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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2007:200703

03 - Marzo 2007

Pensieri del giorno di Sri Sathya Sai Baba

MARZO 2007

1.3.07 Il Signore ha creato tutto nell'Universo, ma non ha tenuto niente per Sé. Ad ogni creatura è stata data la libertà di godere di qualsiasi cosa essa desideri. Ma c'è una limitazione: ad ogni azione corrisponde una reazione. Siete liberi di agire come preferite ma sarete sempre assoggettati a questa regola. Se abusate della libertà che vi è stata concessa ed indulgete in azioni sbagliate, anche le conseguenze saranno destinate ad essere negative. Questi risultati non vengono causati da Dio: il Signore non infligge alcuna sofferenza a nessuno. Tutto ciò che accade è la conseguenza dei propri pensieri e delle proprie azioni. Baba

2.3.07 Gli uccelli, le bestie e le altre creature si interessano al godimento degli oggetti materiali; solamente l’uomo è dotato della capacità di discriminare tra il temporaneo ed il permanente e di cercare ciò che è imperituro. E’ la consapevolezza nel corpo fisico che consente all’uomo di godere dei piaceri sperimentati attraverso i sensi; una volta che questa verità sarà compresa profondamente, la natura Divina apparirà chiara. Allora ogni azione verrà considerata una offerta al Divino ed il lavoro sarà così trasformato in adorazione. Baba

3.3.07 In verità l’uomo è l’Atma che è oltre i limiti della sua mente. L’Atma non ha inizio né fine. La mente, i sensi ed il corpo vanno soggetti continuamente alla crescita o al declino ed infine si disgregano e muoiono. L’uomo ripone fede negli strumenti di indagine ed esperienza, i suoi sensi, che sono superficiali, privando così se stesso della Beatitudine suprema (Ananda) inerente all’Atma. Come il sole nascosto dalle nubi, le braci coperte dalla cenere, la superficie dell’acqua occultata dalle piante galleggianti, la coscienza dell’uomo è coperta pesantemente dalle sue simpatie ed antipatie che impediscono al fulgore dell’Atma di splendere all’esterno. Baba

4.3.07 La compassione nei confronti di tutti gli esseri è la disciplina spirituale più elevata (Karunyam paramam thapah). L’uomo è il vertice della Creazione ed è il più nobile degli esseri viventi per cui ha una grande responsabilità: deve amare le altre creature, servirle e salvaguardarle in quanto esse sono i suoi amici e parenti ed anch’esse hanno, quale essenza, il Principio Divino. Eppure l’uomo si sta dimostrando peggiore degli animali a causa dell’egocentrismo, dell’orgoglio, dell’invidia e della rabbia; pur dotato delle virtù della compassione, della carità, della comprensione, della forza d’animo e della gioia, egli le ha abbandonate ed è diventato disumano nell’agire nel comportarsi. Baba

5.3.07 Oggi la gente ha poco senso di gratitudine; anche se l’aiuto che ottenete da qualcuno è piccolo, dovreste ricordarlo sempre ed essergli grati. Invece, sfortunatamente, alcuni arrivano al punto di danneggiare chi li ha aiutati; tali persone sono i peccatori peggiori. Non essere un ingrato. C’è un mantra nel Suryanamaskara che dice Kritaghnaghnaya namah cioè “Salutazioni al sole che punisce gli ingrati”. Che cosa significa questo? Ferire qualcuno che vi ha aiutato vi causerà la perdita della vista. E’ lo splendore del sole che si riflette negli occhi dell’uomo; voi vedete tutto tramite il riflettersi della luminosità del sole ed il sole ritrae la sua luce dagli occhi delle persone che commettono il peccato di ingratitudine. Noi dovremmo quindi essere sempre grati e restituire aiuto per aiuto il più possibile. Baba

6.3.07 I filosofi di tutti i paesi hanno sempre cercato di scoprire la verità su Dio, sul mondo oggettivo e sull’uomo. Specchio limpido e privo di difetti, Maya è la Volontà che genera tutti e tre. Quando la Purezza–Bontà (il Sattvaguna) si riflette in questo specchio, ha Dio come risultato; quando la passione-irrequietezza (il Rajoguna) vi si riflette, il risultato è il Sé individualizzato (Jiva) che è sempre ansioso di crescere, afferrare, sopravvivere e sentirsi sicuro. Quando l’inerzia-inattività (il Tamoguna) è riflessa, ne risulta la materia o mondo oggettivo. Tutti e tre sono fondamentalmente Divini ma appaiono differenti per l’interazione delle caratteristiche (Guna). Baba

