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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2014:201404

04 - aprile 2014

Pensieri del giorno di Sri Sathya Sai Baba

APRILE 2014

1.4.14 In questo mondo, per ricevere una cosa, bisogna che ne cediate un’altra. Se volete un semplice fazzoletto, dovete pagare dieci rupie altrimenti il negoziante non ve lo vende. Dio è un commerciante molto gentile: se Gli offrite una quantità di devozione anche piccola, il Signore Misericordioso vi ripaga spargendo su di voi una quantità immensa di Grazia. Il devoto povero Kuchela offrì un pugno di riso brillato al Signore Krsna e ricevette le Sue benedizioni in abbondanza. La regina Draupadi, in un momento di angoscia, pregò con cuore puro; grazie ad un piccolo sacrificio che ella aveva fatto in precedenza, il Signore Krshna corse in risposta alla sua chiamata e sparse su di lei la Sua Grazia infinita per proteggerla. I frutti dell’azione sono inevitabili e nessuno può eluderli eppure voi potete annullarne o modificarne parzialmente le conseguenze se diventate meritevoli della Sua Grazia. (“Miei cari studenti” vol.3 cap.3 del 30 Giugno 1996). Per le persone, la pietra di paragone della virtù è la loro tendenza alla rinuncia, al sacrificio e a maturare il distacco. Baba

2.4.14 Dopo la nascita, man mano che si cresce, si legano i rapporti con i genitori, con gli amici, gli insegnanti e altri; tramite queste relazioni numerose, le qualità umane si sviluppano e fioriscono. Voi dovete dimostrare gratitudine a tutti impegnandovi per il loro benessere; senza queste relazioni, l’individuo isolato rimarrebbe al livello animale. Se confinate i vostri interessi a pochi soggetti, avrete una mente ristretta; non dovete essere restrittivi nell’acquisire le capacità che vi aiutino a guadagnarvi da vivere. In effetti, dovete apprendere l’arte stessa di vivere, come la vita andrebbe vissuta e quale sia il suo scopo fondamentale; imparare a guadagnare un introito non è poi gran cosa. Tutto il male che vediamo oggi nel mondo nasce da un sistema educativo pervertito. Una persona educata deve saper controllare i propri sensi. L’educazione vera è quella che aiuta a scoprire la propria essenza spirituale. Imparate a vivere come esseri umani utili. (“Miei cari studenti” vol.2 cap.8 del 15 Giugno 1989). Baba

3.4.14 Quando Krshna fu messo sulla bilancia, Rukmini portò una foglia di Tulasi e disse: “ A Dio si può offrire una foglia, un fiore, un frutto o anche solamente dell’acqua. Io Ti offro questa foglia di Tulasi; se è vero che Tu soccorri la persona che Ti è devota, Ti prego di far in modo che questa foglia bilanci il Tuo peso”. La santità dei pensieri e degli atti sacri non è compresa da molti; l’offerta di Rukmini era colma di sentimento di devozione per cui eguagliò il peso del Signore Krsna che è proprio il Signore dell’Universo. Rukmini compì questa impresa tramite la sua devozione priva di ego. Qual è il significato dell’offerta di una foglia? Il corpo è una foglia con i tre attributi di Satva, Rajas e Tamas, il cuore è un fiore. Questo fiore del cuore è puro e sacro e da esso si manifesta il frutto cioè la mente con il suo succo dolce; questo dovete offrire a Dio. (“Miei cari studenti” vol.3 cap.3 del 30 Giugno 1996). Baba

