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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:2002:20020119

20010119 - 19 gennaio

Discorso Divino di Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba

“È Mio desiderio…”

“Si può essere padroni di ogni forma di conoscenza, e superare gli avversari nelle discussioni;
si può combattere sul campo di battaglia, o, essendo imperatore, regnare su vasti reami.
Si possono offrire vacche e oro come atto di carità, contare le stelle nel cielo,
o saper citare a memoria tutti i nomi di tutte le creature viventi sulla Terra;
ma c’è forse qualcuno che sappia controllare i propri sensi fermare la propria mente, rivolgere la visione all’interno di se stesso e rimanere stabilmente in uno stato di equanimità mentale?
C’è forse qualcuno che sappia rimanere stabilmente in uno stato di equanimità mentale?”

“La tolleranza è la bellezza della sacra terra dell’India.
Di tutti i rituali, la maggior penitenza è l’aderenza alla grande Verità.
In questo Paese, il più elevato fra i dolci sentimenti è quello materno.
Il nostro bagaglio morale, che considera il rispetto verso se stessi più importante della stessa vita,
è stato bruciato dal modello di cultura straniero, che promuove una strana libertà
che si rivela poi come un coltello affilato.
Che cosa si può dire dell’India? Proprio come l’elefante non è cosciente della propria forza,
gli indiani non sono consapevoli della loro grandezza.”

Comportarsi adeguatamente

Incarnazioni dell'Amore!
L'uomo sta facendo ogni sforzo per diventare consapevole della sua completa perfezione. Per raggiungere questa consapevolezza, tutti gli uomini fanno molti sforzi. Per ottenere la completa perfezione, si dice che la condotta di un uomo deve avere pienezza, o totalità. Questo significa che l'uomo deve avere pienezza, cioè samskriti affinamento o cultura). Per perfezionare il suo affinamento, la sua sacralità e il suo carattere, si rende necessario che l'uomo prenda parte a molte attività sacre.

Incarnazioni dell'Amore!
Il principio fondamentale della vita è solo l'Amore. Dobbiamo vivere in quell'Amore. Quell'Amore non è altri che Dio.

L’Amore è Dio. Vivete nell’Amore

Questo tipo di Amore è andato perduto nell'uomo odierno. Infatti egli è intrappolato in comportamenti demoniaci quali l'odio, la gelosia e l'ostentazione, e abusa della sua vita in molti modi.

L’onore di una nazione dipende dalla moralità;
la mancanza di moralità porterà il Paese alla rovina.
Una vera nazione è quella che possiede moralità.
Ascoltate questa verità, valorosi figli dell’India!

Al giorno d'oggi non troviamo traccia di moralità nell'uomo. Chi non ha moralità non si può definire appartenente alla razza umana. Se vogliamo vivere da esseri umani, dobbiamo accendere l'intensa luce della moralità. Oggi, quindi, la vera salute per l'uomo è solo la moralità. Non pensate che solo questo corpo fisico, mondano, profano, che ha a che fare col mondo materiale, sia importante: non prendetelo come scopo della vostra vita.
Non dobbiamo credere che solo questo effimero corpo, fisico e materiale, sia importante e considerarlo il fine della nostra esistenza. Ci sono anche la mente e l' Âtma. Non consideriamo dunque il corpo fisico come un fine importante. Come fondamenta, dobbiamo avere la moralità. Dovete riconoscere la Verità secondo cui il fine della vita è la moralità, e comportarvi di conseguenza.

La materia e la mente

Se ci mettiamo a cercare in lungo e in largo per il mondo, troveremo solo la mente e la materia, non una terza cosa. Pertanto ci si deve sforzare strenuamente di comprendere queste due, la mente e la materia. Ogni uomo deve chiedersi: “Che cos'è la mente?” Alla domanda: “Che cos' è la mente?”, (“What is mind ?”), vi risponderanno: “Non importa” (“It doesn't matter”). Se viene chiesto a qualcuno: “Che cos'è la materia?” (“What is matter?”), la risposta sarà: “Non ha importanza” (“Don't mind”). (Gioco di parole in inglese fra “mind” e “matter” – N.d.T.). (Risate).
È dunque questa la conoscenza dell'uomo? Se egli non sa neppure che cosa sia la materia, in quale modo potrà santificare la sua natura umana? Quindi, innanzitutto, bisogna sforzarsi di capire che cosa significhi “natura umana”. Non si deve credere che questo corpo, costituito dei cinque elementi, sia l'aspetto più importante dell'umanità (il termine umanità è qui inteso nella sua accezione di ‘ insieme di valori che caratterizzano gli esseri umani ' - N.d.T.). L'umanità, infatti, consiste di tre aspetti, e cioè: la mente, l'intelletto e il processo di purificazione.

