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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:1962:19620308

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Linea 9: Linea 9:
 [1] Virabhadram vi ha appena letto e spiegato una leggenda tradizionale relativa a Mahāshivarātrī; questa storia è solo un mezzo per insegnarvi la via del Dharma. La storia dei cervi che implorarono il cacciatore di non ucciderli promettendogli che sarebbero tornati appena fossero stati pronti a morire, e che se non avessero mantenuto la parola sarebbero stati puniti per molti gravi peccati, ha solo la funzione di diffondere i principi del Dharma. Ogni storia illustra una morale, e questa su Mahāshivarātrī non fa eccezione. Quando si tratta di descrivere i pregi del Dharma, persino gli animali diventano eloquenti. Il loro linguaggio, in verità, è la stessa voce di Dio. Essi non sono cervi: sono le lingue del Signore. [1] Virabhadram vi ha appena letto e spiegato una leggenda tradizionale relativa a Mahāshivarātrī; questa storia è solo un mezzo per insegnarvi la via del Dharma. La storia dei cervi che implorarono il cacciatore di non ucciderli promettendogli che sarebbero tornati appena fossero stati pronti a morire, e che se non avessero mantenuto la parola sarebbero stati puniti per molti gravi peccati, ha solo la funzione di diffondere i principi del Dharma. Ogni storia illustra una morale, e questa su Mahāshivarātrī non fa eccezione. Quando si tratta di descrivere i pregi del Dharma, persino gli animali diventano eloquenti. Il loro linguaggio, in verità, è la stessa voce di Dio. Essi non sono cervi: sono le lingue del Signore.
 I cervi di quella storia promettono, uno dopo l’altro, che sarebbero tornati per essere uccisi; quel giorno non possono restare perché ognuno di loro ha un congiunto da nutrire, da curare o al quale obbedire; poi affermano che il loro voto è la verità e che non l’infrangerebbero mai poiché è veramente un peccato terribile ingannare gli altri. I cervi dicono che questo peccato equivale a molti altri peccati che elencano. Il cacciatore, dunque, li lascia andare sulla parola. Egli stesso ha commesso i peccati da loro menzionati e sa, per le esperienze vissute in molte nascite, che questi peccati sono terribili poiché causano tragedie tremende e impietose. In questo campo opera la legge ferrea di causa ed effetto. I cervi di quella storia promettono, uno dopo l’altro, che sarebbero tornati per essere uccisi; quel giorno non possono restare perché ognuno di loro ha un congiunto da nutrire, da curare o al quale obbedire; poi affermano che il loro voto è la verità e che non l’infrangerebbero mai poiché è veramente un peccato terribile ingannare gli altri. I cervi dicono che questo peccato equivale a molti altri peccati che elencano. Il cacciatore, dunque, li lascia andare sulla parola. Egli stesso ha commesso i peccati da loro menzionati e sa, per le esperienze vissute in molte nascite, che questi peccati sono terribili poiché causano tragedie tremende e impietose. In questo campo opera la legge ferrea di causa ed effetto.
-La parte più triste della storia è che l’individuo, nonostante veda ed ascolti, soffra e perisca, non riesce a convincersi che peccare è un esperimento +La parte più triste della storia è che l’individuo, nonostante veda ed ascolti, soffra e perisca, non riesce a convincersi che peccare è un esperimento pericoloso che inequivocabilmente procurerà un raccolto di lacrime. Le qualità tamasiche dell’ignoranza e dell’illusione gettano un velo sulla verità e nascondono la fossa in cui il peccatore incauto cadrà nuovamente. Certo, quando la sofferenza vi sorprende ed il dolore vi ha in pugno, il Signore non sempre rivela il peccato esatto che ha determinato la punizione di quell’esperienza specifica. Vi lascia dedurre in modo generico che ogni esperienza è una lezione e ogni perdita è un guadagno.