4.4.14 Gli oggetti cadono ad opera della forza di gravità che è invisibile ai nostri occhi; in modo analogo, ci sono Forze Divine innumerevoli nell’universo e voi non dovete negarle semplicemente perché non si vedono. Solamente il potere del Divino vi permette di parlare, vedere, muovervi e pensare; tutto il potere degli organi di senso deriva dal Divino. Per presunzione, voi potete immaginare di essere coloro che agiscono ma questo è causato dall’ignoranza e dalla follia. Chiedete “A chi dobbiamo l’esistenza?”; la risposta è “Alla Divinità”. Senza la fede nel Divino non si può ottenere niente e non c’è bisogno di cercare la ragione di questa fede: la fede non ha ragione o stagione, è come l’amore del bambino per la madre. Il bimbo ama la madre per la sola ragione che ella è sua madre. Acquisite una fiducia e una fede simili: potete raggiungere Dio. (“Miei cari studenti” vol.2 cap.8 del 15 Giugno 1989). Baba

5.4.14 Voi potete studiare i testi sacri, offrire ogni sorta di preghiere a tutti gli Dei e magari rimanere in una foresta fitta o nel luogo più sicuro ma non potete evitare il vostro destino come potete immergere un contenitore in un laghetto o in un oceano immenso ma non potete raccogliere più acqua di quella che il recipiente può contenere. Senza la forza della rettitudine, la forza fisica e quella intellettuale non servono. Giudicate voi stessi: cosa accadde a Karna il possente (nel Mahabharata)? Sebbene egli avesse intelletto e valore fisico, si unì alla compagnia di Duryodhana, Darshana e Shakuni per cui fu poi riconosciuto come la quarta persona malvagia quindi non frequentate mai le compagnie cattive che vi farebbero albergare pensieri malvagi e mettere in atto azioni inappropriate. Per guadagnarvi la Grazia speciale di Dio, dovete stare in buona compagnia e fare azioni buone; allora Dio ingrandirà il vostro contenitore affinché raccogliate la Sua Grazia. (“Miei cari studenti” vol.3 cap.3 del 30 Giugno 1996). Baba

6.4.14 Ogni azione porta una reazione uguale, ogni azione è un seme e questi semi crescono diventando alberi; fate quindi sempre azioni sacre. A volte, noi agiamo con entusiasmo e gioia pieni; quando accade che soffriamo per le conseguenze dell’azione, piangiamo e ci lamentiamo per cui, prima di fare qualunque cosa, bisogna che voi pensiate, che discriminiate tra le azioni buone e quelle cattive e vi comportiate di conseguenza. Dovete dare importanza anche a quanto siano opportune le parole che accompagnano l’agire; non fate mai niente che sia causa di difficoltà per gli altri. Assolvere i propri doveri senza la consapevolezza e l’attaccamento al corpo sembra impossibile ma, pensando costantemente a Dio, dovete ridurre questi sentimenti. Allora non ci sarà alcuna sofferenza, la pena e il piacere non vi importuneranno più. (“Miei cari studenti” vol.3 cap.3 del 30 Giugno 1996). Baba

7.4.14 Il messaggio profondo che l’epica Divina ci dà è: “Bisogna vivere come esseri umani e cercare l’unità con il Divino”. In ogni essere umano sono presenti le tre nature, cioè l’umana, la divina e la demoniaca, ma la maggioranza delle persone ignora oggi la propria umanità e Divinità e coltiva solamente la natura demoniaca. In effetti, ognuno dovrebbe sforzarsi di manifestare la Divinità e non mostrare la debolezza o altre qualità spiacevoli. In ogni azione, Rama dette l’esempio con la condotta individuale, con l’assolvere i propri doveri verso la famiglia e con il portare a compimento gli obblighi nei confronti della società. Egli mostrò gli ideali da seguire. Tutto dovrebbe cominciare con il compiere i propri doveri; il dovere dell’individuo è quello di manifestare la Divinità interiore e Rama, come individuo, rivelò la Sua Divinità con la condotta ideale. (Discorso Divino del 5 Aprile 1998). Baba

