nostro desiderio? Solo per Moksha, la Liberazione; ma oggi si trascura tutto ciò. Voi desiderate solo il mondo e non la liberazione e siete immersi in ogni tipo di sofferenza provocata dal vostro karma passato.
Il denaro è essenziale per vivere, ma dovrebbe rimanere entro certi limiti; l’uomo purtroppo non riesce a capirlo e lo persegue follemente fino al suo ultimo respiro. Soldi, soldi, solo soldi! Ma avete capito bene il significato della parola “man” (uomo)? Dovete vincere Mâyâ (l’illusione), realizzare l’Âtma (il Sé) e conseguire il Nirvâna (la Liberazione). Il vero ed eterno significato di tale parola è dimenticato e l’uomo sviluppa soltanto sentimenti artificiosi. Ignorando tale eterna verità, egli conduce così una vita corrotta. Voi aspirate a ottenere la beatitudine, ma qual è il sentiero per raggiungerla? Potete averla dagli oggetti materiali? No, nient’affatto; la felicità che dipende dal mondo è solo transitoria. Le gioie effimere, fuggevoli e temporanee che si riferiscono agli oggetti materiali non sono vera beatitudine.

Fiducia in Sé e fede

L’uomo sta perdendo fiducia nel Sé ed è quindi prioritario che sviluppi tale fede. Se c’è fede nel Sé, mediante la beatitudine dell’Âtma, si ottiene Prema, puro Amore. Voi amate vostra madre perché avete fiducia che lo sia veramente. Solo se esiste la convinzione che “egli è mio marito” la moglie lo amerà; senza tale fiducia non amerà il marito. L’amore nasce solo se c’è fede. Solo se sorge l’Amore, la pace crescerà in voi. Pace, pace! La pace non si trova in qualche luogo lontano: è contenuta nel vostro Amore. Da dove proviene questo Amore? Dalla Fede; l’Amore deriva dalla Fede. La Pace perviene a voi dall’Amore. Con la Pace si ottiene la Verità. Tramite la Verità si raggiunge Dio.

“Dove c’è fede, c’è amore;
dove c’è amore, c’è pace;
dove c’è pace, c’è verità;
dove c’è verità, c’è Dio;
dove c’è Dio, c’è beatitudine.”

La Verità è Dio

La Verità è l’incarnazione di Dio; se meritate Dio, solo allora otterrete la Pace. Non occorre quindi che pratichiate numerosi e inutili atti d’adorazione o altri rituali per ottenere la pace. Non si avrà pace così. Molti asseriscono di eseguire particolari riti per la pace nel mondo. Tutto ciò è pura ostentazione! Non otterrete mai la pace dai rituali.
Innanzitutto dovete sviluppare fiducia nel Sé; quando avrete fede nel Sé, otterrete la pace. Dalla fiducia in Sé deriva l’Amore; per mezzo dell’Amore avrete pace; mediante la pace si raggiunge la Verità; con la Verità si arriva a Dio; tramite Dio si ottiene la beatitudine. Per prima cosa ci deve essere fede e per ultima c’è la beatitudine. Si ottiene la beatitudine solo per mezzo della fede.
Oggi non c’è fede; c’è fede soltanto in ciò che è sbagliato. C’è fiducia in parole inutili. C’è fede in ciò che è effimero e transitorio; ma non esiste fede in ciò che è vero ed eterno.
La fede in Dio ora sale e ora scende; è piena di dubbi. Non si deve lasciare spazio al dubbio; dovete avere piena e totale fede. Dio è l’unico in cui aver fiducia; non dovete aver fede in nessun altro al mondo, e non dovete aver fiducia in nessuna cosa del mondo. Tutto quello che viene visto, è destinato a scomparire un giorno o l’altro. La Verità, invece, che non appare e non scompare, solo quella è beatitudine. Essa infatti non subirà mai alcuna modificazione. Colui che ottiene tale beatitudine immutabile è un vero essere umano. Ecco un piccolo esempio. Il Buddha, dopo aver praticato la disciplina spirituale, era prossimo a conseguire il Nirvâna (era in procinto di abbandonare il corpo per ottenere completa liberazione – N.d.T.). Il figlio della sorella di sua madre, suo cugino Ânanda, che in quel momento Gli era accanto, si mise a piangere.
Buddha gli disse: “O sciocco, perché mai piangi? Ti addolori perché Io ottengo il Nirvâna?” Il Nirvâna è lo stato finale, la vera meta dell’esistenza umana. È ciò che si deve desiderare e sperare di ottenere. Dovremmo allora essere dispiaciuti di ciò? Lo chiamò vicino a Sé e gli disse: “Supera mâyâ, consegui la visione del Sé e ottieni la liberazione. Questo è il profondo significato di “uomo”. Solo allora Ânanda seguì questo sentiero.

