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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2017:201706

06 - giugno 2017

Pensieri del Giorno di Sri Sathya Sai Baba

GIUGNO 2017

1/6 Noi dobbiamo diventare strumenti atti al pellegrinaggio spirituale. Ci sono quattro categorie di persone: La categoria prima e migliore è quella di coloro che notano le proprie mancanze e le eccellenze degli altri; la seconda consiste in quelli che danno rilievo alle proprie eccellenze come a quelle degli altri. La terza categoria, peggiore, è quella di chi dà risalto alle proprie eccellenze e nota negli altri soltanto le mancanze; la quarta, pessima, comprende coloro che presentano le loro mancanze come eccellenze e le eccellenze degli altri come mancanze. Ognuno di voi può scoprire da solo a quale categoria appartenga. Ricordate questo: se desiderate devenire consapevoli del Pieno, del Sacro, dell’Amore Divino, dell’Anima Eterna, del Signore, dovete educarvi a far parte del gruppo primo e migliore. Scoprite le vostre mancanze e osservate le eccellenze degli altri: questa è la pratica spirituale più desiderabile.
Discorso Divino del 5 Aprile 1981.
Vivete senza odiare gli altri, senza condannarli né cercare delle colpe in loro.

2/6 L’educazione di oggi ha come scopo solamente i mezzi di sostentamento, è orientata a procurare un lavoro non verso la verità, non verso Dio. La vita deve essere vissuta in amore, pace e beatitudine quindi, ancora a scuola e nei collegi, i ragazzi e le ragazze devono essere informati dell’Anima Eterna sempre beata, pacifica e amorevole (Atma). Il corpo, i sensi, la mente, la ragione e l’intelletto sono irreali nel senso dell’esistenza temporale. Il miglioramento del livello di vita non è importante come l’elevazione del livello di consapevolezza. Oggi, l’educazione mette in risalto l’accumulo di cose; sicuramente, l’abbandono è egualmente essenziale. La rinuncia non è una perdita, è altamente proficua perché per suo tramite si acquisisce la gioia. Rinuncia significa libertà, è l’affidamento a Dio, è amore e libertà. Ci si può fondere in Dio solamente per mezzo dell’espansione dell’amore. Gli studenti e i giovani in genere devono condurre la vita ancorati alla rettitudine e alla saggezza ed essere esempi luminosi di semplicità, umiltà e servizio reciproco.
Discorso Divino del 8 Febbraio 1987.
Fate servizio e ricevete amore; questa è la ricetta dell’esperienza della Divinità.

3/6 L'educazione deve assumersi la piena responsabilità dell'impatto nella vita spirituale e morale degli studenti. Impartire abilità tecniche ed informazioni relative al mondo non è sufficiente; l'educazione morale e spirituale devono accompagnarle. Oggi le persone danno una attenzione enorme soltanto ai loro interessi egoistici: questo deve cambiare, la vostra propensione non deve essere rivolta a ciò che potete ottenere dagli altri, ma a ciò che voi potete dare loro; mettete questo a fuoco. L'idea che una villetta elegante e riccamente arredata, un tavolo da pranzo squisitamente imbandito, un ricco stipendio in valuta estera siano gli ideali per cui impegnarsi deve essere abbandonata. Questi ideali ci danneggiano. Inspirate i giovani ad applicare i loro ideali con le mani dedicate al lavoro duro, la testa rivolta al servizio ed i cuori pieni di compassione. La vostra meta deve essere quella per cui nessuno deve subire danno o soffrire a causa delle vostre parole e azioni perché quando noi feriamo un altro, ciò che si verifica veramente è un insulto ed un danno alla nostra vera natura umana.
Discorso Divino del 08 Marzo 1981.
Coltivate il cuore per far crescere la messe della Verità, della Rettitudine, della Pace e dell’Amore.