8.4.14 Il nome di Rama è una entità donatrice di vita con significato esoterico; esso consiste di tre sillabe: Ra, Aa e Ma. La loro combinazione costituisce il nome Rama. Ra rappresenta Agni (Dio del fuoco) che riduce in cenere tutti i peccati; Aa rappresenta Surya (Dio Sole) che disperde l’oscurità dell’ignoranza e Ma rappresenta Chandra (Dio Luna) che raffredda il carattere e porta tranquillità. Il nome Rama ha quindi il potere triplo di lavare da tutti i peccati, eliminare l’ignoranza e tranquillizzare la mente. Come può questo significato profondo del nome di Rama essere spiegato all’umanità? Lo può fare solamente il Divino venuto in forma umana a mostrare il Suo potere. Rama, sebbene sembrasse vivere come un uomo comune, conduceva una Vita Divina dimostrando così il modo di vivere ideale di una persona realizzata spiritualmente. (Discorso Divino del 5 Aprile 1998). Baba

9.4.14 I Veda insegnano due tipi di Dharma. Uno è chiamato Pravrithi (via esteriore) e l’altro è detto Nivrithi (via interiore). Pravrithi è relativo alle attività del mondo e prescrive le qualità necessarie per vivere nel contesto secolare; Nivrithi insegna la conoscenza del Se (Atma-jnana). Chi conosce la differenza trai due è senza paura. Per esempio, se si ha fame, Pravrithi dice come mangiare e calmarla mentre Nivrithi ricorda il tipo di cibo da utilizzare, ciò che è buono per la salute e ciò che è dannoso e come lo si dovrebbe consumare. Tutti i conflitti cominciano dalla mente; è Pravrithi che genera il conflitto, porta unione e separazione. Ayodhya significa luogo libero da conflitti e controversie, nessun nemico potrebbe entrarci. Il cuore umano è il suo simbolo. (Discorso Divino del 5 Aprile 1998). Baba

10.4.14 Rama scelse di andare nella foresta per onorare la promessa di Suo padre. Si potrebbe chiedere: “Andò Egli nella foresta perché obbligato, di Sua volontà o con un senso di insoddisfazione?” Nessuno di questi: Rama partì per la foresta con lo stesso senso di gioia e serenità con cui guardava alla Sua incoronazione. Egli dimostrò lo spirito di equanimità, mostrò che dolore o piacere, profitto o perdita, vittoria o sconfitta erano la stessa cosa per Lui. Nella vita umana, il piacere e la pena, la contentezza e la contrizione si alternano continuamente; accogliere il piacere ed evitare la sofferenza non costituisce una caratteristica positiva. Voi dovete accogliere la sofferenza con lo stesso spirito gioioso con cui salutate l’arrivo della contentezza; quest’ultima non ha valore se non porta anche del rammarico. Per questo si dice “Il piacere non deriva dal piacere”; è la pena a cui consegue il piacere e Rama mostrò al mondo la verità di questo concetto. (Discorso Divino del 5 Aprile 1998). Baba

11.4.14 Oggi, la gente si affida all’intelligenza, alla forza fisica e al denaro ma non ha la stessa fiducia nel proprio Sè. Quando avete fiducia in voi stessi, potete ottenere qualunque cosa. Voi potete avere ricchezze o denaro: quanto dureranno? Sono come nuvole passeggere, vengono e vanno. Quanto durerà questa ricchezza chiamata persone, famiglia e amici? Finché avete potere, posizione e ricchezza, la gente vi sta vicino ma tutto questo è transitorio. Voi riceverete rispetto vero in questo mondo quando avrete la forza dell’Anima quindi conducete la vita con la forza del Divino per raggiungere il Divino. Dovete dedicarvi ad attività buone con fede in Dio: com’è l’azione sarà il risultato. Ogni passo che fate deve condurvi più vicino a Lui; fate ogni sforzo per avvicinarvi a Dio e trionferete nella vita. (Discorso Divino “Miei cari studenti” vol.3 cap.3 del 30 Giugno 1996). Baba