Tutto è Dio

Incarnazioni del Divino Amore!
Non serve che eseguiate il sacrificio del fuoco e riti sacrificali, né la ripetizione del Nome o pratiche ascetiche. Dovete innanzitutto sapere che la beatitudine è in voi stessi. Dovete riconoscere tale Verità; questa beatitudine non muta e non si muove. In qual modo possiamo allora capire tale beatitudine? Essa viene descritta come:

“Priva d’attributi, di là dell’illusione, antica,
dimora ultima, eterna, pura, immacolata,
immortale e libera da legami.”

I Veda dichiarano:

“L’intero universo è pervaso da Vishnu.”

“In verità, tutto questo è Brahman.” 

Per capire tali divine asserzioni, dovete coltivare sacre qualità. Un individuo privo di nobili qualità non può comprenderle. Innanzitutto dovete sviluppare buone qualità. A che cosa servono? Non solo per la disciplina spirituale, ma anche per comprendere questi sacri versi divini. È detto:

“In verità, tutto questo è Brahman.”

Ogni essere umano, ogni creatura vivente, ogni oggetto, ogni luogo, la materia, ogni suono, tutto è la forma di Dio. Il suono, il tatto, la vista, il gusto e l’olfatto, anch’essi sono le forme del Divino. Per intuire simile Verità, dovete seguire il sentiero spirituale.

Verità immutabile

State facendo molti sforzi per afferrare il significato dei Valori Umani, vale a dire: Verità, Rettitudine, Pace, Amore e Non violenza. Che cosa s’intende per Verità? Tutto ciò che è immutabile.

“La Verità è Dio, la Saggezza è Dio, l’Eternità è Dio.”

Tale Verità è immutabile. È un errore ritenere che la verità sia in relazione solo con la parola.

Trikâla abadyam satyam
La Verità è immutabile nei tre periodi del tempo.

Ciò che non muta, neppure nei tre periodi del tempo (passato, presente e futuro) è Verità. Quello soltanto è Dio. Pertanto la Verità è Dio.

Rettitudine

Che cosa s’intende per Dharma, Rettitudine? Pensate forse che significhi compiere atti di carità, il sacrificio del fuoco, offerte rituali o buone azioni?

“Ciò che sostiene è Dharma.”

I lavori che svolgiamo non rappresentano il Dharma; sono soltanto poche azioni morali. Questo non è Dharma. I sentimenti di Verità che scaturiscono dal cuore, devono diventare azione. L’unione di Verità e Rettitudine è vero Dharma. Quando la Verità è tradotta in azione, diventa Dharma. Avere esperienza della Verità è Dharma. Esso non è l’attività, bensì quello che nasce dal cuore.

Pace

Pace. Che cosa significa Shânti, Pace? È il sentimento che si prova al momento di conseguire il Nirvâna, la Liberazione; quella soltanto è la nostra Pace. Pace è la corona, cui l’uomo deve anelare. Tutti aspirano alla pace: “Io voglio la pace.” Dov’è questa pace?

“Voi siete l’Incarnazione della Pace.”

Dovete pensare e ricordare a voi stessi: “La mia pace è con me.”

“Io sono l’incarnazione della Verità;
sono l’incarnazione della Pace;
sono l’incarnazione dell’Amore;
sono l’incarnazione della Rettitudine.
Io sono tutto.”

L’educazione oggi

Tutto è Me, Me soltanto. Abbiate fede totale nel Principio Atmico (Realtà del Sé); senza quella fede nel Sé, qualsiasi cosa voi facciate o diciate non può essere denominata Verità o Rettitudine.
Oggi il tipo d’istruzione impartita agli studenti è solo conoscenza secolare. Essi studiano libri, danno esami e scrivono quello che hanno studiato; sono promossi e prendono lauree; ma a che cosa serve una laurea? Solo per guadagnarsi da vivere.

