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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2009:200902

02 - Febbraio 2009

Pensieri del giorno di Sri Sathya Sai Baba

Febbraio 2009

1.2.09 La Bhagavad Gita dichiara che “Dio è onnipresente con mani, occhi, teste, bocche ed orecchie che pervadono ogni luogo; Egli pervade l’universo intero” (Sarvatah Paani Paadam Tat Sarvathokshi Shiromukham, Sarvatah Shruthimalloke Sarvamavruthya Thishthati). Niente sfugge alla Sua attenzione. Quindi noi dovremmo mantenere le nostre menti piene di pensieri buoni perché Dio pronuncia continuamente la benedizione, con cui esaudisce, dicendo “Così sia!” (Tathasthu). Quando siete nella sofferenza, voi incolpate Dio ma non intuite che la vostra angoscia è conseguenza dei vostri stessi pensieri. Questa è la ragione per cui dovete avere sempre pensieri buoni e cercare buone compagnie. Baba

2.2.09 L’aspirante spirituale (Sadhaka) che vuol raggiungere la pace (Shanti) deve condurre costantemente una vita virtuosa superando tutti gli ostacoli iniziali. Shanti è come una montagna di roccia: può resistere alle continue inondazioni di tentazione che vengono dal male. Questa Pace suprema (Prashanti) non bisogna cercarla in nessun luogo esteriore: essa emana dallo stesso Sé interiore. Baba

3.2.09 L’uomo ha dimenticato l’amore ed anela gli oggetti del mondo. Il denaro viene e va mentre la moralità viene e cresce. Il vostro denaro vi accompagna quando lasciate questo mondo? No! Soltanto i risultati delle vostre azioni vi accompagneranno, solamente la ricchezza del merito vi proteggerà. Si ottiene del merito servendo gli altri e si commette peccato facendo il loro danno (Paropakaraya Punyaya, Papaya Parapeedanam). Non accumulate peccati; guadagnate invece la ricchezza del merito. Baba

4.2.09 Tra la devozione (Bhakti) e la saggezza/conoscenza (Jnana) non c’è differenza; proprio come l’adorazione del Dio con attributi (Saguna) diventa adorazione del Dio senza attributi (Nirguna), la devozione diventa saggezza. Quindi ogni atto individuale deve essere colmo di spirito di servizio (Seva), di amore (Prema) e di saggezza. Tutto ciò che viene fatto dall’alba al tramonto deve essere puro, senza macchia e adatto ad essere offerto in adorazione di Dio. Baba

5.2.09 Alcuni combustibili come il petrolio, il carbone, etc. vengono estratti dalle profondità della terra. Da dove sono venuti fuori all’inizio? Per un periodo lungo, si sono accumulati profondamente all’interno ed ora fanno la loro apparizione all’esterno. Nello stesso modo, le tendenze malvagie come il desiderio, la rabbia, l’odio, etc., sono accumulate, nascoste in voi; prima o dopo devono uscire e quindi fate attenzione a non lasciarle neanche entrare. Dovete discriminare ed assicurarvi che in voi entrino soltanto le qualità buone; questo è il vero valore umano. Anche il tentativo di trattenere la rabbia è un segno di debolezza; in effetti, dovete coltivare la vostra natura in modo tale che lo stesso sentimento della rabbia non entri in voi. Baba

6.2.09 Le visite ai templi, la compagnia degli uomini santi, la ripetizione del Nome Divino e l’adorazione della Forma Divina sono le fonti di luce esteriori; la meditazione, l’austerità e la contemplazione sono le fonti dell’illuminazione interiore. Se si privano di tutte, come possono gli uomini sperimentare la visione della Gloria di Dio? Baba