12.4.14 Gli studenti giovani sono innocenti, hanno menti e cuori puri e sono altruisti; nelle scuole primarie, si osserva che molti di essi osservano una disciplina perfetta e si comportano bene. Quando passano alle classi secondarie, la purezza e la disciplina scemano lentamente e, quando raggiungono il college o l’università, va tutto sottosopra! Cosa accade veramente nel contempo? Man mano che crescono, il loro equilibrio mentale si scompiglia, perdono la fermezza della mente e l’auto-controllo. Essi sono esposti a influenze indesiderabili. A questo stadio, gli insegnanti e i genitori devono comportarsi in modo esemplare e assicurare che i bambini rimangano sempre sulla strada corretta. Anche gli studenti devono comprendere che tutti i regolamenti e la disciplina sono prescritti per il loro bene massimo e nel loro interesse. (Discorso Divino “Miei cari studenti” vol.2 cap.8 del 15 Giugno 1989). Baba

13.4.14 Supponiamo che sognate di essere morsi da un serpente e di soffrire e gridare cercando freneticamente un antidoto. Ora, anche se siete stati morsi dal serpente, prendete il medicamento per rimuovere il veleno? No, non lo fate perché il fatto è accaduto nel sogno. Probabilmente dimenticate persino il dolore non appena vi svegliate, non è così? In modo simile, oggi siete nel sonno profondo dell’ignoranza e degli attaccamenti alle cose del mondo per cui soffrite molto. Il mondo è effimero e pieno di tribolazione; voi soffrite solamente a causa dell’attaccamento al corpo. Nel momento in cui vi svegliate dal sonno, i vostri problemi sono risolti. Chiunque aspiri a vivere serenamente deve ridurre l’attaccamento al corpo. L’ego si genera in voi in seguito alla posizione, alla compagnia, alla forza fisica o alla ricchezza; se volete godere della beatitudine, non date mai spazio all’ego. (Discorso Divino “Miei cari studenti” vol.3 cap.3 del 30 giugno 1996). Baba

14.4.14 Ognuno di voi è una scintilla del Divino. Il Signore Krshna dichiara nella Bhagavad Gita: “Voi siete essenzialmente Divini, siete eterni e antichi. Non comportatevi come esseri umani né siate bestiali nel vostro atteggiamento e comportamento”. Ognuno di voi è dotato delle qualità sacre della Verità, della Rettitudine, dell’Amore, della Pace e della Non-violenza per cui dovete comportarvi in accordo con queste virtù nobili. Non sottomettetevi mai alle qualità malvagie come la concupiscenza, l’avidità, la rabbia, l’odio e l’avarizia che non si addicono alla vita di un essere umano. A volte, un cambiamento di luogo o di abitudini alimentari porta a tendenze comportamentali diverse quindi state attenti e assumete cibo e acqua puri regolarmente e opportunamente. Vivete contenti come esseri umani veri osservando tutte le regole e i regolamenti. (Discorso Divino “Miei cari studenti” vol.2 cap.13 del 7 Giugno 2007). Baba

15.4.14 Quando un albero si piega per il vento, i rami oscillano in alto e in basso ma l’uccellino che c’è appollaiato non ha paura; perché? Perché si fida delle sue ali. Anche se l’albero cadesse, egli non correrebbe rischi se le sue ali sono sane. Con questa sicurezza, l’uccellino rimane coraggiosamente sul ramo che ondeggia. L’essere umano non ha fede quanta ne ha un uccellino, le persone si preoccupano anche per i problemi meno importanti sull’albero della vita; perché? Perché hanno perduto la fiducia in se stesse, sono frustrate, depresse e incapaci di affrontare persino una sofferenza minima. Invece di affidarvi all’intelligenza, alla forza fisica o alla ricchezza, credete in voi stessi. Fate azioni buone, dirigete ogni passo e ogni sforzo a ottenere la Sua Grazia e la Sua Vicinanza: allora trionferete certamente! (Discorso Divino “Miei cari studenti” vol.3 cap.3 del 30 Giugno 1996). Baba