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-pericoloso che inequivocabilmente procurerà un raccolto di lacrime. Le qualità tamasiche dell’ignoranza e dell’illusione gettano un velo sulla verità e nascondono la fossa in cui il peccatore incauto cadrà nuovamente. Certo, quando la sofferenza vi sorprende ed il dolore vi ha in pugno, il Signore non sempre rivela il peccato esatto che ha determinato la punizione di quell’esperienza specifica. Vi lascia dedurre in modo generico che ogni esperienza è una lezione e ogni perdita è un guadagno.+
 Dovete imparare che siete voi stessi a vincolarvi o a liberarvi. Vi lasciate intrappolare dalle qualità dei tre guna e con i vostri sforzi attirate il mondo a voi e ve lo legate stretto intorno. Siete dotati di discernimento, anche il più illetterato fra voi; avete una coscienza che vi sussurra all’orecchio la legge morale del Dharma, quindi siete voi che dovete decidere e scegliere. Dovete imparare che siete voi stessi a vincolarvi o a liberarvi. Vi lasciate intrappolare dalle qualità dei tre guna e con i vostri sforzi attirate il mondo a voi e ve lo legate stretto intorno. Siete dotati di discernimento, anche il più illetterato fra voi; avete una coscienza che vi sussurra all’orecchio la legge morale del Dharma, quindi siete voi che dovete decidere e scegliere.
  
 [2] Una volta un famoso pittore si recò da un re che gli chiese di eseguire un enorme affresco sulla parete della sala di corte che riproducesse una scena della battaglia del Mahābhārata. In quel momento, un pittore fino allora sconosciuto s’alzò e chiese il permesso di dipingere un secondo affresco sulla parete opposta. Disse che nello stesso arco di tempo avrebbe eseguito un affresco ugualmente grandioso; infatti, sebbene fosse stata messa una spessa tenda a separare i due muri, l’affresco del secondo pittore risultò essere l’esatta copia del primo! Quando i lavori furono completati, il re entrò nella sala, fece togliere la tenda e guardò la parete opposta; rimase esterrefatto nel vedere la copia identica del primo affresco, persino nei minimi particolari, nelle linee, curve, colori e dinamica. Era proprio la medesima scena del Mahābhārata! L’artista locale, per tutto il tempo in cui l’altro pittore eseguiva la sua opera, aveva solo lucidato la parete che gli era stata assegnata. Non aveva usato alcun pennello né colore; aveva solo lucidato quel muro fino a renderlo uno specchio. Lucidate così anche la vostra mente ed il Signore, con tutta la Sua sublime grandiosità, si rifletterà nel vostro cuore. [2] Una volta un famoso pittore si recò da un re che gli chiese di eseguire un enorme affresco sulla parete della sala di corte che riproducesse una scena della battaglia del Mahābhārata. In quel momento, un pittore fino allora sconosciuto s’alzò e chiese il permesso di dipingere un secondo affresco sulla parete opposta. Disse che nello stesso arco di tempo avrebbe eseguito un affresco ugualmente grandioso; infatti, sebbene fosse stata messa una spessa tenda a separare i due muri, l’affresco del secondo pittore risultò essere l’esatta copia del primo! Quando i lavori furono completati, il re entrò nella sala, fece togliere la tenda e guardò la parete opposta; rimase esterrefatto nel vedere la copia identica del primo affresco, persino nei minimi particolari, nelle linee, curve, colori e dinamica. Era proprio la medesima scena del Mahābhārata! L’artista locale, per tutto il tempo in cui l’altro pittore eseguiva la sua opera, aveva solo lucidato la parete che gli era stata assegnata. Non aveva usato alcun pennello né colore; aveva solo lucidato quel muro fino a renderlo uno specchio. Lucidate così anche la vostra mente ed il Signore, con tutta la Sua sublime grandiosità, si rifletterà nel vostro cuore.
