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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:1985:19850217

19850217 - 17 febbraio

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Coltivate l'amore, la fede e l'umiltà

“Shivarathri è un giorno nel quale si cerca di stabilire il legame stretto che esiste fra la mente e Dio. Questo giorno rivela che la stessa Divinità è ovunque e può trovarsi in ogni luogo” osservò Bhagavan Baba in un toccante discorso tenuto nell'Auditorium (Poorna Chandra) di Prashanthi Nilayam il17 febbraio scorso. Per l'occasione erano presenti, in gran numero, i devoti venuti dall'occidente. Nella mattinata, gli studenti del collegio, il “Sathya Sai Institute of Higher Learning”, avevano presentato alcune canzoni in lode a Shiva con la loro orchestra, mentre i bambini delle elementari avevano recitato alcuni passi della Bhagavad Ghita. Alcuni dolci furono poi distribuiti alla folla e, nel pomeriggio, dopo una breve introduzione del Prof. Gokak sul significato di “ Shivarathri”, ha preso la parola Bhagavan Baba con il seguente discorso:

Se si critica, si commenta, si abusa del prossimo, si commette peccato! Nessuno può sfuggire a tale peccato se critica e ridicolizza il prossimo. Perché, chi sono gli “altri”? In verità ciò che chiamiamo “altri” è Dio stesso. Questa è la verità nella parola di SAI!

Durante la nostra vita quotidiana ci imbattiamo in innumerevoli casi che ci rivelano l'esistenza di Dio in ognuno. Considerate il cinema ad esempio, sullo schermo vediamo le immagini, qualche volta vediamo fiumi scorrere e bagnare terre, ma anche se la scena è piena d'acqua, lo schermo non si bagna neanche di una goccia. Sullo stesso schermo vediamo vulcani in eruzione con grandi lingue di fuoco, ma Io schermo non si brucia. Lo schermo è la base per tutte quelle immagini e non è da loro toccato. Allo stesso modo la vita dell'uomo, il buono ed il cattivo, la gioia e la pena, la nascita e la morte vanno e vengono ma l'Atma non è toccata da essi.

Nel cinema della vita, Io schermo è l'Atma, è Shiva, è Shankara, è la Divinità.

Quando si è in grado di capire questo principio si è in grado di agire, di gioire, e di capire la propria vita.

Shankara (Iswara o Dio) si riferisce all'Uno che è dotato di ogni tipo di ricchezza (Aiswara). Non si sta parlando delle ricchezze che si acquisiscono nel mondo sensoriale.

Ogni cosa, ogni fenomeno, ogni persona ha in se questo principio di Aiswara che non è altri che Dio.

Questo è anche detto “Pura coscienza” o Sathaamatra Chaitanya.

Esso non può essere visto ma esiste ed è eterno, permanente ed omnipervasivo, cioè riempie di se tutto il mondo.

Esso è la forma di Iswara, Dio stesso.

Di esso esistono due aspetti: Saguna o Saakaara e Nirguna o Niraakaara (con forma o con attributi, senza forma o senza attributi). Il primo aspetto è associato alla mente ed ai pensieri e con esso possiamo vedere diverse forme di Dio.

Per esempio, la Trinità, Brahma, Vishnu, Shiva, forme associate ai tre gunas o attributi: rajas, tamas, sattva.

Rajas è associato con Brahma,

sattva con Vishnu e

tamas con Shiva.

L'attributo rajasico, associato a Brahma è rappresentato dal suono “ A”. Il suono “U” si manifesta sotto forma di Vishnu, e “M” nella forma del principio di Shiva.

Queste tre entità, la Trinità, non sono permanenti, perché hanno preso una forma.

Qualsiasi cosa che ha preso forma non è permanente.

Nell'adorare la Divinità con attributi, la Trinità esiste in ciascun individuo come testimone auspicale. Ma, sottostante alle tre sillabe “ A”, “U”, “M”, esiste la “OM” che è la “OMKARA” ed è l'espressione dell'Uno senza forma e senza attributi. Qualunque numero di nascite possiate fare, e per quanto tempo possiate adorare quelle tre forme, non potrete essere liberi dal ciclo vita-morte. Per potersi liberare occorre adorare il Principio senza forma: Nirguna-Niraakaara, rappresentato dalla OMKARA.

Solo quando avremo superato l'idea di agire potremo essere liberi dall'illusione che il mondo è reale. Una volta superata l'illusione saremo liberi da “Maya”.

Solo allora, liberi dalle pene, potremo finalmente unirci al principio trascendente Paratatva - o Paramatma, il principio che vive in noi.

Fino a quando abbiamo la mente e le sue tendenze, possiamo solo essere chiamati Jivatma (individui), tuttavia Jivatma e Paramatma non sono due entità distinte. La caratteristica del Jivatma è sprecare l'intera sua vita nelle cose mondane, associando la propria mente al mondo dei fenomeni apparenti. Questa visione esteriore è piena di illusioni e delusioni. Se girate la vostra mente all'interno sarete liberi dalla illusione.