16.4.14 Noi pensiamo al passato o al futuro e sprechiamo il presente. Il passato è passato, dimenticatelo; il passato è morto e andato, è inutile. Lavorate per il vostro progresso vivendo nel presente, nel momento. Il futuro non porta sempre contentezza e, in quanto al passato, quanta contentezza vi ha fatto sperimentare? Quindi, vivete serenamente nel presente. Cosa dovremmo fare nel presente? Seguite la massima “Meno bagaglio e più comodità rendono il viaggio piacevole”. Noi non dovremmo affatto preoccuparci del passato, pensarci non ci porterà alcun vantaggio per cui dobbiamo vivere nel presente e progredire a trecentosessanta gradi. (Discorso Divino “Miei cari studenti” vol.2 cap.14 del 22 Agosto 2007). Baba

17.4.14 “Educare” insegna alle persone ad essere umili e infonde un senso di discriminazione pervaso di saggezza. Perché quindi dovremmo essere orgogliosi dell’istruzione? Non è infine l’aver acquisito una frazione di tutta la conoscenza? Non siate mai tronfi del sapere che avete ottenuto; l’educazione è vera solamente se la utilizzate per far servizio alla società. L’umiltà è davvero l’essenza dell’educazione e deve essere il gioiello centrale dell’ornamento di una persona educata; essa si deve riflettere nel comportamento e nella condotta e non essere limitata semplicemente alle espressioni verbali di occasione. Chi è umile e ossequiente nei confronti dei genitori e degli anziani otterrà successo grande nella vita; voi dovete manifestare i valori interiori con le parole e i fatti impegnandovi in azioni appropriate. (Discorso Divino “Miei cari studenti” vol.2 cap.9 del 16 Gennaio 1988). Baba

18.4.14 Ci sono alcuni che, sebbene recitino il Nome di Dio per varie ore per giorni e mesi, non trasformano se stessi neppure una briciola. La natura demoniaca di Ravana, Bhasmasura e Kamsa non diminuì neppure un poco a dispetto del loro recitare il Nome di Dio; qual è la ragione di questo? Tutti i loro organi di senso funzionavano con il sentimento: “Io sono il corpo”. Coloro che pronunciano il Nome di Dio rimanendo immersi nella coscienza corporea non possono raggiungere il Divino per quanto lunga sia la loro pratica spirituale. Voi siete l’incarnazione della Consapevolezza Divina ma solamente quando siete puri potete sperimentarLa; attraverso l’attaccamento ai piaceri terreni, si resta legati alla fisicità e si diventa immemori della propria Divinità fondamentale. (Discorso Divino “Miei cari studenti” vol.3 cap.4 del 21 Giugno 1989). Baba

19.4.14 Il primo requisito necessario per condurre una vita spirituale è la fede; la vostra fede deve sopportare il ridicolo dell’ignorante, il cavillare del materialista e il ridere del poco dotato mentalmente. Quando qualcuno vi mette in ridicolo, chiedetevi: “Stanno dileggiando il mio corpo? Questo mi è utile perché io ho bisogno di liberarmi di questo attaccamento comunque. Stanno ridicolizzando l’Atma? Questo è impossibile perché l’Atma è oltre le parole e i pensieri, è irraggiungibile dalla lode e dal rimprovero. Secondo requisito: non vi preoccupate degli alti e bassi, delle perdite e dei guadagni, della gioia e della contrizione; voi stessi create gli alti e i bassi quindi potete altrettanto livellarli. Voi desiderate una cosa e chiamate gioia il sentimento che vi provoca l’ottenerla e contrizione quello che provate se non la ottenete; eliminate il desiderio e non vi sarà più l’oscillazione tra gioia e dolore. Terzo requisito: comprendete e convincetevi della verità del fatto che tutto è Divino. Quarto e finale: siate costanti nella pratica spirituale fino al raggiungimento della meta. (Discorso Divino del 16 Maggio 1964). Baba