“Nonostante l’istruzione e l’intelligenza,
lo stolto non conoscerà il suo vero Sé!
L’uomo dalla mente gretta
non abbandonerà le sue malvagie qualità.
L’istruzione moderna induce a dissertazioni vacue,
ma non conferisce vera Saggezza.
Questa conoscenza è solo materiale, mondana,
secolare, impermanente e transitoria.
Essa non porterà al conseguimento della piena Saggezza.
Qual è lo scopo di acquisire un’istruzione secolare
se non vi condurrà all’Immortalità?
Acquisite la conoscenza che vi renderà immortali.”

L’uomo si specializza in diverse materie, non per il bene o per la felicità del mondo, ma unicamente per il suo egoismo e per i suoi interessi personali. Se volete con sincerità la pace nel mondo, intraprendete azioni sacre, amate i vostri simili e rendeteli felici. Ecco il lavoro che dovreste fare.
Verità, Rettitudine, Pace e Amore non sono soltanto espressioni verbali; essi scaturiscono dal cuore. Poiché considerate i Valori Umani solo come espressioni vocali, invece che del cuore, siete - in buona misura - sopraffatti dal dubbio. Innanzitutto dovete capire che in voi c’è tutto e, come prima cosa, dovete sviluppare la fede. La vita umana senza fede andrà alla rovina.

Trasformazioni indispensabili

È prioritario e indispensabile che ogni uomo trasformi se stesso spiritualmente. In secondo luogo, si richiede un cambiamento delle relazioni; infine, ognuno deve cambiare individualmente. Se si vuole ottenere un cambiamento individuale, occorre prima un cambiamento sociale. Se si desidera il cambiamento sociale, si rende necessaria la trasformazione spirituale.
Le tre sillabe della parola “Sai” stanno per: cambiamento spirituale, cambiamento d’associazione, cambiamento individuale. Ecco quello che Sai sta facendo: trasformazione spirituale, cambiamento sociale e individuale. Tutto questo è denominato “karma upâsana jñâna”, i tre sentieri dell’azione, dell’adorazione e della saggezza. Karma significa “servizio”; upâsana significa “adorazione”; jñâna significa “illuminazione”.
Ecco “Sai”: servizio, adorazione, illuminazione.
Quello che insegna: azione, venerazione e saggezza è il profondo significato della parola “Sai”. Solo comprendendo il profondo significato di ogni singola parola, santificherete le vostre vite. Oggi migliaia di educatori Bâl Vikâs si sono radunati qui. L’istruzione secolare è certamente necessaria, ma ai bambini bisogna insegnare anche l’educazione spirituale sin dalla tenera età. Nelle conferenze tenute altrove, si rileva un’enorme differenza tra il numero dei delegati che dovrebbero parteciparvi e il numero di coloro che effettivamente prendono parte alle delibere. La nostra conferenza invece è unica e straordinaria, perché tutti i delegati vi partecipano. Nessuno si alza nel bel mezzo, salvo quei pochi che lo fanno per esigenze fisiche. Non esistono altre conferenze simili al mondo. Sebbene Io sappia tutto, a volte osservo come procede la conferenza da dietro il paravento divisorio o da sopra. Tutti i delegati sono presenti all’incontro con massima sincerità, fede e devozione. Simili conferenze dovrebbero essere tenute più frequentemente. Si dovrebbero addestrare molti più membri e bisognerebbe insegnare loro nuove procedure. Solo così il mondo intero ne trarrebbe beneficio.
Ieri il nostro Primo Ministro, Vajpayee, Mi ha trasmesso una lettera tramite Indulal Shah: “Swami, il nostro Governo, pur con tutti i poteri a sua disposizione, non è in grado di intraprendere opere così nobili. Ciò sarebbe impossibile a chiunque, ma non a Te. Ti prego di promuovere iniziative sempre più numerose e di coinvolgere anche il Governo in tali attività.” Egli ha scritto e fatto pervenire una lettera anche a Indulal Shah.
Scrivono simili lettere solo per amore, ma noi non vogliamo essere coinvolti nelle faccende del Governo, perché le loro attitudini e influenze non sono in sintonia con le nostra attività ed esperienze. La nostra gioia è diversa, le nostre pratiche sono differenti. Pertanto ci premuriamo di portare avanti le nostre opere, senza lasciarci coinvolgere in cose simili.
Qui si tengono molte conferenze, ma avete mai assistito a una raccolta di fondi? No. Ognuno si prende cura delle proprie necessità. Tutti i partecipanti vengono qua con gran sincerità di cuore, traendone la massima gioia. Simili conferenze dovrebbero essere tenute non solo una volta, ma tre volte l’anno. Chi partecipa a una conferenza, non dovrebbe prendere parte alla seconda, in modo da offrire anche a nuovi delegati l’opportunità di parteciparvi. Dovete essere pronti a impiegare tutte le vostre forze per promuovere i propositi educativi.