Questi tre hanno origine dall' Âtma. Su queste basi, la Bhadavad Gîtâ dichiara:

“L’Âtma eterno, presente in tutti gli esseri, é parte del Mio Essere.”

La mente è una parte dell' Âtma. Non dobbiamo percepirla soltanto come un fascio di desideri: questo sarebbe un grave errore.Può essere tale dal punto di vista del mondo fisico e della vita corporea, ma in realtà essa è un insieme di Divinità.

L’Unità nella diversità

Per raggiungere la Divinità, l'uomo deve coltivare innanzitutto l'unità. Il perfezionamento dell'uomo risiede nell'Unità; la sua realizzazione è l'ideale fondamentale che l'uomo deve sforzarsi di ottenere.
Solo attraverso l'unità si può raggiungere qualsiasi obiettivo, anche il più arduo. L'uomo odierno ha ottenuto l'indipendenza, ma con l'Unità ancora non ce l'ha fatta. Noi troviamo solo differenze, differenze… Alcuni pensano che Swami abbia fondato questo Ospedale di alta specializzazione per rendere un servizio alla gente del Karnâtaka; ma Io non l'ho costruito per la gente di una particolare regione: l'ho fatto per tutta la nazione. (Applausi).
È stato detto:

“Io non sono il merito. Non sono il peccato.
Non sono gli agi. Non sono la sofferenza.
Non sono il fuoco sacrificale della carità.
Riverisco tutti! Riverisco!”

Ogni singolo essere umano deve sforzarsi di visualizzare l'unità nella diversità, conseguendo, in tal modo, la Divinità. Arrivando alla sacralità, attraverso l'unità, si raggiungerà il Divino, e solo attraverso il Divino, ottenuto per mezzo dell'unità, sarà possibile sperimentare la beatitudine. Non potrete mai ottenere la beatitudine se non rinunciate al sentimento di diversità. Giustamente, voi sentite che:

LA SALUTE È UNA GRANDE RICCHEZZA

È vero. Lo è innanzitutto, è importante essere sani.
La salute è fondamentale. Ma se ottenete la beatitudine, avrete la salute in un istante. Quindi, è essenziale ottenere la beatitudine dal Divino.
L'uomo crede di poter ottenere la beatitudine dal denaro o da una posizione sociale autorevole. Né la ricchezza né la posizione autorevole possono conferirvela; potrete sperimentarla solo quando visualizzerete l'Unità nella diversità. Se non ottenete la beatitudine, qualunque ospedale o qualsiasi struttura sociale non sarà di alcuna utilità.
Tutti coloro che lavorano in un ospedale, medici, infermieri, personale paramedico o tecnici, devono avere lo spirito di Unità. Questo ospedale persegue come ideale lo spirito di Unità. (Applausi). Qui tutti lavorano col sentimento di appartenere a una stessa famiglia. La cosa importante è l'Unità nella diversità. Solo attraverso di essa la natura umana conquista un posto elevato. Il nostro ospedale non corre dietro ai soldi, al nome ed alla fama.

Il nostro ospedale non è un’azienda

In altri tempi, in India, l'istruzione, la medicina, il cibo e l'acqua venivano garantiti a costo zero. Io ho deciso di offrirli gratuitamente. Qual è la cosa più importante ed essenziale per la salute? È l'Unità che è importante. È attraverso di essa che in noi si svilupperà l'interesse: e quando questa beatitudine verrà condivisa con gli altri, anch'essi saranno in grado di incrementare lo stato di salute.