20.4.14 Dimentichi della presenza del Divino interiore, gli individui si imbarcano nella ricerca di Dio e si comportano come una persona che va a chiedere del latte in prestito dal vicino dimenticando di avere in giardino la mucca che soddisfa i desideri. Gli Avatara sono di due tipi: Amsavatara e Purnavatara; ogni essere umano è un Amsavatara (incarnazione parziale del Divino). Nella Gita, il Signore Krsna dice: “Una parte dell’Anima Divina è diventata l’anima individuale nel mondo degli esseri viventi”. Molte incarnazioni parziali si lasciano irretire da Maya (illusione terrena), maturano l’egoismo e la possessività e vivono vite terrene. I Purnavatara (Incarnazioni Complete) possono comportarsi, a seconda delle circostanze, come se fossero soggetti a Maya ma ne sono liberi sempre; Essi la sottomettono e manifestano al mondo la loro Divinità totale tramite le loro vite. (Discorso Divino del 14 Agosto 1990). Baba

21.4.14 Un uomo che aveva quattro mogli capitò a Mumbai per lavoro. Da lì, scrisse loro che avrebbe portato a casa qualunque cosa ognuna desiderasse. La prima chiese dei tonici speciali per la propria salute unitamente a coperte e abiti di lana da tenere in caso ella si ammalasse. La seconda volle dei sari alla moda, gioielli in voga a Mumbai e altre inutili cose ornamentali. La terza gli chiese di scegliere per lei dei libri religiosi come il Janeshvari, gli abhang, ecc. reperibili nelle librerie di Mumbai e delle immagini di Pandharinath, di Bhavani e di Sai Baba. La quarta non scrisse nessuna lista ma un messaggio in cui diceva “A me basta che tu torni presto e in buona salute”. Le prime tre ebbero ciò che avevano chiesto, l’ultima ebbe il suo amore. Dio vi dà qualunque cosa per cui Lo preghiate quindi riflettete e discriminate con chiarezza prima di pregare e chiedere. (Discorso Divino del 16 Maggio 1964). Baba

22.4.14 La Gita fa sapere che il servizio alla società è quello più elevato oltre a essere la disciplina spirituale più benefica. Nessuno può esimersi da quest’obbligo; voi dovete usare la comunità in cui siete nati per sublimare l’ego e salvarvi. Il servizio assunto come disciplina spirituale insegna la forza d’animo; per questo Krshna spinse Arjuna a impegnarsi nella battaglia per riconquistare la sua parte di regno e assicurare al popolo un’amministrazione onesta e un’atmosfera in cui potesse perseguire con successo la propria salvezza. Questo egli doveva fare con spirito di dedizione e affidamento totale al volere di Dio incurante delle proprie simpatie e antipatie e delle conseguenze che potevano derivare dalle sue attività non egoistiche. Anche gli Avatara dimostrano nelle loro vite l’importanza suprema del servizio. (Discorso Divino del 11 Gennaio 1968). Baba

23.4.14 Una volta, un amico chiese a Michelangelo: “Perché lavori così duramente cesellando questo grande pezzo di roccia? Perché non vai a casa a riposare?” Lo scultore rispose: “Io sto cercando di liberare il Divino che c’è nella roccia, spero di tirar fuori da questa roccia inanimata la Divinità vivente che c’è dentro”. Se uno scultore può creare un’immagine vivente di Dio da una roccia priva di vita, non possono gli esseri umani, che vibrano di vita, manifestare la Divinità vivente che risiede in loro? Qual è la ragione di questa incapacità di portare a manifestazione la Divinità interiore? Questo accade perché non vediamo lo strato di sporcizia che La copre. Se le nostre vesti si sporcano, noi ci cambiamo d’abito perché ci vergogniamo a mostrarci con indumenti non puliti; se il nostro cavallo è malconcio, noi cerchiamo di pulirlo ma quando la mente e il cuore sono inquinati, non ce ne vergogniamo! Per purificare il cuore e la mente, la prima cosa da fare è vivere onestamente. Le nostre azioni devono essere basate sulla moralità. (Discorso Divino del 2 Aprile 1984). Baba

