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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2017:201704

04 - aprile 2017

Pensieri del Giorno di Sri Sathya Sai Baba

APRILE 2017

1/4 Il fatto che le persone scelgano di non mangiare il frutto più nutriente del giardino della Natura è davvero un peccato; esse salgono sull’albero sbagliato e cercano di cogliere i frutti sbagliati rovinando così il proprio appetito, volgarizzando il gusto e distruggendo la salute. Solamente la Gloria di Dio può soddisfare la fame delle persone perché esse sono una parte della Gloria. Voi potete ottenere la Grazia del Signore solamente attenendovi alla rettitudine la quale induce naturalmente lo spirito di affidamento e lo coltiva con assiduità. Con l’educazione che la pratica della condotta retta dà ai sensi, ai sentimenti e alle emozioni, voi potete avere fede e distacco stabili. Il Signore è il Dharma diventato personalità. Il Signore Rama era conosciuto come Vigrahavan Dharma o Rettitudine Personificata. Se andate fuori dai confini della rettitudine e agite disonestamente, non vincerete mai al giuoco della vita!
Discorso Divino del 25 Gennaio 1963.
Offrite le vostre virtù come fiori, le virtù che spandono profumo e bellezza dovunque.

2/4 Nessuno è preparato a fare lo sforzo per la vittoria spirituale. Se chiedete che vi sia assegnato d’improvviso il lavoro di un Dirigente Centrale, pensate di poterlo fare? Per questo, sono necessarie le qualifiche come l’istruzione, l’efficienza, la capacità, l’esperienza, ecc. Il fiore deve diventare un frutto, il frutto deve maturare e la maturazione deve esprimersi come dolcezza; ogni cosa ha bisogno del suo tempo! Da oggi decidete quindi di dedicarvi solamente ad azioni virtuose, pensieri buoni e buone compagnie. Non sprecate neppure un momento in pettegolezzi, in ostentazione inutile o in divertimenti che vi sminuiscono; fate solamente cose buone, parlate dolcemente e sottovoce, non insultate né fate mai danno a nessuno, servite i bisognosi e tenete sempre l’immagine di Dio davanti all’occhio della mente. Insediate saldamente Dio nel cuore e Lo vedrete dovunque, anche nel mondo oggettivo, perché ogni cosa dell’universo è Divina davvero.
Discorso Divino del 14 Gennaio 1964.
Se siete pazienti e calmi, Io vi darò sicuramente la gioia. Non cadete nella disperazione; anche il boccio neonato del loto si aprirà quando sarà il tempo giusto.

3/4 Ci sono tre tipi di devozione; uno è il metodo Vihanga in cui il devoto è troppo impaziente come un uccello che si getta sul frutto maturo di un albero; proprio per l’impazienza che mostra, egli perde il frutto che gli cade di mano. Un altro metodo è il Markata che è simile a ciò che fa una scimmia che afferra un frutto poi ne sceglie un altro, lo coglie, si agita ed è incapace di decidere quale frutto voglia. Anche il devoto di questo tipo esita e cambia il proprio scopo troppo spesso per cui perde ogni possibilità di successo. Il terzo tipo è quello ideale, il metodo Pipilika con cui la formica procede verso la dolcezza con calma e perseveranza; così anche il devoto va avanti diritto con attenzione costante verso il Signore e ottiene la Sua Grazia.
Discorso Divino del Febbraio 1955.
La compassione verso tutti gli esseri esprime la devozione vera a Dio.

4/4 Il Dharma è il codice di condotta che promuove gli ideali ad ogni stadio della persona, a quello di studente, di capofamiglia, percettore di un guadagno, padrone, servitore, aspirante spirituale, asceta ecc. Quando il codice è distorto e il genere umano compromette l’andamento del proprio percorso terreno dimenticando lo scopo sublime per cui ognuno è venuto, il Signore si incarna e conduce le persone sulla strada corretta. Il Signore Rama era una di tali incarnazioni, era veramente l’Incarnazione della Virtù avvolta da una forma umana illusoria. Egli si attenne al Dharma nella pratica quotidiana sin dall’infanzia, fu la personificazione del Dharma. In Lui non c’era traccia di vizio, la Sua Natura Divina si rivelava nel temperamento e nel sentimento di amore e affetto. Meditate su di Lui e sarete colmi di amore per tutti gli esseri; intrattenetevi con la Sua storia e tutte le agitazioni della mente si acquieteranno in calma perfetta.
Discorso Divino del 1 Aprile 1963.
Per la persona che si è affidata completamente, ogni esperienza piacevole o spiacevole della vita è un dono di Dio.