 Come nutrite il corpo e vi preoccupate della sua manutenzione, così anche manas, citta e buddhi, la mente, la coscienza e l’intelletto, devono essere alimentati con del buon cibo nutriente. Se saltate il caffé del mattino vi viene mal di testa; come vi sentite invece quando saltate la dose mattutina di ripetizione del Nome? Forse non ne avete fatto ancora un’abitudine. A mezzogiorno la fame vi conduce dall’ombra di questi alberi al posto dove il cibo vi sta aspettando; nulla di altrettanto potente  Come nutrite il corpo e vi preoccupate della sua manutenzione, così anche manas, citta e buddhi, la mente, la coscienza e l’intelletto, devono essere alimentati con del buon cibo nutriente. Se saltate il caffé del mattino vi viene mal di testa; come vi sentite invece quando saltate la dose mattutina di ripetizione del Nome? Forse non ne avete fatto ancora un’abitudine. A mezzogiorno la fame vi conduce dall’ombra di questi alberi al posto dove il cibo vi sta aspettando; nulla di altrettanto potente 
-vi spinge verso la vostra stanza della pūjā1. Ma forse voi non avete alcuna stanza riservata alle preghiere. Quando entrate in una casa, anche se è rimasta disabitata per mesi, potete intuire e dire: “Oh, questa è la cucina” per via dei muri fuligginosi e dell’odore dei condimenti. Analogamente, comprenderete che quell’altra stanza è la stanza della pūjā per l’aroma degli incensi e dei fiori che si respira ancora nell’aria. In casa vostra adibite una camera solo per le pratiche spirituali o almeno un angolo dell’abitazione dove poter pregare, meditare e rendere culto. Ritiratevi in quello spazio per qualche minuto almeno due volte al giorno; quella sarà ‘l’ora del pasto per lo spirito’.+vi spinge verso la vostra stanza della pūjā. Ma forse voi non avete alcuna stanza riservata alle preghiere. Quando entrate in una casa, anche se è rimasta disabitata per mesi, potete intuire e dire: “Oh, questa è la cucina” per via dei muri fuligginosi e dell’odore dei condimenti. Analogamente, comprenderete che quell’altra stanza è la stanza della pūjā per l’aroma degli incensi e dei fiori che si respira ancora nell’aria. In casa vostra adibite una camera solo per le pratiche spirituali o almeno un angolo dell’abitazione dove poter pregare, meditare e rendere culto. Ritiratevi in quello spazio per qualche minuto almeno due volte al giorno; quella sarà ‘l’ora del pasto per lo spirito’.
  
 [3] Lasciare che la mente riposi sull’albero della Gloria di Dio donerà all’uccello stanco un po’ di riposo per poter volare di nuovo con le proprie ali in cerca di cibo e gioia. Anche la compagnia di persone pie agisce come un tonico. Provate questa ricetta per un po’ di tempo; all’inizio forse risulterà sgradevole. Così come il corpo, anche la mente non riesce a funzionare stabile e risoluta a causa della propria debolezza. Ecco perché oggi mi sono rivolto a voi non come faccio di solito chiamandovi ‘Incarnazioni dell’Amore’ o ‘Incarnazioni del Sé’; come avrete notato con un po’ di sconcerto, vi ho chiamati ‘Incarnazioni della pace ma dal comportamento irrequieto’. Non ho detto queste parole per scoraggiarvi, ma solo per farvi rilevare quest’assurdità. [3] Lasciare che la mente riposi sull’albero della Gloria di Dio donerà all’uccello stanco un po’ di riposo per poter volare di nuovo con le proprie ali in cerca di cibo e gioia. Anche la compagnia di persone pie agisce come un tonico. Provate questa ricetta per un po’ di tempo; all’inizio forse risulterà sgradevole. Così come il corpo, anche la mente non riesce a funzionare stabile e risoluta a causa della propria debolezza. Ecco perché oggi mi sono rivolto a voi non come faccio di solito chiamandovi ‘Incarnazioni dell’Amore’ o ‘Incarnazioni del Sé’; come avrete notato con un po’ di sconcerto, vi ho chiamati ‘Incarnazioni della pace ma dal comportamento irrequieto’. Non ho detto queste parole per scoraggiarvi, ma solo per farvi rilevare quest’assurdità.