4/6 Se vi definite membri del Sri Sathya Sai Seva Dal, voi dovete servire ricordando sempre che state servendo il Signore. Ricordate con quale spirito Hanuman serviva Sri Rama. Non dovete pensare che, essendo una scimmia, mancasse di intelligenza o di altre qualità; egli è stato descritto come “tranquillo, virtuoso e forte”. Quando fu interrogato dai demoni di Ashokavana a Lanka circa chi fosse e di dove venisse, il Signore Hanuman rispose “Io sono il servitore di Rama”. Egli non si vantò del proprio coraggio o della conoscenza ma fu soddisfatto di descriversi come un servitore devoto e umile del Signore. Tenete in mente la massima “Senza essere dei kinkara (uno che è pronto a eseguire i comandi del Signore) non potete diventare dei Sankara (Il Divino)”. Trasformate la vostra vita per mezzo del sevizio senza dare spazio all’arroganza e all’interesse personale. Installate saldamente nel cuore il sentimento per cui, dovunque e in qualunque momento serviate, servite soltanto il Signore. Solamente allora il servizio ai propri simili diventa servizio a Dio!
Discorso Divino del 23 Marzo 1989.
Imparate a dare, non a prendere; imparate a servire, non a comandare.

5/6 Sviluppate la capacita di perdonare (Kshama) e trattenetevi dal parlare con asprezza. Voi dovete comprendere che, se ignorate la sopportazione e il perdono, non avrete pace. Non preoccupatevi di alcunché possa venirvi fatto da chiunque; cosa perdete per il suo comportamento malvagio? Se sceglierete la ritorsione, non farete che peggiorare la vostra condizione! Voi non avete idea della vostra forza o debolezza; affrontate tali situazioni con coraggio e non permettetevi di esserne agitati. Dovete rendervi indipendenti per mezzo della tolleranza, fate della tolleranza il respiro vitale e il vostro ideale. Voi tutti avete l’essenza dolce della gentilezza, della pace e della compassione in abbondanza; per mezzo della Grazia di Dio, vi liberate della contrizione e delle caratteristiche malvagie. Non lasciatele entrare! Promuovete lo spirito di gentilezza e amore, trattate la vita come un gioco e siate vittoriosi vivendo pieni di ideali: questa è la vittoria che dovete conquistare!
Discorso Divino del 14 Gennaio 1997.
La vita è una sfida, affrontala! La vita è un gioco, giocalo! La vita è amore, godine!

6/6 Essendo nati nella società, allevati nella società, educati dalla società e traendo benefici innumerevoli dalla società, cosa state facendo per essa? Il servizio sociale dovrebbe essere considerato espressione della gratitudine alla società per ciò che essa ha fatto per noi. Senza la società, noi non possiamo sopravvivere. Il corpo dato da Dio deve essere usato per praticare il Dharma. Le donne dovrebbero trattare le faccende domestiche come un lavoro da fare con concentrazione; se non possono partecipare a qualche satsang (riunione spirituale) a causa dei doveri casalinghi, non devono sentirsene frustrate. Il compimento dei doveri a casa è altrettanto sacro del frequentare un satsang. Solamente se compite correttamente i vostri doveri a casa sarete capaci di fare servizio all’esterno. Trasformate ogni lavoro che fate tra le mura domestiche, che sia lavare il pavimento o cucinare, in una forma di esercizio spirituale, permeate ogni azione di amore per il Divino e dedicatela a Dio.
Discorso Divino del 23 Marzo 1989.
Il modo migliore per amare Dio è quello di amare tutti e servire tutti.

7/6 Oggi, il cinismo e l’apatia dilagano e le persone sono prese da preoccupazioni prive di significato, desideri innumerevoli e ambizioni irrealizzabili e non hanno pace mentale; esse hanno dimenticato la loro essenza divina. Soltanto l’illuminazione spirituale può rivelare la via corretta a chiunque vaghi nell’oscurità dell’ignoranza e della mancanza di pace. La Divinità è inerente all’umanità ed essa deve scoprire le proprie qualità umane. Cos’è il senso di umanità? È costituito essenzialmente dall’unità di pensieri, parole e azioni quindi tutti voi dovete sviluppare la compassione e l’equanimità. La Divinità pervade tutto ed è presente all’interno e all’esterno di ogni essere; ognuno di voi è un’incarnazione del Divino. Anche voi siete incarnazioni dell’Amore, come Dio; espandete il vostro amore imparando a dividerlo con tutti senza ristrettezza mentale e rendete la vita utile e valida.
Discorso Divino del 24 Marzo 1989.
Un cuore compassionevole è l’aspetto tipico e naturale di un essere umano.