5/4 Le Scritture esortano: “Dì la verità e pratica la rettitudine”. Il Signore Rama si attenne alla verità a dispetto di tutte le tentazioni e non deviò mai dalla via della rettitudine. Egli non provocò mai qualcuno al fine di creare la scusa per distruggerlo; dette invece all’avversario ogni possibilità di salvarsi. Egli portò il messaggio del Dharma alle scimmie, ai demoni e anche ai saggi come Jabali. Rama accettò l’omaggio di Vibhishana senza esitazione e dichiarò di esser pronto ad accettare anche Ravana se egli si fosse pentito della sua iniquità. La ripetizione del Nome puro del Signore Rama vi salverà solamente se siete devoti ai genitori come Lui altrimenti quella ripetizione è solamente un movimento delle labbra. Meditate sulla Forma di Rama e sulla Sua Natura quando cantate o scrivete il Suo Nome; questa pratica vi renderà spiritualmente sani e forti.
Discorso Divino del 1 Aprile 1963.
Per ottenere la liberazione, per ottenere la Grazia di Rama, ripetere il Suo Nome non è sufficiente: bisogna mettere in pratica il Suo Principio.

6/4 La devozione e la fede sono i due remi con cui potete portare la barca al di là del mare della vita terrena. Mentre andava a dormire, un bambino disse alla madre “Mamma svegliami quando ho fame” al che ella rispose: “Non ce n’è bisogno bimbo, la fame stessa ti sveglierà”. Così la fame di Dio vi solleciterà a cercare il cibo che vi necessita. Egli vi ha dotati della fame e vi procura il cibo, Egli vi ha dato la malattia e vi fornisce la medicina. Il vostro dovere è quello di stare attenti ad avere la fame giusta e la malattia corretta e usare il cibo o la medicina appropriati! Ricordate che il Signore è una Montagna d’Amore; nessuna moltitudine di formiche che portino via delle particelle di dolcezza può svuotare il Suo pieno. Egli è l’Oceano della Misericordia privo di qualunque riva che lo limiti. EsserGli devoti è il modo più facile per ottenere la Sua Grazia.
Discorso Divino del Febbraio 1955.
L’affidarsi totalmente lasciando ogni cosa alla Sua Volontà è la forma più elevata di devozione.

7/4 Alcuni dicono che il Signore punisca alcuni e favorisca altri ma lasciate che vi dica che Egli non fa l’uno né l’altro. Egli è come la corrente in questo filo elettrico che fa ruotare il ventilatore rendendo la vita confortevole e fa funzionare la sedia elettrica scorciando la vita; essa non ha il desiderio di alleviare il calore né ambisce uccidere. La Grazia di Dio è come il vento: arrotolate le vele e la barca resterà inerte e fiacca, issatele e la barca si muoverà velocemente in avanti. Un padre dà i suoi averi al figlio che rispetta i suoi desideri e obbedisce ai suoi ordini, non a quello ribelle che lo schernisce. Il Signore è il Padre di tutti; se voi siete degli asthika (chi riconosce l’esistenza di Dio e vive conseguentemente) avrete asthi (proprietà). A un individuo ignorante dei propri interessi effettivi e inconsapevole della loro rovina, non ne viene affidata la proprietà; un curatore deve gestirli finché egli non dimostri di potersene occupare con competenza.
Discorso Divino del 25 Gennaio 1963.
Per ottenere la Grazia di Dio, voi dovete aderire alla rettitudine e osservare la purezza nei pensieri, nelle parole e nelle azioni.