Gli studenti d’oggi

Oggi gli studenti sono esposti a influenze negative. Essi studiano, diventano molto istruiti, prendono diverse lauree, diventano dottori e ingegneri, ma non iniziano a lavorare. A che cosa serve tutto il loro studiare? Si può davvero definirli istruiti? Il settore educativo è estremamente corrotto.
Se uno diventa dottore, non appena presa la laurea, si procura un passaporto per andare in America. Tutti quelli che hanno studiato medicina vogliono andarsene, ma non sanno leggere neppure un termometro e alla fine che cosa dicono? Quando segna più temperatura il termometro e meno il paziente, affermano che il termometro ha la febbre! Anche nel settore dell’ingegneria la situazione è vergognosa. Nei nostri istituti potete chiamare anche un ragazzo della prima e porgli delle domande; egli saprà rispondervi correttamente.
I nostri ragazzi sono ben istruiti, ma non mettono in pratica la loro conoscenza. Essi dicono:

“Swami sa tutto; qualunque cosa Egli faccia è per il mio bene.”

Ma allora che cosa ne è della vostra intelligenza? Se voi capite che è per il vostro bene, perché non lo seguite? I devoti che hanno quest’atteggiamento incoerente rimangono allo stadio di studenti e Io non voglio delle persone simili. Si deve mettere in pratica quello che viene detto.

Mettere in pratica

In ogni occasione, anche piccola, voi siete insegnanti. Tutti gli studenti dovrebbero essere ottimi studenti. Se uno studente prende una cattiva strada, rovina se stesso, ma, se un insegnante imbocca la via sbagliata, rovinerà la vita di numerosi studenti. Gli insegnanti devono dunque essere molto vigili.
Non basta che voi partecipiate a quest’incontro e poi ve ne stiate tranquilli. Dovete diffondere e propagare tutto quello che avete fatto, visto e sperimentato qui. Dovete applicare nella pratica le vostre esperienze, non accontentarvi soltanto di ascoltare i discorsi dal palco. Oggi sono tutti eroi a parole, ma delle nullità nella pratica. A che serve comportarsi così? Quando si tratta di mettere in pratica, non rimane più niente! I nostri studenti e insegnanti devono essere eroi nella pratica.

Parlate meno e lavorate di più

Avete trascorso qui tre giorni, durante i quali avete avuto molte esperienze. Condividete con tutti la beatitudine che avete provato qui. Dovete ridurre le chiacchiere e aumentare il lavoro. Parlate meno e lavorate di più. Questo è quanto Io stesso faccio. Negli ultimi dieci giorni non ho parlato granché.
Per quale motivo? Dico sempre agli studenti: “Parlate meno, parlate meno, parlate meno.” I nostri studenti, però, che non mancano certo d’intelligenza, possono pensare: “Swami dice di parlate meno, ma poi Lui, invece, parla di più.” C’è gente con simile ristrettezza mentale; ecco perché parlo meno. Questo è solo per insegnare a voi, non è certo per Me. Se Io parlo meno, anch’essi parleranno meno. Pertanto in tutte le cose dovete limitare il vostro parlare. C’è beatitudine illimitata nel parlar poco.