7.3.07 Durante le nostre vite noi accettiamo l’aiuto datoci da molte migliaia di persone; dobbiamo pagare questo debito aiutando più gente che possiamo. Con l’intensità e la sollecitudine sincere nel servire gli altri, si può essere felici in qualunque gruppo o comunità. Traete gioia dal servizio fatto senza alcun desiderio di ottenere qualcosa in cambio. Quando vi capita l’occasione di aiutare qualcuno, rallegratevi per la vostra buona sorte. Lo stesso entusiasmo di servire gli altri vi darà la forza e la capacità necessarie per il servizio richiesto. Baba

8.3.07 Il paradiso e l’inferno dipendono dalla condotta dell’uomo; l’umanità vera consiste nell’avere unità di pensiero, parola ed azione. Nel gergo Vedico, questa unità è definita Triplice purezza (Trikarana Shuddhi). La vera liberazione si trova nel parlare in accordo con i propri pensieri e quindi mettere in atto ciò che si dice. Gli antichi consideravano questa unità come una forma di yoga o impegno spirituale. Coloro, i cui pensieri, parole ed azioni sono in completo accordo, sono esseri nobili(Manasyekam, vachasyekam, karmanyekam mahathmanam); i malvagi sono quelli i cui pensieri, parole ed azioni sono in conflitto (Manas-anyath, vachas-anyath, karmanya-anyath durathmanam). Baba

9.3.07 L’aspirante spirituale (Sadhaka) deve avere come obiettivo lo stato di preparazione mentale alla realizzazione della Divinità; il suo cuore deve cioè esser mondato della disperazione, libero dall'esitazione e dal dubbio ed aperto alle onde di beatitudine che arrivano da ogni parte. Seguite i suggerimenti delle scritture con fede e sincerità; questo vi aiuterà a realizzare lo scopo della vita. Dato che ogni azione comporta la reazione corrispondente, guardatevi dalle intenzioni malvagie, dalle parole maligne e dagli atti che feriscono gli altri e danneggiano voi di conseguenza. Conducete la vita rispettando profondamente tutti come templi del Divino intorno a voi. Baba

10.3.07 Quando voi cercate di lenire la sofferenza degli altri, è in realtà la vostra stessa sofferenza che mitigate; quando la pena del vostro prossimo è alleviata, siete davvero voi che provate sollievo. Il servizio può essere efficace soltanto quando il sentimento di “io” e “mio” lascia il posto a “Dio” e “di Dio”. E’ solamente quando la vostra attenzione è focalizzata sul corpo e sulle sue necessità che la forza dell’egoismo aumenta; quando invece dirigete l’attenzione verso il Sé interiore (Antaratma), che è Dio, voi percepite che la stessa Divinità è presente in tutti ed una piena di rispetto profondo vi inonda e santifica ogni vostro atto. Baba

11.3.07 L’amore, il sacrificio, il servizio e la rettitudine sono i quattro arti della religione la quale porta alla luce nell’uomo i sentimenti sublimi e divini e fa sì che egli serva la società; essa evoca tutto ciò che è grande, buono e gioioso in lui e dimostra l’unità del genere umano. E’ un peccato che la religione, che ha obiettivi così sacri ed elevati, sia interpretata e praticata in modo meschino e propagata come una dottrina gretta; essa è come una corrente sotterranea che sostiene tutta l’umanità. I fondatori delle religioni, con lo scopo di propagare i segreti sottili della fede religiosa, idearono certe regole di condotta e comunicarono il loro messaggio alla gente. Quindi, se l’essenza di tutte le religioni è la stessa, se tutte le scritture proclamano la stessa verità, se una è la meta di tutti gli sforzi umani, dov’è la base per una qualunque differenza? Le vie sono varie ma la destinazione è esattamente la stessa. Baba