8/4 La Devozione è fede, fermezza, virtù, grande coraggio, affidamento e assenza di egoismo ma l’adorazione fatta elaboratamente e pomposamente è puro spreco di tempo ed energia. Perché noi cogliamo dei fiori e anticipiamo la loro morte? Voi potete girare intorno al tempio ma sappiate che, mentre i piedi vi portano intorno per forza dell’abitudine, la lingua blatera i difetti degli altri o il prezzo delle verdure o i piatti che pensate di cuocere per pranzo. Fare i giri non va interpretato come prescrizione per sciogliere le membra o fare esercizio fisico; i sensi devono essere ridotti a servitori obbedienti dello spirito. Prima di cominciare i giri, che chiamate pradakshina, offrite la mente come dakshina (offerta per gratitudine) al Residente del tempio, il Signore. Questa è la prima cosa da fare e forse la sola.
Discorso Divino del 25 Gennaio 1963.
La via spirituale è quella del distacco, del controllo dei sensi e dell’educazione rigorosa della mente.

9/4 Tutte le scritture concordano nel dire che l’andare in aiuto dei propri simili bisognosi e salvarli da situazioni penose è la virtù più grande di una persona. Augura il bene a tutti gli esseri (Suhrudham Sarva bhutanam) e La stessa Anima alberga in tutti gli esseri (Ekatma Sarva Bhuta Antharatma) sono aforismi ben noti delle Scritture. Essere amichevoli verso tutti gli esseri è dovere di ognuno perché l’Atma risiede in tutti gli esseri; comprendere questa verità e fare il bene degli altri sulla base dell’Amore è imperativo per chiunque nasca come essere umano. Andare in cerca di Dio non è necessario perché Dio si trova in ogni essere quindi il corpo deve essere considerato il tempio di Dio. Oggi le persone generano pensieri malvagi inquinando così il cuore che è la sede del Divino.
Discorso Divino del 25 Dicembre 1992.
Coltivate il cuore in modo da far crescere la messe della Verità, della Rettitudine, della Pace e dell’Amore.

10/4 L’Amore può ottenere qualunque cosa. L’Amore altruistico, puro e schietto porta l’essere umano a Dio, quello egoistico e ristretto lo lega al mondo. Oggi, le persone, incapaci di comprendere l’Amore puro e sacro, cadono preda di preoccupazioni senza fine a causa del loro attaccamento agli oggetti del mondo. Il dovere primario di ogni essere umano è quello di comprendere la verità inerente al Principio dell’Amore; una volta compresa la natura dell’Amore altruistico, non ci si perde più. I nostri pensieri, le parole e la visione dovrebbero essere colmi di amore altruistico. Questo è Amore Divino; chi è colmo di questo Amore non può mai essere soggetto alla sofferenza. Oggi, gli uomini e le donne soffrono per la lode e il biasimo ma coloro che sono colmi di Amore Divino trascendono la lode e la censura, sono immuni dal criticismo o dalla denigrazione e trattano equanimemente la gioia e la contrizione, il profitto e la perdita, la vittoria e la sconfitta.
Discorso Divino del 25 Dicembre 1995.
La Natura è l’esempio più grande di Amore altruistico.

11/4 Per comprendere la vostra natura effettiva, dovete fare tre cose: piegare il corpo, purificare i sensi e eliminare la mente. “Piegare il corpo” significa non lasciare che l’ego vi si manifesti. Coltivate l’umiltà e assolvete i vostri doveri onestamente. Il “Purificare i sensi” richiede che esaminiate il modo in cui essi si comportano, li correggiate quando tendono a deviare e li tratteniate se è necessario. “Eliminare la mente” impone che si mettano a tacere i suoi capricci indirizzandola diversamente. Per esempio, nella serratura c’è la chiave: quando la girate a sinistra, chiude, se la girate a destra, apre. In modo simile, il cuore è la serratura e la mente è la chiave: quando girate la mente verso Dio, sviluppate il distacco, se la rivolgete verso il mondo, aumentate l’attaccamento quindi orientate la mente verso Dio e dedicate ogni azione a Lui.
Discorso Divino del 6 Maggio 1988.
Per la persona che si è affidata completamente, ogni esperienza è un dono di Dio.

12/4 Progredire nell’Universo senza sacrificio (Yajna) è impossibile; Yajna ne mantiene l’ordine. Il sacrificio fa piacere agli dei, gli dei inviano la pioggia, la pioggia nutre le messi, le messi producono il raccolto; il raccolto rinforza le membra, chiarisce e amplia la visione e allarga il cuore finché l’essere umano raggiunge la meta in cui non c’è più sforzo o morte. Il sacrificio dell’ego è il più elevato e fruttuoso; crocifiggetelo e siate liberi, dedicatelo a Dio e siate ricchi oltre ogni sogno. Preparatevi a questo stato supremo impegnandovi nell’azione sacra e significativa, Karma purificato nel crogiolo del Dharma (rettitudine/dovere), e ottenete Dio come ricompensa! Abbiate fede in Dio; Egli vede tutto, è dovunque, è onnipotente e vive in ogni cuore.
Discorso Divino del 6 Maggio 1988.
L’anno diventa nuovo e il giorno diventa sacro quando voi li santificate con la disciplina spirituale, non altrimenti.