Linea 30: Linea 28:
 tutto. Le Scritture sono l’autorità di riferimento per la Legge Morale del Dharma e per l’azione basata sulla Rettitudine. Solo quando sarete benedetti dalla grazia del Signore, che si ottiene seguendo la retta condotta, potrete conseguire la vera pace. Un pesce è sereno quando è totalmente immerso nell’acqua; anche voi dovete far sì che la grazia vi circondi completamente. Non esistono scorciatoie per guadagnarsi la grazia; la ripetizione del Nome è la via più sicura. Non credete a quelli che vi indicano percorsi più veloci. Costoro vi potrebbero parlare del Prānāyāma (controllo del respiro) o dell’hatha yoga. State attenti: queste pratiche sono gravide di pericoli. Non date ascolto a tali discorsi, non leggete o fidatevi di libri che trattano dei vari tipi di yoga, per poi iniziare a praticarne gli esercizi. So di molti casi di follia e di lussazioni causati dal seguire la carta stampata. tutto. Le Scritture sono l’autorità di riferimento per la Legge Morale del Dharma e per l’azione basata sulla Rettitudine. Solo quando sarete benedetti dalla grazia del Signore, che si ottiene seguendo la retta condotta, potrete conseguire la vera pace. Un pesce è sereno quando è totalmente immerso nell’acqua; anche voi dovete far sì che la grazia vi circondi completamente. Non esistono scorciatoie per guadagnarsi la grazia; la ripetizione del Nome è la via più sicura. Non credete a quelli che vi indicano percorsi più veloci. Costoro vi potrebbero parlare del Prānāyāma (controllo del respiro) o dell’hatha yoga. State attenti: queste pratiche sono gravide di pericoli. Non date ascolto a tali discorsi, non leggete o fidatevi di libri che trattano dei vari tipi di yoga, per poi iniziare a praticarne gli esercizi. So di molti casi di follia e di lussazioni causati dal seguire la carta stampata.
 Se seguirete le indicazioni delle Scritture non vi sbaglierete; esse illustrano una serie di regole per ogni stadio della vita e per tutte le professioni. Pensate a come il panico divulgato dagli astrologi per la congiunzione degli otto pianeti abbia indotto gli uomini a cercar rifugio nelle Scritture. Certo, quando una malattia vi colpisce bisogna assumere i farmaci. Quando un pericolo vi minaccia dovete pregare più intensamente; non c’è nulla di male in questo. Se seguirete le indicazioni delle Scritture non vi sbaglierete; esse illustrano una serie di regole per ogni stadio della vita e per tutte le professioni. Pensate a come il panico divulgato dagli astrologi per la congiunzione degli otto pianeti abbia indotto gli uomini a cercar rifugio nelle Scritture. Certo, quando una malattia vi colpisce bisogna assumere i farmaci. Quando un pericolo vi minaccia dovete pregare più intensamente; non c’è nulla di male in questo.
-È certamente meglio pregare piuttosto che impegnarsi in stupide pratiche. La ripetizione del Nome di Dio è il mezzo migliore, però voi non credete veramente che vi possa curare o salvare: questa è la tragedia. La gente crede solo nell’efficacia di medicine costose con confezioni appariscenti e largamente pubblicizzate. Il rimedio più semplice e facile che chiunque trova in casa propria viene ignorato o ritenuto inutile. In verità, se solo aveste fede nel Nome, non avreste bisogno di combattere per conquistare un’opportunità di illustrarmi i vostri desideri e necessità: li esaudirei senza che me li diciate. Rāmdas2 si sedeva forse sotto la veranda come fate voi ora ad aspettare l’occasione di un’intervista? Il Signore portò proprio davanti alla sua porta di casa ciò che avrebbe soddisfatto il suo desiderio più intimo!+È certamente meglio pregare piuttosto che impegnarsi in stupide pratiche. La ripetizione del Nome di Dio è il mezzo migliore, però voi non credete veramente che vi possa curare o salvare: questa è la tragedia. La gente crede solo nell’efficacia di medicine costose con confezioni appariscenti e largamente pubblicizzate. Il rimedio più semplice e facile che chiunque trova in casa propria viene ignorato o ritenuto inutile. In verità, se solo aveste fede nel Nome, non avreste bisogno di combattere per conquistare un’opportunità di illustrarmi i vostri desideri e necessità: li esaudirei senza che me li diciate. Rāmdas si sedeva forse sotto la veranda come fate voi ora ad aspettare l’occasione di un’intervista? Il Signore portò proprio davanti alla sua porta di casa ciò che avrebbe soddisfatto il suo desiderio più intimo!