12.3.07 Ogni uomo desidera la pace e la felicità. Come si può vivere in pace? E’ possibile soltanto mettendo in pratica i valori umani. Essi non si devono acquisire dall’esterno dato che sono latenti in ognuno. La vita umana è basata sull’Eguaglianza (Samata), sull’Unità (Samaikyata), sulla Fraternità (Saubhratrutvam) e sulla Nobiltà (Saujanyam) che costituiscono il vero e proprio fondamento della residenza della vita; questa è priva di significato anche se una sola di esse è assente. Tutti devono coltivare e difendere queste quattro virtù. Il principio di Eguaglianza può essere sperimentato e praticato solamente se si è compreso il principio di Unità. Baba

13.3.07 La verità promuove la moralità (Niti), la rettitudine procura la reputazione (Khyati), il sacrificio (Thyaga) è la luce (Jyoti) della vita. La razza umana (Manava Jathi) è la combinazione di questi tre (Niti, Khyati e Jyoti) ma oggi l’uomo trascura i principi della verità, della rettitudine e del sacrificio; egli deve attenersi ad essi non per il bene della società ma per la sua stessa redenzione. Se volete essere rispettati de tutti dovete sviluppare il rispetto di voi stessi che è la base della vita umana; chi manca del rispetto di sé non può pretendere quello degli altri. L’uomo dovrebbe rispettare gli altri e condividere il proprio amore con tutto il cuore; questo è il suo dovere primario. Baba

14.3.07 L’educazione che non infonde i valori della sollecitudine e della condivisione non è degna di esser chiamata tale. Malgrado la sua istruzione ed intelligenza, uno sciocco non giungerà a conoscere la sua vera natura ed una persona dalla mentalità meschina non abbandonerà le sue qualità malvagie. L’istruzione moderna porta soltanto alla discussione, non alla saggezza completa; a che cosa serve un’istruzione secolare se non vi può portare all’immortalità? Acquisite la conoscenza che vi farà immortali. C’è un gran numero di persone che sono in condizioni molto più povere di voi; dovete impegnarvi a migliorare la loro situazione quanto più potete. L’aiutare gli altri è già un premio per chi lo fa. Le scritture dichiarano: Aiutando gli altri si guadagna del merito mentre ferendoli si commette peccato (Paropakaraya punyaya papaya parapidanam) per cui cercate sempre di essere utili. Baba

15.3.07 Le attività di servizio che noi intraprendiamo servono a sperimentare l’unità nella società. Se pensate che state servendo gli altri, commettete un grosso errore; in effetti, non dovreste considerare nessuno come “gli altri” perché tutti sono incarnazioni della Divinità. L’uomo va soggetto alle difficoltà perché non si impegna a comprendere profondamente questa verità; una volta capito davvero che Dio è onnipervadente, egli sarà libero dalla sofferenza. A questo fine, bisogna mettere in pratica il principio dell’unità nella società comprendendo il quale si può raggiungere il Principio Cosmico. Baba

16.3.07 La Religione è Realizzazione. Voi potete comprendere che cosa sia la Religione solamente quando portate a realizzazione la verità di voi stessi. La spiritualità non consiste semplicemente nel canto dei Bhajan, nell'adorazione, nell'andare al tempio ed in pellegrinaggio o nell'intraprendere qualunque altra attività buona: “spiritualità” è riconoscere l'unità di tutti gli esseri. Interrogativi e dubbi nascono quando vedete la molteplicità nell'unità mentre “spiritualità” è riconoscere l'unità nella diversità. La verità fondamentale che deve essere riconosciuta è il fatto che in tutti gli esseri c'è un unico Atma. Avendo fede ferma in Dio, percepirete la Divinità dovunque e nessun altro pensiero entrerà nella vostra mente. Baba