13/4 Celebrate le festività comprendendo e sperimentando il loro significato vero. Da questo momento, iniziate una vita nuova abbandonando le caratteristiche e i pensieri cattivi. Purificate il cuore e la vita diverrà piena di beatitudine; se non purificate il cuore, leggere i testi sacri o frequentare persone elevate non ha significato. Fate in modo che i pensieri, le parole e le azioni siano sacri: questo è il significato reale del celebrare l’Anno Nuovo. Se intraprendete ogni compito con cuore puro, otterrete certamente il successo. Voi tutti siete devoti a Sai quindi dovete aderire strettamente ai Miei insegnamenti. Colmate la vita d’amore, smettete di criticare gli altri, rispettate anche coloro che vi odiano; l’odio è una manifestazione malvagia, vi rovinerà quindi liberatevi da questa malvagità, amate tutti. Se seguite i Miei insegnamenti, otterrete sicuramente risultati sacri e vi farete un buon nome. Abbandonate l’egoismo e dedicate la vita al benessere degli altri.
Discorso Divino del 13 Aprile 2002.
Se la mente è pura, altruista e stabile, il Divino si manifesta in tutta la Sua purezza e pienezza.

14/4 Gesù venne a insegnare all’umanità la grandezza dell’Amore Divino. Dopo la morte del padre, con il permesso della madre, Egli si dedicò a servire la gente e si dette tre compiti: essere colmo di Amore Divino e condividerlo, non lasciarsi influenzare dalla lode e convincere gli altri dell’onnipresenza della Divinità interiore. Gesù considerò la diffusione del Vangelo dell’Amore come Suo impegno principale. Egli affrontò con coraggio tutte le tribolazioni e le sfide che Gli si presentarono sul cammino, fu determinato nel trattare con equanimità il piacere e la pena, la malattia e la sconfitta. Egli non sopportava di veder soffrire qualcuno e si oppose al traffico di uccelli* che si teneva a Gerusalemme per cui le persone interessate gli si rivoltarono contro ma Gesù andò avanti incurante della loro ostilità. Egli sacrificò infine la vita per il benessere degli altri e per l’Amore che aveva per tutti.
Discorso Divino del 25 Dicembre 1995.
La compassione e il sacrificio siano i vostri occhi, la mancanza di ego sia il respiro e l’amore sia la lingua.

15/4 Il primo dell’anno, le persone si alzano presto, fanno un bagno sacro e indossano vesti nuove. Esse sono interessate solamente alla pulizia esteriore e non a purificare i loro cuori che sono macchiati da pensieri e sentimenti malvagi. Essere puliti esternamente e vestiti di roba nuova è abbastanza facile ma questo non è lo scopo della celebrazione delle festività; la celebrazione vera dell’Anno Nuovo consiste nell’abbandonare le qualità malvagie e purificare il cuore. Il cuore umano è molto sacro, nel suo stato originario, e la nascita umana è difficile da ottenere; pur avendo ottenuto una vita così preziosa, le persone non fanno alcuno sforzo per vivere come esseri umani veri. Oggi gli individui sono diventati degli intrichi di desideri e spendono tutto il tempo e l’energia per soddisfarli. Si dovrebbe comprendere che solamente l’eliminazione totale dei desideri porta alla beatitudine che non finisce. La felicità vera si trova nello stato di assenza di desideri.
Discorso Divino del 13 Aprile 2002.
L’anno diventa nuovo e il giorno diventa sacro quando voi li santificate con la disciplina spirituale, non altrimenti.