Il nostro ospedale non è un’impresa commerciale

La maggior parte degli ospedali nel mondo sono diventati aziende commerciali. Condurre un ospedale col solo intento di arricchirsi, cosa che possiamo oggi osservare in India, è un grave peccato. Non c'è un peccato peggiore di questo. Anche voi potreste ammalarvi domani, non è vero? Se dunque vi ammalerete, in che modo potrete curarvi? Quindi, bisogna curare con amore chiunque soffra di cattiva salute. Nessun compenso si dovrebbe pretendere da lui. Se sperate in una retribuzione, il sacrificio che fate non avrà alcun valore. È assolutamente perverso dar avvio ad un ospedale con lo scopo di guadagnar soldi.
Quando ho fondato questo ospedale, molti medici si sono fatti prendere dalla gelosia nei Miei confronti. Queste persone gelose stanno anche creando molti problemi. Ma io non arresterò questa sacra azione, qualunque sia l'entità della gelosia che provocherà. (Applausi). Qual è il risultato che produce questa gelosia? Fa crescere ancora di più il Mio entusiasmo. La loro gelosia distruggerà solamente loro stessi.

Nel mondo ci saranno pace e sicurezza solo quando la gente rinuncerà all’odio e alla violenza,
instillerà in se stessa il sentimento dell’amore e realizzerà l’unità dell’umanità.

Non si deve mai provare gelosia per nessuno. La gelosia è una pessima qualità.
Anasûyâ ha tre figli. Essi sono Brahmâ, Vishnu e Maheshvara. (Anasûyâ era la madre di Dattâtreya, un'incarnazione di Brahmâ, Vishnu e Maheshvara. “Anasûyâ”significa anche “senza gelosia” – N.d.T.).
Asûyâ , la gelosia, ha tre figli: il desiderio, l'ira e l'odio.
Asûyâ e Anasûyâ sono sorelle. Se scegliamo Anasûyâ, la Divina Trinità (Brahmâ, Vishnu e Maheshvara) diventerà nostra. Se invece sceglieremo come madre Asûyâ, l'odio, la gelosia e le cattive qualità aumenteranno in noi.

Intraprendete attività meritorie

Dovete partecipare alle attività meritevoli, appoggiarle e assecondarle con entusiasmo. Una volta che Io intraprendo un compito sacro, non Mi ritiro mai.
C'è molta gente povera e oppressa, senza rifugio, indigente, che soffre molto, che si rovina la salute in ogni modo ed incorre in tanti problemi. Gli ospedali, a questi derelitti, poveri e malati, non permettono nemmeno di avvicinarsi al cancello principale. Esiste un peccato peggiore di questo? La Mia aspirazione è fare tutto quanto è necessario affinché anche i più indifesi abbiano la possibilità di usufruire di un'assistenza medica gratuita.
Non solo. La salute è un lato della medaglia. Ma anche l'acqua è necessaria per vivere felici. Il Mio piano quindi si è allargato ancora di più, e crescerà ancora. Non importa quanto grande diventerà: non tradirà mai i Miei ideali. Esso è destinato ad avere successo. (Applausi). Se si intraprende un compito sacro, non c'è da preoccuparsi per le risorse nel nostro Paese di Bhârat. Ciò che manca è la gente che intraprenda attività socialmente utili. Fatelo, e vedrete che, senza meno, la natura (prakriti) vi aiuterà!
Râma, si mise in viaggio per andare a Lankâ e liberare la consorte Sîtâ, incarnazione di prajnâna (la più alta Sapienza). Perché potesse trovare prajnâna , Râma, incarnazione di sujnâna (la somma Saggezza), nel momento in cui cominciò la ricerca, ricevette l'aiuto di prakriti (la natura). Fu, infatti, aiutato dalle scimmie e dagli scoiattoli. Grazie a numerosi aiuti, fu quindi in grado di arrivare a Lankâ.
L'uomo d'oggi deve sempre andare avanti per ottenere il Bene. Non dobbiamo dire: “Domani, domani.” L'azione di oggi è il perfezionamento di domani; il perfezionamento raggiunto porterà alla sacralità; questa sacralità vi conferirà merito. Questo è il significato di mahâbhâgya (grande prosperità e buon auspicio). Bisogna quindi intraprendere buone azioni.