8/6 Il Divino è libero completamente dall’interesse personale; qualunque cosa Egli faccia è assolutamente scevra dalla colpa ed è fatta esclusivamente per il benessere del mondo. Niente è oltre i Suoi poteri: Egli è il Creatore, il Protettore e il Distruttore. Quando Dio sceglie di proteggere, nessuno chiede perché Egli protegga mentre, quando non protegge, le persone discutono la Sua inazione. Quando il Signore punisce, la gente chiede “Perché Dio infligge la punizione?”; queste domande sono motivate certamente dall’egoismo e dall’interesse personale. Ogni azione divina è giusta e retta; il vostro dovere è quello di pregarLo e ottenere la Sua Grazia. Quando Sakkubai volle unirsi ai pellegrini che andavano a Pandharpur, il Signore Krshna decise di mostrare al mondo la sua buona reputazione e il suo senso del dovere verso il marito e i parenti acquisiti per cui Egli Stesso ne assunse la forma e si sottopose a tutti i tipi di vessazione da parte della suocera della Sakkubai vera che era in beatitudine a Pandharpur. Il Signore è sempre pronto a sopportare qualunque sofferenza per sostenere il Dharma e spargere la Grazia sui devoti.
Discorso Divino del 21 Febbraio 1988.
Impegnarsi in controversie sulle Azioni Divine è follia suprema: Dio è del tutto altruista e sempre retto.

9/6 Un essere umano vero è quello che affronta le difficoltà con forza d’animo e le supera. Ciò che serve per questo è la forza dello Spirito; senza forza spirituale, tutte le altre cose sono prive di valore. Che pratichiate una qualunque disciplina spirituale o no, coltivate l’amore per tutti, donate quell’amore a tutti come Offerta Divina. L’unità del mondo si può promuovere solamente per mezzo dell’amore; tutti i tipi di differenze nascono a causa della mancanza di amore. l’Amore è Dio, vivete nell’Amore. Fate che questo sia il principio regolatore della vita.
Incarnazioni dell’Amore Divino!
Ricordate sempre che Dio permea ogni cosa nel cosmo, tutto ciò che sperimentate è divino, ogni cosa che vedete è divina, ciò che mangiate è divino, l’aria che respirate è divina. Voi non potete vedere l’aria né potete afferrarla; in modo simile, non potete afferrare Dio né gli occhi possono vederLo. Egli è oltre la mente e può essere sperimentato soltanto nel cuore.
Discorso Divino del 24 Marzo 1989.
Offrite servizio e ricevete amore; questa è la ricetta che vi fa sperimentare la Divinità.

10/6 Riconoscendo la supremazia dell’azione, voi dovete accertarvi che ogni cosa che fate sia pura e sacra. L’azione non è limitata a quanto fate con le mani: ciò che udite e vedete, ciò che dite e persino pensate, costituisce azione. Questo significa che le cose che osservate, le parole che udite, quelle che pronunciate e i pensieri che formulate devono essere puri. Tutto ciò che incamerate tramite i cinque sensi deve essere sano e puro! Solamente così potete avere una natura satvica. La devozione non deve essere confinata ai bhajan o all’esibire il desiderio per Svami. Voi siete gli architetti del vostro destino; colmate tutte le azioni di devozione, permeatele di rettitudine e dedicatele al Divino. Se seguite questo, la vostra vita sarà santificata e potrete non avere più rinascite. Questa è la Mia Benedizione per voi.
Discorso Divino del 21 Febbraio 1988.
La devozione al Divino vi procura beatitudine, prosperità e pace.

11/6 Il silenzio è il solo linguaggio del realizzato. Praticate la moderazione nel parlare; questo vi aiuterà in molti modi, svilupperà l’amore incondizionato perché la maggior parte delle incomprensioni e fazioni nasce da parole pronunciate con poca attenzione. Quando il piede scivola, il danno può essere curato ma, quando scivola la lingua, la ferita che causa nel cuore di un altro suppurerà per la vita. La lingua è soggetta a quattro grandi errori: dire il falso, scandalizzare, trovare colpe negli altri e parlare troppo. Questi devono essere evitati se ci deve essere pace per l’individuo e per la società. Se le persone parleranno meno e dolcemente, il legame di fratellanza universale sarà più stretto per cui i testi spirituali prescrivono il silenzio come voto per gli aspiranti. Voi siete tutti aspiranti spirituali a vari stadi del cammino quindi questa disciplina è valida anche per voi.
Discorso Divino del 22 Luglio 1958.
Il silenzio è il dire del cercatore spirituale.