16/4 Voi avete capacità immense latenti che aspettano di essere attinte e usate, avete molti talenti che devono essere portati alla luce. A volte, voi sentite l’urgenza interiore di amare tutti gli esseri, di condividere la gioia e il dolore, di conoscere di più e soddisfare l’intelletto, di sbirciare al di là della soggezione riverente e della meraviglia che la Natura vi ispira. Voi tutti siete dediti a raccogliere informazioni circa ciò che accade in tutti gli angoli del mondo; lasciate che Io vi chieda: Siete consapevoli di ciò che accade nel recesso della vostra mente? Conoscete la risposta alla domanda semplice “Chi sono io?” Perché non considerate essenziale rispondere a questa domanda importante? Come potete andar giudicando avventatamente, etichettando e persino diffamando gli altri se non conoscete questa risposta? Chiedete sinceramente a voi stessi e cercate la risposta all’enigma che c’è in voi. Le nostre Scritture vi guidano nel processo con cui potete scoprirla da soli!
Discorso Divino del 19 Febbraio 1964.
Venite nel mondo con la domanda “Chi sono io?” Lasciate il mondo con la risposta “Io sono Lui”.

17/4 Dedicare vuol dire offrire. Tutti voi offrite al Signore dei fiori che sono il simbolo del vostro cuore. Quando offrite il fiore del vostro cuore a Dio, esso dovrebbe essere libero dai parassiti del desiderio, dell’odio, dell’invidia, ecc. quindi chiedetevi se esso sia puro o infestato. E’ libero dall’orgoglio di sé e dall’invidia? L’orgoglio di sé è la barriera più grande tra voi e Dio ed è fondata su questi fattori differenti: prodezza fisica, nascita, istruzione, bellezza, potere e austerità. Riconoscere il Divino o diventare consapevoli della propria realtà innata è impossibile finché una traccia di questo orgoglio di sé è predominante. L’orgoglio della ricchezza porta molto velocemente alla caduta quindi demolitelo del tutto con attenzione; voi potete scoprire la vostra natura vera solamente se sacrificate l’orgoglio egoistico sull’altare del Divino. Il dedicare il cuore puro e amorevole a Dio è il primo passo del viaggio spirituale.
Discorso Divino del 16 Gennaio 1988.
Quando il cuore è colmo di pensieri e sentimenti buoni, tutto ciò che scaturisce dai sensi, come il parlare, il vedere e l’agire, è puro naturalmente.

18/4 Voi siete l’infinito senza forma (Nirakara) che assume la forma di un essere umano finito (naraakara), siete l’Assoluto che finge di essere il Relativo, siete il Sé che gioca ad essere il corpo! Il Sé Universale (Atma) è la base di tutti gli esseri. Il cielo c’era prima che le case venissero costruite sotto di esso, le penetrò e le pervase; col tempo, esse si sgretolarono e divennero cumuli e tumuli ma il cielo non ne fu coinvolto affatto! Così, l’Atma pervade il corpo e permane anche quando esso si riduce in polvere. La stessa corrente elettrica inesplicabile e invisibile entra nella lampadina, nel forno, nel ventilatore, nel condizionatore, nel vaporizzatore e li aziona uno per volta o tutti insieme; così il Principio Divino attiva tutti gli esseri, è il nucleo interiore, la Scintilla Divina più minuta del più minuto, più magnifica del più magnifico!
Discorso Divino del 19 Febbraio 1964.
Il corpo umano, così pieno di abilità, così capace di grandi avventure, è un dono di Dio a ognuno di voi.

19/4 La Devozione (Bhakti) è la forma d’Amore più elevata. Le scritture dicono “Il servizio a Dio è Devozione”. Devozione significa contemplazione costante di Dio. Il termine Bhakti deriva dalla radice Bhaj che significa adorare. La Devozione consiste nel contemplare Dio amorevolmente, ripetere il Suo Nome, adorarLo e fare austerità per Lui. Il servizio al Signore è l’espressione più elevata di Devozione. Tutto è raggiungibile per mezzo del servizio amorevole al Divino. Devozione non significa solamente fare i Bhajan o la puja; queste forme di Devozione sono basate su qualche tipo di interesse e ricerca personali. La Devozione vera deve essere un’espressione di amore che scaturisce dall’interno, non qualcosa da proclamare e dimostrare. La Devozione vera deve essere libera da egoismo di qualunque tipo. La Devozione esibizionistica risulta sicuramente in un disastro.
Discorso Divino del 16 Gennaio 1988.
Indossate una ghirlanda di gemme di Devozione intorno al collo e saturate i pensieri, le parole e le azioni di Amore Divino.