7.2.09 Pensare che qualcuno sia vostro amico e qualcun’altro vostro nemico è un errore; questa illusione deve essere abbandonata. Dio, che è l’incarnazione dell’Amore, è il solo vero e costante compagno, amico, guida e protettore; sappiatelo e vivete in questa conoscenza. Così si conduce una vita nel Dharma (rettitudine/dovere). Il modo di vivere dharmico è la strada che porta alla Autorealizzazione e coloro che la percorrono sono cari al Signore. Egli dimora con tutti quelli che sono sinceri e le cui azioni scaturiscono dal Dharma. Baba

8.2.09 Non c’è benedizione più grande della nascita umana (Janthunam Narajanma Durlabham). Per definire se stesso “umano”, uno deve, prima di tutto e soprattutto, mostrare umanità nell’azione. Essendo nati e cresciuti nella società ed avendo ricavato il proprio benessere economico dalla stessa, si dovrebbe mostrarle gratitudine lavorando per il suo benessere. Il mondo sta affrontando dei problemi perché l’uomo non esprime la sua gratitudine alla società. Il benessere della società è anche il vostro benessere; abbandonate l’egoismo e lavorate per il benessere della società. Il mondo godrà di pace e sicurezza soltanto quando ognuno servirà la società ed avrà devozione verso Dio. Baba

9.2.09 Potete sostenere di vivere rettamente ma il vostro fondamentale difetto è che le vostre azioni non vengono compiute in spirito di dedicazione. Quando questo accade esse vengono stampate con l'autentico marchio della rettitudine (Dharma). Come può una persona aspirare ad avere l'attitudine di dedicare tutte le sue attività al Signore senza essere, allo stesso tempo, pura nel pensiero, nella parola e nell'azione? Baba

10.2.09 L'essere umano viene definito Nara. Ra significa 'ciò che perisce' e Na significa 'non', pertanto Nara si riferisce a ciò che è immortale nell'uomo: l'Atma (lo Spirito). Conseguentemente la sofferenza dovrebbe essergli aliena ed egli non dovrebbe versare lacrime. Ritenetevi Divini e vivete con questa ferma convinzione. La Divinità in ogni essere dev'essere venerata; dovete riconoscere l'Unità nella diversità. Non lasciate spazio ad alcun pensiero negativo: il corpo è un tempio del Divino e non vi devono essere ospitati pensieri malvagi. Baba

11.2.09 Non forgiate la vostra condotta con un occhio all'opinione altrui. Seguite invece con coraggio, gioia e fermezza i suggerimenti della vostra mente pura (Sattvic-Manas), della vostra coscienza risvegliata, del vostro Sé interiore. Frequentate solo chi è sincero. Baba

12.2.09 Il corpo e la mente sono in stretta relazione fra di loro ed entrambi traggono sostentamento dal cibo, che ha quindi un considerevole impatto sul carattere e sul destino di un individuo. Com'è il cibo, così sarà la mente; com'è la mente, così saranno i pensieri; come sono i pensieri, così saranno le azioni. Tutto ciò che viene percepito dai sensi è 'cibo'. Per l'aspirante spirituale (Sadhaka) ciò che viene assunto dev'essere sattvico e cioè puro e moderato. I suoni, la visione, le impressioni, le idee, le lezioni, i contatti - tutto deve promuovere venerazione, umiltà, equilibrio, equanimità e semplicità. Solo il cibo sattvico manterrà la mente in equilibrio, pienamente concentrata sull'Atma che essa deve contemplare per ottenere la Pace. Baba

13.2.08 Gli esseri umani nascono con un pianto impotente e lamentoso; dovrebbero andarsene dal mondo con un sorriso di gioia. Questo è lo scopo degli anni di vita che intercorrono fra i due eventi ma oggi questi anni vengono sprecati. Dio, che è l'ancora che salva l'uomo dalle tempeste del dolore e della disperazione, viene trascurato ed ignorato. L'uomo si lascia sballottare da un'esigenza ad un'altra, da un dolore ad un altro fino a quando viene accecato dalla disperazione e reso esausto dalle sue ricerche piene di frustrazioni. La maggior parte delle malattie sono dovute a questa disperazione, a questa spossatezza. Baba