  
  
Linea 55: Linea 53:
 [9] Osservate come il crudele cacciatore fu trasformato in un ascoltatore interessato dagli appelli che i primi due cervi trasmisero alla sua coscienza. Egli addirittura non vedeva l’ora di sentire cosa avrebbe detto il terzo cervo riguardo le regole prescritte dalle Scritture e le pene che si devono scontare per le loro infrazioni. Il cacciatore è stato lentamente trasforma [9] Osservate come il crudele cacciatore fu trasformato in un ascoltatore interessato dagli appelli che i primi due cervi trasmisero alla sua coscienza. Egli addirittura non vedeva l’ora di sentire cosa avrebbe detto il terzo cervo riguardo le regole prescritte dalle Scritture e le pene che si devono scontare per le loro infrazioni. Il cacciatore è stato lentamente trasforma
 to anche dal suono delle lontane campane del tempio di Shiva che annunciavano i riti di Mahāshivarātrī. to anche dal suono delle lontane campane del tempio di Shiva che annunciavano i riti di Mahāshivarātrī.
-In realtà, sia i cervi sia il cacciatore sono attori; essi costituiscono gli strumenti dell’insegnamento. Tutto fa parte del Progetto del Signore. Ad esempio, molto tempo prima che la Gītā fosse rivelata, considerate come il Signore preparò il veggente Sañjaya4 e lo mise in grado di vedere ed udire tutto ciò che accadeva o di cui si parlava a distanza. La sua missione era di preservare la Gītā per l’umanità. Arjuna fu solo un interprete affinché la Gītā fosse rivelata. La Gītā ha il fine di salvare e concedere a tutti la Liberazione.+In realtà, sia i cervi sia il cacciatore sono attori; essi costituiscono gli strumenti dell’insegnamento. Tutto fa parte del Progetto del Signore. Ad esempio, molto tempo prima che la Gītā fosse rivelata, considerate come il Signore preparò il veggente Sañjaya e lo mise in grado di vedere ed udire tutto ciò che accadeva o di cui si parlava a distanza. La sua missione era di preservare la Gītā per l’umanità. Arjuna fu solo un interprete affinché la Gītā fosse rivelata. La Gītā ha il fine di salvare e concedere a tutti la Liberazione.
 In Telugu il termine ‘Gītā’ significa ‘linea’. Essa, infatti, traccia una riga di divisione e cancella la serie delle nascite e delle morti; v’insegna ad incedere sicuri e senza timori lungo la via dritta del Dharma, seguendo appunto la linea stabilita. In Telugu il termine ‘Gītā’ significa ‘linea’. Essa, infatti, traccia una riga di divisione e cancella la serie delle nascite e delle morti; v’insegna ad incedere sicuri e senza timori lungo la via dritta del Dharma, seguendo appunto la linea stabilita.
  
Linea 61: Linea 59:
 I dottori che dovrebbero somministrare dei medicinali ai loro pazienti avvelenati, propinano invece farmaci velenosi a persone in ottima salute! Chi conferisce il titolo e chi lo accetta sono entrambi da biasimare. Il primo aggrava quell’ego che vanta di poter curare, il secondo si compiace di ricevere fregi dozzinali. I dottori che dovrebbero somministrare dei medicinali ai loro pazienti avvelenati, propinano invece farmaci velenosi a persone in ottima salute! Chi conferisce il titolo e chi lo accetta sono entrambi da biasimare. Il primo aggrava quell’ego che vanta di poter curare, il secondo si compiace di ricevere fregi dozzinali.