20/4 L’ignoranza può essere curata solamente per mezzo della conoscenza, l’oscurità si può distruggere soltanto con la luce. Nessun fiume di argomenti, paura o persuasione può costringere l’oscurità ad andarsene. Un lampo di luce è sufficiente a distruggere anni di oscurità! La luce è già in voi ma non può rivelarsi perché gravata pesantemente da fattori che la reprimono. Preparatevi per quel lampo di illuminazione! Tutti devono ottenerlo che si sforzino per esso o no, è la fine inevitabile degli sforzi di tutti, la meta verso cui ogni essere procede consapevolmente o meno. Non abbiate paura di raggiungere la meta della liberazione, non considerate tale stadio come una calamità: la liberazione è sicuramente la fine di tutte le calamità, è la morte di tutto il dolore, del dolore di nascere ancora, è la nascita della gioia, una gioia che non conosce declino!
Discorso Divino del 19 Febbraio 1964.
Nessuna qualità umana può crescere se non si acquisisce la devozione.

21/4 La disciplina va osservata strettamente. Dal momento in cui vi svegliate, voi dovete fare le abluzioni mattutine, meditare su Dio poi assolvere i compiti prescritti in modo ordinato senza deviare dalla routine normale; le variazioni delle abitudini da un giorno all’altro sono indesiderabili. Le attività della giornata devono essere regolate dallo schema solito. Al mattino, l’ambiente è calmo e sereno; in questa situazione, subito dopo aver portato a termine gli impegni relativi a quel periodo della giornata, bisogna dedicare almeno alcuni minuti alla meditazione amorevole su Dio. La discriminazione viene dopo. Il mondo è un misto di bene e male, di giusto e sbagliato, di vittoria e sconfitta; in un mondo pieno di opposti, voi dovete sempre scegliere tra ciò che è giusto e corretto e ciò che è errato e indesiderabile. Voi non dovreste lasciarvi guidare dalla mente ma ascoltare e seguire le indicazioni dell’intelletto (Buddhi). Finché seguite la mente, non potete raggiungere la Divinità.
Discorso Divino del 16 Gennaio 1988.
Voi vi attaccherete facilmente al Sé quando la mente seguirà l’intelletto e comincerà a discriminare.

22/4 L’illusione infesta le persone nella forma di desiderio (trishna o kama). Spinti dal desiderio, voi correte dietro a suoni dolci per soddisfare l’orecchio e a cose lisce e morbide per dar piacere alla pelle! Voi cercate le forme di bellezza attraenti per gli occhi per soddisfare il fuoco che è in voi, desiderate il cibo e le bevande che appagano l’elemento acqua e gustate il profumo e gli odori piacevoli per calmare il desiderio interiore dell’elemento terra! Il disegno malvagio del desiderio vi deruba della felicità duratura. Il calore insopportabile del Sole è controllato e ridotto dal corpo per mantenere una temperatura congeniale di trentasei gradi e mezzo; nello stesso modo, dovete mantenere sotto controllo stretto le forze distruttive delle passioni elementari nate dal clamore del suono, del tatto, della forma, del gusto e dell’odore (shabda, sparsha, rupa, rasa e gandha) e ridurlo a livelli accettabili. Allora potete vivere in salute e contentezza.
Discorso Divino del 19 Febbraio 1964.
Lasciate che le onde della memoria, le tempeste del desiderio e il fuoco delle emozioni passino oltre senza compromettere la vostra equanimità.

23/4 Considerate il significato del nome Sai Baba: Sa significa “Divino” , ayi indica “madre” e Baba vuol dire “padre”. I vostri parenti fisici manifestano l’amore con una dose di egoismo ma Sai, il Parente Divino, spande affetto o rimproveri solamente per condurvi verso la vittoria nell’impegno di raggiungere la realizzazione del Sé. Voi non potete fondervi in Dio nel mondo oggettivo esteriore, Egli è nel cuore di ogni essere. Le pietre preziose vanno cercate scavando profondamente nel terreno, non fluttuano a mezz’aria; cercate Dio nel profondo di voi stessi, non nel mondo caleidoscopico e tantalizzante. La nascita umana è data per questo scopo elevato ma ora voi la state usando male come una persona che cuoce il cibo quotidiano in un recipiente d’oro intarsiato di pietre preziose che ha ricevuto come eredità. Io desidero che siate ispirati ad osservare la disciplina stabilita da Me e progrediate verso la Meta della realizzazione del Sé, l’attuazione del Sai che brilla nel vostro cuore.
Discorso Divino del 19 Giugno 1974.
Voi adorate con fede e sperimentate la Grazia. La fede ottiene la Grazia senza che voi ne siate consapevoli.