L’acqua potabile è un diritto

Nella sacra occasione odierna ho deciso di dare avvio ad un altro progetto di servizio. Nell'area di Madras (Chennai), non c'è acqua potabile. I ricchi possono permettersi di rifornirsi d'acqua potabile per mezzo di autobotti e altri sistemi di trasporto, ma i poveri? Essi si rovinano la salute bevendo acqua inquinata dalle pozzanghere. Perciò, quali che siano le difficoltà che dovessero presentarsi, ho deciso di rifornire di acqua potabile la gente di Madras. (Applausi). Le acque dei fiumi Krishnâ e Godâvarî sono state convogliate verso il mare invece di essere adeguatamente utilizzate. Non solo. Anche nel Rayalasîma la gente soffre per la scarsità d'acqua. Dicono che i distretti del Rayalasîma (B ellary, A nantapur, C uddapah e K urnul) siano “ Back ward” (regioni in stato di arretratezza). 'B' per Bellary, ‘A' per Anantapur, ‘C' per Cuddapah, e ‘K' per Kurnul: sono “back” , indietro. (Applausi). Spero di offrire un completo approvvigionamento idrico a queste quattro regioni. (Applausi).

Colui che ha fede

Questo progetto è destinato senza meno ad avere successo. Non c'è alcun dubbio su questo.
L'uomo deve avere una fede incrollabile. Invece oggi l'uomo non ha fede; non ce l'ha neppure in se stesso. Come può dunque avere fede negli altri?

Non avendo i due occhi della fede, oggi a questo mondo la gente è cieca.

Com'è possibile che l'umanità viva senza la fede? “Essere umano” significa “colui che ha fede”: questo è un “essere umano”. Come viene invece usata male la vita umana! Dobbiamo vivere una vita di servizio, facendo buon uso di tutto, al fine di aiutare tutti i nostri fratelli.

Fra quelle di tutti gli esseri viventi, la nascita umana è la più rara.

Partecipate ad attività di servizio: solo allora la vostra vita troverà realizzazione. Sapete perché avete avuto le mani? Solo per mettervi il cibo in bocca? No, no! Esse sono state donate per rendere servizio agli altri. Perché vi è stata data la lingua? Per ingoiare il cibo? No, no! Essa deve essere usata per recitare il Nome di Dio.

Santificate i cinque sensi

In questo modo dovrebbero essere utilizzati tutti i sensi. Questo è ciò che fece Buddha. Studiò diversi testi, incontrò molte anime nobili e ascoltò i loro insegnamenti, ma ne rimase disgustato.
“Ahimè! Se non santifico i cinque sensi che Dio mi ha dato, a che serve tutta la conoscenza che ho acquisito?”

Non parlate male; parlate solo bene.
Non ascoltate il male; ascoltate solo il bene.
Non vedete il male; vedete solo il bene.
Non pensate male; pensate solo bene.
Questa è la strada per arrivare a Dio.
(Applausi)

Per santificare i vostri sensi dovete utilizzarli nel servizio agli altri.

COM’È IL SENTIMENTO, COSÌ È IL RISULTATO.

Se avete una visione negativa, se ascoltate dei discorsi malvagi, se parlate male e avete pensieri negativi, alla fine vi rovinerete. Se proprio non potete intraprendere alcuna attività di servizio, almeno dite parole buone.

Se non potete sempre fare cortesie, almeno parlate cortesemente.

Oggi si parla in modo aggressivo, ferendo i sentimenti altrui. Abusando dei propri sensi; come si può pretendere poi di restare completamente sani? Se vogliamo essere completamente sani dobbiamo avviare i cinque sensi sul sentiero sacro. Potete essere poveri o milionari, aver denaro o non averlo, ma in comune avete la parola. Avete le orecchie, il cuore. Fatene un uso appropriato e santificherete la vostra vita.

Ogni essere umano ha compassione

Incarnazioni dell'Amore!
Ognuno di voi è dotato di compassione. Per questo il cuore è chiamato hridaya. Hrid (cuore) + dayâ (compassione) dà hridaya (cuore colmo di compassione). Ma oggi l'uomo ha riempito il suo cuore di sentimenti cattivi. No, no! Dobbiamo sviluppare un cuore colmo di compassione. Se vediamo gli altri attraverso il filtro del nostro cuore compassionevole, la mente subirà grandi miglioramenti. Un vero essere umano non è malvagio, non ha cattive abitudini e non compie azioni negative. È un essere che persegue la crescita delle qualità positive, del giusto comportamento e della buona condotta. Si dice:

“Fra quelle di tutti gli esseri viventi, la nascita umana è la più rara da ottenere.”