  
-La disciplina del Varnāshrama5 ha l’obiettivo di concentrare la mente sull’unione finale con l’infinito. Per ogni gruppo sociale e per ogni stadio della vita è stato fissato un modello di comportamento, sono stati raccomandati determinati modi di vivere e sono stati prescritti dei diritti e dei doveri sociali. Tutto al fine di sublimare gli istinti ed elevare l’impegno. Il Varnāshrama è un albero con radici profonde la cui ombra offre riparo a tutte le varie comunità umane.+La disciplina del Varnāshrama ha l’obiettivo di concentrare la mente sull’unione finale con l’infinito. Per ogni gruppo sociale e per ogni stadio della vita è stato fissato un modello di comportamento, sono stati raccomandati determinati modi di vivere e sono stati prescritti dei diritti e dei doveri sociali. Tutto al fine di sublimare gli istinti ed elevare l’impegno. Il Varnāshrama è un albero con radici profonde la cui ombra offre riparo a tutte le varie comunità umane.
 Non denigrate quella disciplina o le Scritture antiche poiché sono l’autorità che convalidano la Mia Verità. Attraverso lo studio di quelle Scritture potete farvi un’idea della grandiosità di Dio. Non disprezzate Vishnu o Shiva se la vostra devozione è indirizzata verso un altro Nome e Forma che voi onorate. Attenti! Quando disonorate un uomo, state disonorando Me che vivo in lui. Onorate il Sé del quale egli è l’involucro, rispettate l’immortale Sé che è la vostra vera identità, e non commettete alcuna azione che insulti quella Realtà Fondamentale. Non denigrate quella disciplina o le Scritture antiche poiché sono l’autorità che convalidano la Mia Verità. Attraverso lo studio di quelle Scritture potete farvi un’idea della grandiosità di Dio. Non disprezzate Vishnu o Shiva se la vostra devozione è indirizzata verso un altro Nome e Forma che voi onorate. Attenti! Quando disonorate un uomo, state disonorando Me che vivo in lui. Onorate il Sé del quale egli è l’involucro, rispettate l’immortale Sé che è la vostra vera identità, e non commettete alcuna azione che insulti quella Realtà Fondamentale.
 I cervi della storia indicano al cacciatore che il sentiero verso la realizzazione del Sé ha quattro stadi: le Scritture, il Dharma, la Devozione e la Verità. I cervi della storia indicano al cacciatore che il sentiero verso la realizzazione del Sé ha quattro stadi: le Scritture, il Dharma, la Devozione e la Verità.
Linea 76: Linea 74:
 na, e ciò significa agire colmi di devozione. Questo porterà spontaneamente alla conoscenza spirituale: essa svelerà che il mondo è un sogno e che l’unica Realtà è l’onnipresente Grazia o Potere divino. na, e ciò significa agire colmi di devozione. Questo porterà spontaneamente alla conoscenza spirituale: essa svelerà che il mondo è un sogno e che l’unica Realtà è l’onnipresente Grazia o Potere divino.