12/6 Oggi, le comodità fisiche, la carriera individuale e il progresso personale sono ritenuti mete desiderabili. Sebbene ognuno si preoccupi solamente di se stesso, nessuno può vivere in isolamento. Immaginate una persona seduta al tavolo da pranzo imbandito di cibi sontuosi: non correrà verso la strada, ignorando la fame e il cibo delizioso, se verrà a sapere che il figlio è ferito in un incidente? Il richiamo di coloro che amiamo è più forte e potente di qualunque richiamo proveniente da dentro. A dispetto di questo fatto, le persone continuano a credere nell’ego, nell’individualità esclusiva. La famiglia è essenziale per il fiorire della personalità umana; affinché la propria casa fiorisca, è necessaria una comunità per mantenerla al sicuro e serena. Quando le attività del salvaguardare o sostenere la società viene indebolita, le famiglie tendono a disintegrarsi e gli individui a soffrire! Per questo, voi dovete dividere la conoscenza, l’empatia e l’amore con tutti.
Discorso Divino del 4 Febbraio 1973.
L’espansione è vita, l’espansione è amore.

13/6 Ricordate di non trascurare l’arma dell’amore e lo scudo della saggezza e controllate i sensi rigorosamente per mezzo della discriminazione e del distacco. La discriminazione vi guida a scegliere saggiamente gli scopi e gli amici; essa vi rende chiara l’importanza relativa degli oggetti e degli ideali. Il distacco vi protegge dalle difficoltà dovute all’attaccamento e induce un senso di sollievo nel momento dell’esaltazione o della disperazione. Il distacco e la discriminazione vi mostrano la temporaneità del mondo e la permanenza della beatitudine della Realtà. La Grazia del Signore fluisce sempre come la corrente elettrica scorre nel cavo; installate una lampada e la casa sarà illuminata. La lampada è l’esercizio spirituale che compite, la casa è il cuore. Venite da Me volentieri, tuffatevi nel mare e scoprite la sua profondità; immergersi vicino alla spiaggia e giurare che il mare è poco profondo e non ha perle non serve: immergetevi profondamente e realizzerete ciò che desiderate.
Discorso Divino del 22 Luglio 1958.
Il cammino spirituale è quello del distacco, del controllo dei sensi e dell’educazione rigorosa della mente.

14/6 Trattate gli altri come vorreste essere trattati da loro. Non rimuginate mai sul passato. Quando la contrizione vi soverchia, non rievocate fatti simili dal passato aumentando la vostra infelicità, andate invece con la mente a vicissitudini piacevoli! Traete consolazione e forza da quelle memorie ed elevatevi al di sopra delle acque agitate della sofferenza. Cercate sempre la luce, siate colmi di fiducia ed entusiasmo, non cedete alla disperazione perché essa non può mai produrre dei risultati, non fa che peggiorare il problema oscurando l’intelletto e immergendovi nel dubbio. Prendete la via della pratica spirituale molto entusiasticamente, passi titubanti o di arresto non danno frutto; è come pulire un’area fangosa con un getto d’acqua: se la corrente del getto è lenta, il fango non può essere eliminato. Il getto deve fluire pienamente e velocemente spingendo ogni cosa davanti a sé in modo che la melma possa esser lavata via.
Discorso Divino del 2 Agosto 1958.
Se Dio è contento di voi, tutto il mondo lo sarà quindi dirigete tutti gli sforzi a far piacere a Dio.

15/6 La malattia peggiore è l’assenza di pace per cui chi desidera la salute deve fare attenzione alle emozioni, ai sentimenti e ai motivi lo animano. Come voi date gli indumenti affinché vengano lavati, dovete lavare la mente dalla sporcizia continuamente altrimenti questa si accumula diventando un’abitudine e costituendo una difficoltà per il lavandaio e un danno per i panni. La pulizia deve essere un processo giornaliero, dovete stare attenti affinché nessuna sporcizia si insedi nella mente. Questo richiede che vi muoviate in giro con una compagnia che eviti la falsità, l’ingiustizia, l’indisciplina, la crudeltà e l’odio che formano la sporcizia. La verità, la rettitudine, la pace, non violenza e l’amore costituiscono gli elementi puliti. Se voi inalate l’aria pura di questi ultimi, la mente sarà libera dai bacilli malvagi e voi sarete stabili mentalmente e forti fisicamente.
Discorso Divino del 21 Settembre 1960.
Se la mente è limpida, anche il mondo che essa organizza sarà limpido.