17.3.07 L’universo è visibile ad occhio nudo ed è chiamato Prapancha perché è la manifestazione dei cinque elementi o Pancha Bhuta. Non c’è nessun mondo senza i cinque elementi; terra, acqua, aria, fuoco ed etere sono la vere e proprie forme del Divino ed è per questo che la gente si riferisce loro con reverenza chiamandoli rispettivamente Bhudevi, Gangadevi, Vayudeva, Agnideva e Shabda Brahman. I cinque elementi sono presenti in ogni essere; lo Spirito o Atma, che è l’effettiva forma di Dio, non è visibile con gli occhi ma i cinque elementi possono essere veduti, uditi, toccati e sperimentati da tutti. Essi sono molto potenti. L’uomo è l’incarnazione dei cinque elementi, ne è il padrone. Chi comprende il loro principio diventa Dio Stesso. Baba

18.3.07 L’uomo, a causa della sua ignoranza, si considera debole ed insignificante. Dio è presente nel microcosmo come nel macrocosmo ed è per questo che i Veda dichiarano Dio è più piccolo del piccolo e più grande del grande (Anoraniyan Mahato Mahiyan). Questa Divinità è presente anche nell’uomo; come può egli comprendere la sua Divinità innata? Questo è possibile solamente dirigendo la visione all’interno ma oggi lo sguardo è sempre orientato all’esterno. Anche tutto ciò che si vede all’esterno è una manifestazione della Divinità ma l’uomo non riesce a rendersene veramente conto; egli è uno sciocco che vede la realtà ma non la riconosce (Pashyannapi cha na pashyati moodho). Tutto quanto si vede e si sperimenta nel mondo è divino ma l’uomo non è capace di comprendere la divinità della propria natura. Baba

19.3.07 Ciò che fa piacere a Swami è la corretta esecuzione dei propri doveri; questo costituisce il Servizio (Seva). Approfittate di ogni occasione possibile per fare servizio alla società. Ogni volta che scoprite di poter dare aiuto a qualcuno in stato di bisogno, offritelo senza esitare. Non fate distinzioni tra il ricco ed il povero o tra il meritevole ed il non meritevole; offrite servizio secondo quello che la situazione richiede. Qualunque servizio intraprendiate deve essere fatto alla perfezione e sia chi serve che chi è servito devono essere soddisfatti; questo è servizio vero. La gioia che si ricava da un servizio simile non può essere ottenuta in alcun altro modo. Baba

20.3.07 Voi avete udito delle quattro ere chiamate Krita Yuga, Treta Yuga, Dvapara Yuga e Kali Yuga. Esse non sono separate l’una dall’altra, non hanno forme distinte; lo Yuga prende nome dal comportamento della gente in quel momento. Anche durante il Krita Yuga c’erano persone colme di attaccamenti ed avversioni ed anche nel Kali Yuga ce ne sono di votate alla verità che conducono vite virtuose e pacifiche. Dio è l’Origine di tutti gli Yuga e perciò è detto Yugadi o Colui da cui lo Yuga origina. La festa di Yugadi si celebra per questa ragione. Tutto è manifestazione del Divino; non comprendendolo, l’uomo si esalta nei guadagni e si abbatte nelle perdite mentre dovrebbe sviluppare lo stato di equanimità che è indifferente alla dualità della perdita e del guadagno. Baba

21.3.07 Si può raggiungere la Divinità soltanto se si ha fede ferma e, prima di tutto, bisogna avere fede in se stessi. Sviluppate la fiducia in voi stessi che porta alla soddisfazione di sé; quando sarete soddisfatti di voi sarete pronti al sacrificio di voi stessi. Soltanto tramite il sacrificio di se stessi si può ottenere realizzazione di Sè. “Autorealizzazione” significa vivere il fatto di essere tutto. La fiducia in se stessi è il fondamento, la soddisfazione di sé sono i muri, il sacrificio di sé è il tetto e la realizzazione di Sé è la vita. Nessuno può vivere in un fabbricato privo del tetto, il tetto non può essere posto in mancanza dei muri e questi non si possono erigere senza il fondamento per cui la fiducia in sé, la soddisfazione di sé ed il sacrificio di sé sono del tutto essenziali per le realizzazione di Sé. Oggi l’uomo ha perduto la fiducia in se stesso e uno che perde questa perde tutto; soltanto attraverso la fiducia in sé si può avere la visione dello splendore Divino latente. Baba