Di quale rarità si parla? Se l'uomo indulge nelle ingiustizie, nella cattiva condotta e nel comportamento immorale, che utilità può derivargli dalla sua nascita? Per santificare l'istruzione che vi è stata data, usatela a favore del vostro prossimo. Usate il potere acquisito per aiutare gli altri. A che serve il denaro se non a tale scopo? Non dobbiamo correre dietro al denaro, anche se, ovviamente, i soldi sono necessari per vivere. Molta gente spende decine di milioni di rupie per costruire ospedali; ma poi si aspetta di ricavarne un profitto ancora più grande. Li avete costruiti? Allora fate buon uso di ciò che avete creato. Usate in modo proficuo metà del vostro tempo, offrendo dâna (carità) e dharma (rettitudine).

Medicine gratuite e interventi chirurgici

Non c'è paziente che riceva le medicine gratuitamente. Oggi persino le medicine sono diventate carissime. Che ci crediate o no, sono già passati dieci anni da quando l'ospedale di Puttaparthi è stato costruito. Abbiamo fatto operazioni a 70.000 pazienti. (Applausi). Qui a Bangalore, l'ospedale è stato inaugurato un anno fa. Sono stati effettuati migliaia di interventi chirurgici di bypass a cuore aperto. Il costo complessivo ammonta a cento crore di rupie al mese (poiché un “crore” corrisponde a dieci milioni di rupie, la spesa mensile ammonta a un miliardo di rupie che equivalgono a circa ventisei milioni di Euro - N.d.T.). Nessuno finora lo sapeva. Perché? Perché tutte le medicine vengono distribuite gratuitamente. Nessuno sa quanto questo progetto sia dispendioso. Una stima corretta del costo è appunto di cento crore di rupie al mese. Persino se si trattasse di migliaia di crore, invece che di centinaia, devo avere successo in questa attività. (Applausi). Spero che presto questi ospedali prosperino e diano adeguato aiuto a tutta questa povera gente.
Il nostro Primo Ministro Krishna, dello Stato del Karnâtaka, ci ha molto aiutato nella costruzione di questo ospedale. (Applausi). Ci ha concesso tanta terra a tal riguardo, e tutto gratuitamente. Il suo grande cuore è colmo di spirito di sacrificio. (Applausi).

Solo attraverso il sacrificio si può ottenere l’immortalità.

Solo il sacrificio vi fa guadagnare l'immortalità. Il Primo Ministro del Mahârâshtra, che è qui con noi oggi, vuole che un ospedale simile sia costruito anche a Bombay. A questo proposito ha detto: “Vi metteremo a disposizione la terra necessaria.”
Qui, accanto a Me, vedete i nostri Primi Ministri, rispettivamente dello Stato del Karnâtaka e di Bombay. (Applausi). Perché (un ospedale a Bombay)? Perché ovunque ci si giri c'è inquinamento, inquinamento, inquinamento: questo porta a un indebolimento della salute della gente.

La salute è ricchezza

Quando la salute è buona si può assolvere qualsiasi compito; oggi, però, a causa di una salute malferma, l'uomo non riesce a fare nemmeno il proprio lavoro. La vita umana non è intesa ad ammassare ricchezze. Quando abbandonerete questo mondo, potrete forse portare con voi anche una sola monetina? Nessuno si potrà portare dietro niente. Se, quando ce ne andiamo, potessimo portarci dietro anche solo una monetina, sarebbe molto difficile per noi. Non possiamo portarci dietro neppure un pugno di terra.
Se questo fosse possibile, qui in India bisognerebbe razionare anche la terra! (Applausi).
Insomma, non possiamo portarci dietro proprio nulla.

Meriti e peccati

Le cose che ci porteremo dietro saranno solo i meriti e i peccati. Vi porterete dietro il bene che avete fatto ed i peccati che avete commesso. Perciò non soccombete al peccato, e cercate di accumulare meriti.