16/6 Certe volte, potete sentirvi deboli perché cedete più facilmente che in altre alla rabbia e alla contrizione. Io vi chiedo di prendervi la pena aggiuntiva di superarle ambedue. La ripetizione del Nome del Signore è l’antidoto migliore per questo: se soltanto vi ci dedicaste, il Signore correrebbe a salvarvi. Non odiate né invidiate mai nessuno, perdonate le colpe degli altri ma trattate le vostre con durezza! Il Nome del Signore vi instillerà la fede nel fatto che tutto è Volontà Divina e vi insegnerà che non avete il diritto di esultare o disperare. Quando andate dal medico, dovete prendere la medicina prescritta e seguirne il consiglio e le istruzioni; è inutile rimproverarlo se non ubbidite: come può curarvi se non prendete la medicina o non seguite le regole della dieta? Fate come vi dico, seguite il Mio consiglio e vedrete il risultato.
Discorso Divino del 2 Agosto 1958.
I desideri nascono dall’avidità; lo scontento diminuisce nella stessa misura in cui indebolite sempre di più l’avidità.

17/6 Il mondo è una società unica e vasta; ogni individuo ne è parte, è legato a essa dall’amore che spinge l’uno verso l’altro a essere amici e parenti. Questo amore è nel profondo del cuore di ogni individuo, soltanto che non è riconosciuto, è ignorato, se ne dubita, è negato e rimosso. Esso è la fonte segreta di tutta l’empatia e del servizio, genera il desiderio di vivere nella società e per essa. E’ l’Amore Universale che scorre da una scintilla del Divino a tutte le altre. Gli occhi che brillano illuminati dalla saggezza più elevata, Jnana, vedono tutti come l’Uno e l’individuo comprende che “In questo mondo, apparentemente mutevole e in trasformazione continua, tutto è pervaso dalla Divinità”. Per sperimentare quest’Uno, che si rivela in tutti in ogni tempo, voi dovete sviluppare la fede e disciplinare la mente; questa deve abbandonare i capricci e le debolezze dopodiché voi conoscerete e sperimenterete la Verità.
Discorso Divino del 4 Febbraio 1973.
Prema non è un’illusione, è una realtà e attualità per coloro che hanno realizzato l’unità nella vita.

18/6 Incarnazioni dell’Amore! Dio non si aspetta che compiate dei rituali né che studiate le Scritture, tutto ciò che desidera da voi sono otto tipi di fiori. Ahimsa (non violenza) è il primo degli otto fiori che dovete offrirGli. Non-violenza significa non fare danno ad alcuna creatura vivente con i pensieri, le parole o le azioni. I medici operano i pazienti per curarli dalle loro infermità; durante le operazioni, essi tagliano il corpo con un coltello ma non potete chiamare ciò un atto di violenza perché fa il bene del paziente. Alcuni argomentano che anche tagliare le verdure sia un atto di violenza in quanto le erbe gli alberi hanno la vita in sé; non c’è dubbio che le verdure e gli alberi abbiano la vita ma essi non hanno la mente per cui non provano alcun dolore. Chi ha la mente sperimenta dolore e piacere; gli esseri umani, gli animali e gli insetti sono dotati di mente, gli alberi e le erbe no.
Discorso Divino del 22 Agosto 2000.
L’Amore altruista può essere promosso solamente se si pratica la non-violenza.

19/6 Oggi, l’essere umano prende molte iniziative per acquisire la saggezza ma ciò che ottiene non è conoscenza vera nel senso stretto del termine. La conoscenza dello spirito, la Conoscenza Atmica, è quella vera, è Conoscenza del Divino (Brahma Jnana). Il lavoro, l’adorazione e la saggezza cominciano tutte con il servizio. Non conta che servizio sia, se è fatto con amore e sentimenti divini, diventa adorazione (upasana). Cos’è la saggezza? Tutte le azioni relative ai sensi e gli oggetti effimeri del mondo materiale parlano della nostra ignoranza; la saggezza sorge nel momento in cui la mente è messa da parte. Lo stato che si trova tra due pensieri consecutivi è Brahma Jnana. Voi non sapete sperimentare lo stato di Brahman privo di pensieri e siete trascinati dalle cose non permanenti, effimere e momentanee. La saggezza vera sorge quando i pensieri sono ridotti molto di numero. La filosofia di Bhagavan chiede di praticare l’unità nel lavoro, nell’adorazione e nella saggezza.
Discorso Divino del 14 Marzo 1999.
La cultura consiste nel riconoscimento dell’unità che sottende la diversità nel genere umano.