22.3.07 Dio ha molte cose inestimabili nel Suo magazzino; voi Gli chiedete roba spregevole ed insignificante perché non sapete quali doni preziosi Egli possa concedervi. Nel Suo deposito non manca niente per cui non dovreste chiederGli niente di specifico; Egli vi darà ciò che è meglio per voi a tempo debito. Dio sa e quindi agisce appropriatamente nel momento, nel luogo e nella situazione giusti. Per questo accade a volte che Egli Stesso venga e vi dia cose non richieste e per questo comprendere Dio è molto difficile. L’ignorante fraintende spesso questo principio che non comprende. Baba

23.3.07 Una ricerca accurata sui principi della scienza e della spiritualità rivelerà che, in questo mondo, l’atomo è la base di tutto; anche il cibo che mangiamo, l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo sono costituiti da atomi ma c’è qualcosa di più sottile e fondamentale persino dell’atomo. Tutto è scaturito dal Principio Fondamentale ma l’uomo, invece di cercare di conoscerLo, si lascia fuorviare dalle banalità. Più sottile dell’atomo, più vasta del cosmo, la Divinità è presente dovunque come testimone Eterno. Cercate di sperimentare il Principio dell’Atma che trascende ogni cosa; a questo fine dovete perseguire l’educazione spirituale insieme a quella secolare. Baba

24.3.07 Qualunque cosa vediamo negli altri è solamente un riflesso del nostro stesso sé; se noi accusiamo qualcuno di essere cattivo è soltanto per il fatto che il nostro sentimento verso quella persona è cattivo. Qualunque impressione abbiamo degli altri è un riflesso del nostro sentire nei loro confronti; tutto è esattamente riflesso, reazione e risonanza per cui non dovreste trovar da ridire sugli altri. Voi non avete il diritto di biasimare perché la vostra valutazione di una persona è limitata all’esperienza che ne avete; ci sono moltissimi aspetti, della personalità di quell’individuo, che non conoscete. Quindi, per conoscere qualcuno completamente, dovreste esaminare tutti gli aspetti della sua personalità. Nei tempi moderni, la gente si basa sull’apparenza fisica e giudica le persone secondo le loro azioni esteriori; questo è errato. Il difetto si trova quindi nella visione (Dhrishti) e non nella Creazione (Shrishti). Baba

25.3.07 Che cos'è la Consapevolezza (Prajnana)? La Consapevolezza è Dio (Prajnanam Brahma). Prajnana è il Principio Eterno ed Immutabile che è in voi in ogni momento ed in ogni circostanza. La gente Lo chiama 'Conoscenza Suprema', ma la traduzione corretta di questo termine è 'Consapevolezza Totale e Costante'. La 'Consapevolezza Totale e Costante' è pervadente proprio come l'aria. Com'è che l'uomo non è capace di riconoscere una tale Divinità Onnipervadente che esiste nei tre periodi del tempo, cioè nel passato, nel presente e nel futuro? L'uomo cerca Dio, pensando che si trovi soltanto in un luogo particolare, nonostante Egli sia presente dentro di lui; è come se qualcuno andasse in cerca di se stesso da qualche altra parte. Sebbene sia in verità Divino egli stesso, [l'uomo] cerca Dio all'esterno di sé. Baba

26.3.07 Supponete che ci siano un piatto, un bicchiere ed un cucchiaio d'argento: le loro forme ed i loro nomi sono differenti ma l'argento è comune a tutti. I nomi e le forme cambiano ma l'argento è lo stesso. In modo simile, un bambino diventa un ragazzo, poi un uomo e più tardi un vecchio: la forma continua a cambiare ma lo spirito rimane inalterato. Non riponete la vostra fede nel corpo, che cambia di continuo. Il corpo è come una bolla nell'acqua e la mente è come una scimmia pazza; non seguite né l'uno né l'altra, seguite la coscienza. La coscienza è il Sé (Atma); abbiate fede totale nel Sé. Se fate affidamento sul corpo, sulla mente e sui sensi, siete destinati ad avere dei problemi. Comunque, finché vivete in questo mondo, dovete compiere i vostri doveri usando il corpo e la mente come strumenti. Baba