Si acquisiscono meriti col servizio agli altri;
si commette peccato quando si fa loro del male.

AIUTATE SEMPRE, NON FATE MAI DEL MALE.

Nei limiti del possibile, fate atti di carità e aiutate gli altri. Chiunque nasca come essere umano ha il dovere di aiutare gli altri. Dobbiamo fare la carità secondo le nostre possibilità. La carità è decaduta: non ne viene più fatta alcuna. I cuori sono diventati duri. Invece, il cuore dell'uomo deve essere pieno d'Amore. Se il cuore è pieno d'Amore, tutta la vita ne diviene piena. Quindi, riempiamo il nostro cuore d'Amore.
Perciò, dico a tutti gli esseri umani: se il cuore è pieno d'Amore, non dobbiamo preoccuparci dell'ospedale o dei pazienti, della carità o del dharma, perché sentiremo che ricoverare e curare i malati è nostro dovere.

Questo è il nostro dovere.
Il dovere è Dio. Il lavoro è adorazione.

Io faccio il Mio dovere, ed lo faccio non perché qualcuno Mi inciti o Mi forzi. Questa è la Mia Natura. (Applaus). Faccio quindi tutto con completo Amore.

I giornali sono i responsabili

Voglio chiarirvi un altro punto. Molte persone, incluse alcune che sono sedute qui in questo momento, lasciano briglia sciolta alla propria fantasia riguardo all'incidente occorso ieri. Non c'è ombra di verità nei resoconti che vengono diffusi. La causa principale di tutto questo è ashânti (la mancanza di pace, l'irrequietudine). La gente può credere quello che vuole: sono i giornali i principali responsabili di tutto ciò. (Risate e applausi). Non vogliono condividere con i lettori le notizie buone, ma si soffermano, invece, su tutto ciò che è scabroso. Qual è il compito dei giornali? È quello di raccogliere notizie dai quattro punti cardinali e diffonderle. N-E-W-S: news (notizie). N-E-W-S: qual è il significato della parola “News”? ‘N' sta per nord; ‘E' sta per est; ‘W' sta per ovest (in inglese, west - N.d.T.) e ‘S' sta per sud. (Applausi). Est, ovest, nord, sud.
Le notizie andrebbero cercate nelle quattro direzioni; i giornalisti, però, non sono obiettivi e rivolgono la loro attenzione solo in direzioni particolari, assecondando le proprie preferenze. Non è corretto intervenire sull'informazione travisandola secondo il proprio sentire. Esistono, tuttavia, anche buoni giornali, come “The Times of India” e “The Indu”, i quali riportano fedelmente gli avvenimenti accaduti.
Qual è la Mia opinione? È questa: i giornalisti devono presentare i fatti come realmente avvengono, non distorcere la verità pubblicandoli in modo sensazionale, solo per far soldi. Buoni o cattivi che siano, riportate i fatti per come sono realmente accaduti. Non divulgate false notizie.
L'evento di ieri è in realtà solo un atomo (una piccola parte) di ciò che è stato riportato. Lo hanno infatti enormemente amplificato, e in un baleno, si è diffuso a macchia d'olio. C'è poi la televisione, che è qualcos'altro da dare in pasto alla gente. (Risate). Essa non svolge un compito utile, diffondendo notizie non vere.
Io ho settantasei anni. Fino ad oggi non ho mai avuto contatti con addetti alla stampa o alla televisione. (Applausi). Non ho niente a che vedere con i giornali. Si può sviluppare un'amicizia con coloro che diffondono la verità, ma che senso ha parlare con chi diffonde falsità? Diffondere bugie è un peccato. Se solo una volta dite una bugia, dovrete scontare le conseguenze di quell'atto per molte nascite. Pensate al destino di coloro che indulgono nella menzogna svariate volte al giorno!
I giornali devono riportare gli eventi esattamente come si sono verificati: nessuno farà obiezione a tal riguardo. Il peccato consiste nel diffondere false notizie.