20/6 Offrite a Dio il fiore del controllo dei sensi; se ne mancate, tutte le pratiche spirituali si dimostreranno futili. La mancanza di controllo dei sensi è la causa principale di tutta l’irrequietezza e dell’agitazione che oggi si trova nel mondo. Come si possono controllare i sensi? Per prima cosa, dovete esercitare il controllo della lingua; dovete controllarla perché essa desidera sempre una varietà di prelibatezze. Ponetele questa domanda: “O lingua! Quanti sacchi di riso, grano e verdure hai divorato? Quante leccornie hai consumato? Vergogna a te se non sei ancora soddisfatta!” Mangiate solamente per soddisfare la fame e sostenere il corpo, non date importanza esagerata al gusto. Nello stesso modo, dite agli occhi di vedere Dio invece di guardare cose profane alla televisione o sui mezzi di comunicazione di massa, insegnate alle orecchie a gustare le storie del Signore invece di ascoltare pettegolezzi vani.
Discorso Divino del 22 Agosto 2000.
La via spirituale è quella del distacco, del controllo dei sensi e dell’educazione rigorosa della mente.

21/6 Incarnazioni dell’Amore! Perché dovreste cercare Dio quando Egli è dovunque? Voi siete Dio! Tutte le pratiche spirituali (Sadhana) saranno vane se non conoscete la vostra identità vera. Prima scoprite chi siete! Invece di chiedere agli altri “Chi è lei?” è meglio che vi chiediate “Chi sono io?”. Voi dite “Questo è il mio libro”; chi è questo io (che dice “mio” n.d.t.)? Il sentimento dell’io e del mio è un’illusione. Tutto questo è materia, tutto questo è negativo. Voi siete i padroni di questo mondo materiale. Comandate la mente e siate padroni della mente. Voi dovreste fare ogni sforzo per conoscere la vostra identità vera. Per conoscere il vostro Se vero, abbandonate per prima cosa l’attaccamento al corpo. Se dite “questo è il mio fazzoletto” ne siete separati; in modo simile, siete o no separati dal corpo e dalla mente se dite “questo è il mio corpo, è la mia mente”? La domanda che ancora rimane è “Chi sono io?” L’indagine continua su questa linea vi porterà alla fusione col Se.
Discorso Divino del 14 Marzo 1999.
Una mente pacifica è la residenza dell’Amore.

22/6 Pensate per un momento: che beneficio ottenete dall’ascolto di pettegolezzi e dal parlare inutilmente di cose non sacre? Nessuno! In effetti, facendo così inquinerete il cuore. Tutto ciò che vedete e udite si imprime nel cuore e, una volta che esso è inquinato, la vita diventa insignificante. L’altro giorno, mentre parlavo ai devoti venuti da Visakhapatnam, ho citato questo esempio: “Il cuore umano è come una penna: il colore delle parole che scrivete è quello del suo inchiostro”. Per questo, insegnate alle vostre orecchie ad ascoltare le storie del Signore invece di prestare attenzione al pettegolezzo vano. Tutto ciò che pensate, dite e fate è soffuso d’amore solamente quando riempite il cuore d’amore altruistico. Ricordate: Dio si aspetta che riempiate il cuore di amore e viviate in modo sacro.
Discorso Divino del 22 Agosto 2000.
Tenetevi distanti dall’ascoltare impuro, dalle azioni impure, dalle parole impure e dai pensieri impuri.