24/4 Da che Io sono andato liberamente tra le persone parlando e cantando con loro, neppure gli intellettuali sono stati capaci di afferrare la Mia Realtà, il Mio Potere, la Mia Gloria o il Mio Compito come Avatar. Io posso risolvere qualunque problema per quanto intricato sia, sono oltre la portata dell’indagine più accurata e della misurazione più meticolosa; solamente coloro che hanno riconosciuto il Mio Amore e lo hanno sperimentato hanno intravisto la Mia Realtà. Non cercate di conoscerMi per mezzo degli occhi esteriori; quando andate in un tempio e sostate davanti all’immagine di Dio, pregate con gli occhi chiusi, è vero? Perché? Perché sentite che soltanto l’occhio interiore della saggezza può rivelerveLo quindi non cercate da Me oggetti materiali insignificanti, desiderateMi dentro di voi e sarete ricompensati. La via dell’Amore è la strada regale che conduce il genere umano a Me. La Mia Grazia è sempre disponibile ai devoti che hanno amore e fede sicuri.
Discorso Divino del 19 Giugno 1974.
L’Amore altruista è destinato a ottenere la Grazia.

25/4 Incarnazioni dell’Amore Divino! Dovunque siate, non date spazio ad alcuna differenza. Tutti devono liberarsi dell’egoismo, dell’interesse personale e dell’egocentrismo. Il rispetto reciproco (Mamatha), l’equanimità (Samatha) e la tolleranza (Kshamatha) sono i requisiti fondamentali necessari ad ogni essere umano quindi sviluppate l’amore, la tolleranza e la compassione. Siate consapevoli del fatto che l’amore è presente in tutti, liberatevi di tutte le differenze e seguite la fede e le tradizioni, imparate a vivere in amore e armonia con tutti i membri della società. Quando le differenze di ogni tipo sono abbandonate, l’amore cresce e voi potete avere la visione diretta di Dio; senza amore, le preghiere verbali non servono a niente. L’Amore Divino è l’unico fattore unificante, motivante e portatore di gioia per tutti. Dio è Amore e può essere raggiunto soltanto per mezzo dell’amore. Tutti i santi e le religioni hanno dato risalto alla grandezza dell’Amore, della Verità, del Sacrificio e dell’Unità quindi coltivate l’amore.
Discorso Divino del 24 Dicembre 1980.
Non c’è forza maggiore della virtù.

26/4 Senza il controllo dei sensi, le pratiche spirituali (Sadhana) saranno inefficaci come tenere dell’acqua in un recipiente bucato. Quando la lingua desidera qualche leccornia, affermate che non soddisferete i suoi capricci. Se persistete nel consumare cibo semplice, non saporito o piccante ma soltanto nutriente, la lingua può sdegnarsi per alcuni giorni ma presto lo gradirà. Questo è il modo di sottometterla e evitare le conseguenze di lasciare che sia la vostra padrona. Dato che la lingua è incline al parlare scandaloso e lascivo, dovete tenere sotto controllo anche questa tendenza. Parlate poco, parlate dolcemente e solamente quando è indispensabile; inoltre, parlate solamente a coloro cui dovete e non gridate né alzate la voce per la rabbia o l’eccitazione. Questo controllo migliorerà la salute e la pace mentale, porterà a relazioni pubbliche migliori e minor coinvolgimento nei contatti e conflitti con gli altri.
Discorso Divino del 23 Novembre 1968.
La lingua deve essere impegnata soltanto nel dire la verità, nel parlare dolcemente e nel gustare ciò che è gradevole e salutare.