14.2.09 Una casa in cui i membri della famiglia conducano le loro vite all'insegna di nobili ideali, cantando insieme la gloria del Nome del Signore e passando il tempo a compiere buone azioni; una casa in cui i valori della Verità, della Pace e dell'Amore regnino supremi, dove venga intrapreso lo studio regolare dei libri sacri, dove i sensi siano sotto controllo e si nutra lo stesso amore e lo stesso rispetto per tutta la Creazione, ispirati dalla Conoscenza dell'Unità Fondamentale della Creazione stessa - una tale casa è il Paradiso sulla Terra. Baba

15.2.09 Il Signore Krishna ha detto nella Bhagavad Gita: “Mamaivamsho Jivaloke Jivabhuta Sanathanah” (tutti gli esseri sono una parte eterna del Mio Sé). Dio è presente nel cuore di tutti. È a causa dell'illusione (Bhrama) che l'uomo è incapace di realizzare la sua Natura Divina. Innanzitutto l'uomo deve sforzarsi di superare l' illusione e realizzare che Dio è sempre con lui, in lui, intorno a lui, sopra di lui e sotto di lui. Nel Principio Divino non possono esserci difetti o imperfezioni. Qualsiasi difetto pensiate di vedere è solo il risultato della vostra immaginazione. Baba

16.2.09 L’uomo che è preso nelle spire dell’ego non può riconoscere Dio. Quando l’ego si fonde con l’Atma avviene la liberazione (Mukti). L’ego nasce dall’Atma, dall’ego emerge il pensiero e quest’ultimo è la fonte della parola (Vaak). Tutti questi sono scaturiti dall’Atma. La Verità dell’Atma può venir realizzata solamente quando l’ego, causa della schiavitù dell’uomo, scompare. L’uomo viene da Dio (Brahman), evolve in Dio e si fonde in Dio. Lo scopo di tutti gli esercizi spirituali è di permettere all’uomo di riconoscere l’unità che sottende l’intera Creazione e renderlo capace di realizzare la Beatitudine in unione con il Divino. Baba

17.2.09 L’autodisciplina è la base fondamentale per vivere con successo; l’uomo può ottenere la pace duratura soltanto per suo mezzo. Senza pace non può esserci felicità. La pace è proprio della stessa natura dell’Atma e può coesistere solamente con la purezza di cuore, mai con un cuore avaro e pieno di desideri. Baba

18.2.09 La salute è ricchezza. Senza un corpo sano, l’uomo non può portare ad esecuzione alcuno dei suoi pensieri per quanto nobili possano essere. Un corpo sano porta ad una mente sana. Mangiate ad orario, gustate ciò che mangiate e intrattenete pensieri positivi nel farlo; questo vi procurerà una buona salute. Prima di tutto, abbandonate tutte le cattive abitudini; automaticamente otterrete la buona salute che vi darà un corpo forte e così potrete condurre una vita ideale e meritevole piena di contentezza e beatitudine. Baba

19.2.09 La salute è ricchezza. Senza un corpo sano, l’uomo non può portare ad esecuzione alcuno dei suoi pensieri per quanto nobili possano essere. Un corpo sano porta ad una mente sana. Mangiate ad orario, gustate ciò che mangiate e intrattenete pensieri positivi nel farlo; questo vi procurerà una buona salute. Prima di tutto, abbandonate tutte le cattive abitudini; automaticamente otterrete la buona salute che vi darà un corpo forte e così potrete condurre una vita ideale e meritevole piena di contentezza e beatitudine. Baba

20.2.09 La Grazia di Dio non si ottiene facilmente. Il senso dell’ego (Ahamkara), che porta a dire “io sono colui che fa”, deve essere espiantato dal cuore con tutte le radici. Tutti, sia gli eruditi che gli illetterati, dovrebbero provare un desiderio travolgente di conoscere Dio; Egli ha pari affetto per tutti i Suoi figli proprio come il Sole che illumina tutto il mondo nello stesso modo. Baba