23/6 Oggi, la scienza ha fatto progressi enormi! Gli esseri umani hanno intrapreso viaggi nello spazio, la gente vuol sapere cosa c’è nello spazio, è curiosa di conoscere cosa c’è sulla luna e desidera persino viaggiare fino al Sole: a cosa serve? Prima riconoscete la Divinità in voi, aprite le porte del cuore, sviluppate l’amore sempre di più, comprendete la Verità, sperimentate Dio; lì si trova la beatitudine. Conoscere Dio è molto facile ma pochissimi lo comprendono. Voi dovete fare ogni sforzo per comprendere la Divinità immanente. La Divinità interiore è coperta dell’ego e dalla rabbia quindi si dice che la conoscenza reale sorge solamente quando l’attaccamento è distrutto. Da dove viene questo attaccamento? I desideri eccessivi conducono all’attaccamento. Voi sperimenterete la Divinità dovunque se indagherete profondamente all’interno!
Discorso Divino del 14 Marzo 1999.
In mancanza di fede certa nell’onnipresenza del Divino, la devozione non ha alcun significato.

24/6 Il terzo fiore che Dio ama maggiormente è quello della compassione verso tutte le creature viventi. Vivete in amicizia con tutti ma non abbiate troppo legame con le persone. Il quarto fiore speciale e significativo che Dio ama teneramente è quello della tolleranza (Kshama). I Pandava subirono molto dalle mani dei Kaurava ma Dharmaraja non perse mai la tolleranza; fu la virtù della tolleranza che procurò loro sempre la protezione di Krshna e ne fece degli ideali per il resto del mondo. Dio ama l’offerta dei fiori sempre splendenti della non violenza, del controllo dei sensi, della compassione e della tolleranza; Egli sarà contento di voi e vi farà dei doni soltanto quando Gli offrirete i fiori che Gli sono cari. Dall’offrire fiori che appassiscono e marciscono ogni giorno non si ottiene alcun beneficio.
Discorso Divino del 22 Agosto 2000.
Un essere umano vero splende sempre per la calma, la tolleranza e la compassione.

25/6 Islam significa affidamento a Dio; esso insegna che la Grazia di Dio si può ottenere tramite la giustizia e il vivere in rettitudine, non per mezzo della ricchezza, dell’istruzione o del potere. Tutti coloro che vivono in pace e armonia nella società con spirito di affidamento e dedizione sono in effetti dei seguaci dell’Islam. Esso insiste sulla coordinazione piena tra il pensiero la parola e l’azione. I santi e saggi mussulmani hanno dato importanza particolare alla necessità di indagare su quanto sia valido l’io che si identifica col corpo e l’io che crede di essere la mente e raggiungere la conclusione che l’io vero è il sé che anela al Se Onnipresente, a Dio. Durante il mese di Ramazan, il digiuno e le preghiere devono risvegliare e dimostrare questa comprensione. Non importa quale religione seguiate, ricordate che l’unità, l’armonia e l’equanimità sono molto importanti quindi coltivate l’amore, la tolleranza e la compassione e manifestate questa Verità nelle attività giornaliere. Questo è il messaggio che vi do con le Mie benedizioni.
Discorso Divino del 12 Giugno 1983.
La vita deve essere basata sul principio dell’affidamento al Divino.

26/6 Oggi noi mangiamo il cibo come abbiamo fatto in tutti questi anni, guardiamo oggi la stessa faccia che abbiamo visto in tutti questi giorni; ci siamo chiesti perché vediamo le stessa faccia sempre di nuovo? Noi alimentiamo lo stesso stomaco che abbiamo alimentato ieri e l’altro ieri; ci chiediamo perché dobbiamo alimentare lo stesso stomaco anche oggi? Noi comprendiamo e accettiamo facilmente questi compiti normali; allora perché mettiamo in dubbio e discutiamo le nostre tradizioni e abitudini e persino l’azione di pregare Dio ogni giorno? Le Scritture sacre e le Storie Divine che vengono dal passato ci devono guidare e salvare. I tempi possono cambiare, il mondo può cambiare, possono arrivare epoche nuove ma la Divinità è una e immutabile. La maggior parte di voi cerca cose che sono sempre mutevoli; perché non cercate cose permanenti e immutabili?
Summer Showers in Brindavan, 1977, cap. 1
Il corpo splende se il carattere è bello. Il servizio ai propri simili e l’adorazione di Dio ne preserveranno la bellezza.

