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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2007:200707

07 - Luglio 2007

Pensieri del giorno di Sri Sathya Sai Baba

LUGLIO 2007

1.7.07 Ascoltate attentamente, riflettete su qualunque cosa abbiate udito e mettete in pratica quanto avete assimilato; questo è il significato dell’ingiunzione Upanishadica “Shravanam, Mananam and Nidhidhyaasanam” (ascolto, meditazione e pratica). Come non ha significato preparare del cibo squisito se poi non lo si mangia e digerisce, è inutile ascoltare dei discorsi se non si mette in pratica ciò che si è appreso. Soltanto così si può sperimentare la gioia del sapere. Baba

2.7.07 Una automobile non è intesa per essere tenuta in garage, è fatta per la strada, per portarvi a destinazione presto e senza pericolo. In egual modo, il vostro corpo deve servire al suo scopo che è quello di trasportarvi durante il viaggio. Viaggio per dove? Non al cimitero come è sempre accaduto: voi avete da fare cose più nobili piuttosto che semplicemente morire! Prima dovete conoscere la vostra stessa Realtà e fondervi con quella Beatitudine Suprema. Usate il corpo per scoprire la vostra Divinità e santificate ogni momento del vostro soggiorno sulla terra con azioni caritatevoli e pensieri santi. Baba

3.7.07 La beatitudine eterna non può essere ottenuta semplicemente superando prove e tribolazioni; l’oro non può essere trasformato in un gioiello attraente senza venir sottoposto al processo di fusione in un crogiuolo e di battitura nella forma richiesta. Quando Io mi rivolgo a voi come “Bangaru” (oro), vi considero esseri preziosi ma soltanto attraversando le vicissitudini dell’esistenza con sopportazione potete diventare dei gioielli attraenti. Non dovete lasciarvi sopraffare dalle difficoltà: sviluppate la fiducia in voi stessi ed abbiate fede sicura in Dio, dedicatevi al servizio dei vostri simili e conducete vite esemplari con fede incrollabile. Baba

4.7.07 Non bisogna mettersi ad analizzare il bene ed il male negli altri; se noi usiamo i nostri occhi per trovare i difetti nel prossimo spendendo tutto il tempo in questa attività, anche il nostro cuore diverrà impuro e svilupperemo pensieri cattivi. Il cuore è come l’obiettivo di una macchina fotografica: l’oggetto su cui concentriamo la nostra attenzione si imprime nella mente. Dobbiamo quindi fare il tentativo di percepire il bene in qualunque cosa vediamo. Baba

5.7.07 Il desiderio alimenta le necessità e queste causano la nascita ed anche la morte. Quando l’uomo si libera dei desideri, non ha più bisogno di passare per il ciclo nascita-morte. Le nascite ripetute sono causate dai desideri insoddisfatti, e da questi definite, ma il desiderio di conoscere Dio, di amare Dio e di essere amati da Lui, non incatena. Quando la consapevolezza di Dio sorge in tutto il suo splendore, riduce in cenere ogni desiderio terreno con le sue fiamme ardenti; allora il sé individuale si fonde con il Sé Universale e si delizia nella pace suprema. Baba

6.7.07 Dio deciderà che cosa dare, quando darlo e dove; per questo tutte le azioni dovrebbero essere dedicate a Lui che giudicherà ciò che il devoto è adatto a ricevere. Quando tutto è affidato a Dio per amore puro e fede totale, Egli si prenderà cura del devoto ma oggi la gente manca di una fede così sicura. Sulla via della devozione, si devono superare molte prove ardue; i grandi devoti del passato le affrontarono con fede e forza d’animo ed alla fine ottennero la grazia del Divino e sperimentarono la beatitudine. Due sono i requisiti essenziali per ottenere qualunque cosa nella vita: fede salda ed amore puro. Baba

7.7.07 L’Amore Divino non scaturisce dal firmamento, non spunta dalla terra, non ha nascita né morte, è onnipervadente e sgorga dal cuore quando i nodi dell’ignoranza sono spezzati. Si può descrivere con varie parole lo stato mentale dei devoti colmi di amore per Dio ma non la natura dell’Amore Divino, la gemma inestimabile ottenibile soltanto da Lui che è l’effettiva incarnazione dell’Amore. Baba