Riflesso, reazione, risonanza

Dovete sperare di conseguire beatitudine. La beatitudine non può essere ottenuta esternamente; essa sorge dall’interno. La nostra gioia viene riflessa. Voi vedete qualcuno e dite: “Egli è così; quello là invece è in altro modo; lei è in tal altra maniera.” Affermate, quindi, che essi sono buoni o cattivi.
In verità, non esistono persone “cattive”. Nessuno ha difetti. Solo le opinioni che avete degli altri sono “cattive” e si riflettono su di loro. Se pensate che l’uomo davanti a voi è “cattivo”, il male che è in voi si trasferisce su di lui, perché voi vedete il vostro stesso male riflesso nell’altro.
Il buono o il cattivo che vedete negli altri, non è altro che il riflesso dei vostri sentimenti interiori. Una volta capita questa verità, non parlerete più male di nessuno. Ogni attività e ogni cosa che accadono in questo mondo sono unicamente un riflesso, una reazione e una risonanza; infatti, sia il buono sia il cattivo sono solo in voi, non provengono dall’esterno. Siate quindi buoni con tutti, abbiate amore per tutti, tenete tutti uniti con spirito d’Amore.
State attenti a non dimenticare l’innata Svabhâva, la vostra natura essenziale, che è il vero purushârtha, i quattro obiettivi della vita umana. Quel purushârtha è la vostra vera forma e voi dovete raggiungerla.
Incarnazioni del Divino Amore!
Numerosi oratori vi hanno insegnato molte cose sulla base delle loro esperienze. Li ho uditi. Per fissare quelle esperienze nella mente, dovete mettere in pratica i loro insegnamenti; inoltre dovete fare lo sforzo di insegnare lo stesso agli altri. Fate solo quello.

La forma del Sé

Aggiungo ancora una cosa. Essendo nati quali esseri umani, dovete superare mâyâ, l’illusione, ottenere la visione dell’Âtma (il Sé) e conseguire il Nirvâna, la liberazione. Questo è il proposito della vita.
Prima di ottenere la liberazione, dovete avere la visione dell’Âtma, del Sé. Dove si trova l’Âtma? Voi soltanto siete Âtma, è la vostra stessa forma, ma voi vedete il corpo fisico come vostra forma.

“Voi non siete il corpo fisico; questo è solo un corpo temporaneo.
Il corpo è come una bolla nell’acqua.
La mente è come una scimmia pazza.
Non seguite il corpo, non seguite la mente: seguite la Coscienza.”

La Coscienza è la vostra vera forma; solo quella è la vostra autentica forma. Allora, che cosa pensate che sia la visione dell’Âtma? Non è andare in qualche luogo e cercarla. Dovete trasformare la vostra visione esteriore e volgerla all’interno. Solo così potrete avere la visione del Sé e capire la vostra vera Svarûpa, Forma.
Una volta un uomo veniva criticato aspramente, ma non proferiva parola. Quando un suo amico lo sollecitò, chiedendogli di reagire a tali biasimi, egli osservò: “In questo corpo c’è il medesimo Sé. L’Âtma presente nel corpo che è stato criticato è il medesimo presente nel corpo che ha criticato. Chi ha criticato chi? Egli critica se stesso. Perché mai dovrei adirarmi? Egli ama se stesso.”
Un’attenta e approfondita ricerca della verità vi svelerà che, quando amate o odiate gli altri, voi amate o odiate voi stessi.
Infatti, non esistono altri; gli altri sono noi stessi. Vi considerate diversi dagli altri a causa del vostro attaccamento al corpo. A causa dell’attaccamento al corpo, uno si sente separato; finché persiste l’attaccamento al corpo, voi siete l’altro. Rinunciando a tale attaccamento, vi renderete conto che non ci sono altri, siete solo voi stessi. Questa è la vera visione dell’Âtma.
Il Sé non ha forma separata o specifica. La Beatitudine è Âtma. Quella soltanto è Chaitanya Âtma, la Divina Consapevolezza del Sé. Solo quella consapevolezza è beatitudine; essa è Âtmânanda, beatitudine del Sé. Il Conscio è in relazione ai sensi. La Coscienza è il testimone interiore. La Consapevolezza è l’Âtma onnipervadente. Consapevolezza, Coscienza, Conscio: dovete comprendere l’unità che esiste fra questi tre. Dovete dirigervi verso la Consapevolezza: ciò è Âtma Tattva, il Principio del Sé. Quella è l’Illuminazione. Dovete raggiungere tale Illuminazione. Dovete capire inoltre il significato di “adorazione”. Per poterla comprendere, dovete prendere il sentiero del servizio: servizio, servizio, servizio. Poi procederete lungo il sentiero dell’adorazione e alla fine otterrete l’illuminazione. Per quanto possibile servite tutti. La vera felicità consiste nel servire.