27/6 Oggi, le persone tiran fuori spesso la domanda “Dove esiste Dio?”. Recitando continuamente il Nome di Dio, Prahlada seppe che Dio è dovunque! Affermare “Egli è solamente qui” o “Egli non è qui” non è corretto. Questa Verità eterna può sorgere in voi solamente dopo una pratica spirituale intensa. Voi vedete ogni tipo di articoli attraenti in un supermercato ma essi non saranno vostri soltanto desiderandoli o chiedendoli al commesso, potete avere solamente quelli che pagate. In modo simile, potete essere molto interessati nell’illuminazione ma, se la volete, dovete essere disposti a pagarne il prezzo. Fatevi coraggio e sconfiggete i nemici interiori della concupiscenza, dell’odio e dell’orgoglio e certamente otterrete la padronanza indiscussa di voi stessi e raggiungerete la meta!
Discorso Divino del 1 Gennaio 1967.
Il burro è in ogni goccia del latte; anche Dio è in ogni parte dell’Universo: Egli ne è la forza, la sostanza e il sostentamento.

28/6 Giovani! La ricchezza che guadagnate, la prosperità che acquisite, le residenze che costruirete sono tutte transitorie e temporanee. Il vivere in pace e contentezza che volete dipende dal tipo di azioni che fate nel presente. La condotta è la cosa più importante nella vita; essa pone il fondamento della vita futura. Il futuro sarà pacifico e sereno solamente se adattate la condotta attuale alla via corretta. Il seme che piantate oggi determina il tipo di albero che crescerà; se rispettate i genitori oggi, i vostri figli vi rispetteranno per cui, se volete essere vicini a Dio, vedete il bene, fate il bene e siate buoni. Questa è la via, il cammino regale che porta più vicino a Dio ed è il dovere primario di ogni essere umano.
Summer Showers in Brindavan, 1977, cap. 2.
La reputazione si forma in un momento, il carattere si costruisce nel tempo di una vita.

29/6 Voi leggete sui giornali e quotidiani circa le campagne, le conquiste, le vittorie, ecc. ma esse sono tutte conquiste materiali. Marciate contro le tentazioni dei sensi, conquistate i nemici interiori, trionfate sull’ego: questa è la vittoria per cui meritate le congratulazioni. Il giorno diventa sacro se lo santificate con la pratica spirituale, non altrimenti. La Sadhana può crescere solamente in un campo fertilizzato dall’Amore. L’amore che provate per gli oggetti materiali, il nome, la fama, la moglie e i figli dovrebbe essere santificato dall’amore travolgente per Dio. Aggiungete due cucchiai d’acqua a due litri di latte: l’acqua è apprezzata come latte! Ora la vostra Sadhana si può descrivere come il mischiare due litri d’acqua a due cucchiai di latte! Fate sì che l’amore per Dio riempia ed entusiasmi il cuore: allora non potrete odiare nessuno, non potrete coltivare rivalità patologiche e non troverete difetti in nessuno. La vita diverrà semplice, piacevole e tranquilla.
Discorso Divino del 1 Gennaio 1967.
Io voglio che ognuno di voi coltivi la Purezza, l’Amore e la Compassione.

30/6 Voi dovete desiderare di arrivare più vicini a Dio e impegnarvi in compiti adatti a questo scopo. Tutto lo sforzo spirituale mira ad attrarre la Grazia di Dio; questa è la ragione per cui, quando andate in un tempio e sostate davanti all’altare maggiore, suonate la campana che è lì appesa. Quel suono attrae l’attenzione del Signore verso il supplicante appena arrivato. L’atto di suonarla deve essere accompagnato dalla preghiera sincera che viene dal cuore. Lo sforzo spirituale non deve diventare la ripetizione meccanica di una formula prestabilita o l’esecuzione di una formalità arida; è maya (l’illusione) che vi fa pensare che il nome e la forma siano reali. L’attaccamento nasce solamente dall’illusione e agisce come un velo nascondendo la realtà dietro tutta la molteplicità. Madhava (Dio) è Colui che indossa maya come abito; Manava (l’essere umano) è chi crede che esso sia vero. Per mezzo della sadhana, si può sfuggire all’inganno di maya e comprendere che essa è falsa perché non sussiste per sempre.
Discorso Divino del 14 Gennaio 1967.
La devozione vera si trova nell’accettare sia il piacere che il dolore con mente equanime.

pensieri/2017/201706.txt · Ultima modifica: 2017/07/08 22:00 da sathyamax