24.4.14 Molti osservano le Mie azioni e cominciano a dire che la Mia natura è così e così. Essi non possono misurare la santità, la maestà e la realtà eterna che è Me. Il potere di Sai è illimitato, si manifesta per sempre. Tutte le forme di “potere” si trovano nel palmo di Sai ma coloro che dichiarano di averMi compreso, i Saggi, gli Yogi, i Pandit e i Liberati sono tutti consapevoli delle manifestazioni meno importanti, di quelle casuali, di quelle esteriori e di una parte infinitesimale di quel potere cioè i “miracoli”! Il Mio potere non è misurabile, la Mia verità è inesplicabile, inimmaginabile; ciò che voglio deve avvenire, ciò che pianifico deve accadere. Io sono Verità e la Verità non ha bisogno di esitare, temere o piegarsi; Io annuncio questo di Me perché ne è nata la necessità. (Discorso Divino del 19 Giugno 1968). Se Dio è contento di voi, il mondo intero lo sarà quindi votate tutti i vostri sforzi a che Dio sia contento di voi. Baba

25.4.14 Non perdetevi in discussioni e dispute; chi fa clamore non ha afferrato la Verità, credeteMi! Il silenzio è l’unico linguaggio del realizzato. Siate moderati nel parlare, vi aiuterà in molti modi, incrementerà l’amore perché la maggior parte dei fraintendimenti e delle fazioni nascono da parole dette senza attenzione. Quando il piede scivola, la ferita si può curare ma, quando scivola la lingua, la ferita che causa nel cuore di un altro suppurerà per tutta la vita. La lingua può fare quattro errori grandi: dire il falso, scandalizzare, trovare dei difetti negli altri e parlare troppo. Essi vanno evitati se vogliamo che vi sia pace per l’individuo nella società. Il legame di fratellanza si stringerà se la gente parlerà meno e lo farà dolcemente; per questo il silenzio veniva prescritto dalle scritture come voto per gli aspiranti spirituali. Come aspiranti spirituali nelle fasi varie della via, questa disciplina vi sarà molto preziosa. (Discorso Divino del 22 Luglio 1958). Voi non potete fare sempre delle gentilezze ma potete sempre parlare gentilmente. Baba

26.4.14 In un cuore arido e deserto non può esserci gioia; solamente l’Amore Divino, che è scevro da interesse personale, può renderlo adatto alla nascita del germoglio della gioia. Soltanto l’amore basato sulla dimenticanza totale di se stessi e mosso unicamente dal desiderio di Dio è sacro e divino. Voi avrete pensieri sacri e divini quando un diamante prezioso d’amore brillerà nel vostro cuore. Nei tempi antichi, i saggi vivevano nelle foreste in mezzo agli animali selvatici per seguire le austerità; come potevano vivere in pace contornati da quelle bestie? Essi erano colmi di amore divino e lo riversavano anche su di esse; non avevano armi letali con sé, avevano soltanto l’arma dell’amore che trasforma persino la natura delle bestie feroci. Colmate anche voi il vostro cuore d’amore. (Discorso Divino del 18 Ottobre 1991). I vostri pensieri, le parole e le azioni dovrebbero essere colmi d’amore. Baba