21.2.09 Delle varie forme di devozione (Bhakti), la recitazione del Nome di Dio (Namasmarana) è la migliore. Se l’aspirante considera il Nome del Signore come il vero e proprio respiro della sua vita e, avendo fede totale nelle buone azioni e nei pensieri buoni, accresce in sé lo spirito di servizio e l’amore equanime verso tutti, non potrebbe percorrere via migliore per la Liberazione (Mukti). Baba

22.2.09 Tutte le esperienze di piacere e dolore hanno origine nei pensieri dell’uomo. Un pensiero è come il seme di un albero che, a tempo debito, produce rami, foglie, fiori e frutti. Tutto ciò che vedete in un albero è scaturito da un piccolo seme; similmente, il pensiero dell’uomo, sebbene sia immateriale, contiene potenzialmente l’universo intero. L’atomo è il microcosmo dell’Universo. Forse avete notato l’enorme dimensione dell’albero banyan; eppure il suo seme è molto piccolo. Intrinsecamente, il seme e l’albero sono uno. Baba

23.2.09 Tra le festività, Shivaratri ha una importanza eccezionale. Nella notte di Shivaratri, le vibrazioni Divine sono vicine ad ogni cuore umano e, in tale occasione, chi si impegna in occupazioni sacre assorbe queste vibrazioni. La notte santa di Shivaratri vuol servire come sacra opportunità per voltare con decisione la mente verso Dio. Dato che questa notte precede il giorno di luna nuova, all’esterno è buio pesto dovunque mentre il cuore si riempie di splendore Divino. La luce rappresenta il buon augurio. Questa è la ragione per cui questo giorno è celebrato come Shivaratri. Baba

24.2.09 L’individuo deve rendersi conto della evanescenza del corpo e desiderare profondamente di fondersi in Dio. Per questo non c’è bisogno di aspettare alcun momento favorevole: questo preciso momento è il momento giusto. Cominciate oggi a fare l’esercizio spirituale che deve esser fatto domani, cominciate ora a fare quello che deve esser fatto oggi. Non si sa che cosa ci riservi il prossimo istante per cui non bisogna tardare nell’impegnarsi nella Sadhana che dobbiamo fare. Baba

25.2.09 Dio vede il sentimento interiore e non l’apparenza e comportamento esteriori; ciò nonostante, voi non dovete trascurare il comportamento e l’azione esteriori, dovete manifestare i nobili sentimenti interiori anche all’esterno. Questo da la possibilità di sperimentare il senso di tranquillità e pace più pienamente perché il sapore di Shanti (Pace) va gustato in ogni pensiero, parola, gesto ed azione. Soltanto allora la Pace diventa completa (Paripurna). Baba

26.2.09 Ogni devoto spera di sperimentare la gioia della Beatitudine Suprema ma questa non è qualcosa da acquisire “ex novo” o qualche nuova esperienza da ottenere con l’esercizio spirituale (Sadhana); essa è sempre con voi ed in voi solo che voi non siete capaci di assaporarla ora a causa dell’ego che agisce come uno schermo nascondendola alla vista. Bisogna strappare quello schermo dopodiché il sempre-esistente può essere conosciuto. Ciò che va e viene è lo schermo di “io” e “mio” che copre la Beatitudine. Baba

27.2.09 La felicità che non finisce si può ottenere soltanto tramite una forma di conoscenza (Vidya), quella che si attinge dalle Upanishad, l’insegnamento dei Rishi o veggenti: la scienza del raggiungimento della Divinità. Solamente questa può salvare l’uomo e concedergli la pace. Non c’è niente di più elevato. Qualunque sia il campo in cui siete specializzati per una professione o per vivere, tenete sempre gli occhi su questa conoscenza. Baba

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