27/4 Voi avete ascoltato ore di discorsi spirituali e impiegate giorni e notti in pratiche spirituali: vi siete impegnati effettivamente nell’elevare la vostra vita? Sforzatevi di vivere in modo ideale. Ricordate che, se nella condotta di tutti i giorni non c’è cambiamento, tutte le vostre così dette pratiche spirituali sono futili! Le persone dichiarano di passare ore in preghiera e meditazione; a cosa serve questo se la mente non è concentrata? E’ meglio che vi impegnate nel compiere i vostri doveri consueti, facciate servizio sociale o partecipiate ai bhajan e cerchiate di portare la mente sotto controllo con questi mezzi. Allora il lavoro sarà trasformato in adorazione. Dedicate tutti i pensieri e le azioni a Dio; voi potete purificare le azioni se fate tutto con lo scopo unico di compiacere Dio. Se volete sperimentare Dio, dovete farlo per mezzo dei doveri e delle azioni e questo non è così facile!
Discorso Divino del 1 Gennaio 1991.
La conoscenza non messa in pratica è come il cibo non digerito.

28/4 Voi potete dire che il karma delle vite precedenti debba essere scontato in questa vita e che nessuna misura di Grazia possa farvene scampare. Evidentemente, qualcuno ve lo ha fatto credere ma Io vi assicuro che non avete bisogno di soffrire per esso. Se un dolore forte vi tormenta, il dottore vi dà un’iniezione di morfina e voi non lo sentite più anche se esso è ancora nel corpo. La Grazia è come la morfina: il dolore non si sente anche se lo si sperimenta! La Grazia porta via la malvagità del karma che dovete sopportare. Ci sono medicine che hanno una scadenza e diventano inefficaci dopo un certo tempo; bene, anche l’effetto del karma è annullato con la Grazia sebbene voi lo viviate per cui dire che il destino è scritto in fronte e non può essere reso innocuo è sbagliato. La Grazia può superare qualunque cosa, niente la può ostacolare: è la Grazia dell’Onnipotente, ricordatelo!
Discorso Divino del 23 Novembre 1964.
Un condizionatore può rinfrescare il corpo ma solamente la Grazia di Dio può rinfrescare il cervello surriscaldato e il cuore angustiato.

29/4 L’Amore è Divino. Amate tutti, donate amore anche a coloro che non ne hanno. L’Amore è come la bussola del marinaio: dovunque lo mettiate, indica sempre la via che porta a Dio. Manifestate l’amore in ogni azione della vita di tutti i giorni; la Divinità emergerà da quell’amore. Questo è il sentiero più facile che porti alla fusione con Dio; perché le persone non lo percorrono? Perché sono ossessionate dall’idea sbagliata che hanno dei mezzi necessari a sperimentare Dio. Esse considerano Dio come una Entità remota raggiungibile solamente tramite pratiche spirituali difficili ma Dio è dovunque, non c’è alcun bisogno di cercarLo: tutto ciò che vedete è una manifestazione del Divino, tutti gli esseri umani che vedete sono forme del Divino. Correggete la visione distorta e sperimenterete Dio in tutte le cose. Parlate amorevolmente, agite amorevolmente, pensate con amore e fate ogni azione col cuore colmo d’amore.
Discorso Divino del 5 Luglio 1996.
Il Signore ama e onora chiunque ami e serva tutti.

30/4 Incarnazioni dell’Amore! La vita umana è preziosa, nobile e virtuosa; è un peccato che gli esseri umani non lo comprendano o lo dimentichino spesso. Tutto lo scopo, la meta della vita umana si trova nel conoscere la propria natura vera; dimenticandola, voi siete assorbiti nell’interesse per le cose del mondo e immersi nell’infelicità. I santi antichi indicarono la via da percorrere per redimere l’umanità; essi proposero nove forme di adorazione (Nava-Vidha Bhakti) ognuna delle quali può dare beatitudine e riscattare la vita di chiunque. Il modo più semplice per sperimentare la vicinanza del Divino è il Namasmarana, il ricordo costante del Nome del Signore. Il Saggio Veda Vyasa dichiarò che nel Kali Yuga non c’è niente più grande del cantare il Nome di Hari per fondersi in Dio; Esso costituisce il sentiero più facile per tutti, sia per gli studiosi che per gli illetterati, per i ricchi e per i poveri.
Discorso Divino del 3 Ottobre 1996.
Tenete il Nome del Signore sempre splendente sulla lingua e nella mente; Esso terrà sotto controllo i capricci mentali.

pensieri/2017/201704.txt · Ultima modifica: 2017/06/14 11:58 da sathyamax