Non date ascolto

Incarnazioni dell’Amore!
Sarete forse delusi che non vi abbia parlato negli ultimi tre giorni, ma Io sono sempre con voi e vi ho ascoltato per tutto il tempo. Non sono arrabbiato con voi, né tanto meno indignato. C’è tuttavia una difficoltà: per quanto Io possa parlare, voi non Mi ascoltate e non prestate attenzione alle Mie parole. Così facendo, come pensate di migliorare, di poter emergere nella vita? A che serve se vi parlo? A che serve se vi vengo vicino e Mi muovo in mezzo a voi?
Questa è la difficoltà; tuttavia non sono arrabbiato con nessuno. Ecco il motivo per cui non vi ho parlato. Voi non riuscite a comprendere questa Verità. Per quale motivo? La vostra mente è ristretta. I Miei sentimenti sono infiniti. C’è una gran differenza tra una mente piccola e una mente infinita. Pertanto le due devono diventare uno.

La firma dell’Amore

Come fare per ottenere la grazia di Dio? Ecco un piccolo esempio. Avete lavorato duramente, avete guadagnato del denaro e per sicurezza lo avete depositato in una banca. Senza dubbio alcuno, il denaro è vostro; tuttavia, il Direttore della Banca non ve lo darà se solo glielo chiederete. Ci sono certe norme e regole da rispettare per prelevare il denaro dalla banca. Potete ritirarlo solo se firmate un assegno e lo lasciate al Direttore di Banca.
L’assegno è mâyâ, l’illusione. Solo la vostra firma è Prema, puro Amore. Se voi Gli consegnate questa mâyâ con Amore, il vostro denaro vi verrà restituito. Tuttavia, questa firma dell’Amore non viene fatta. Se manca la firma dell’Amore, come può il personale della banca ritornarvi il vostro denaro?
Quindi, solo Dio è il Direttore di Banca. Voi avete depositato il “credito” delle azioni meritorie presso Dio, il Divino Direttore di Banca. Apponete la vostra firma d’Amore sull’assegno e lasciatelo a Lui; solo così Egli elargirà la ricchezza della Sua grazia su di voi. C’era una donna non istruita, il cui marito doveva allontanarsi da casa per qualche tempo. Il marito depositò dei soldi in banca e le diede un libretto degli assegni, dicendole: “Se ne hai bisogno, puoi prelevare i soldi quando vuoi.” La moglie replicò: “Ma questo è solo un libretto; come faccio ad avere i soldi?” Egli le spiegò: “Tu sei mia moglie; allora metti la tua firma e puoi prelevare i soldi.” Ma la poveretta non sapeva come fare. Prese allora il libretto degli assegni e vi scrisse sopra “Io sono tua moglie”. Come poteva aspettarsi di ricevere i soldi?
La gente fraintende le cose in maniera analoga: “Indubbiamente, tu sei mia moglie, tuttavia devi mettere la tua firma.” Non si può scrivere “tua moglie”. Oggi le procedure moderne sono come questo caso: scrivono “tua moglie”, ma non indicano il nome.
Infatti, l’istruzione oggi è di cattiva qualità, di basso livello. A causa di quest’istruzione i Valori Umani vengono contaminati; l’inquinamento è sia a livello mentale sia a livello psicologico. Se la mente è inquinata, come può l’uomo progredire? Egli può essere molto istruito e occupare autorevoli posizioni di prestigio, può conseguire rispetto e fama, ma tutti i suoi conseguimenti saranno vani se non sa ciò che deve sapere.
Se volete vivere in questo mondo, basta che sappiate una cosa sola. È sufficiente che riconosciate che voi siete l’incarnazione del vero Sé e che gli altri ne sono il riflesso. Per condurre una vita gioiosa in questo mondo, è sufficiente riconoscere che tutti sono incarnazioni del Sé. Sarete colpiti dal dolore e dalla sofferenza se non sarete in grado di capire tale sottile Verità. Domani vi spiegherò in dettaglio la Verità della vita umana, il suo obiettivo e il sentiero verso la beatitudine.

Bhagavân conclude il Discorso con il bhajan: “Hari Bhajan Binâ Sukha Shânti Nahin…”

Prashânti Nilayam, 4 luglio 2001\\, Conferenza Internazionale degli Educatori Bâl Vikâs

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