8.7.07 La mente non ha una forma o un aspetto precisi, assume la forma o l’aspetto della cosa con cui è collegata. La sua natura la porta a vagare da una speranza ad un'altra e saltare da un desiderio ad un altro essendo così la causa della gioia e del dolore, dell’esaltazione o dell’abbattimento. Conviene che l’uomo conosca le caratteristiche della mente ed i modi di dominarla per il proprio massimo beneficio. Essa è incline a raccogliere le esperienze e ad immagazzinarle nella memoria, non conosce l’arte dell’abbandonare, non butta via niente; di conseguenza, afflizione, ansietà e tormento continuano a metterla in subbuglio. Liberatevi di ciò che va gettato via, abbiate coscienza di ciò che si deve ottenere e la beatitudine (Ananda) diventerà la vostra natura. Dimenticate quindi l’idea che il mondo sia reale, riconoscete la realtà del Sé e raggiungete la Sorgente: Dio (Brahman). Baba

9.7.07 Che gioia scoprire l’oceano di beatitudine interiore, tuffarvi nelle profondità della verità ed identificarvi con ciò che siete veramente, l’Infinito! Quali problemi possono mai scuotere voi che siete immortali? Problemi e difficoltà sono ammaestramenti e non sbarramenti. Una volta compreso profondamente di essere uno con il Dio che ama tutti e tutto, come può la preoccupazione assalirvi di nuovo? Preoccuparvi non è la vostra natura reale; la vostra vera natura è beatitudine e amore puro ed altruista. Baba

10.7.07 Il sonno profondo è spesso paragonato al Samadhi in quanto i sensi e la mente sono trascesi, l’io è immerso in se stesso ed è in beatitudine pur non essendone consapevole perché soltanto lo stato di piena coscienza diurna da questa consapevolezza. Quindi, ciò che può concedere la realizzazione è la consapevolezza propria dello stato di veglia e la beatitudine dello stato di sonno. Concentratevi sul punto in cui si hanno queste due: quello è il momento della vittoria. Notate la parola “Sama dhi”; essa significa intelletto equilibrato e imperturbato ed equanimità di fronte all’afflizione e alla gioia, al dolore e al piacere, al rifiuto e al rallegramento. Chi ha raggiunto quello stadio è indifferente al pericolo e alla protezione, all’odio e all’amore, alla lode e al biasimo. Come può sorgere anche il solo pensiero dove c’è soltanto l’Uno? Quello è il Samadhi vero: l’essere, la consapevolezza e la beatitudine. Baba

11.7.07 L’uomo è assoggettato al denaro e conduce una vita superficiale ed artificiale; questo è veramente un gran peccato. Egli dovrebbe cercar di possedere soltanto il denaro veramente essenziale per vivere. La quantità di ricchezza che uno deve possedere può essere paragonata alle scarpe che calza: se sono troppo piccole causano sofferenza, se sono troppo grandi intralciano il cammino. Anche il denaro dovrebbe essere appena sufficiente per una vita confortevole fisicamente e mentalmente; se abbiamo in più, esso fa crescere l’orgoglio, la pigrizia ed il disprezzo degli altri. Baba

12.7.07 Qualunque sia la propria religione si deve coltivare il rispetto per le altre fedi. Chi non ha un simile atteggiamento di tolleranza e rispetto per le altre religioni non è un vero seguace della sua. Il semplice aderire strettamente alle pratiche della propria religione non è sufficiente; bisogna anche cercar di vedere l’unità fondamentale di tutte le fedi. Soltanto allora l’uomo sarà capace di sperimentare l’unità della Divinità. Non appena la Verità dello Spirito Insito è riconosciuta, sorge la consapevolezza che il mondo intero è una sola famiglia; allora si viene colmati di Amore Divino che diventa la forza motrice di tutte le proprie azioni. Baba