  
-[12] L’ateo è cieco, ignorante ed affetto da una febbre che rovina il suo senso del gusto: infatti, trova tutto amaro. Il credente, al contrario, riesce a sentire il gusto autentico di ogni cosa: percepisce l’amaro, l’acido ed il dolce come tali. L’uomo che ha realizzato Dio, invece, trova dolci tutte le esperienze e le cose, piene della dolcezza divina. Prahlāda6 era così; fu picchiato, torturato, ustionato col fuoco e poi gettato nell’acqua, eppure provò solo e sempre dolcezza. Riuscì a superare tutte quelle tribolazioni grazie alla forza che gli dava il Nome di Nārāyana custodito nel cuore. Esiste una sorgente segreta nel cuore che sgorga quando si pronuncia il Nome, e quella sorgente appagherà la vostra sete. Le sofferenze tremende che Prahlāda dovette sopportare ottennero solo di dimostrare il suo stato di realizzazione.+[12] L’ateo è cieco, ignorante ed affetto da una febbre che rovina il suo senso del gusto: infatti, trova tutto amaro. Il credente, al contrario, riesce a sentire il gusto autentico di ogni cosa: percepisce l’amaro, l’acido ed il dolce come tali. L’uomo che ha realizzato Dio, invece, trova dolci tutte le esperienze e le cose, piene della dolcezza divina. Prahlāda era così; fu picchiato, torturato, ustionato col fuoco e poi gettato nell’acqua, eppure provò solo e sempre dolcezza. Riuscì a superare tutte quelle tribolazioni grazie alla forza che gli dava il Nome di Nārāyana custodito nel cuore. Esiste una sorgente segreta nel cuore che sgorga quando si pronuncia il Nome, e quella sorgente appagherà la vostra sete. Le sofferenze tremende che Prahlāda dovette sopportare ottennero solo di dimostrare il suo stato di realizzazione.
  
 [13] Una volta il Signore s’introdusse nella casa di un presunto saggio sotto le sembianze di un ladro, e quando il padrone di casa lo agguantò e gli disse: “Sei un ladro, ti ho preso!” – il Signore rispose: “Fin quando ci sono le idee di ‘tu’ ed ‘io’, non ci può essere jñāna, la saggezza” – e scomparve. È facile studiare alla svelta testi e versetti sanscriti e saperli anche citare profusamente, ma tutto ciò risulterà vano se non agite in conformità con quanto dite. [13] Una volta il Signore s’introdusse nella casa di un presunto saggio sotto le sembianze di un ladro, e quando il padrone di casa lo agguantò e gli disse: “Sei un ladro, ti ho preso!” – il Signore rispose: “Fin quando ci sono le idee di ‘tu’ ed ‘io’, non ci può essere jñāna, la saggezza” – e scomparve. È facile studiare alla svelta testi e versetti sanscriti e saperli anche citare profusamente, ma tutto ciò risulterà vano se non agite in conformità con quanto dite.
-La pratica delle austerità induce la grazia di Dio a manifestarsi. Agite e guadagnatevi la grazia. Il fiato rivela il cibo consumato, così come dalla farina dipende il pane. A Chicago, Vivekānanda fu in grado di proclamare il valore del Sanātana Dharma7 con tono inequivocabilmente leonino perché possedeva la forza delle austerità praticate.+La pratica delle austerità induce la grazia di Dio a manifestarsi. Agite e guadagnatevi la grazia. Il fiato rivela il cibo consumato, così come dalla farina dipende il pane. A Chicago, Vivekānanda fu in grado di proclamare il valore del Sanātana Dharma con tono inequivocabilmente leonino perché possedeva la forza delle austerità praticate.
 L’autista di un’automobile deve fare molta più attenzione quando guida su una strada piena di buche che su un’autostrada ben asfaltata. Analogamente, anche voi dovete imparare ad evitare le tentazioni della falsità e viaggiare lungo la strada liscia della Verità. Potreste dire che spesso vi trovate in un dilemma per le implicazioni contraddittorie della menzogna  L’autista di un’automobile deve fare molta più attenzione quando guida su una strada piena di buche che su un’autostrada ben asfaltata. Analogamente, anche voi dovete imparare ad evitare le tentazioni della falsità e viaggiare lungo la strada liscia della Verità. Potreste dire che spesso vi trovate in un dilemma per le implicazioni contraddittorie della menzogna 
 e della verità. Ricordate allora cosa proclama la Bhagavad Gītā: “Parlate senza cattiveria, odio o invidia. Siate sinceri; parlate per confortare, consolare e trasmettere gioia.” e della verità. Ricordate allora cosa proclama la Bhagavad Gītā: “Parlate senza cattiveria, odio o invidia. Siate sinceri; parlate per confortare, consolare e trasmettere gioia.”
discorsi/1962/19620308.1428832525.txt.gz · Ultima modifica: 2016/02/23 14:30 (modifica esterna)