Quando l'uomo è illuso è Jivatatma quando è libero è Paramatma.

Se sul corpo avete un foruncolo, dovete metterci sopra dell'unguento, coprirlo con una benda fino a quando non guarisce. Se non applicate l'unguento e non ci mettete la benda, si infetterà, producendo, più tardi, gravi danni. Dovremmo, quindi. pulirlo con acqua pura applicare l'unguento ed una nuova benda ogni giorno.

Allo stesso modo, nella nostra vita vi è questo particolare foruncolo che è cresciuto sul corpo, sotto forma di “Io”.

Se volete veramente curarlo, dovete lavarlo ogni giorno con l'acqua dell'amore, applicare l'unguento della fede e la benda dell'umiltà.

Con l'aiuto della mente, l'uomo può elevarsi da umano a essere divino, ma può anche discendere a livello della bestia o di demone. Quando volge la sua mente verso il mondo degli oggetti, diventa animale e demone. Se invece, rivolge la sua mente verso Dio si libera dal processo dei pensieri, tende ad immergersi nel principio del senza forma - Nirguna-Niraakaara - e si libera.

La ragione principale per la schiavitù è la troppa libertà che si dà alla mente. Per esempio: quando un animale è legato ad un palo, non potrà allontanarsi e rovinare un altro luogo oltre a quello che ha già rovinato. Non potrà essere violento e fare male ad alcuno. Ma se lo si slega, e lo si lascia libero, esso correrà nei campi, distruggerà le messi, e causerà danni e perdite ovunque passerà. Allo stesso modo la mente deve essere disciplinata da certe regole e limitazioni e quindi ottenere un buon nome e condurre una vita felice ed utile.

(indirizzandosi agli studenti in particolare)

Voi volete studiare bene, passare gli esami e diventare primi della classe. Dopo di che volete avere una buona posizione, sposarvi e vivere una vita felice. Per questo tipo di desideri non vi sono limiti. Essi si moltiplicheranno facendo dimenticare la vostra natura divina. Ma ciò non vi libererà dalla sofferenza!

Dovreste chiedervi: A che casta appartengo?

Sono una persona educata? Dove sono? Mi sto comportando in modo consono al privilegio di essere in Questo Sacro luogo - Prashanthi Nilayam nell'immediata presenza di Swami !.

Solo quando vi sarete fatti queste domande, potrete dire di comportarvi come veri esseri umani.

Se pensate di potere gioire di ogni tipo di desideri, condurrete una vita da animali e persino da demoni. Quando sarete capaci di dare le seguenti risposte alle domande precedenti ed usarle come fari segnalatori nella vostra condotta, allora non potrete deviare.

“Io sono una persona educata e non un ignorante, la mia casta è l'umanità, vivo nella sacra terra dell'lndia, sono nato ln una buona famiglia, ora sono a Prashanthi Nilayam alla presenza di Swami.

” Oggi è Shivarathri e “Rathri” vuol dire notte.

Qual è il significato di questa notte? Notte è un altro nome per tenebra. Shiva vuol dire “ Auspicale”. Pertanto Shivarathri vuol dire auspiciosità che si trova nella tenebra, saggezza che si trova nella ignoranza. L'ignoranza e la saggezza non sono due cose fondamentalmente diverse.

Esse sono associate alla Dwaita (dualità), sono polarità opposte dello stesso principio sottostante lo stato che trascende entrambi, saggezza ed ignoranza, è Paratatva (Dio).

Questo è lo stadio in cui non si può né “andare” né “venire”. dove nascita e morte non esistono, e non occorrono. Fino a Quando esiste nascita del corpo esisterà anche la sua morte!

Cosa è nato? È L'Atma. ? No! È solo un corpo, voi siete l'Atma!

Voi siete permanenti.

Si considera il corpo come materia inerte, ma questo non è corretto! Nel corpo che è fatto di materia, vi è anche la Coscienza Divina. La forma del corpo è in continuo cambiamento così come il mondo dei fenomeni chiamato “Jagath”.“

Ja” vuol dire nascere e “Gath” vuol dire morire, e quindi “ Jagath” vuol dire ciò che nasce e che muore, un processo che si ripete in continuazione.

In questo mondo non vi è nulla che sia libero da nascita e morte, sia che si tratti di un oggetto, un corpo o qualsiasi altra cosa. Tutto è cambiamento perenne. Se non ci fosse nessun cambiamento non potremmo ricercare la stabilità mentale e non avremmo nessuna gioia o contentezza, anzi, ci lamenteremmo in continuazione.

Ad esempio quando un bimbo nasce, dopo tre mesi, se non cresce ci si preoccupa, ci si lamenta e si va dal medico. Questi cambiamenti avvengono a causa dell'illusione.

Oggi la gioventù, quando è alla presenza di Swami, o quando è con gli anziani, porta abiti puliti.

Quando lascia questo luogo si fa crescere barba e baffi. Swami ora vi dirà il perché non si deve agire in quel modo.