27.3.07 Il Ramayana insegna i principi del Dharma ed il sentiero del dovere ad ogni persona. Nonostante siano trascorse delle ere, esso rimane tutt’ora valido nel guidare l’umanità sulla via della verità e della rettitudine. Anche oggi i personaggi del Ramayana sono rispettati e riveriti; non c’è una moralità più elevata di quella rappresentata in questo classico ed esso dovrebbe essere oggetto della nostra adorazione (Parayana). Voi dovreste installare il principio di Rama nel vostro cuore e sperimentare così la gioia. Il Ramayana suggerisce all’uomo degli ideali elevati; la gente dovrebbe meditare su questa storia sacra e seguirli. Praticate gli insegnamenti del Ramayana nella vita di tutti i giorni, obbedite alle direttive del Signore Rama. E’ comprendendo ed assimilando i principi del Ramayana che oggi noi celebriamo la festività di Rama Navami. Baba

28.3.07 Dio non ha in Sé particolarità o diversità. Nessuno può stabilire ciò che Egli può o non può fare; Dio può tutto dato che è in tutto, è tutto e non ha padrone al di sopra di Sé. L’uomo, se vuole visualizzare Dio, Lo potrà vedere soltanto in forma di un essere umano infinitamente superiore a lui in ogni aspetto. Si dice anche Dio ha la forma di un uomo (Daivam Manusha Rupena); tutti i testi sacri hanno descritto Dio come avente forma umana ma questo non significa che Dio sia limitato in tal modo: tutte le forme sono Sue. Nessuno può dire che Dio abbia una forma particolare: Egli è presente dovunque. Baba

29.3.07 Oggi la religione (Matam) è ritenuta la causa di tutti i conflitti, della violenza ed amarezza del mondo ma essa non ne è la causa effettiva; sono le menti egoiste (Mathulu) responsabili di tutti i conflitti. Se desiderate garantire al mondo una pace vera non dovete nutrire antipatia verso alcuna religione. L'amore ed il rispetto reciproco (Mamatha), l'equanimità (Samatha) e la tolleranza (Kshamatha) sono le qualità fondamentali necessarie ad ogni essere umano. Voi dovete coltivare i sentimenti buoni come più importanti delle credenze religiose. I fondatori delle religioni sperimentarono queste verità e le diffusero quali ideali per l'umanità; voi dovete essere all'altezza di questi insegnamenti in tutta sincerità. La mera lettura della Bibbia o la recitazione del Corano, la ripetizione dei versi della Bhagavad Gita o il canto del Guru Granth Saheb non vi procurano alcun merito: gli insegnamenti di base di ognuno di questi testi devono essere messi in pratica nella vita giornaliera. Baba

30.3.07 Santificate tutte le membra del corpo nel servizio disinteressato anche se questo non è facile da praticare dato che, in tutto ciò che l'uomo fa, c'è sempre dell'interesse personale; anch'esso è necessario ma dovrebbe rimanere entro certi limiti. Dio è l'oceano della beatitudine; voi potete attingere da quell'oceano una quantità d'acqua pari alla grandezza del vostro contenitore e, se volete attingere più gioia da quell'oceano beatitudine che è Dio, dovete aumentare la misura del contenitore il che significa che dovete coltivare l'amore che si espande. L'amore in espansione è vita e l'amore introverso è morte; nutrite l'amore in voi stessi e dividetelo con gli altri. Qualunque cosa facciate, fatela per soddisfare Dio; soltanto così troverete appagamento nel vostro lavoro. Tutte le vostre azioni dovrebbero essere benefiche per gli altri; solamente così potete ottenere l'amicizia di Dio. Baba

31.3.07 Gli studenti devono comprendere lo scopo dell’educazione, mettere in pratica la loro conoscenza e così sperimentare la gioia. L’educazione che non viene usata per il benessere della società non è affatto educazione; voi potete esser definiti davvero educati soltanto quando la vostra educazione va a beneficio della società tutta e voi diventate l’oggetto del suo amore. Non basta che acquisiate semplicemente una conoscenza teorica, dovete raggiungere la massima saggezza e coltivare le virtù. L’educazione vera è quella che procura all’uomo la ricchezza della moralità, della spiritualità e del carattere ed il suo scopo non è soltanto quello di sostenere il corpo; essa deve ampliare la mente dell’uomo e farne una persona ideale e virtuosa. Baba

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