13.7.07 Diamanti ed oro sono soltanto cose materiali; l’uomo le ha rese preziose attribuendo loro un valore. In realtà, egli è veramente l’essere più prezioso sulla terra. Per questo si dice “Janthunaam Narajanma Durlabham” cioè “La nascita umana è la più difficile da conseguire”. Essa è stata ottenuta come ricompensa per molte vite di attività meritevoli ed è apprezzata come una barca che può aiutarci ad attraversare l’oceano del “Samsara” o esistenza terrena. Nonostante questo, l’uomo dissacra se stesso correndo dietro ai piaceri futili. Baba

14.7.07 Non si dovrebbe anelare al prolungamento della vita ma alla sua santificazione. Pochi istanti vissuti come Hamsa, il Cigno Celeste, sono ben più preziosi di molti anni da corvo. Bisogna sublimare gli impulsi bassi, attenersi al cammino spirituale ed ottenere il destino glorioso dell’unione con la Consapevolezza Cosmica, l’identità dell’individuo (Jiva) con l’Universale (Deva). Baba

15.7.07 Se non si ha fede incrollabile in un Dio onnisciente ed onnipotente, la vita diventa arida e grigia, oscurata dal fato e dalla disperazione. L’amore per Dio ed il timore di peccare sono i due bisogni primari per una vita felice; senza di essi, l’uomo diviene un demone. Bisogna essere sempre pronti al sacrificio degli interessi egoistici a vantaggio della comunità; non c’è niente di più encomiabile della rinuncia. Siate onesti e distaccati e, con Dio insediato nel cuore, procedete decisi ad offrire capacità ed ingegno al fine di soddisfare le vostre responsabilità. Baba

16.7.07 L’Amore esiste semplicemente per l’Amore, è spontaneo e spande gioia, permea tutto e può conquistare qualsiasi cosa. L’Amore altruistico, puro e genuino conduce l’uomo a Dio, l’Amore egoistico e circoscritto lo incatena al mondo. Incapace di comprendere la natura pura e sacra dell’Amore, l’uomo è oggi preda di preoccupazioni senza fine a causa del suo attaccamento agli oggetti del mondo. Il suo dovere fondamentale è capire la verità del principio dell’Amore; una volta che ne avrà compresa la natura, non si perderà. Baba

17.7.07 La Vita Divina è basata sulla qualità della calma, della serenità, dell’equilibrio (Satva guna). Questa qualità va coltivata e si può edificare soltanto sul cibo naturale dal sapore moderato (cibo satvico), il quale promuove la salute, la forza, la leggerezza del corpo e dello spirito e la serietà del tentativo. E’ inutile distribuire il nettare della spiritualità (Adhyatma rasa) a persone deboli ed affamate; in primo luogo date loro del cibo (Anna rasa) e rendetele abbastanza forti da albergare credenze corrette ed ideali elevati. Prima va placata la fame fisica con cibo puro e satvico. Baba

18.7.07 Il Divino è onnipresente, il cosmo intero è permeato e sostenuto da questa Energia Divina. Tutti dovrebbero sforzarsi di sperimentare il Divino. L’uomo deve impegnarsi ed è destinato ad avere successo ma bisogna fare il sacrificio necessario: tutte le cattive qualità vanno rigettate nel momento in cui invadono la mente. “Devozione vera” significa eliminazione di tutte le tendenze animali. L’uomo deve cercar di realizzare il Divino Eterno nel suo intimo; questo è il fine primario della vita umana. Baba

19.7.07 In questa vita terrena l’amore si manifesta in varie forme come quello tra madre e figlio, tra marito e moglie e tra parenti. Questo amore basato sulle relazioni fisiche nasce da motivazioni egoistiche e da interesse personale mentre l’Amore del Divino non ne ha la minima traccia, è Amore per il solo bene dell’Amore. Questo è chiamato devozione (Bhakti). La sua prima caratteristica è dare e non ricevere, la seconda è non conoscere la paura e la terza è amare per il bene dell’Amore e non per motivi egoistici. Questi tre aspetti dell’Amore congiunti denotano l’abbandono (Prapatti). Chi trova diletto in questa attitudine di abbandono sperimenta la beatitudine del Divino. Baba