27.4.14 Il fuoco scaturisce quando un bastoncino di legno viene sfregato contro un altro; possono due bastoncini, posti uno accanto all’altro, produrre il fuoco? No, il fuoco, nonostante sia latente in essi, si accende solamente tramite un’azione di sfregamento trai due. Cosa rappresentano questi bastoncini? Rappresentano il corpo umano. Il fuoco della saggezza è presente in forma sottile in noi sin dalla nascita ma è inerte; lo sforzo spirituale è il processo di sfregamento dei due stecchi. Dov’è il burro nel latte? Il burro è sempre stato presente nel latte ma può essere ottenuto soltanto dopo che il latte è stato fatto inacidire e poi zangolato; una volta che il burro è stato ottenuto, rimane burro senza tornare a essere latte. In modo simile, un potere divino pervade ogni parte del corpo umano; dopo l’esperienza della visione del Divino, non è più collegato con il corpo. (Discorso Divino del 18 Ottobre 1991). La disciplina spirituale è essenziale perché gli effetti del Karma devono essere rimossi con il Karma come una spina è necessaria per rimuovere un’altra spina. Baba

28.4.14 Gli antichi costruirono i templi che sovrastavano tutte le altre costruzioni per ricordare alla gente dei villaggi di pensare a Dio. La torre del tempio era la prima cosa che i paesani vedevano alzandosi dal letto al mattino; la vista della guglia del tempio destava immediatamente in loro dei sentimenti spontanei di adorazione. Bisogna riconoscere che il sentimento che ispirava gli antichi a costruire dei templi grandi e costosi non era folle; queste torri del tempio a molti piani venivano erette affinché potessero evocare costantemente pensieri sacri su Dio nelle menti delle persone. Si dice: “Il corpo è come un tempio per lo Spirito interiore eterno”. Come il medico vi ricorda la vostra malattia e l’avvocato vi fa pensare ad una controversia, voi dovete ricordare Dio ogni volta che guardate il vostro corpo. (Discorso Divino del 18 Ottobre 1991). I pensieri, le parole e il modo di pensare dovrebbero essere colmi d’amore; questo è l’Amore Divino in azione. Baba

29.4.14 Attualmente, le persone ignorano i valori morali e non hanno gratitudine per coloro che le hanno aiutate nel momento del bisogno. In effetti, molti giovani vivono in modo degradante, non considerano i loro parenti e non esitano a causar loro danno; i giovani uomini e donne istruiti non si comportano come esseri umani che hanno cultura. Qual è il valore di una educazione che non vi insegna a fare il vostro dovere nei confronti della moglie e dei figli? Il primo requisito necessario per evitare queste malvagità è l’eliminazione delle cattive qualità; voi dovete tornare sul sentiero della moralità, della rettitudine, del timore del peccato e dell’amore per Dio. Le persone sembrano essere pie e amanti di Dio ma non hanno buone qualità genuine e si comportano ipocritamente inquinando l’atmosfera dovunque; questo promuove il disordine e la confusione. Tutti devono quindi impegnarsi nel rigettare i tratti malvagi ed acquisire qualità divine. Portate amorevolmente a manifestazione il Divino interiore man mano che procedete. (Discorso Divino del 2 Aprile 1984). Ciò che fa sì che gli occhi vedano ma non può essere visto: Quello è Dio. Baba

30.4.14 Le persone compiono forme varie di adorazione e rituali seguendo la loro cultura e tradizione familiare eppure non si trasformano neppure una briciola a dispetto di mesi e anni di pratica spirituale. Frustrate, cambiano il Nome che recitano perché sono stanche di aspettare dei risultati; a volte, non cambiano solamente il Nome ma anche la religione. Sappiate chiaramente che non potete ottenere la Grazia di Dio comportandovi così, dovete trasformarvi. Il cane di casa riconosce sempre il suo padrone comunque sia vestito, non ha dubbi su di lui indipendentemente dall’abito che indossa; nello stesso modo, voi non potete convincere Dio cambiando semplicemente la vostra apparenza esteriore, dovete acquisire le virtù e comportarvi rettamente. Soltanto colui che trasforma la mente compiace Dio e raggiunge la Divinità. (Discorso Divino “Miei cari studenti” del 21 Giugno 1989). Il Servizio e l’Amore sono strumenti potenti che trasformano l’umano nel Divino. Baba

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