Anche molti scienziati soffrono di queste malattie e nessuno sino ad ora ha cercato di spiegarne il fenomeno.

Uno crede di essere uomo se porta i baffi!

Anche il topo ha i baffi! Il solo contributo che i baffi recano è quello di impedire una corretta inalazione ed esalazione del respiro dalla bocca.

Prendete ora la barba; quando bevete il caffè o il latte o lo yogurt, anche la barba ne assorbe una certa quantità.

Molte sono le cose che entrano nel caffè e nelle altre bevande. La barba ostruisce sia il naso che la bocca.

Inalare è il processo che può svolgersi con l'uno o l'altro organo. Quando si inala, la sostanza chiamata ammoniaca entra nella bocca o nel naso. Quando si esala fuoriesce idrogeno. Si forma un acido chiamato acetico che insieme a differenti batteri e microbi entrano nel corpo. Questo acido è molto pericoloso! Tutte le malattie dei polmoni come la TBC, ed anche vari disturbi al cuore, hanno la loro causa in questo acido, compreso il cancro alla gola.

Ecco ciò che possono provocare la barba ed i baffi! La vostra faccia dovrebbe essere libera come una luna piena e solo così potrete avere la salute completa e lo splendore della Divinità emanerà da voi.

Molte volte Swami vi ha parlato dell'intima relazione fra la mente e la luna. Come quella esistente fra la luna e le onde del mare.

Nel mare l'80% è sodio, e vi è pure calcio e potassio, ed anche nella luna troviamo le stesse sostanze chimiche. Il nostro corpo è per il 60% formato da acqua, in essa vi è sodio, calcio e potassio. Quando la luna è piena, persino i nostri sentimenti sono da essa influenzati come le onde dell'oceano. La sola cosa è che non ne siamo coscienti.

Prendete ad esempio la gente pazza o insana mentalmente, durante il periodo di plenilunio soffre di nervosismo.

Swami canta:

“O Luna! O mente! non cercare piacere nei desideri! Guarda gli alberi e le montagne, cosa sono? Essi sono illusori come i pensieri ed i sentimenti - O mente! Non servire questo nemico che è l'Ego che cerca di inghiottirmi, per favore non venire.”

Fino a quando la mente è presente voi siete soggetti a differenti tipi di sentimenti - Swami canta:

“O mente! unisciti a Dio, immergiti in Lui, gioca con Lui, canta con Lui e parla con Lui: “O Signore” cosa posso offrirti? Il cuore che Tu mi hai dato, quello stesso io aprirò. Ogni cosa che Tu hai creato non può essere cattiva! La mente é buona, é solo a causa delle cattive compagnie che si rovina. Quando la mente stabilisce il rapporto con Dio non vi é posto per cose brutte.”

Questa Shivarathri é un giorno dove si cerca di stabilire il collegamento fra la mente e Dio, esso ci fa coscienti che la stessa Divinità è ovunque e trovabile ovunque.

Si dice che Shiva vive in “Kailasa” (montagna della catena Himalayana) Ma dov'è “Kailasa”? “Kailasa” e la nostra gioia interiore e vuol dire che “Iswara” (Dio) vive nella montagna della beatitudine. Come e possibile ottenere questa gioia? Con la fermezza, la purezza e la sacralità! Allora il cuore diverrà calmo di pace e felicità, e diventerà “Kailasa”, il “Sancta Sanctorum” dove risiede Shiva: il tempio del vostro corpo.

Gli individui rispondono differentemente di fronte alle circostanze, anche se, a prima vista. sembrano tutti devoti.

Ma se mettete accanto ad una palla di ferro una foglia secca quando non vi e neanche un filo di vento, entrambi non si muoveranno. Alla prima brezza, tuttavia, la foglia secca volerà via.

Quando uno ha fede ferma in Dio é vero amore, sarà come la palla di ferro: fermo ed indisturbato.

Se invece, corre qua e là come una foglia secca al vento dietro a problemi e difficoltà, allora chiamarlo devoto sarà una bugia.

Ciò che dovrebbe essere fatto è sviluppare un cuore puro ed una ferma fede.

La sola Madre permanente al mondo è la Madre Divina.

Swami spesso vi ricorda che la vostra famiglia spirituale è così composta: la Verità è vostro padre,

l'Amore è vostra madre,

la Saggezza è vostro figlio,

la Pace vostra figlia,

la devozione vostro fratello, e

gli Yogi i vostri amici.

Questi sono i vostri veri parenti nel cammino spirituale che sempre vi accompagneranno.

Quando avrete tali tipi di rapporti potrete rompere le catene del mondo e diventare liberi. La luce ha valore solo quando ci sono le tenebre, altrimenti non ha valore in se. Durante tempi di difficoltà, quando sorgono problemi, evocate il principio Divino che vi illuminerà in quei momenti di buio.

Non è utile pensare a Shivarathri solo una volta l'anno, ma ogni minuto, ogni notte, dovreste pensare a Dio e santificare la vostra vita perché il principio del tempo è, in verità, Shiva.

Poornachandra 17febbraio 1985

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