20.7.07 I Veda insegnano che l’uomo deve adorare e venerare Dio in riconoscenza delle Sue benedizioni. La Bibbia esorta l’uomo a pregare per la pace e praticare la carità. Il Corano vuole che l’uomo mostri misericordia per il sofferente e sottometta la propria volontà al Divino. I testi Buddisti impartiscono la lezione del distacco e del controllo dei sensi. Lo Zend Avesta ammonisce l’uomo a liberarsi delle tendenze malvagie ed a brillare della sua gloria innata. Baba

21.7.07 Tutti devono dotarsi di un corpo forte e sano. Quando il corpo è in buone condizioni, anche le funzioni mentali procedono agevolmente; quando il corpo soffre, anche la mente è turbata. Quindi, questa zattera chiamata corpo, che è l’unico mezzo per attraversare il mare tumultuoso dell’esistenza terrena (Samara Sagara), deve esser mantenuta efficiente. La devozione e la moralità sono importanti per il benessere fisico quanto per la salute mentale; esse liberano la mente dall’agitazione e la nutrono con la gioia e l’appagamento, calmano i nervi ed aiutano le funzioni corporee. Baba

22.7.07 Quando l'uomo è impegnato nel Seva (attività di servizio) per il bene della società, è destinato ad incontrare molti ostacoli. Questo mondo è pieno di caratteristiche duali come bene e male, gioia e dolore, progresso e regresso, luce ed oscurità; non lasciatevi turbare da tutto questo. Fate il vostro dovere meglio che potete pregando Dio, lavorate duramente e sinceramente e lasciate il resto nelle Sue mani. Che cosa è, esattamente, il Seva? È la vera e propria essenza della devozione, il respiro vero e proprio del devoto, la sua vera e propria natura; questo emerge dall’esperienza reale, un' esperienza che lo convince che tutti gli esseri sono figli di Dio, che tutti i corpi sono altari su cui Egli è installato e che tutti i luoghi sono la Sua residenza. Baba

23.7.07 La devozione per il Signore è solo una forma di disciplina per raggiungere la meta; il ricercatore non deve fermarsi all'acquisizione della devozione né deve far troppo caso all'amore che ha per il Signore ma più all'Amore ed alla Grazia che Dio riversa su di lui. Egli dev'essere sempre ansioso di scoprire quale suo modo di comportarsi, quali suoi atti compiaceranno maggiormente il Signore e Lo colmeranno di beatitudine. Indagate a questo proposito, desiderate ardentemente di scoprirlo, fate le azioni che vi assicurino quell'obiettivo e siate impegnati nel fare ciò che vi conduce al suo conseguimento. Questa è vera devozione (Bhakti). Baba

24.7.07 Dio è presente in ogni cuore. La persona liberata, che ha avuto la visione del suo Se Interiore o Atma, non sarà mai afflitta; l’afflizione non avrà mai presa su di lei. L’Atma è nella formica come nell’elefante, nell’atomo più piccolo come nell’aria intorno a noi. Colui che cerca deve esplorare all’interno per scoprire le origini dell’agitazione della mente; questo stesso processo stabilizzerà il cercatore nella Consapevolezza Universale Onnipresente liberando la mente dalla attività incessante che la fa dubitare ed argomentare. Baba

25.7.07 Voi dovete manifestare la vostra gratitudine con umiltà e sincerità a chiunque vi abbia fatto del bene. L’educazione che non promuove la gratitudine non ha alcun valore. Sono i genitori che vi sovvenzionano l’educazione, il guru è l’educatore ed il Divino vi ha dato la capacità di venir educati; quindi, come ingiunto dai Veda, la madre, il padre ed il guru sono da venerare come Dio. Voi dovete mostrare gratitudine ai vostri genitori, offrire all’insegnante il rispetto dovuto e basare la vita sulla fede in Dio. Baba

26.7.07 Ci sono quattro tipi di adorazione. Il primo tipo è applicato ogni volta che si è in difficoltà ma, dopo ottenuto il sollievo, Dio viene dimenticato. Il secondo tipo di adorazione è usato dall’adoratore che chiede le cose buone della vita alla Deità che adora senza affidarsi ad altri. Il terzo tipo di adoratore offre l’adorazione per il benessere degli altri pregando per la prosperità di tutti con la certezza che il proprio benessere sia legato ad essa. Il quarto tipo, che è la forma più elevata, è l’adorazione fatta in spirito di abbandono completo al Divino dedicando tutte le azioni al Suo servizio. Baba