Ieri non è successo niente

In realtà, ieri non è successo niente. Sono arrivato fino all'ultima fila della Hall, Mi sono avvicinato a quelli che erano seduti fuori, ho preso le loro lettere, poi sono tornato indietro e sono rimasto seduto sul palco per quaranta minuti. Dopo di ciò, sono rientrato, ho mangiato qualcosa, poi ho visitato l'ospedale per controllare le sistemazioni. Quando, da lì, sono tornato a Brindavan, notizie di ogni sorta erano già state diffuse dappertutto. Non ho visto nessuno (riferendosi a un uomo con una pistola ad aria compressa - N.d.T.) e nessuno Mi si è avvicinato. (La voce di Swami imita, in modo canzonatorio, il pettegolare della gente – N.d.T) . “Lui si è avvicinato a Swami con una pistola. Lo hanno visto!” Che razza di fandonie! (Risate). (La voce di Swami si alza di volume, assumendo un tono forte e accusatorio – N.d.T.). Era forse presente all'accaduto un solo giornalista? Un giornalista che abbia visto con i propri occhi? Battendo la mano sul tavolo, Swami prosegue – N.d.T.). Perché allora scrivere una bugia, dato che non era successo niente? Dopotutto si trattava solo di una pistola ad aria, di quelle usate per abbattere gli uccelli. Un incidente di dimensioni minime è stato esagerato. È un grave errore. Lasciate che i giornalisti pensino ciò che vogliono. Io non ho niente a che fare con i giornali. Solo il Mio cuore è il Mio giornale! Il Mio cuore è colmo solo d'Amore, solo d'Amore; solo Amore. (Applausi).
Io condivido quest'amore con tutti; non con qualcuno in particolare, ma con tutti! Tutti sono Miei ed IO appartengo a tutti. Non provo odio per nessuno. Tutti Mi amano ed Io amo tutti. L'Amore è l'intima relazione che esiste fra voi e Me. I giornali hanno fatto di una mosca un elefante, causando ansietà a molti. Che peccato hanno commesso! Dovrebbe esserci un limite alla loro gelosia. Devoti di tutte le parti del mondo, dell'America, della Germania, del Giappone, dell'Inghilterra ecc., Mi hanno spedito telegrammi (Essendo molto preoccupati per le voci che circolavano – N.d.T.).

Uccidete i terroristi della gelosia e dell’ira

Il Presidente americano ha detto: “Uccidete i terroristi.” Ma ci si dovrebbe chiedere: “Chi sono i terroristi?” L'ira e la gelosia sono i “terroristi”: questi tratti malvagi sono presenti in ogni uomo ed egli deve fare ogni sforzo per ucciderli. Solo in questo modo il mondo può progredire. Invece di sopprimere le cattive qualità, si continua a uccidere degli esseri umani. Non si deve uccidere un altro essere umano; si devono invece distruggere le cattive qualità, i “terroristi” interiori, e coltivare le virtù. Questo è ciò che dovete fare. Se non sopprimete le cattive qualità, sarete complice del terrorismo. \\Annientate gelosia e ira: è Mio desiderio! Solo allora il Paese, il nostro Paese di Bhârat, prospererà, e sarà un ideale per il resto del mondo.
Oggi stiamo celebrando il primo anniversario del nostro ospedale. Questi festeggiamenti non Mi interessano: ciò che voglio è che ciascuno di voi coltivi la purezza interiore. In ogni essere umano si trovano sia la gelosia sia l'ira: dobbiamo sradicarle, e sviluppare Amore sacro e Compassione.

Quindi, incarnazioni dell'Amore!
Tutti voi siete, senza dubbio, incarnazioni dell'Amore. Nel mondo non esiste un solo essere umano privo d'Amore. L'Amore è in ognuno. Esso è infinito, sacro e meraviglioso oltre ogni dire. Essendo stati dotati di questo Amore divino, perché conducete una vita da esseri duri di cuore? Spero e vi auguro che trascorriate la vostra vita nell'Amore e rendiate questo un Paese ideale. Ciò detto, concludo il Mio Discorso. (Applausi).

(Bhagavân, dopo il Discorso, non ha cantato alcun bhajan).

Whitefield (Bangalore), 19 gennaio 2002

Istituto Universitario Shrî Sathya Sai di Scienze Mediche Superiori,
1° anniversario dell’inaugurazione dell’ospedale,

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