27.7.07 Usando le pratiche spirituali abbandonate l’attaccamento all’individualità ed ai piaceri dei sensi, accogliete l’aspirazione ad espandere il cuore nell’Universale. Non offuscate la mente con desideri elementari, con seti ed appetiti passeggeri che necessitano soltanto di sorsi o bocconi per essere soddisfatti; anelate a mettere la vostra anima sul trono quale indiscusso Sovrano dell’Universo e, quando vi fondete nell’Universale, celebrate il trionfo sui nemici interiori che hanno ostacolato la vostra marcia verso la vittoria. Assumete Me come auriga ed Io vi condurrò a quel traguardo; meritate questa grazia infallibile con la sincerità, la semplicità e la pratica spirituale (Sadhana). Baba

28.7.07 Ci sono molte lezioni preziose da imparare dalla Natura (Prakrti). Gli alberi distribuiscono i loro frutti e concedono ombra a tutti, anche a coloro che li attaccano con l’ascia con l’intenzione di abbatterli! Le montagne sopportano il caldo, la pioggia ed i temporali senza obiezioni e sono immerse in meditazione per ere. Gli uccelli non accumulano il necessario per mangiare o per rifugiarsi per anni; essi usano appena quanto è assolutamente indispensabile alla loro sopravvivenza. La Natura è la vostra scuola, il vostro laboratorio, la porta verso la liberazione ed il riflesso della maestà multiforme di Dio. Cercate la lezione che essa è pronta ad insegnare; tutte le cose in Natura sono Dio proprio come voi e quindi ogni azione è Divina, tutti i lavori sono adorazione. Edificate la dimora della vita sulle solide fondamenta della certezza che tutta la creazione è Divina. Baba

29.7.07 I legami d’amore che esistevano in passato tra i Guru ed i discepoli non esistono oggi tra gli insegnanti e gli studenti. Il Guru considerava suo dovere insegnare al discepolo ciò che era benefico al massimo per lui ed i discepoli bramavano renderGli servizio ed obbedire ai suoi comandi senza riserve. In quei giorni, gli studenti erano pochi e ricevevano un’istruzione intensiva; oggi essi sono molti ma la qualità dell’istruzione si è diluita. Attualmente, nel campo del sistema educativo, sono necessarie riforme di vasta portata; il progresso ed il benessere futuri della nazione dipendono dall’educazione che viene impartita ai bambini al presente. Baba

30.7.07 L’uomo commette un grande peccato nel dimenticare la sua Divinità. Egli fallisce nel riconoscere la sua natura vera, si ritiene un individuo separato e riempie la propria mente di odio e desideri. Noi non dovremmo considerare l’esistenza umana come qualcosa di miserevole o debole ed incapace: l’uomo è l’incarnazione di Esistenza-Consapevolezza-Beatitudine (Sath-Chith-Ananda) ed il Divino in lui irradia continuamente luce e gioia immensa. Eppure, a causa della barriera dei pensieri cattivi, egli non riesce a sperimentare questa beatitudine. Baba

31.7.07 Qualunque cultura uno possa acquisire, qualunque posizione di autorità possa occupare, per quanto grande possa essere, se manca di valori umani non può affatto essere definito “essere umano”. Che cos’è “umanità”? Essenzialmente significa unità di pensiero, parola ed azione; quando i pensieri sono in discordanza con ciò che si dice o si fa, si cessa di essere umani. Ciò che oggi l’uomo deve coltivare sono l’unità e la purezza nel pensiero, nella parola e nell’azione. Le qualità umane autentiche possono crescere soltanto in un cuore colmo di aspirazioni spirituali; il seme deve essere sparso sul suolo fertile e non sopra una roccia. Per sviluppare queste qualità, l’uomo deve quindi maturare la compassione e l’equanimità in mezzo ai fatti della vita. Baba

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